Le civiltà degli antichi egizi e dei sardi accomunate anche dallo stesso metodo di calcolo.
Arriva dal passato lo slancio verso il futuro. E a dargli lo sprint è Nicolino De Pasquale. Un ingegnere di Gamberale, insegnante all'Itis Volta di Pescara, che padroneggia i numeri con una dimestichezza tale da far sembrare i calcoli più improbabili di una semplicità estrema. L'uno, il tre, il sei gli hanno spalancato le porte d'accesso delle civiltà più antiche, consegnandogli anche la soluzione dei misteri finora più reconditi. La passione per la matematica e una bramosa sete di conoscenza lo hanno spinto nei meandri più oscuri di civiltà come i Maja, gli egizi e gli antichi abitanti della Sardegna. Osservando con attenzione una tavoletta di legno e una corda intrecciata ritrovata tra i reperti delle Ande in poche settimane ha riportato alla luce il sistema di calcolo Inca, in grado di fare operazioni così complicate da mandare in tilt persino i nostri computer. Poi tra calcoli e supposizioni è approdato nella terra dei faraoni, riproducendone il sistema numerico e scoprendo che è lo stesso di quello nuragico. Egizi e antichi sardi sarebbero dunque accomunati da metodi matematici molto simili, basati su calcoli che per noi risulterebbero dei veri e propri rompicapo. Ma che sono alla base delle due civiltà. De Pasquale infatti "punta il dito" sulla trigonometria. Esaminando gli scudi circolari decorati con le tipiche circonferenze del seno e del coseno dei guerrieri sardi ha scoperto che sono simili a quelli degli antichi giochi egizi della senet e del serpente. E che i principi trigonometrici che le due civiltà adoperavano potrebbero essere per noi di grande vantaggio nel campo del tridimensionale. La sensazionale conclusione del suo studio sarà divulgata dallo stesso ingegnere nel corso del convegno "La civiltà dei numeri uno" che si terrà dal 19 al 20 novembre a Cagliari e a Isili, al quale prenderanno parte i massimi studiosi di civiltà antica tra cui Sebastiano Seatzu, professore ordinario di Matematica presso l'università di Cagliari.
Antonella Di Lorito Il Tempo
Antikitera.net
Mi permetto di precisare che questa “riscoperta”, è un tassello del complesso puzzle messo insieme nel corso degli anni dallo studioso LEONARDO MELIS (Shardana i popoli del mare), che conferma lo stretto legame che gli “Shardana” avevano con le popolazioni del mediterraneo, non solo come mercenari: “ I POPOLI CHE NEL II MILLENNIO a.C. DEVASTARONO IL MEDITERRANEO, CANCELLANDO GLI IMPERI PIU' POTENTI: HATTUSA, UGARIT, CRETA E MICENE FURONO RASE AL SUOLO, LO STESSO EGITTO SI SALVO' GRAZIE ALL'INTERVENTO DEI MERCENARI SHARDANA AL SOLDO DEL FARAONE RAMESSE III, CHE TROVARONO UN ACCORDO CON I LORO CONTERRANEI INVASORI ………” .
Vi invito ad approfondire visitando il sito di Leonardo Melis (link fisso su questo blog), e leggendo le sue pubblicazioni. http://www.shardana.org/
Marco La Rosa
Arriva dal passato lo slancio verso il futuro. E a dargli lo sprint è Nicolino De Pasquale. Un ingegnere di Gamberale, insegnante all'Itis Volta di Pescara, che padroneggia i numeri con una dimestichezza tale da far sembrare i calcoli più improbabili di una semplicità estrema. L'uno, il tre, il sei gli hanno spalancato le porte d'accesso delle civiltà più antiche, consegnandogli anche la soluzione dei misteri finora più reconditi. La passione per la matematica e una bramosa sete di conoscenza lo hanno spinto nei meandri più oscuri di civiltà come i Maja, gli egizi e gli antichi abitanti della Sardegna. Osservando con attenzione una tavoletta di legno e una corda intrecciata ritrovata tra i reperti delle Ande in poche settimane ha riportato alla luce il sistema di calcolo Inca, in grado di fare operazioni così complicate da mandare in tilt persino i nostri computer. Poi tra calcoli e supposizioni è approdato nella terra dei faraoni, riproducendone il sistema numerico e scoprendo che è lo stesso di quello nuragico. Egizi e antichi sardi sarebbero dunque accomunati da metodi matematici molto simili, basati su calcoli che per noi risulterebbero dei veri e propri rompicapo. Ma che sono alla base delle due civiltà. De Pasquale infatti "punta il dito" sulla trigonometria. Esaminando gli scudi circolari decorati con le tipiche circonferenze del seno e del coseno dei guerrieri sardi ha scoperto che sono simili a quelli degli antichi giochi egizi della senet e del serpente. E che i principi trigonometrici che le due civiltà adoperavano potrebbero essere per noi di grande vantaggio nel campo del tridimensionale. La sensazionale conclusione del suo studio sarà divulgata dallo stesso ingegnere nel corso del convegno "La civiltà dei numeri uno" che si terrà dal 19 al 20 novembre a Cagliari e a Isili, al quale prenderanno parte i massimi studiosi di civiltà antica tra cui Sebastiano Seatzu, professore ordinario di Matematica presso l'università di Cagliari.
Antonella Di Lorito Il Tempo
Antikitera.net
Mi permetto di precisare che questa “riscoperta”, è un tassello del complesso puzzle messo insieme nel corso degli anni dallo studioso LEONARDO MELIS (Shardana i popoli del mare), che conferma lo stretto legame che gli “Shardana” avevano con le popolazioni del mediterraneo, non solo come mercenari: “ I POPOLI CHE NEL II MILLENNIO a.C. DEVASTARONO IL MEDITERRANEO, CANCELLANDO GLI IMPERI PIU' POTENTI: HATTUSA, UGARIT, CRETA E MICENE FURONO RASE AL SUOLO, LO STESSO EGITTO SI SALVO' GRAZIE ALL'INTERVENTO DEI MERCENARI SHARDANA AL SOLDO DEL FARAONE RAMESSE III, CHE TROVARONO UN ACCORDO CON I LORO CONTERRANEI INVASORI ………” .
Vi invito ad approfondire visitando il sito di Leonardo Melis (link fisso su questo blog), e leggendo le sue pubblicazioni. http://www.shardana.org/
Marco La Rosa
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