IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

LA NUOVA CONOSCENZA

GdM

venerdì 21 giugno 2013

UMANITA' ANTICA E MISTERI GENETICI


IL DNA : "acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi di RNA e proteine, molecole indispensabili per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi."

SEMPLIFICANDO AL MASSIMO, VIENE ANCORA PRIMA DEL NOSTRO NOME E COGNOME, DEL NOSTRO CODICE FISCALE, CI IDENTIFICA IN MODO "INEQUIVOCABILE".
E' IL "CODICE SEGRETO" DEL NOSTRO "IO BIOLOGICO".

IL PRIMO "MATTONE" DELLA VITA, NEGLI ULTIMI 50 ANNI E' STATO SUPER STUDIATO E SEQUENZIATO, MA NONOSTANTE CIO', CONSERVA ANCORA MOLTISSIMI SEGRETI.

SICURAMENTE CONTIENE IN SE, IN MANIERA COMPLETA E PERFETTA, IL NOSTRO PASSATO, IL PRESENTE ED IL FUTURO.

LA DOMANDA MULTIPLA  E': E' STATO CREATO ? SI E' FORMATO SPONTANEAMENTE ? DA DOVE PROVIENE ? E QUINDI DA DOVE PROVENIAMO ? 

I NOSTRI ANTENATI SI PONEVANO LE STESSE DOMANDE.

FORSE QUALCUNO SI E' ANCHE AVVICINATO MOLTO...(PROMETHEUS ...)...

QUESTO E' L'INIZIO, L'INIZIO DI OGNI COSA CHE CI RIGUARDI, E NON POTREMO VERAMENTE PROGREDIRE E "TRASFORMARCI" FINCHE' NON ARRIVEREMO ALLA RISPOSTA.

BUONA LETTURA

MLR 







La storia genetica degli europei comincia solo nel 4.500 a.C.

Uno studio pubblicato su Nature Communications ha fornito la prima storia genetica dettagliata dell'Europa moderna, suggerendo che gli Europei sono un popolo più giovane di quello che pensavamo.
Il DNA recuperato da scheletri antichi rivela che il corredo genetico dell'Europa moderna si è formato intorno al 4.500 a.C., alla metà del Neolitico, e non dai primi agricoltori che sono arrivati nella zona circa 7.500 anni fa o dai precedenti gruppi di cacciatori-raccoglitori.

"La genetica dimostra che in quell'epoca qualcosa fece scomparire lo specifico patrimonio genetico delle precedenti popolazioni", ha detto Alan Cooper, direttore del Centro australiano per il DNA antico dell'Università di Adelaide, dove è stata eseguita la ricerca. "Tuttavia, non sappiamo cosa sia successo e perché, e la metà del Neolitico non era stata precedentemente identificata come un tempo di grandi cambiamenti". "Questa popolazione si muove all'incirca tra il 4.000 e il 5.000 a.C., ma da dove proviene rimane un mistero, dato che non vediamo niente di simile nelle zone circostanti l'Europa".

Nello studio, Cooper e i suoi colleghi hanno estratto il DNA mitocondriale, che i figli ereditano solo dalla madre, da denti e ossa di 39 scheletri trovati nella Germania centrale. Gli scheletri hanno un'età compresa tra i 7.500 e i 2.500 anni.
Il team si è concentrato su un gruppo di lignaggi mitocondriali strettamente legati - mutazioni nel DNA mitocondriale che sono simili tra loro - noti come aplogruppo H, che è portato da quasi la metà degli europei moderni (fino al 45%).
Non è chiaro come questo aplogruppo divenne dominante in Europa. Secondo alcuni scienziati si diffuse in tutto il continente in seguito a un aumento della popolazione dopo la fine dell'ultima era glaciale circa 12.000 anni fa. Ma i nuovi dati dipingono un quadro diverso: più che un singolo o pochi eventi di migrazione, l'Europa è stata occupata più volte, a ondate, da gruppi diversi, da diverse direzioni e in tempi diversi.

Cacciatori e agricoltori:

I primi esseri umani moderni a raggiungere l'Europa arrivarono dall'Africa dai 35.000 ai 40.000 anni fa. A partire dai 30.000 anni fa erano diffusi in tutta l'area, mentre i loro cugini, i Neanderthal, scomparvero. Quasi nessuno di questi primi cacciatori-raccoglitori portava l'aplogruppo H nel loro DNA.
Circa 7.500 anni fa, all'inizio del Neolitico, un'altra ondata di umani si espanse in Europa, questa volta dal Medio Oriente. Portavano nei loro geni una variante dell'aplogruppo H, e nelle loro menti la conoscenza dell'agricoltura. Gli archeologi chiamano questi primi agricoltori dell'Europa centrale la cultura della ceramica lineare (LBK), così chiamata perché le loro ceramiche spesso avevano decorazioni lineari. Le prove genetiche dimostrano che la comparsa degli agricoltori LBK e i loro aplogruppi H unici coincisero con una drastica riduzione dell'aplogruppo U - l'aplogruppo dominante tra i cacciatori-raccoglitori che allora vivevano in Europa.
"I risultati mettono un punto fermo nel vecchio dibattito tra gli archeologi", ha detto Spencer Wells, co-autore della ricerca. "La sola archeologia non può determinare se i movimenti culturali - come ad esempio un nuovo stile di ceramica o, in questo caso, l'agricoltura - siano stati accompagnati da movimenti di persone. In questo studio mostriamo che i cambiamenti nei reperti archeologici europei sono accompagnati da cambiamenti genetici, suggerendo che i cambiamenti culturali furono accompagnati dalla migrazione di persone e del loro DNA".
Il gruppo LBK e i suoi discendenti ebbero molto successo e si diffusero rapidamente in tutta Europa. "Diventarono la prima cultura paneuropea.
Dato il loro successo, sarebbe naturale pensare che i membri della cultura LBK furono dei significativi antenati genetici di molti europei moderni. Ma l'analisi genetica del team ha rivelato una sorpresa: circa 6.500 anni fa, a metà del Neolitico, la cultura LBK venne essa stessa rimpiazzata. I loro tipi di aplogruppo H improvvisamente divennero molto rari, e furono sostituiti da popolazioni con un diverso insieme di variazioni dell'aplogruppo H.

I nostri antenati:

I dettagli di questo "turnover genetico" sono oscuri. Gli scienziati non sanno ciò che lo causò, né da dove venissero i nuovi colonizzatori. "Tutto quello che sappiamo è che i discendenti dei contadini LBK scomparvero dall'Europa centrale circa nel 4.500 a.C., aprendo la strada all'ascesa di popolazioni provenienti da altrove".

"Alla fine del V millennio ci sono stati un sacco di cambiamenti nella documentazione archeologica", spiega Peter Bogucki, archeologo alla Università di Princeton non coinvolto nello studio, ma esperto delle prime società agricole in Europa. "Ci sono state grandi trasformazioni all'interno dell'Europa centrale che non sono state ben spiegate". Bogucki pensa che il cambiamento climatico sia stato un fattore della variazione genetica in Europa, ma non l'unica causa.
Una cosa che è evidente dai dati genetici è che quasi la metà degli europei moderni possono far risalire le loro origini a questo misterioso gruppo. "Nel 4.500 a.C. circa, iniziamo a vedere una diversità e una composizione del patrimonio genetico che cominciano ad assomigliare a quelle della moderna Europa centrale".
"Questa composizione verrà poi modificata dalle successive culture che arrivano, ma è la prima volta in cui si vede qualcosa di simile alla moderna composizione genetica europea".
Qualunque sia stato il motivo della sostituzione "genetica" della prima cultura paneuropea, Cooper e la sua squadra vogliono saperne di più. "Successe qualcosa di importante", ha detto, "e ora dobbiamo scoprire cosa sia stato".




Fonti:
http://www.adelaide.edu.au/news/news60721.html

 

Wikipedia

martedì 18 giugno 2013

BICARBONATO VS CANCRO


ATTUALITA SCOMODE. IL CANCRO LO E.
NON MI STANCO DI DIVULGARE NOTIZIE COME QUELLA CHE SEGUE.
IL PASSAPAROLA E UNO DEI GRANDI PREGI DELLA RETE.
NON MI ILLUDO CHE A BREVE POSSA FARE LA DIFFERENZA E SEPARARE IL VERO ED IL FALSO, ORA MESCOLATI O PIUTTOSTO AIUTARE A DISSIPARE LA NEBBIA CHE IL SENSO COMUNE MANTIENE FITTA DAVANTI AI NOSTRI OCCHI.
MA MOLTE, MOLTE PERSONE SI SONO SVEGLIATE ED ALTRE LO FARANNO.

BUONA LETTURA:

MLR


Cancro: ebbene sì, in Usa si studia il bicarbonato

Anzitutto la notizia, segnalata da un lettore:

«Il National Institute of Healt ha asssegnato un finanziamento di 2 milioni di dollari al dottor Mark Pagel, del Cancer Center dellUniversità dellArizona, per affinare la sua ricerca sulluso del bicarbonato di sodio nella terapia del cancro al seno».
Presto «comincerà una sperimentazione clinica sugli effetti del bicarbonato contro il cancro sugli esseri umani. (...) Precedenti ricerche sui ratti hanno dimostrato che il bicarbonato per via orale aumenta il pH tumorale (ossia diminuisce lacidità) e riduce le metastasi del cancro al seno e alla prostata».

Così, a quanto pare, avrebbe ragione loncologo italiano Tullio Simoncini, che è stato radiato dallOrdine dei medici perchè pretende di trattare il cancro inondando la zona di bicarbonato al 5%.

La notizia americana vendica anche il dottor Stefano Fais, gastroenterologo, che da anni cerca di promuovere il trattamento del cancro con somministrazione di «inibitori della pompa protonica» (nome sofisticato per i comuni farmaci antiacidi, che sono somministrati per lulcera). Il dottor Fais è sicuro che tali anti-acidi (lui usa il lansoprazolo) possono addirittura bloccare i tumori che sono diventati resistenti alla chemioterapia; ma non riesce a trovare cliniche disposte ad avviare una sperimentazione clinica su pazienti volontari; e ciò nonostante il dottor Fais non sia affatto un medico «selvaggio», bensì un direttore dellufficialissimo Istituto Superiore di Sanità, e più precisamente direttore del Dipartimento dei farmaci tumorali nel suddetto Istituto. Dunque uno che, quando parla, dovrebbe essere ascoltato: invece il dottor Fais si è spesso lamentato anche sui media di «non riuscire a trovare un ospedale disposto a provare a trattare i cancerosi coi soli antiacidi», ottenendo al massimo che vengano usati insieme alla chemioterapia; anche se adesso sembra che qualcosa stia cambiando in meglio (QeA With Dr Stefano Fais - PPI and Cancer).

Tutti e tre i medici, lamericano Pagel e i due italiani, seguono lo stesso razionale, del resto ben noto a tutti gli oncologi: il tumore prospera in ambiente acido ed anzi lo genera attorno a sé, con ciò favorendo le metastasi; le cellule normali infatti muoiono in quellalto livello di acidità in cui il cancro cresce. Dunque aumentare lalcalinità dei circostanti tessuti, con il bicarbonato o gli anti-acidi, contrasta il proliferare delle cellule tumorali e pare che le obblighi ad auto-eliminarsi (apoptosi).

Anche le diete anti-cancro oggi raccomandate abolizione della carne rossa, dei formaggi fermentati e riduzione delle proteine animali in genere, rinuncia agli zuccheri e carboidrati raffinati, e invece grandi quantità di verdura come cavoli e broccoli sono diete alcalinizzanti. Il sangue umano, se sano, è lievemente alcalino (pH 7,4), e più è reso «acido» da diete carnee, meno bene ossigena le cellule; il mare è alcalino decisamente (pH 8,1), le acque minerali curative ancora di più (fra 9 e 11).

Dellefficacia della terapia Simoncini posso testimoniare: un mio conoscente americano con cancro al fegato e pancreas quarto stadio, viene a Roma tutto giallo per ittero la massa tumorale schiaccia il dotto biliare e lo occlude, sicchè la bile circola nel sangue e con il prurito insopportabile collegato allitterizia. Simoncini gli fa praticare una piccola apertura chirurgica sul ventre, e attraverso questa lo stesso paziente si inietta, più volte al giorno, siringoni di acqua e bicarbonato al 5%. Ebbene: in pochi giorni littero scompare e sparisce il prurito, segno inequivocabile che la massa tumorale s’è ridotta. Purtroppo il paziente è morto qualche settimana dopo a causa di una setticemia, perchè il sistema immunitario di un canceroso è ovviamente indebolito altrimenti non si sarebbe sviluppato il tumore.

Sintende, quella di Simoncini non è la cura del cancro; esso può tornare. Ma è certo che ha migliorato la qualità della vita, e so di pazienti che sono invece completamente guariti probabilmente perchè il sistema immunitario, che sorveglia ed elimina le cellule anomale che il nostro organismo produce nella mitosi fin dal loro apparire, aveva superato lo squilibrio, ed era tornato alla sua attiva funzione di «sorveglianza».
Il punto è che nemmeno la chemioterapia è la «cura» del cancro, e pretende di ottenere una riduzione del volume o rallentamento della proliferazione, ciò che a quanto pare Simoncini (e il dottor Fais) ottengono con lalcalinizzazione dei tessuti, e senza effetti collaterali.

Resta da spiegare questo fatto: come mai in USA, un medico che studia la terapia col bicarbonato riceve un finanziamento pubblico di 2 milioni di dollari, in Italia, viene processato per truffa e omicidio colposo, radiato dallalbo dei medici e disonorato, come si faceva una volta (ora non più) per i medici che procuravano aborti?
In Italia, ai medici ospedalieri è vietato consigliare trattamenti alternativi alla chemioterapia ufficiale per contratto (vien loro fatta firmare una apposita clausola) e sotto pena di licenziamento. Per stroncare la terapia Di Bella, la ministra della Sanità di allora, Rosy Bindi, fece cancellare dal prontuario nazionale i farmaci che Di Bella usava, onde non poterono nemmeno essere prescritti (persino linnocua melatonina, oggi in vendita nei supermercati, i pazienti dovevano farsela mandare dalla Svizzera). Da ultimo il caro dottor Paolo Rossaro di Padova, che cura con lacido ascorbico in vena ad alte dosi (un protocollo adottato dalla clinica universitaria del Kansas), è stato sospeso e condannato a pagare 500 mila euro per danni ai parenti di un paziente morto dopo, o nonostante, il trattamento.

Un giorno ci si dovrà spiegare come mai loncologia ufficiale, che inietta ai pazienti sostanze che «mettono linferno nel corpo dei malati» (comebbe a dire il professor Vittorio Staudacher, membro del Comitato Etico dell'Istituto Nazionale dei Tumori), è riuscita a creare in Italia un simile clima di chiusura verso ricerche promettenti, e di persecuzione di chi le sperimenta.
Naturalmente è difficile chiamare in causa per questa situazione Umberto Veronesi, di professione miliardario, e della sua sinistra egemonia nella cancerologia italiana; probabilmente bisogna chiamare in causa i vasti interessi delle multinazionali farmaceutiche, che da queste «cure» ricavano miliardi (ogni malato di cancro costa al servizio sanitario, con gli attuali protocolli chemioterapici, 60-80 mila euro lanno), di cui Veronesi e la sua covata di oncologi è solo lespressione.

Non si dimentichi che la conferma che il bicarbonato riduce il volume dei tumori molto meglio che le chemioterapie citotossiche, segnerebbe la fine ingloriosa di schiere di cattedratici universitari, di folle di primarii pagatissimi, e di linee di ricerca fallimentari: tutta gente che diverrebbe inutile. È logico che difendano le loro posizioni, anche a prezzo della vita dei malati.
E tuttavia, come si constata, in USA è ancora possibile sperimentare trattamenti alternativi, senza finire in galera; solo in Italia esistono argomenti-tabù fino al punto che forze di potere, dalla magistratura ai politici ad «oncologi» miliardari, reagiscono a chi prova ad infrangerli distruggendo la persona, professionalmente e umanamente, gli tappa la bocca, li condanna per omicidio (ma quanti ne ha uccisi la chemio? Quanti ne ha uccisi Veronesi? Non si calcola mai).

Alla fine, quella che poteva essere una gloria italiana, e passare alla storia come «protocollo Simoncini» o «protocollo Fais», si chiamerà invece «Protocollo Pagel». Ma anche questo è un evento ricorrente, nella storia italiana.


Maurizio Blondet - tratto dal sito Effedieffe - http://www.effedieffe.com/




domenica 16 giugno 2013

TURCHIA - LOTTA PER LE OPINIONI






DA WWW.corriere.it

Gli idranti hanno prima ripulito piazza Taksim gettando nel panico la folla che ha cominciato a fuggire all’impazzata rifugiandosi nel parco o nelle vie adiacenti. Alcuni gridavano: «Taksim è ovunque, Taksim è per sempre». Poi sono partiti i lacrimogeni. Due camion con i cannoni d’acqua sono riusciti ad arrivare all’entrata del piccolo bosco di 600 alberi che i ragazzi avevano giurato di proteggere. In pochi minuti quello che era un luogo di gioia è diventato una terra desolata con la gente che scappava disperata piangendo e tossendo per i gas.


Assalto a Gezi Park

L'ATTACCO DEGLI AGENTI - I poliziotti hanno sfogato la loro rabbia con i manganelli sulle tende, i pronto soccorso, le mense, la biblioteca, distruggendo quel piccolo mondo che era diventato una sorta di Utopia. I giovani, dal canto loro, non hanno combattuto, né tirato pietre. L’evacuazione è avvenuta in un silenzio quasi spettrale. L’unico grido quello di una donna agli agenti: «Fermatevi, vi ho partorito io». La polizia ha anche preso d’assalto l’Hotel Divan, proprio di fronte a Gezi Park, che era stato molto solidale con i giovani sin dall’inizio della rivolta, il 28 maggio. Incuranti dei bambini e dei turisti presenti gli agenti hanno tirato i gas lacrimogeni nei piani superiori dell’albergo per stanare i manifestanti che cercavano una via di fuga.


SOSTANZE CHIMICHE NELL'ACQUA - Il segretario generale della Camera dei medici turca, Ali Cerkezoglu, ha dichiarato che sono stati attaccati anche i volontari dei soccorsi medici. E due dottori avrebbero parlato di sostanze chimiche presenti nell’acqua che viene spruzzata dagli idranti. Il capo dell’opposizione Keman Kiliçdaroglu ha definito l’attacco «un crimine contro l’umanità». Ma se nel parco sabato notte si vedevano solo i netturbini al lavoro, nel resto del Paese infuriava la battaglia. In risposta all’attacco della polizia migliaia di manifestanti hanno cercato di raggiungere piazza Taksim anche attraversando il ponte sul Bosforo che collega la parte asiatica con quella europea. Duri gli scontri su viale Istiklal, la zona nota per lo shopping, e ad Akaretler, un quartiere animato da caffè e negozi. «Chiunque entri in Piazza Taksim sarà trattato come un terrorista», ha affermato il ministro per gli Affari europei Egemen Bagis. Nella notte le strade si sono riempite di gente anche ad Ankara, a Smirne e in altre città del Paese.


L'ULTIMATUM DI ERDOGAN - La giornata di sabato era scorsa tranquilla fino alle cinque di pomeriggio quando Recep Tayyip Erdogan aveva lanciato il suo ultimatum da Ankara davanti a una folla di diecimila persone: «Mi rivolgo ai manifestanti a Taksim: liberate il parco o le forze di sicurezza sapranno come farlo. Quel terreno è dei cittadini e a loro va restituito». Domenica mattina il premier è atteso a Istanbul per partecipare all’adunata dei suoi sostenitori organizzata ufficialmente in vista delle elezioni dell’anno prossimo ma che è in verità una risposta ai 19 giorni di proteste contro il suo autoritarismo che hanno infiammato tutto il Paese. Taksim Solidarity, la piattaforma che riunisce le 116 associazioni della rivolta, ha annunciato una contromanifestazione nella storica piazza auspicando la presenza di un milione di sostenitori.

IL NO ALLA MEDIAZIONE - Sabato mattina i leader del movimento avevano risposto picche alla mediazione del premier che aveva promesso di fermare le ruspe fino alla decisione finale della magistratura sul progetto: «Continueremo a sorvegliare il parco, la città, gli alberi, i nostri spazi privati, la nostra libertà e il nostro futuro». E per tutta la mattina e il pomeriggio a Gezi si respirava la solita atmosfera di festa con i ragazzi che intonavano Bella Ciao, ballavano, facevano catene umane gridando «la resistenza è iniziata ora» e continuavano a riunirsi in assemblea per discutere della situazione: «Di qui non ci muoveremo – diceva un ragazzo – perché sarebbe un affronto alle quattro persone che hanno perso la vita per questa causa». Ora Gezi Park è solo un cumulo di tende stracciate che le ruspe stanno cancellando. Sui social network vengono diffuse le immagini dei feriti, tra cui anche bambini di 5 o 6 anni. «Chiediamo a chiunque si ritenga un essere umano di venire a fermare questa violenza» ha scritto su Twitter la piattaforma Solidarietà a Taksim. La rivolta in Turchia è iniziata il 28 maggio e si è estesa a 48 città. Cinquemila i feriti, cinque i morti, compreso un poliziotto.

di M.Z

sabato 15 giugno 2013

COCA E...SIGARI FARAONICI "2"


A PROPOSITO DELLA STORIA MAI RACCONTATA, PROPONGO UN BEL PEZZO SCRITTO DA YURI LEVERATTO.
LE EVIDENZE DI UN ANTICO E SEGRETO (?) CONTATTO TRA I POPOLI DEL MEDIO ORIENTE E QUELLI DEL CENTRO SUD-AMERICA.
DIECI ANNI FA, NEL LONTANO 2003, SCRISSI UN ARTICOLO ISPIRATO PER COSI DIRE, DALLA MIA PASSIONE (E NON VIZIO) PER I SIGARI CUBANI E IN ONORE DEL PRIMO HABANOS DAY ITALIANO.
NE NACQUE UN PEZZO INTERESSANTE, CHE IL MIO CARO ED INDIMENTICATO AMICO MARCO BORASCHI, GIRO A MIA INSAPUTA A TUTTI I SOCI DEL CIGAR CLUB ASSOCIATION ITALIA, QUINDI POI, PUBBLICATO SULLE RIVISTE DEL SETTORE.  (PER CHI VOLESSE RILEGGERLO IN QUESTO BLOG: ANNO 2008 -  3 SETTEMBRE SIGARI FARAONICI” : http://marcolarosa.blogspot.it/2008/09/era-una-bella-mattina-luminosa-ma-del.html)
QUELLO CHE YURI SCRIVE OGGI, AGGIUNGENDO ULTERIORI EVIDENZE, E SOSTANZIALMENTE QUELLO CHE GIA SI SAPEVA 10-20-30 E PIU ANNI FA, MA CHE NATURALMENTE NON TROVEREMO, ANCORA PER MOLTO, SUI LIBRI DI STORIA.

BUONA LETTURA.

Marco La Rosa



ANCORA SUL RITROVAMENTO DI COCA NELLE MUMMIE EGIZIE

Secondo la Storia accademica non esistettero contatti tra i popoli del Medio Oriente e quelli del Nuovo Mondo nell'antichità.
Le evidenze di un antico contatto tra questi due mondi, separati dall'Oceano Atlantico, sono però tali e tante che, a mio parere si può parlare di un pre-contatto, che però non fu ufficializzato e divulgato alle masse, come durante la spedizione di Cristoforo Colombo, ma rimase occulto, e solo le elite del tempo poterono avvantaggiarsi di alcuni segreti, come per esempio l'ubicazione di miniere (vedi il mio articolo sulla terra di Ofir), e l'utilizzo di alcune piante medicinali.

In alcuni miei articoli ho analizzato la possibilità che il pre-contatto sia stato reale, sia studiando alcuni petroglifi (come nel caso della Pedra de Ingà), sia analizzando alcuni manufatti (come nel caso della Fuente Magna o il Monolito di Pokotia), sia approfondendo alcuni casi controversi di Storia recente (come nel caso della biblioteca metallica del Padre Carlo Crespi), sia esaminando antichi sentieri che dalla costa del Brasile portano nell'interno del continente (come nel caso del cammino del Peabirù).
C'è, però un'altra prova, molto importante, che questa volta fu trovata non in America del Sud ma in alcune mummie egizie.
Come sappiamo la pianta della coca (erytroxylon coca), è originaria del Sud America e non cresce in nessun altro ambiente.

Nemmeno nel Messico tropicale questa pianta attecchisce, tanto che i narcotrafficanti devono per forza importarla dal Sud America. All'interno della foglia di coca, vi è un alcaloide, detto cocaina (da non confondersi con la droga chimica detta anch'essa cocaina).
Conosciamo l'uso tradizionale e ancestrale che i popoli indigeni del Sud America fanno della foglia di coca: la masticano e ne ottengono un effetto stimolante e anestetizzante.
Secondo la storia accademica questa pianta era sicuramente sconosciuta al di fuori del Sud America prima del 1492.
Com'è possibile pertanto che siano state trovate tracce dell'alcaloide cocaina in alcune mummie egizie risalenti ad epoche comprese tra il 1070 a.C. e il 395 d.C.?
La scoperta, che fu effettuata dalla scienziata tedesca Svetlana Balabanova nel 1990, ha inderogabilmente provato che nelle mummie egizie presenti nel museo di Monaco e anche in altre mummie egizie conservate in Sudan, sono presenti tracce di cocaina e anche di nicotina (tabacco, nome scientifico: nicotiana tabacum).
Sappiamo che anche il tabacco è una pianta endemica del Sud America, e pertanto sorge la domanda: come è possibile tutto ciò?
Per i resti di nicotina è stata avanzata l'ipotesi che alcune piante simili al tabacco si coltivassero in Asia e Africa in tempi antichi, mentre per il caso della coca, non c'è spiegazione.
L'alcaloide della cocaina è stato poi trovato in 71 scheletri umani rinvenuti in Nubia, risalenti ad un periodo compreso tra il 600 d.C. e il 1100 d.C.
Può essere questa una prova definitiva del contatto tra i popoli del Medio Oriente (in questo caso dell'antico Egitto), e quelli del Sud America?
Gli scettici hanno portato innumerevoli teorie per sostenere che il ritrovamento della studiosa Balabanova non debba essere considerato come una prova del pre-contatto: hanno sostenuto che le mummie furono contaminate, e che le prove non furono condotte con metodi scientifici, il che non corrisponde alla verità.
Alcuni hanno sostenuto che le mummie analizzate erano dei falsi, ma anche ciò è stato confutato. La maggioranza degli scienziati accademici ha però contestato la scoperta della Balabanova solo per il fatto che un contatto tra antichi Egizi e popoli del Sud America è per loro impossibile, e pertanto lo scartano a priori.
A mio parere i resti dell'alcaloide cocaina, ritrovati nelle mummie egiziane è una delle prove che il continente americano (in questo caso il Sud America) era conosciuto dai popoli del Medio Oriente, che vi viaggiavano per intercambiare prodotti con alcuni popoli indigeni.
Certo, questi viaggi non erano resi pubblici, ma tenuti in segreto.
Le rotte per raggiungere l'America del Sud erano gelosamente custodite e non venivano divulgate, ma al contrario queste conoscenze erano riservate a pochi, solo alle elite del tempo.

YURI LEVERATTO
Copyright 2013

Bibliografia:
1.         Balabanova S, Schneider E, Bühler G (1990) Nachweis von Nicotin in Haaren. DAZ 40: 22002201
2.         Balabanova S, Krämer M7 Schneider E, Bühler G (1991) Nicotul-Nachweis im Kniegelenk bei Raucher. Medwelt 42: 585-588
3.         Balabanova S, Parsche F, Pirsig W (1992) First Identification ofDrugs in Egyptian Mummies. Naturwissenschaften 79: 358
4.         Balabanova S, Schultz M (1994) lnvestigation of nicotine concentrations in prehistoric human skeletons found in early neolothic population (Late PPNB) from the Near East (Turkey and Jordan ). Homo 45/Suppl. S.5 14
5.         Balabanova S, Teschler-Nicola M, Strouhal E (1994) Nachweis von Nikotin im Kopfhaar von natürlich mumifizierten Körper aus dem christlichen Sayala. Anthrop Anz 2: 167-173
6.         Balabanova S, Bouyan Wei, Krämer M (1995) First Detection of nicotine in ancient population of southern China. Homo 46/1: 68-75
7.         Balabanova S, Krupiensky M (1 995) Untersuchungen zum Nachweis von Nikotin im ekkrinen Schweiß nach Stimulation der Schweißdrüsen während einer Nikotinkarenz. Hautarzt 46: 255258
8.         Balabanova S, Schneider H, Teschler-Nicola M, Scherer G (1995) Detection of Nicotine in Ancient European Population. J 0 Paleopathology 7: 43-50
9 . Balabanova S, Rösing FW, Teschler-Nicola M, Strouhal E, Bühler G, Michel C, Rosenthal J (1996) Was Nicotine used as stimulant already in the VI century AD from Christi an Sayala Population. J 0 Paleopathology 1 :43-50
10       Balabanova S, Wey B, Rösing F, Bühler G, Scherer G, Mayerhöfer C, Chen Z, Zhang W, Rosenthal J (1996) Nachweis von Nicotin in prähistorischen Skelettresten aus Süd-China. Antrop Anz 54: 34 1-353 .
11       Balabanova S, Rösing FW, Bühler G, Schoetz W, Scherer G, Rosenthai J (1997) Nicotine and cotinine in prehistoric and recent bones from Africa and Europe and the origin öf these alkaloids. Homo 48/1: 72-77
12       Balabanova S, Rösing FW, Bühler G, Teschler-Nicola M, Strouhal E, Rosenthal J (1 997) Evidence of Cocaine in Ancient Pre-Columbian Populations from Christian Sayala (Egyptian Nubia) J 0 Paleopathology 9: 15-21

ANTIKITERA.NET


sabato 8 giugno 2013

"CIO' CHE E' IN BASSO E' COME CIO' CHE E' IN ALTO E CIO' CHE E' IN ALTO E' COME CIO' CHE E' IN BASSO PER FARE I MIRACOLI DELLA COSA UNA".

PILLOLE DI... ERMETISMO


LA TAVOLA DI SMERALDO:
« Verum, sine mendacio certum et verissimum,
quod est inferius, est sicut quod est superius, et quod est superius, est sicut quod est inferius: ad perpetranda miracula rei unius. Et sicut omnes res fuerunt ab uno, mediatione unius; sic omnes res natae fuerunt ab hac una re, adaptatione. Pater eius est sol, mater eius luna; portauit illud ventus in ventre suo: nutrix eius terra est. Pater omnis telesmi totius mundi est hic. Vis eius integra est, si versa fuerit in terram. Separabis terram ab igne, subtile a spisso, suaviter cum magno ingenio. Ascendit a terra in coelum, iterumque descendit in terram, et recipit vim superiorum et inferiorum. Sic habebis gloriam totius mundi. Ideo fugiat a te omnis obscuritas. Hic est totius fortitudinis fortitudo fortis; quia vincet omnem rem subtilem, omnemque solidam penetrabit. Sic mundus creatus est. Hinc erunt adaptationes mirabiles, quarum modus hic est. Itaque vocatus sum Hermes Trismegistus, habens tres partes philosophiæ totius mundi. Completum est quod dixi de operatione solis. »
Traduzione:
« Il vero senza menzogna, è certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo. Completo è quello che ho detto dell'operazione del Sole. »
 “La tavola di smeraldo o tavola smeraldina è un testo sapienziale che secondo la “leggenda” (?) sarebbe stato ritrovato in Egitto, prima dell'era cristiana. Il testo originale era inciso su una lastra di smeraldo ed è stato tradotto dall'arabo al latino nel 1250. Esso rappresenta il documento più celebre degli scritti ermetici ed è attribuito allo stesso Ermete Trismegisto. (“il tre volte grande”) Esso apparve per la prima volta in versione stampata nel De Alchemia di Johannes Patricius (1541).
La tradizione vuole che Ermete avesse inciso le parole della Tavola su una lastra verde di smeraldo con la punta di un diamante e che Sara, moglie di Abramo, la rinvenisse nella sua tomba (altre versioni indicano come scopritore Apollonio di Tiana o Alessandro il Grande).
Ermete Trismegisto (dal greco antico Ἑρμῆς ὁ Τρισμέγιστος, in latino Mercurius ter Maximus) è un personaggio leggendario dell'età ellenistica, venerato come maestro di sapienza e ritenuto l'autore del Corpus Hermeticum. A lui è attribuita la fondazione di quella corrente filosofica nota come ermetismo.
Ermete Trismegisto significa letteralmente «Ermes il tre volte grandissimo». Con questo nome si voleva assimilare Ermete, Dio greco del logos e della comunicazione, a Thot, Dio egizio delle Scienze.
Secondo l'erudito Athanasius Kircher:
« Gli Arabi lo chiamano Idris, dall'ebraico Hadores(...), i fenici (...) Tauto, gli Egizi (...) Thot ma lo chiamano anche Ptha e i Greci Ermete Trismegisto. »
(Obeliscus Pamphilius, 91)

Come già accennato, Ermete è stato accostato a Thot, presente nella tradizione egizia. Entrambi sono al servizio di una divinità superiore (Ermete è messaggero di Zeus, Thot è lo scriba di Osiride); Ermete è Dio della parola e Thot è Dio della parola e della letteratura; entrambi sono psicopompi ( psiche = anima + pompos = colui che manda) accompagnatori delle anime dei defunti nell'oltretomba. Sia Ermete che Thot sono inoltre, nelle loro rispettive culture, gli Dei della scrittura e della magia. A seguito di un tale processo di assimilazione tra divinità greche ed egizie, avvenuto nell'atmosfera sincretistica dell'Impero romano, Ermete Trismegisto divenne il Dio rivelatore della verità e mediatore tra gli uomini e gli dei”.



Biblio: Wikipedia

giovedì 6 giugno 2013

"CLOUD ATLAS", L'ATLANTE DELLE NUVOLE: TUTTO E' CONNESSO !

...SUGGERIMENTI E PENSIERI...


« Un'epica storia del genere umano nella quale le azioni e le conseguenze delle nostre vite si intrecciano attraverso il passato, il presente e il futuro come una sola anima è trasformata da un assassino in un salvatore e un unico atto di gentilezza si insinua nei secoli sino ad ispirare una rivoluzione »

Staff, Wachowskis to start filming 'Cloud Atlas', UPI, September 15, 2011.


“ reincarnazione e destino, elementi che legano indissolubilmente i personaggi e le vicende che accadono”.



Biblio: Wikipedia