di Marco La Rosa
Corcagnano (PR), 27 Settembre 2019
L'amico Claudio Balella, riesce sempre a stupirmi.
Esperto di astronomia, astronautica e anche di "UFO", anzi scusate di "UAP", oggi questo è il termine che bisogna utilizzare.
Il termine UFO è diventato sinonimo di navi spaziali aliene
nella cultura popolare e la maggior parte delle discussioni sugli UFO ruota
attorno a questa tesi. Il concetto di UFO si è evoluto per i negazionisti/debunker in un mito di primo
piano nella cultura moderna. Alcuni
ricercatori ora preferiscono usare il termine più ampio di "Unidentified
Aerial Phenomenon", appunto UAP, ovvero fenomeno aereo non identificato,
per evitare, secondo loro, la confusione o le associazioni speculative con il termine UFO. Un
altro noto acronimo di UFO in spagnolo, portoghese, francese e italiano è OVNI rispettivamente
Objeto Volador No Identificado, Objeto Voador Não Identificado, Objet volant
non identifié o appunto Oggetto Volante Non Identificato. Sono d’accordo con
Claudio quando dice, cambiando acronimo siamo convinti di “sterilizzare” il passato o cancellare la lavagna per ripartire da capo, ma la sostanza di fatto non
cambia. Come non cambia la realtà oggettiva che tutti, o quasi tutti i
cosmonauti lassù ne hanno viste delle belle e, nella maggior parte dei casi,
non hanno potuto raccontarle.
Venerdì sera ho apprezzato per l’ennesima volta, la
precisione, puntualità ed obiettività di Claudio nell’esporre gli argomenti
astronautici seri in occasione dei 50 anni dal primo passo umano sulla Luna, inframmezzati con aneddoti sempre nuovi ed intriganti, buttando qua e là
qualche “sasso nello stagno”, non quello di Tito, ma quello delle
apparentemente tranquille e assopite menti dell’individuo medio, che spesso, ha bisogno di un sano, equilibrato scossone.
Per tornare a Tito, lo Stagno quello in carne ed ossa, molti non sapevano, me compreso, che quando il modulo lunare "Aquila" toccò il suolo Lunare, nella lunghissima diretta televisiva della notte Italiana del lontano 20 Luglio 1969, al cronista fu imputato l'errore di aver anticipato di una manciata di secondi l'allunaggio, salvo conoscere dopo anni che l'appendice retrattile del modulo aveva indicato con un inequivocabile "bip" sonoro l'effettivo contatto con il suolo, percepito nettamente e correttamente dal nostro Tito, per primo.
Questo e tanti altri aneddoti, ci ha regalato Claudio venerdì sera: posso dire con certezza che pensavo di sapere tutto o quasi dei primi uomini sulla Luna...beh, mi sbagliavo.
Claudio Balella al Centro Galileo (Corcagnano PR)
Claudio Balella con Tito Stagno
Claudio Balella con Eugene Cernan, l'undicesimo uomo a mettere il piede sulla
Luna
PER CONOSCERE LE RICERCHE DI CLAUDIO BALELLA:
https://astrocalendario.it/astrocb/index.html
PER CONOSCERE LE RICERCHE DI CLAUDIO BALELLA:
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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