del Dr. GIORGIO PATTERA (BIOLOGO)
No, non si tratta dei versetti
iniziali della biblica Genesi (1, 2), vorremmo solo tracciare una breve storia
del tanto famigerato Virus che attualmente imperversa nel mondo, terrorizzando
le popolazioni e seminando lutti e catastrofi economiche.
Se ben ricordiamo,
nel 2002-2003 la SARS (sindrome respiratoria acuta severa), partendo da Canton,
si diffuse in Cina ed in altri 17 paesi, causando 8.096 casi e 774 decessi. L’agente
eziologico di questa forma atipica di polmonite fu individuato in un virus a RNA
appartenente alla famiglia dei CORONAVIRUS (cosiddetto per come appare al
microscopio elettronico) e per questo fu classificato con la siglaSARS
CoVSARS-CoV.
Gli scienziati cinesi, ma solo nel 2017, ne hanno rintracciato la
presenza in una particolare specie di pipistrelli (Rhinolophus ferrumequinum),
comunemente noti come Pipistrello ferro di cavallo“ferri di cavallo” per la
forma del muso.
Invece di prendere iniziative per controllare l'epidemia, i
responsabili del governo cinese informarono l'OMS con notevole ritardo. Questa
mancanza di responsabilità provocò ritardi negli sforzi per controllare
l'epidemia e causò critiche da parte della comunità internazionale verso il
governo cinese. Quest'ultimo si scusò ufficialmente per la lentezza iniziale
nell'affrontare l'epidemia: ma ormai i buoi, pardon, i virus erano scappati…
Bene, questo nel 2002-2003.
2019: Giambattista Vico
si sarà rivoltato nella tomba, in quanto la sua teoria sui “corsi e ricorsi
della storia” si stava puntualmente ripetendo… Si dice che “la storia è maestra
di vita”, ma in questo caso…Verso la fine dello scorso anno (novembre-dicembre)
compare in Cina, a Wuhan, una nuova “forma simil-influenzale”, la cui
pericolosità e, in parte, somiglianza con la “polmonite da SARS” viene
evidenziata da un medico, il Prof. Zhang, il quale, per aver diffuso la notizia
e, quindi, messo in imbarazzo l’impreparazione del Paese di fronte
all’emergenza, viene “premiato” con la chiusura del suo laboratorio ed
esautorato dal servizio attivo: classico esempio di “ragion di stato” di
Machiavellica memoria… Quando la Cina si decide ad “esternare” la situazione
che le sta sfuggendo di mano, ancora una volta con irresponsabile ritardo,
classifica il nuovo virus con la sigla SARS-Cov-2 (o meglio SARS-CoVid-19,
dall’anno di comparsa) a significare, per l’appunto, la SOMIGLIANZA GENETICA
con il lontano “parente” isolato 17 anni prima.
SARS-CoV-2
condivide quasi tutto il genoma con il suo predecessore SARS-CoV, in ragione
dell’85 %, ma, sotto l’aspetto epidemiologico, se ne differenzia per due
peculiarità. Il primo (SARS-CoV) presentava un’incubazione di 5-10 gg., una
diffusione relativamente circoscritta, ma un’elevata virulenza ed un tasso di
letalità vicino al 10%. Il secondo invece (SARS-Cov-2) ha un periodo
d’incubazione molto più lungo (15-30 gg.), una diffusione assolutamente globale
(attualmente in 146 Paesi), una virulenza minore (si contano già quasi 82.000
guarigioni su 200.000 casi) ed un tasso di letalità dimezzato (5%): questi
ultimi numeri, ovviamente, sono in evoluzione, essendo la pandemia ancora in
corso.Perché allora, se i genomi dei due ceppi virali sono relativamente
simili, questa considerevole “differenza di numeri” tra l’epidemia del 2002/3 e
l’attuale pandemia, numeri che fanno rabbrividire e gettano in depressione
coscienze ed economie planetarie? Forse perché pochi ricordano che la Storia è
fatta anche di numeri: senza i numeri correttamente valutati, girano le favole
che interessano a chi comanda....Gli attuali 8.000 decessi (ma siamo ancora
lontani dal picco) sono un numero impressionante rispetto ai 774 del 2002/3, ma
è anche vero che allora i casi accertati (= malattia conclamata!) furono 8.096,
mentre finora i soggetti contagiati (compresi quelli asintomatici) sono 200.000.
Questo perché, nell’attuale contingenza, si è deciso, come iniziale screening
preventivo per delimitare il potenziale contagio, di effettuare a tutti gli
individui SOSPETTATI DI CONTATTI A RISCHIO (anche se asintomatici) il test del
tampone oro-naso-faringeo, scoprendo così un gran numero di casi positivi, da
isolare in quarantena precauzionale. Procedimento che non era stato eseguito
nel corso dell’epidemia da SARS-CoV-1. In altre parole, in questo caso si è
confermato il (saggio) detto popolare, secondo cui “chi cerca, trova…”.
CONCLUDENDO.
Il CoVid-19 presenta le seguenti caratteristiche: alta contagiosità,
percentuale limitata di esiti fatali (diretti o per complicanze, dovute all’età
e ad altre patologie preesistenti), ma percentuale relativamente alta (intorno
al 10%) di malati che abbisognano di ricovero e dispositivi dedicati
(ventilazione assistita) nei reparti di terapia intensiva.
Ed è quest’ultima esigenza che ci
coglie sottodimensionati: per il prossimo futuro, speriamo che stavolta la Storia
insegni… Al bando, quindi, allarmismi, isterie di massa e fake news, che
alimentano tentativi di truffa di ogni genere; ma sicuramente massima
attenzione nei comportamenti sociali, assidua applicazione delle norme
igienico-sanitarie e costante prevenzione del rischio, nell’ottica della non
sottovalutazione di questa situazione (certamente) transitoria.
Perché, in fin dei conti, “right or wrong, my
country”…
Fonti:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/i-due-stili-strategici-di-gestione-dell-epidemia-a-confronto
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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