SCOPERTI NUOVI
SOTTERRANEI SEGRETI NELLA CITTÀ DI ANI, REMINISCENZE DI ANTICHI CULTI ESOTERICI
DELLA MESOPOTAMIA
Da:
Per la prima volta nella storia,
il mondo accademico sta prestando attenzione allo spettacolare mondo
sotterraneo di Ani, una città armena antica di 5 mila anni situata al confine
turco-armeno. Come riporta l'Hurriyet Daily News, alcuni scienziati, accademici
e ricercatori si sono incontrati in un simposio dal titolo "I segreti sotterranei di Ani", per discutere del mondo
sotterraneo scoperto sotto la città e citato in antiche pergamene come
l'ubicazione di un'antica scuola esoterica mesopotamica.
Situata su una collina vicino
alla riva del fiume Akhuryan, Ani è la più famosa tra le capitali armene.
Rinomata per il suo splendore e magnificenza, Ani era conosciuta come "La
città della 1001 chiese", o anche come "La città dei 40
cancelli". All'apice del suo splendore, Ani rivaleggiava in dimensioni e
influenza con città come Costantinopoli, Baghdad e Il Cairo. Nell'11° secolo,
Ani contava oltre 100 mila abitanti. Nel corso della storia è poi diventata il
campo di battaglia per lo scontro di vari imperi contendenti, causandone la sua
distruzione e l'abbandono. Oggi, in uno scenario aspro e desolato, è possibile
ammirare le vestigia di centinaia di antiche chiese, templi zoroastriani e
altri edifici, molti dei quali in rovina.
Gli scavi hanno rivelato che la
zona è stata abitata fin dai tempi antichi, almeno a partire dall'Età del
Bronzo. Tuttavia, i primi documenti storici che menzionano La Rocca di Ani
risalgono al 5° secolo d.C. Alla fine dell'8° secolo, Ani è passato sotto il
controllo della dinastia Bagratid. La crescita della città è cominciata nel 961
d.C., quando il re Bagratid Ashot III trasferì la capitale da Kars a Ani. In
soli 50 anni, Ani è passata dall'essere una piccola città fortificata in una
grande città medievale. I sotterranei di Ani sono stati individuati per la
prima volta nel 1880. George Ivanovic Gurdjieff, che ha trascorso gran parte della
sua infanzia e giovinezza a Kars, era in compagnia di un amico di nome
Pogosyan, quando notò delle irregolarità nel terreno. I due cominciarono a
scavare fino a quando si imbatterono in uno stretto cunicolo: era l'inizio di
un'incredibile scoperta. George e Pogosyan si trovarono di fronte a canali
idrici segreti, celle di monaci, sale di meditazione, enormi corridoi, tunnel
intricati e anche alcune trappole. In una delle stanze, Gurdjieff trovò un
pezzo di pergamena in una nicchia. Anche se conosceva l'armeno molto bene, ebbe
grande difficoltà a leggere quanto c'era scritto sulla pergamena. Infatti, il
testo era scritto in un'antica lingua armena, il primo indizio che indicava che
il mondo sotterraneo di Ani era molto, molto antico. Dopo qualche tempo,
Gurdjieff riusci a decifrare l'insolito testo. Presto si rese conto che la
pergamena era una lettera scritta da un monaco ad un altro monaco. Secondo la
pergamena, il luogo che i due avevano scoperto era sede di una famosa scuola
esoterica della Mesopotamia. Così scriveva Gurdjieff:
"Eravamo particolarmente interessati a una lettera in cui lo
scrittore riportava di alcune informazioni concernente alcuni misteri. Un
passaggio in particolare ha attirato la nostra attenzione: "Il nostro
degno Padre Telvant è finalmente riuscito a conoscere la verità sulla
Fratellanza Sarmoung. La loro organizzazione in realtà si trovava vicino la
città di Siranoush, cinquanta anni fa, poco dopo la migrazione dei
popoli".
Poi la lettera continuava su
altre questioni. Ciò che più ci ha colpito è stata la parola
"Sarmoung", incontrata più volte in un libro intitolato
"Merkhavat". Questa parola è il nome di una famosa scuola esoterica
che, secondo la tradizione, fu fondata a Babilonia nel lontano 2500 a.C.,
conosciuta per essere situata in qualche parte della Mesopotamia fino al sesto
o settimo secolo d.C. Ma sulla sua esistenza non si è mai potuta ottenere la
minima informazione. Si diceva che questa scuola era in possesso di una grande
conoscenza, contenente la chiave per la decifrazione di molti misteri tenuti
segreti".
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