IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

venerdì 20 maggio 2016

30 ANNI DA CHERNOBYL


I vari Tg nazionali, sia pubblici che privati, hanno ricordato l’evento con “rapidi” servizi, liquidando così la notizia con qualche minuto utile solo a risvegliare la memoria (per un attimo) solo in coloro che allora (1986) erano in grado di comprenderne la portata. Niente di più. Un flash !! Nessun aggiornamento sulla situazione. Nessun approfondimento (alla faccia dell’informazione….)
E chi è nato più tardi, i nostri giovani ? Cosa avranno elaborato da queste notizie?
Poco o Niente.
Sembrerebbe, quindi, che oggi sia "tutto a posto", che di quell'episodio possa rimanere solo un "ricordo", che piano piano svanirà nel tempo, neanche buono per farci un film, meno interessante dell'affondamento del Titanic........ Ma l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità - WHO) cosa ci stà a fare? Perchè non divulgano le informazioni che sono state raccolte in questi lunghi anni, i dati epidemiologici relativi alle regioni contaminate? Che dipenda dall'accordo (omertoso) che nel lontano 1959 ha sottoscritto con l'AIEA - Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica? Ma pensate davvero che sia finita?


Yury Bandazhevsky, 59 anni, è stato il primo scienziato in Bielorussia a fondare un istituto per studiare l’impatto di Chernobyl sulla salute umana, in particolare sui bambini, vicino alla città di Gomel, a circa 200 chilometri dal confine con l'Ucraina. Venne arrestato in Bielorussia nel 1999 e condannato ad otto anni di carcere con l’accusa di aver preso tangenti da parte dei genitori degli alunni che cercavano di fare in modo che i loro figli venissero ammessi all' Università Statale di Medicina a Gomel. Ha sempre negato le accuse. L’ Accademia Nazionale delle Scienze ed Amnesty International dicono che venne arrestato per aver criticato apertamente le politiche bielorusse di sanità pubblica , conseguenti al disastro nucleare. E’ stato rilasciato nel 2005 e gli è stata conferita la cittadinanza francese, dopo che le associazioni per i diritti umani avevano portato il suo caso all’attenzione dell' Unione Europea, Gran Bretagna, Francia e Germania. Ora gestisce, fuori Kiev, un centro medico e di riabilitazione dedicato allo studio ed all’assistenza delle vittime di Chernobyl. Bandazhevsky non ha fatto più ritorno in Bielorussia per paura che la sua famiglia venisse perseguitata o lui arrestato dalle autorità.

Ecco le sue parole, qui di seguito riassunte:
KIEV – Ucraina. “Se siete convinti di ciò che hanno causato le conseguenze di Chernobyl in Ucraina e Bielorussia… bhè vi posso dire che vi state sbagliando. Come posso dire… è solo dopo trent'anni che stiamo iniziando a vedere l’impatto reale dell’incidente. Possiamo dire con certezza che la Bielorussia è stato il Paese più colpito, in quanto ha subito il maggior fallout radioattivo. Le dosi di radioattività a cui la popolazione è stata esposta erano enormi. Lo osservai già con i miei studenti e colleghi quando sono arrivato a Gomel nel 1990 per organizzare l’Istituto Medico (ora università). Per prima cosa studiavamo gli effetti delle grandi dosi di radiazioni perché Gomel era situata nell’epicentro di questo elevato livello di contaminazione. Poi abbiamo iniziato a guardare l’accumulo di elementi radioattivi negli organi interni, a basse dosi, nei bambini in particolare. Avevamo già scoperto una patologia complessa che colpiva il sistema endocrino (che produce gli ormoni), il sistema cardiovascolare e quasi tutti gli organi interni. Questo era un lavoro che non era mai stato fatto in Bielorussia e non ne fu più realizzato uno simile da allora. Quando sono arrivato in Ucraina, nel 2009, non ho trovato alcuna fonte oggettiva e seria di informazioni sullo stato di salute dei bambini e delle persone che vivono nelle  regioni di Ivankov  [Sede del Progetto Radinka di ProgettoHumus – Mondo in Cammino] e di Polesskiy (due aree prossime alla zona di Chernobyl). Non c’era alcun interesse. Ora abbiamo esaminato circa 4.000 bambini di seconda generazione e la maggior parte di loro hanno seri problemi al sistema cardiovascolare. Stavo iniziando a vedere la stessa cosa in Bielorussia, prima di partire. Sono particolarmente sorpreso dalle patologie che vedo negli adolescenti, in particolare nei maschi di età compresa tra i 12 e 17anni. Circa l’80%  ha un livello troppo alto di un amminoacido denominato omocisteina, che è un marker riconosciuto di malattie cardiache. Abbiamo trovato gravi modifiche ai livelli ormonali nel 45% dei bambini. Alcuni scienziati occidentali non sono d’accordo con queste ricerche perché, dicono, non è vi alcun indicatore specifico che possa dimostrare la correlazione dei risultati con l’impatto di Chernobyl. Eppure questi scienziati vengono qui, in piccole spedizioni, ma non possono accedere a tutte le fonti di informazione.


Diversi milioni di persone in Ucraina vivono su terreni contaminati da radiazioni, quindi abbiamo bisogno di valutare un gran numero di soggetti. Ma non ci sono progetti che trattano questo. Bisogna vivere tra la gente, qui, per capire veramente cosa sta succedendo, perché il problema è molto complicato. Ho anche cercato di inviare le persone interessate a questi problemi al cimitero di Ivankov in modo che potessero vedere da sole come tante tombe ospitano morti in età molto giovane. Niente di tutto questo è nelle statistiche ufficiali. Non ho alcuna informazione obiettiva su quanto sta accadendo ora alla salute dei bambini in Bielorussia. Tutto è chiuso. Il governo dice “tutto a posto, tutto a posto!”. Ma ho ricevuto molte telefonate da parte di persone di Gomel che mi dicono che alcuni dei bambini che curavo prima di partire sono morti. Erano di diverse età: 6, 12, 14 anni.
Non dimenticherò mai quando appaii in TV con l’attuale presidente, Lukashenko, e dissi che c’erano problemi molti seri  nei bambini a causa delle radiazioni, mentre lui ribadiva: “tutto a posto, tutto a posto!”. Ma adesso non posso tornare o lavorare lì. Per me, il problema di Chernobyl non è finito... è appena iniziato. Ho molta paura che possa coinvolgere due generazioni a partire da oggi, anche quando non ci saranno più i discendenti della popolazione bielorussa o russa direttamente colpita dal disastro. Ho molta paura… non voglio che i miei connazionali continuino a soffrire. E’ necessario l’aiuto della Comunità Internazionale con la stessa urgenza con cui si è mobilitata subito dopo l’incidente".

…CONTINUA A LEGGERE L’ARTICOLO QUI:

 http://www.metododibella.org/it/notizie/2016-05-10/Il-Genocidio-Planetario-parte.html#.VzSCg01f2GQ


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"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs






                             http://marcolarosa.blogspot.it/p/come-fare-per.html 

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