IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

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domenica 29 settembre 2019

IL PRIMO UOMO SULLA LUNA: I MISTERI DELL' APOLLO 11


di Marco La Rosa

Corcagnano (PR), 27 Settembre 2019

L'amico Claudio Balella, riesce sempre a stupirmi.

Esperto di astronomia, astronautica e anche di "UFO", anzi scusate di "UAP", oggi questo è il termine che bisogna utilizzare. 

Il termine UFO è diventato sinonimo di navi spaziali aliene nella cultura popolare e la maggior parte delle discussioni sugli UFO ruota attorno a questa tesi. Il concetto di UFO si è evoluto per i negazionisti/debunker in un mito di primo piano nella cultura moderna. Alcuni ricercatori ora preferiscono usare il termine più ampio di "Unidentified Aerial Phenomenon", appunto UAP, ovvero fenomeno aereo non identificato, per evitare, secondo loro, la confusione o le associazioni speculative con il termine UFO. Un altro noto acronimo di UFO in spagnolo, portoghese, francese e italiano è OVNI rispettivamente Objeto Volador No Identificado, Objeto Voador Não Identificado, Objet volant non identifié o appunto Oggetto Volante Non Identificato. Sono d’accordo con Claudio quando dice, cambiando acronimo siamo convinti di “sterilizzare” il passato o cancellare la lavagna per ripartire da capo, ma la sostanza di fatto non cambia. Come non cambia la realtà oggettiva che tutti, o quasi tutti i cosmonauti lassù ne hanno viste delle belle e, nella maggior parte dei casi, non hanno potuto raccontarle.

Venerdì sera ho apprezzato per l’ennesima volta, la precisione, puntualità ed obiettività di Claudio nell’esporre gli argomenti astronautici seri in occasione dei 50 anni dal primo passo umano sulla Luna, inframmezzati con aneddoti sempre nuovi ed intriganti, buttando qua e là qualche “sasso nello stagno”, non quello di Tito, ma quello delle apparentemente tranquille e assopite menti dell’individuo medio, che spesso, ha bisogno di un sano, equilibrato scossone.

Per tornare a Tito, lo Stagno quello in carne ed ossa, molti non sapevano, me compreso, che quando il modulo lunare "Aquila" toccò il suolo Lunare, nella lunghissima diretta televisiva della notte Italiana del lontano 20 Luglio 1969, al cronista fu imputato l'errore di aver anticipato di una manciata di secondi l'allunaggio, salvo conoscere dopo anni che l'appendice retrattile del modulo aveva indicato con un inequivocabile "bip" sonoro l'effettivo contatto con il suolo, percepito nettamente e correttamente dal nostro Tito, per primo.

Questo e tanti altri aneddoti, ci ha regalato Claudio venerdì sera: posso dire con certezza che pensavo di sapere tutto o quasi dei primi uomini sulla Luna...beh, mi sbagliavo.


Claudio Balella al Centro Galileo (Corcagnano PR)





Claudio Balella con Tito Stagno

         Claudio Balella con Eugene Cernan, l'undicesimo uomo a mettere il piede sulla Luna

PER CONOSCERE LE RICERCHE DI CLAUDIO BALELLA:
https://astrocalendario.it/astrocb/index.html



SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:

LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?

"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
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domenica 20 maggio 2018

SAN MARINO 2018: DUE EVENTI IN UNO...

... ALCUNE IMMAGINI DAI CONVEGNI APPENA CONCLUSI:


                                 Intervento di Marco La Rosa - seduti G. Pattera V. Bibolotti

Comunicazione Interstellare: "dalle onde elettromagnetiche all I.S.A." (interconnessione degli spin accoppiati) di Marco La Rosa

per rivedere la presentazione accedi alla pagina: http://marcolarosa.blogspot.it/p/blog-page_21.html


  Intervento di Giorgio Pattera: da sinistra: R.Pinotti, G. Pattera, A. Magenta, V. Bibolotti

Intervento dell'Ing. Alfredo Magenta

Intervento di Jerry Douglas U.S. Air Force (in congedo)

                              Paolo Guizzardi traduce Robert Salas U.S. Air Force (in congedo)






PER APPROFONDIMENTI:







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lunedì 22 gennaio 2018

IL MISTERO DI HYPATIA



Una piccola roccia scoperta nel 1996 nel sud-ovest dell’Egitto contiene composti micro-minerali che non sono noti sulla Terra, né altrove nel Sistema Solare, o in meteoriti o comete note. E’ quanto emerso dallo studio dei ricercatori dell’Università di Johannesburg, che non escludono la possibilità che la misteriosa pietra provenga da fuori il nostro Sistema Solare. Il professor Jan Kramers e il dottor Georgy Belyanin del Centro di ricerca PPM dell’Università di Johannesburg hanno dichiarato che l’analisi della pietra Hypatia (nome datole in omaggio all’astronoma, filosofa e matematica Ipazia d’Alessandria) ha sollevato domande significative sulla formazione della Terra e degli altri pianeti.


 “Quello che sappiamo è che Hypatia si è formata in un ambiente freddo, probabilmente a temperature inferiori a quella dell’azoto liquido sulla Terra (-196° Celsius)”, ha detto Kramers. “L’ origine dovrebbe essere ben oltre la cintura di asteroidi presenti tra Marte e Giove, da cui (per altro) provengono la maggior parte dei meteoriti noti”. Già nel 2013 i ricercatori avevano annunciato che la pietra non apparteneva alla Terra. Due anni più tardi, aggiunsero che non si trattava di un frammento di un meteorite o cometa noti. Per comprendere l’origine di Hypatia, i ricercatori dovranno studiare la pietra confrontandola con tutti i campioni di oggetti interstellari disponibili. E’ evidente che il sasso proviene da un ambiente freddo in cui le temperature scendono ben al di sotto del punto in cui l’azoto passa allo stato liquido. Ciò dimostra che la pietra proviene da un luogo al di fuori della fascia di Kuiper, quindi esterno al Sistema Solare.


https://www.diregiovani.it/2018/01/11/146675-hypatia-misteriosa-pietra-extraterrestre.dg/

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domenica 31 dicembre 2017

L'UMANITA' E LE RIVELAZIONI ...SCOMODE - STUDIO INCHIESTA


COME REAGIREBBE L'UMANITÀ ALLA SCOPERTA DI FORME DI VITA EXTRATERRESTRI?


Uno studio condotto da uno psicologo ha analizzato la possibile reazione degli esseri umani all'annuncio della scoperta di vita extraterrestre.

Non è certo da poco che gli esseri umani si interrogano sulla possibilità che esistano forme di vita aliena nel sistema solare, nella Via Lattea o nel resto dell'universo. Eppure ora che le agenzie spaziali stanno sviluppando strumentazioni sempre più precise ed avanzate c'è un maggiore interesse verso la ricerca di una forma di vita diversa da quella che conosciamo qui sul nostro pianeta. Non è dato sapere fin da oggi se sarà semplice o meno trovare della vita nello spazio o se esiste la possibilità che si sia sviluppata in altri punti dell'universo, ma sarebbe interessante prevedere la reazione di tutti gli esseri umani di fronte ad un annuncio su scala mondiale. Lo psicologo Michael Varnum della Arizona State University si è interrogato sulla possibile reazione dell'umanità di fronte alla scoperta di una forma di vita aliena. "Una delle domande iniziali di questa iniziativa è capire come potremmo reagire se scoprissimo delle prove sull'esistenza di vita extraterrestre".




Il primo esperimento:

Varnum ha creato un gruppo di lavoro che comprende scienziati di tutto il pianeta ed ha condotto tre esperimenti, pubblicandone i risultati nel mese di novembre 2017, nonostante lo studio sia ancora sotto revisione. Le reazioni sono state suddivise in base al tipo di notizia comunicata alla popolazione: sapere che è stata scoperta una civiltà extraterrestre intelligente o che sono state identificate le prove dell'esistenza di vita microbica al di fuori della terra sono chiaramente due casi ben distinti. Nel primo esperimento sono stati analizzati tutti gli annunci passati che potevano essere ricondotti alla possibilità della scoperta di extraterrestri. Parliamo della prima pulsar nel 1967, un tipo di stella di neutroni che emette degli intensi impulsi alle radiofrequenze come un metronomo. Nel 1977 è stato dato l'annuncio dell'identificazione di un segnale radio davvero ambiguo, mentre nel 1996 è stata divulgata la notizia della scoperta di microbi fossilizzati in un meteorite marziano. Nel 2015 è stata la volta della stella di Tabby e delle sue strane fluttuazioni di luminosità e nel 2017 c'è stato l'annuncio della scoperta di esopianeti che orbitano nella zona abitabile di una stella (CHZ - ndr). Gli psicologi hanno analizzato le parole di 15 articoli del New York Times, del Wall Street Journal e del The Post tramite un programma che analizza se le parole utilizzate sono negative o positive, ovvero favorevoli o contrarie all'approccio a una civiltà aliena o allo studio di microbi extraterrestri. Complessivamente i giornalisti hanno sempre descritto i cinque eventi che vi abbiamo appena nominato in modo positivo, facendo una media tra tutti i termini usati. La reazione, secondo Varnum, è stata estremamente positiva piuttosto che negativa. La tecnica di analisi utilizzata è assolutamente robusta e viene già sfruttata per analizzare testi online. Secondo Pennycook, uno psicologo della Yale University, il modello utilizzato può essere considerato affidabile, tuttavia generalmente le persone tendono ad esprimersi con un linguaggio positivo e dunque il risultato del primo esperimento non rivela nessuna informazione particolarmente utile a capire come reagirebbe la stampa alla scoperta di vita aliena.

Il secondo esperimento:

Nella seconda parte della ricerca sono stati pagati dei partecipanti online, più di 500, per descrivere la loro reazione ad un ipotetico annuncio sulla scoperta di forme di vita aliene microbiche. Tutte le persone coinvolte hanno anche dovuto immaginare e descrivere la reazione dell'intera umanità dopo essere venuta a conoscenza di una scoperta del genere.
Come nel caso dei giornalisti, anche qui la maggior parte delle risposte in media sono caratterizzate da termini positivi. Non c'è stato nessun modo di identificare specifici clusters tra le persone, ovvero non è stato possibile distinguere i tipi di risposta in base all'etnicità, al sesso, all'orientamento politico o qualsiasi altro dato in possesso degli scienziati. Curioso il fatto che, in generale, la maggior parte delle persone pensi che altri individui, provenienti da paesi diversi, siano meno propensi ad accettare la vita aliena. Secondo Vernum, il cittadino americano medio ha la tendenza a pensare di essere migliore rispetto agli altri.

Il terzo esperimento:

Per il terzo esperimento il gruppo di ricerca è stato più subdolo, presentando ad un campione di 250 persone un articolo del New York Times del 1996 che tratta di batteri fossilizzati marziani: la data, però, è stata cambiata in quella del giorno dell'esperimento per far sembrare la notizia attuale. Il meteorite era un frammento proveniente da Marte e caduto in Antartide e i ricercatori hanno trovato su di esso delle molecole organiche complesse e piccole cellule, insieme ad indizi di vita marziana fossilizzata. Al tempo, Bill Clinton invitò la comunità scientifica a studiare in maniera più approfondita i campioni e a revisionare gli studi effettuati per risultati più certi. Con il tempo l'idea di vita marziana fossilizzata fu controversa, ma questo non è stato detto alle persone che hanno partecipato allo studio. Anche in questo caso la maggior parte dei partecipanti si sono espressi con parole positive, ovvero come negli altri casi le persone che accettano la scoperta sono un numero di gran lunga maggiore di quelle che invece si esprimono negativamente sulla vicenda.

I risultati:

Il risultato della ricerca parla in modo chiaro: le persone accetterebbero senza panico, e senza la classica paura dello straniero, la scoperta di una sorta di vita aliena batterica o di una civiltà intelligente extraterrestre. Tuttavia Varnum ha voluto precisare che questo studio ha come campione di riferimento solamente cittadini americani e non è detto che nel resto del mondo gli individui siano altrettanto positivi. Inoltre c'è anche da mettere in conto un altro aspetto interessante: negli USA c'è una tendenza generale a vedere il mondo "bianco o nero", ovvero nonostante la ricerca confermi che la maggior parte degli individui è disposta ad accettare la vita aliena, la restante minoranza si è espressa in maniera estremamente negativa. In precedenti studi è stato possibile mostrare che in nazioni come la Cina i cittadini sono mediamente più indecisi, ed espongono sia i rischi che i benefici di un futuro contatto alieno, mentre gli americani tendono a schierarsi "a favore" o "contro" il contatto con gli extraterrestri. Inoltre c'è da dire che in alcuni casi il consenso nella ricerca di Varnum non è stato così netto come suggerisce il risultato finale. In situazioni più specifiche come la scoperta di campioni di vita batterica marziana portati sulla terra e la riproduzione di questi esseri viventi nel nostro ambiente terrestre, le persone si sono mostrate più restie ad accettare l'idea visto il pericolo di contaminazione. Dunque è giusto affermare che la ricerca mostra come gli essere umani sono mediamente disposti ad accettare l'approccio della nostra specie con una forma di vita aliena, ma è sbagliato pensare che non vi siano oppositori o che la stessa maggioranza più ottimista non converga anch'essa nel gruppo anti-alieno in casi più estremi.

Da:

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martedì 16 maggio 2017

PERCHE’ SICURAMENTE NON SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO

Sabato e domenica scorsi, si sono svolti a San Marino gli annuali simposi sull'esplorazione dello spazio, la vita nel cosmo e sopratutto la ricerca della vita extraterrestre.
Sabato mattina all'interno del 18° Simposio Mondiale sull'esplorazione dello spazio e la vita nel cosmo, il sottoscritto ed il Dr. Giorgio Pattera sono stati invitati a tenere una relazione inerente gli argomenti trattati nell' ultimo saggio: "IL PRINCIPIO DELL'IMMORTALITA', NEO-ESO-BIOLOGIA, pubblicato nel 2016.

di seguito potrete leggere una sintesi dei concetti esposti, corredati da alcune foto dell'evento e dei relatori italiani ed esteri che hanno portato i loro contributi.

Un doveroso ringraziamento all'amico Dr. Roberto Pinotti, al Presidente del CUN Vladimiro Bibolotti ed a tutto il Consiglio Direttivo per l'invito, l'organizzazione ed il successo dell'evento che ha visto la cornice del teatro Titano, gremita in ogni ordine di posti per tutta la due giorni dei simposi.
Un ringraziamento per il patrocinio e l'eccellente ospitalità alla Segreteria di Stato per il Turismo, Territorio e Ambiente, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e Politici , Istruzione Cultura e Università della Repubblica di San Marino.

Marco La Rosa & Giorgio Pattera
          
“La vita è un fenomeno naturale, normale, addirittura inevitabile. Quindi, presto o tardi, inizierà su ogni pianeta abitabile…”
                                          (Isaac Asimov, 1979)

UNIVERSO ED ORDINE “KOSMICO”: 

L’IMPORTANZA DEL DNA UNIVERSALE NELLA COSTANTE COSMOLOGICA

di: Marco La Rosa



 Isaac Asimov (biochimico-scrittore):

…”possiamo metterla in questo modo: la prima legge della termodinamica stabilisce che il contenuto in energia dell’universo è costante. La seconda legge della termodinamica stabilisce che il contenuto di entropia dell’universo aumenta. Se la prima legge della termodinamica sembra implicare che l’universo è immortale, la seconda legge mostra che questa immortalità è, in un certo modo, priva di valore. L’energia sarà sempre lì, ma non sarà sempre capace di produrre cambiamenti, moto e lavoro. Un giorno l’entropia dell’universo raggiungerà un massimo e tutta l’energia sarà livellata. Allora, benché tutta l’energia sia ancora presente, non saranno possibili variazioni, moto,lavoro, vita ed intelligenza. L’universo esisterà ancora ma solo come una statua congelata. Il film avrà cessato di girare e staremo guardando per sempre un fotogramma fisso”.

…”talvolta il processo dell’aumento di entropia viene descritto immaginando l’universo come un orologio enorme ed indescrivibilmente complicato che sta lentamente rallentando. Ebbene gli esseri umani posseggono orologi che possono rallentare, e spesso lo fanno, ma possono sempre ricaricarli. Non potrebbe esservi un processo analogo anche per l’universo? In effetti, non dobbiamo immaginare che una diminuzione di entropia avvenga solo attraverso azioni deliberate di esseri umani. La vita stessa, a prescindere completamente dall’intelligenza umana, sembra sfidare la seconda legge della termodinamica. Gli individui muoiono, ma nuovi ne nascono e la gioventù è sempre comunque in maggioranza. La vegetazione muore d’inverno ma cresce nuovamente in primavera. La vita si è mantenuta sulla terra per più di tre miliardi di anni e non mostra alcun segno di volersi estinguere; in effetti , sembra voglia arricchirsi, poiché in  tutta la sua storia sulla terra la vita è diventata più complessa sia nel caso dei singoli organismi sia nelle rete ecologica che li avvolge insieme. La storia dell’evoluzione biologica rappresenta una vasta diminuzione di entropia. A causa di ciò, si è cercato di definire la vita come un meccanismo per la diminuzione dell’entropia. Se ciò fosse vero, allora l’universo non andrebbe mai incontro alla cosiddetta “morte termica”, in quanto dovunque la vita eserciti la sua influenza essa agirà automaticamente per diminuire l’entropia”.

L'evoluzione cosmica procede quindi  per progressivi aumenti del disordine ma, in tutto questo caos, localmente si formano “campi” che violano la seconda legge della termodinamica permettendo lo sviluppo di strutture altamente organizzate ed ordinate come quelle biologiche, senza violare la legge generale. Si può dire che la costruzione dell’ ordine locale viene fatta a spese dell' "ordine esterno" e quindi l'entropia generale (disordine) del sistema aumenta, mentre quella locale (ad esempio la vita sulla Terra) diminuisce tendendo all’ordine. Pertanto l'aumento dell’ ordine che si vede nel nostro mondo è ottenuto sfruttando l'energia che riceviamo dal Sole in forma di fotoni ordinati (energia cinetica) che, dopo l'uso, sono ri-emessi “disordinatamente” come radiazione infrarossa, cioè calore che è una forma  più "disordinata" di quella cinetica dei fotoni incidenti. La seconda legge (forse),  ha valenza universale e domina  il comportamento della materia, ma proprio l'evoluzione termodinamica permette alla materia di strutturarsi in forme altamente organizzate (e quindi altamente ordinate) come appunto quelle che danno origine alla vita cosciente.  

Il premio Nobel per la chimica (1977) Ilya Prigogine fu uno strenuo sostenitore della teoria che il cosmo si evolve verso un progressivo aumento della complessità e dell’ordine. La vita, secondo  lo scienziato russo, non è nata per caso, non è una fatalità; al contrario, è conseguenza di una logica immanente all’universo, organizzato in modo da generare forme di vita sempre più complesse e organizzate. Il cosmo ha ospitato i gas primordiali, poi le prime particelle viventi, le forme di vita inferiori, gli animali e infine la vita intelligente e cosciente.

Quindi siamo in presenza di  una logica,  di una legge superiore che organizza ed amministra l’universo. Qualcosa di  più forte del caso che sarebbe alla base delle mutazioni che consentono l’evoluzione. È la legge cosmica fondamentale che non possiamo dimostrare, ma di cui l’uomo ha intuizione fin dall’Antichità e che ha chiamato Logos (i Greci), Hokmà (gli Ebrei), Maat (gli Egiziani), Dhamma (gli Indù), Tao (i Cinesi), Shinto (i Giapponesi). Un ordine universale che procede lungo la linea del tempo e arriva  all’uomo. In questo senso, filosofia greca e sapienza orientale sono in perfetto accordo: Lao-Tzu guarda al Tao per dare un ordine alla vicenda umana, e Platone, nelle Leggi, scrive: “Anche quel piccolo frammento che tu rappresenti, o uomo meschino, ha sempre il suo intimo rapporto con il cosmo… Non per te infatti questa vita si svolge, ma tu, piuttosto, vieni generato per la vita cosmica”.

<< La Vita consapevole , è la Scienza più potente e perfetta dell’Universo, non ha nulla di casuale, fin dall’inizio. >>. (Marco La Rosa).

FONTI E CITAZIONI:

“Civiltà extraterrestri” – Isaac Asimov – Mondadori 1994
“Catastrofi a scelta” – Isaac Asimov – AME 1979
http://www.estropico.com/id268.htm
“fili d’aquilone n. 20” – filidaquilone.it
“L’altra Genesi” – Marco La Rosa – 2012
“L’Uomo Kosmico”  - Marco La Rosa  - 2014
“Il Risveglio del Caduceo dormiente” – Marco La Rosa - 2015
“Il Principio dell’immortalità” – Marco La Rosa & Giorgio Pattera - 2016
 












Foto: CHIERICI CRISTIANA
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