SEGNALATO DAL DR.
GIUSEPPE COTELLESSA (ENEA)
NUOVA CAMPAGNA
SPERIMENTALE DELL’ENEA IN ASSENZA DI GRAVITÀ
Studio di sistemi di
raffreddamento dei fluidi in movimento per applicazioni spaziali.
Per il corretto funzionamento di satelliti e
stazioni spaziali è necessario mettere a punto efficienti sistemi di
trasferimento del calore che possano operare anche nello spazio: è questo
l’obiettivo di una nuova campagna di volo parabolico condotta dai ricercatori
ENEA a bordo dell'Airbus A300 della compagnia francese Novespace. Quattro
ricercatori ENEA, insieme ad altri scienziati europei, hanno infatti
galleggiato nell'aria durante le parabole dell'Airbus, nelle quali si
realizzano intervalli di circa 20 secondi a gravità zero, per effettuare
esperimenti in assenza di gravità.
Airbus A300 dell’Agenzia Spaziale Europea
L’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, effettua voli parabolici su una
versione modificata degli Airbus A300, della compagnia francese Novespace, con
base all'aeroporto di Bordeaux-Merignac.
Gli esperimenti ENEA hanno
riprodotto un classico fenomeno di ebollizione che avviene in un circuito di
raffreddamento in uso su componenti e satelliti spaziali, e che consentirebbe
di asportare il calore dove è necessario tramite un liquido a circolazione
forzata (grazie ad una pompa).
La peculiarità di questa nuova
campagna sperimentale, che prosegue gli studi già realizzati dall’ENEA nelle
precedenti campagne (sei campagne di volo parabolico effettuate dal 2004 al
2013), consiste nel fornire artificialmente al fluido refrigerante un campo
elettrico, tramite un elettrodo collocato al centro della tubazione, che ha la
funzione di sostituire la forza di gravità assente in condizione di gravità
zero con le forze del campo elettrico.
Questa sperimentazione
rappresenta una novità assoluta negli studi sui fluidi in movimento.
L’obiettivo è controllare, tramite il campo elettrico, il fenomeno
dell'ebollizione che avviene nel circuito di raffreddamento in modo da poterlo
gestire in maniera simile a quanto si riesce a fare a terra. Questa
sperimentazione rende possibile progettare lo scambiatore di calore sulla base
delle conoscenze derivanti dal funzionamento a terra.
Tutti i dati sperimentali sui
fenomeni di ebollizione sono stati raccolti dall’ENEA tramite sistemi hi-tech
di automazione, sensori miniaturizzati avanzati e telecamere veloci: queste
informazioni sono fondamentali per l’avanzamento tecnologico nella capacità di
progettazione di scambiatori di calore per applicazioni spaziali, dai satelliti
per telecomunicazioni alla Stazione Spaziale Internazionale.
I test condotti a bordo
dell’Airbus A300 (sono state eseguite 90 parabole, 30 al giorno per 3 giorni),
sono stati effettuati nei cieli della Francia con base di partenza a Bordeaux.
Gli esperimenti sono stati condotti nell’ambito del progetto MANBO, finanziato
dall'Agenzia Spaziale Europea, ESA. Insieme all’ENEA partecipano al progetto le
Università di Tolosa, Pisa, Darmstadt, Marsiglia, Bruxelles, la École
Polytechnique Fédérale di Losanna, e le industrie Astrium, Thales Alenia Space,
Hephaestus, Absolute System e Air Liquide.
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