IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens
VIDEO TRAILER

VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO
VIDEO SINOSSI DELL' UOMO KOSMICO
Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

LA NUOVA CONOSCENZA

GdM

domenica 5 febbraio 2012

2012 LO STATO DELL’ARTE NEL FENOMENO “CERCHI NEL GRANO”. Terza ed ultima parte


TERZA ED ULTIMA PARTE.

RIEPILOGO E PREMESSA:

Alla luce delle ultime pubblicazioni sul fenomeno degli agro glifi, l’ago della bilancia, sembra di nuovo orientato verso il “DISBELIEVER” (incredulo - miscredente), quasi ridicolizzando il “BELIEVER” ( chi crede –credente),  e tutti gli studi scientifici di laboratorio, effettuati negli anni.
Questa “stupida” etichettatura, è lo specchio del perenne “infantilismo cerebrale” dell’uomo in continua competizione, divorato da uno spirito scientista aggressivo e fine a se stesso.
Noi, non ci riconosciamo in nessuna delle due categorie sopra menzionate perché aneliamo alla umile cooperazione e alla multidisciplinarità. Non siamo scettici, perché sarebbe solo da “scientisti” relegare un fenomeno ancora “inspiegato” nell’ambito umanissimo delle burle fantasiose; non siamo “credenti” o “creduloni” perché non riconosciamo con certezza, chi o cosa “crea” queste misteriose formazioni, però ci sentiamo “misticamente” attratti da qualcosa che ci “coinvolge” nel profondo. Piuttosto riteniamo sia molto più “affascinante” cercare di scoprire se e quale messaggio è eventualmente celato o non del tutto rivelato.
PERCHE’ QUINDI A TUTT’OGGI,  IL SUDDETTO FENOMENO NON PUO’ ESSERE SPIEGATO COME OPERA DI INGEGNO PURAMENTE E TOTALMENTE UMANO ?
A tal proposito abbiamo girato la domanda a tre studiosi , che hanno soddisfatto appieno, per ora, la nostra mai doma “curiosità”.
Pubblicheremo gli interventi di questi studiosi per tre puntate, anche per permettervi di assimilare bene le ragioni degli interventi di ognuno, che sono esaustivi ed articolati.

BUONA LETTURA.
Ultimo Intervento
Andy Thomas, è uno dei maggiori ricercatori sui misteri del mondo e autore del best seller ( The Truth Agenda: Making Sense of Unexplained Mysteries, Global Cover-Ups and Prophecies For Our Times – V.T.Pub. 2009-11):
Gli scettici o detrattori del fenomeno, sono sicuri che tutti i complessi disegni siano realizzati dall’uomo e che nulla vada oltre le loro possibilità, nonostante la loro continua incapacità di provarlo in una dimostrazione aperta. Oggi, ben pochi sarebbero disposti a dire che non ci sono formazioni fatte dall’uomo. Da molto tempo è chiaro che l’elemento umano è ora una parte integrante del fenomeno dei cerchi nel grano, anche se non ci sono mai state prove tali da permettere di stabilire in che proporzione. Fino a poco tempo fa, gli artisti del grano dichiarati sembravano accontentarsi di creare un po’ di mistero e lasciare che ognuno pensasse ciò che voleva. Ora, però, l’intenzione esplicita è di rivendicare completamente il fenomeno e attaccare chiunque la pensi diversamente. Eppure il loro strano rancore di fronte all’inevitabile realtà che altri sfruttino commercialmente quelli che, per loro natura, sono simboli di pubblico dominio crea un’atmosfera inutilmente cupa, che solleva più domande di quante trovino risposta. Dopotutto perché chi ci crede, non dovrebbe continuare a pensare che almeno qualcuno delle migliaia e migliaia di agro glifi che abbiamo visto nel corso degli anni possa giungere da un’”altrove”? I fatti parlano da soli. Se esistesse una prova innegabile che ogni cerchio mai prodotto sia opera di umani, allora questa prova dovrebbe essere presentata in modo chiaro  e definitivo, così che la si possa esaminare ed accettare. Nonostante non siano mancate le opportunità , nessuna prova di questo tipo è mai stata rivelata , e il fascino dei cerchi nel grano perdurerà almeno finché il fenomeno andrà avanti. Per quanto tempo lo farà, ovviamente, è l’interrogativo principale che ci poniamo”.


giovedì 2 febbraio 2012

2012 LO STATO DELL’ARTE NEL FENOMENO “CERCHI NEL GRANO”. Seconda Parte


SECONDA PARTE DI TRE

RIEPILOGO E PREMESSA:

Alla luce delle ultime pubblicazioni sul fenomeno degli agro glifi, l’ago della bilancia, sembra di nuovo orientato verso il “DISBELIEVER” (incredulo - miscredente), quasi ridicolizzando il “BELIEVER” ( chi crede –credente),  e tutti gli studi scientifici di laboratorio, effettuati negli anni.
Questa “stupida” etichettatura, è lo specchio del perenne “infantilismo cerebrale” dell’uomo in continua competizione, divorato da uno spirito scientista aggressivo e fine a se stesso.
Noi, non ci riconosciamo in nessuna delle due categorie sopra menzionate perché aneliamo alla umile cooperazione e alla multidisciplinarità. Non siamo scettici, perché sarebbe solo da “scientisti” relegare un fenomeno ancora “inspiegato” nell’ambito umanissimo delle burle fantasiose; non siamo “credenti” o “creduloni” perché non riconosciamo con certezza, chi o cosa “crea” queste misteriose formazioni, però ci sentiamo “misticamente” attratti da qualcosa che ci “coinvolge” nel profondo. Piuttosto riteniamo sia molto più “affascinante” cercare di scoprire se e quale messaggio è eventualmente celato o non del tutto rivelato.
PERCHE’ QUINDI A TUTT’OGGI,  IL SUDDETTO FENOMENO NON PUO’ ESSERE SPIEGATO COME OPERA DI INGEGNO PURAMENTE E TOTALMENTE UMANO ?
A tal proposito abbiamo girato la domanda a tre studiosi , che hanno soddisfatto appieno, per ora, la nostra mai doma “curiosità”.
Pubblicheremo gli interventi di questi studiosi per tre puntate, anche per permettervi di assimilare bene le ragioni degli interventi di ognuno, che sono esaustivi ed articolati.
BUONA LETTURA.
SECONDO INTERVENTO:

CLAUDIO DALL’AGLIO (Ricercatore del Centro Galileo di Parma, studia il fenomeno da quindici anni ed è autore del libro: “Cerchi nel grano, La Chiave. La scoperta del Mistero” – 2011). 

Rispondo volentieri a questa domanda perché si tratta proprio del motivo per cui gli esperti continuano la ricerca. Quando parlo di esperti mi riferisco a quelle persone che trattano il fenomeno da più di trent’anni.

Per rispondere citerò un episodio emblematico che tutti dovrebbero conoscere e che, dopo averlo letto, non dovrebbero più avere dubbi.   

Il 14 settembre del 1999 alcuni volontari del BLT Research furono chiamati a fare un sopralluogo ad Edmonton in Canada accompagnati dalla geologa Diane Conrad specialista in cristalli. Sul campo era apparsa una formazione composta da un cerchio centrale ed e sei cerchi satellite più piccoli intorno. Dopo aver prelevato diversi campioni di piantine e di terra i tre scoprirono che le spighe e la parte di suolo interessato avevano memorizzato un trauma, in particolare il terreno era molto arido e secco. In seguito, l’analisi sui campioni, fatta a San Diego (California) in un laboratorio specializzato in difrattometria, ha evidenziato che i cristalli di Mica, contenuti nel terreno e sottoposti a calore, avevano subito una modificazione come se fossero stati sottoposti, per diverse ore, ad una temperatura tra i 600 e gli 800 gradi centigradi. Di solito, però, la formazione di un crop circle non dura più di trenta secondi/un minuto!

Quale tecnologia è in grado di scaldare una porzione di terreno ad una temperatura così elevata da fare “accrescere” dei cristalli di Mica, che hanno un punto di fusione superiore ai 1000 gradi centigradi, senza incenerire all’istante l’intero raccolto?

In diversi casi, i testimoni che hanno assistito alla comparsa di un crop circle, hanno parlato di un calore latente una volta raggiunto il luogo interessato dalla piegatura delle spighe. Si è capito, però, di che temperatura si stava parlando quando il fenomeno ha interessato un terreno contenente argilla ricca di cristalli di Mica, la quale ha uno dei componenti base che è il silicio.

Nelle vetrerie industriali il silicio, componente base del vetro, viene fatto fondere ad oltre 1000 gradi centigradi per ottenere un impasto in grado di poter essere lavorato.

Come si può capire da questo caso, un calore molto intenso unito ad una forza intelligente sono i componenti base per la creazione di un pittogramma. Infatti poi, sulla piantine, si trova disciolta la paraffina che riveste il fusto con tutte le conseguenze dovute al calore: allungamento od esplosione dei nodi dovuta all’aumento della pressione interna ed il rinsecchimento delle cariossidi. 

Il caso di Edmonton è uno dei casi chiave nello studio dei crop circles, che ci ha fatto comprendere la complessità del fenomeno che ci troviamo di fronte. Inevitabilmente, quando si conosce questo episodio si esclude la piegatura delle spighe con metodi meccanici e si prova a considerare una tecnologia diversa da quella convenzionale. 

E POSSIBILE SCARICARE LA VERSIONE E-BOOK GRATUITA DEL LIBRO DI CLAUDIO DALL'AGLIO: "CERCHI NEL GRANO, LA CHIAVE" - ALL'INDIRIZZO SOTTOSTANTE.
http://www.galileoparma.it/keybook.html

...fra tre giorni la terza ed ultima parte. 

mercoledì 1 febbraio 2012

OOPArt, OVVERO REPERTI FUORI POSTO :L'ASTRONAUTA DI ISTANBUL

di: Giuseppe Di Stadio
 A chi non è mai accaduto almeno una volta nella vita, di avere tra le mani un uomo "decapitato"? E' proprio quello che accadde ad un archeologo indiano agli inizi degli anni '70 a Toprakkale, antica capitale del regno di Urartu. Ma tranquillizzatevi, perché altro non si trattava che di una piccola statuetta di pietra, all'apparenza classificata come un comune reperto archeologico, classico degli scavi in essere in quella regione da ormai diversi anni. Nessuno avrebbe mai immaginato, il fastidio e la scomodità che quel piccolo pezzo di pietra avrebbe causato nel mondo della storiografia, da li a poco. Ma analizziamo il reperto nei suoi dettagli.
La statuina è lunga 23cm, alta9,5cm e larga 8cm. Rappresenta chiaramente un individuo dalla corporatura umanoide, seduto a gambe strette al petto, all'interno di una struttura che ricorda, o meglio, rappresenta un mezzo di navigazione aerea a reazione. Come si può notare benissimo, l'umanoide indossa stivali e guanti protettivi, e lungo la sua tuta sono presenti numerose scanalature, molto simili ad un rudimentale impianto di ossigenazione. L'aerodinamico velivolo è caratterizzato dalla parte terminale composta da 3 motori a reazione inseriti in un motore più grande. I dettagli sono incisi con precisione e cura del dettaglio e in questo caso la mano dell'uomo nella realizzazione del reperto è ben riconoscibile, unico PICCOLO dettaglio....manca la testa...e quindi anche un ipotetico casco!

Come cita il periodico britannico Fortean Times nel numero di ottobre/novembre 1993, all'interno dell'articolo di copertina "An Ancient Space Module", questo oggetto:
"E' stato riportato alla luce nella città di Toprakkale (conosciuta nell'antichità come Tuspa), e si ritiene che abbia 3.000 anni. All'occhio moderno sembra rappresentare un veicolo spaziale monoposto, senza la testa del pilota."
Facendo un rapido resoconto degli elementi che abbiamo a disposizione sul suo ritrovamento, ovvero una datazione storica che si aggira intorno al 1.000 a.C. e il sito dell'antica Tuspa, è doveroso riflettere su un evento storico/religioso ben noto a tutti...la leggenda dell'Arca di Noè. Tuspa capitale del regno di Urartu, meglio conosciuta dagli antichi come Ararat, fiorita sulle rive del lago Van ai piedi del maestoso monte Ararat. In base agli scritti cuneiformi rinvenuti nella regione di Urartu, possiamo affermare che, la civiltà che regnava nella zona era di ceppo sumero. Proprio dai famosi testi religiosi sumeri possiamo apprendere che parlando del Diluvio Universale, vengono descritti minuziosamente sul monte Ararat i continui atterraggi degli Annunaki, identificati come "dei spaziali" che orbitarono intorno al pianeta per anni, durante tutto il ciclo del diluvio. Potrebbe a questo punto avere una logica sensata il ritrovamento di un reperto con tali caratteristiche, guarda caso, proprio nelle zone minuziosamente descritte dagli antichi sumeri.
Il manufatto fu trasferito con curiosa urgenza al museo Archeologico Nazionale di Istanbul e gelosamente custodito. Lasciato momentaneamente da parte l'affascinante mistero della rappresentazione della statuetta in se stessa, la cosa ancora più curiosa è che per anni il reperto è stato volontariamente tenuto nascosto dagli occhi del pubblico e dei ricercatori interessati, all'interno di un armadietto blindato del vicedirettore del museo. L'interessamento all'episodio, da parte del noto ricercatore e scrittore Zecharia Sitchin, portò a parziali ma non soddisfacenti risultati.
Infatti, dopo numerose azioni e tentativi di mediazione politico scientifica, lo scrittore ottenne l'esposizione temporanea del reperto, in una sala remota del suddetto museo. Curiosa è la motivazione che venne ufficialmente data dal direttore del museo come giustificazione della mancata esposizione al pubblico:
"Non rispecchia lo stile dell'epoca alla quale, presumibilmente, appartiene. Sembra una navicella spaziale, ma naturalmente non esistevano cose del genere a quei tempi"
In altre parole fu ufficializzata la ridicola motivazione: RAPPRESENTA COSE CHE NON POTEVANO E NON DOVEVANO ESISTERE (tutto questo dopo le analisi sul materiale di realizzazione datato e certificato storicamente al 1.000 a.C)...non credo esistano parole per terminare questo pensiero!
Ma l'elemento più eccezionale della ricerca sull'astronauta di Istanbul è un altro.
Come detto durante la descrizione del reperto, l'astronauta di Istanbul si presenta decapitato non solo della testa ma anche della parte superiore del veicolo spaziale nel quale è collocato.
Per gli addetti ai lavori, l'immagine dell'astronauta di Istanbul, può suscitare una certa familiarità, un deja vu. Messico, piana di Tula, museo locale dell'Archeologia precolombiana. Un' antichissimo bassorilievo su una colonna di pietra nasconde su di esso un dettaglio stupefacente. In alto a sinistra della colonna è possibile osservare un umanoide, raggomitolato in una posizione perfettamente coincidente con il reperto di Tuspa, inserito nel medesimo contesto "volante", ma fortunatamente, in questa occasione munito di testa e casco.Ula, antica Tollan, capitale dei Toltechi, precolombiana civiltà centroamericana, che visse appunto nella penisola dello Yucatan in Messico intorno al 300 a.C, civiltà apparentemente non collegata con le popolazioni del Vecchio Continente...secondo la storiografia ufficiale.

Ma si sa, la curiosità degli archeologi è caratteristica ben nota a tutti, quindi, proviamo per un attimo a sovrapporre l'immagine di Tula con il reperto decapitato di Tuspa.
Il risultato è di seguito riportato e posto all'attenzione della vostra curiosità.
Da: Antikitera.net
Fonte: Centro Ufologico di Benevento.
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:

LA VERA STORIA EVOLUTIVA DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?

"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA
DI MARCO LA ROSA
E' UN'EDIZIONE OMPHILABS
ACQUISTABILE DIRETTAMENTE DAL SITO OMPHILABS ED IN LIBRERIA

http://www.omphilabs.it/prod/L-UOMO-KOSMICO.htm


lunedì 30 gennaio 2012

2012 LO STATO DELL’ARTE NEL FENOMENO “CERCHI NEL GRANO”. Prima Parte


Alla luce delle ultime pubblicazioni sul fenomeno degli "agro glifi", l’ago della bilancia, sembra di nuovo orientato verso il “DISBELIEVER” (incredulo - miscredente), quasi ridicolizzando il “BELIEVER” ( chi crede –credente),  e tutti gli studi scientifici di laboratorio, effettuati negli anni.

Questa “stupida” etichettatura, è lo specchio del perenne “infantilismo cerebrale” dell’uomo in continua competizione, divorato da uno spirito scientista aggressivo e fine a se stesso.
Noi, non ci riconosciamo in nessuna delle due categorie sopra menzionate perché aneliamo alla umile cooperazione e alla multidisciplinarità. Non siamo scettici, perché sarebbe solo da “scientisti” relegare un fenomeno ancora “inspiegato” nell’ambito umanissimo delle burle fantasiose; non siamo “credenti” o “creduloni” perché non riconosciamo con certezza, chi o cosa “crea” queste misteriose formazioni, però ci sentiamo “misticamente” attratti da qualcosa che ci “coinvolge” nel profondo. Piuttosto riteniamo sia molto più “affascinante” cercare di scoprire se e quale messaggio è eventualmente celato o non del tutto rivelato.
PERCHE’ QUINDI A TUTT’OGGI,  IL SUDDETTO FENOMENO NON PUO’ ESSERE SPIEGATO COME OPERA DI INGEGNO PURAMENTE E TOTALMENTE UMANO ?
A tal proposito abbiamo girato la domanda a tre studiosi , che hanno soddisfatto appieno, per ora, la nostra mai doma “curiosità”.
Pubblicheremo gli interventi di questi studiosi per tre puntate, anche per permettervi di assimilare bene le ragioni degli interventi di ognuno, che sono esaustivi ed articolati.
BUONA LETTURA.
PRIMA PARTE di tre:

 Adriano Forgione (Direttore Rivista Fenix – autore di : Scienza,Mistica e Alchimia dei Cerchi nel grano- studia il fenomeno da oltre 16 anni)

La stagione 2011 dei cerchi nel grano non va ricordata certamente per la bellezza delle sue formazioni, sebbene alcune di esse possano essere annoverate come capolavori.  Ho già avuto modo di esprimere l’idea che la fenomenologia sia caratterizzata da una fase discendente, in linea con le caratteristiche del campo magnetico terrestre di questo periodo, cui, in base alla mia teoria, è legato indissolubilmente. In effetti, negli ultimi anni in linea con la diminuzione del magnetismo terrestre c’è stata una sensibile riduzione nel numero delle formazioni autentiche. Addirittura qualcuno aveva affermato: “I  Cerchi nel Grano sono morti”. Motivati e ringalluzziti da tale situazione, gli scettici parevano marciare sulla depressione strisciante delle principali voci a favore del fenomeno e, ulteriormente aiutati da un’azione costante dei falsari che lasciavano qua e là le loro tracce nei campi, forse anche nelle formazioni autentiche per depistare gli studiosi e screditare l’intera fenomenologia, si sono affrettati a suonare un requiem all’intero mondo simbolico-cerealicolo. Un fatto del tutto normale, si dice che «il diavolo tenta sempre di entrare nella casa del sole nascente». Comunque sia, non sono affatto d’accordo. Non lo sono mai stato con gli scettici e, dopo 16 anni di studio, sono orgoglioso di averne sempre sostenuto l’autenticità. Così come non lo ero e non lo sono con i miei colleghi che sembravano e sono tuttora delusi, quasi abbattuti, da un fenomeno che negli ultimi anni si esprime “a sprazzi” e non vuole saperne di riprendere il vigore della fine degli anni ’90 e inizio XXI secolo. Non sono d’accordo perché, sebbene a partire dal 2004 le stagioni non siano da ricordare come straordinarie (se si escludono la stagione 2005 e 2009) e il trend, come già detto è caratterizzato da un decremento netto delle apparizioni di formazioni nei campi, vi sono comunque state in questi anni  alcune simbologie di notevole importanza, perlomeno dal mio punto di vista, fondamentali per confermare alcune letture esoteriche che da tempo discuto in conferenze e nel mio libro Scienza Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano. In secondo luogo perché il fenomeno non agisce a comando, ma negli anni ha sempre operato quasi prendendosi gioco degli scettici. La “Fonte occulta” di questo fenomeno si muove, da una parte, secondo principi a noi sconosciuti, ma dall’altra è legata alle variazioni energetiche della mente collettiva e alle trasmutazioni dei campi elettromagnetici solari e terrestri. L’ho rimarcato più volte, ma non mi stancherò mai di dirlo: l’attività della “Fonte” è in stretta relazione con l’energia magnetica del Sole e sottolinea tale commistione realizzando gran parte delle simbologie nei campi con glifi “solari”. Nulla di preoccupante quindi, il fenomeno segue i suoi principi. Certo, un giorno tutto questo finirà, il ciclo temporale che sta per chiudersi lascerà il posto a uno nuovo e non ci sarà più bisogno di questi glifi energetici che, a quel punto, avranno completato la loro Grande Opera trasmutativa. Ma, da quanto credo di capire (se sono ovviamente nel giusto, e lo sa soltanto Iddio), per questo ci vorranno ancora alcuni anni.
Voyager, indagare per non capire
Intanto nello scorso mese di settembre più che la stagione inglese 2011 ha fatto parlare la prima puntata della nuova serie del programma Voyager, andata in onda lunedì 26 settembre, che ha nuovamente trattato dell’enigma dei Cerchi nel Grano, riproponendo lo squallido teatrino dei falsificatori come possibile spiegazione del fenomeno. Quello che è stato programmato era già andato in onda quasi cinque anni prima, il 27 novembre 2006 e come allora abbiamo osservato allibiti lo spettacolo. Mostrare l’opera falsificatrice di una squadra di circlemakers (per chi non ne conosca il significato, si tratta di gruppi organizzati di individui che sono impegnati a creare cerchi nel grano “handmade”, fatti a mano) nei termini espressi dal programma ha fatto sì che il messaggio che ne è scaturito è una soluzione definitiva dell’enigma, ma chi è all’interno del settore sa bene che le cose stanno diversamente. Tutti siamo consapevoli che un numero sempre maggiore di squadre di “artisti” si sta dedicando a fare cerchi nel grano e la stagione 2011 in Inghilterra ne è la prova, ma da qui a dichiarare, come ha fatto il capo squadra Matthew Williams, il “falsificatore” messo all’opera da Giacobbo, che si tratta sempre e solo di opera umana avendolo dimostrato, ce ne passa. Stiamo parlando di un fenomeno che dura da oltre 30 anni e posso confermare che nella notte diverse squadre di ricercatori tra giugno e agosto vanno per campi con visori ad intensificazione di luce notturna (cosa che ho fatto anch’io con colleghi come Nikola Duper, Andreas Müller e Wernher Anderhub) per scoprire i falsificatori. Possibile che questo non sia mai accaduto durante le nostre ronde? Eppure stiamo parlando oramai di decine di migliaia di formazioni. Inoltre, chi ha osservato bene il servizio di Voyager avrà notato che le misure di base per creare il cerchio sono state prese a riflettori accesi, cosa impossibile per i campi notturni del Wiltshire, immersi nella piena oscurità della notte, così come avrà notato anche che, sebbene a prima vista la formazione sembrasse ben fatta, a una ripresa più ravvicinata i particolari rivelavano un grossolano abbattimento delle spighe e diversi errori di realizzazione, il tutto completato in quattro ore, dalle 1.30 alle 5.30 del mattino. Con questi parametri la straordinaria formazione di Milk Hill del 2001 resta ancora una chimera. È quella che i falsari devono saper replicare in tutto e per tutto se vogliono dimostrare qualcosa, in ragione di un reale termine di paragone, ma è palese che non lo faranno mai, perchè va oltre ogni possibilità umana. Messaggi distorti come quelli emersi dal servizio della nota trasmissione, di cui sono stato consulente fino all’anno scorso, estromettono ogni tipo di risultato scientifico ottenuto dal BLT Research del dottor Richard Levengood e della dottoressa Nancy Talbott, venuta negli anni scorsi anche in Italia per presentare tutt’altri risultati, a conferma dell’origine anomala del fenomeno, ma nessuna televisione o giornalista si è presentato per volerci capire un po’ di più rispetto alla solita noia degli “schiacciatori notturni di spighe”. Insomma, ancora una volta si è mostrato il metodo per creare cerchi nel grano fasulli, ma non quelli autentici. Inoltre non mi è sfuggito che oltre all’inglese, almeno due degli altri tre componenti della squadra erano membri del CICAP, anche molto conosciuti. Trattasi di Francesco Grassi, a capo del gruppo di ricerca sui Cerchi nel Grano per il CICAP, e Marco Morocutti. Dunque membri del CICAP, anche se a solo titolo personale, sono coinvolti nella realizzazione dei cerchi nel grano, in quanto l’abilità mostrata non è certamente figlia dell’ultimo minuto, ma è conseguente all’esercizio che essi hanno acquisito con i circlemakers inglesi. E questo ci era noto: lo stesso Grassi, dietro le quinte della trasmissione di Italia1, “L’Incudine”, condotta dall’ex ministro Claudio Martelli nel maggio 2006, mi confidava di far parte di squadre esperte nel realizzare in Inghilterra i Cerchi nel Grano. Ma la cosa ancora più strana è un’altra: sappiamo che il CICAP e i suoi membri “vagliano” e “controllano” tutte le affermazioni sul paranormale, spiegando il tutto in modo razionalista, perché sono per loro stessa ammissione “al servizio della ragione”. È stato lo stesso Matthew Williams ad affermare al microfono di Roberto Giacobbo che di notte, durante la lavorazione delle loro opere, questi hanno spesso osservato sfere di luce e “insoliti bagliori nei campi oltre a cose piuttosto bizzarre”, proprio quello che molti testimoni affermano per i cerchi nel grano. Perché Grassi non ne ha mai fatto menzione? Certamente preferisce tacere perché “non è conveniente” che un membro CICAP parli, quale testimone, di cose che ufficialmente ha sempre negato. Ed infatti lo stesso Williams, ovviamente da falsificatore qual è, dice che non c’è relazione tra i fenomeni anomali, di cui è testimone nottetempo nei campi, e i cerchi nel grano. La malafede si palesa proprio all’inizio del lavoro, dato che Williams si cimenta in un rito cui dimostrano di essere ben addentro anche Grassi e Morocutti, ripetiamo, soci effettivi e volti televisivi del positivista e battagliero CICAP. Prima di iniziare il lavoro sul campo, davanti alle telecamere di Voyager, recitano un’invocazione, un rito propiziatorio, guidato dallo stesso Williams. Ecco la traduzione del rito andato in onda: «Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi che ci osservate dall’alto stanotte, per favore dateci l’ispirazione a completare questo cerchio e dateci protezione mentre facciamo il cerchio, e che possa ispirare la gente sulla verità della creazione dei cerchi. In uno spirito di buona creazione di cerchi, noi facciamo questo. Amen» (l’originale può essere visto e ascoltato al link: http://www.youtube.com/watch?v=oVCuAJy6wbU al minuto 9:19). Possibile che membri importanti del CICAP, così fermi nell’analizzare ogni credenza e fenomeno paranormale riduncendoli tutti, e sottolineo tutti, a mera superstizione, chiedano alle “Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi” mediante un rito, , di aiutarli nel lavoro di “falsificazione” attraverso una preghiera che ha molto di pagano? Se per loro il paranormale, il metafisico, il mistico non esiste, mi chiedo, allora cos’era quella, una pantomima? E se non lo era, allora devono spiegarci come mai si stavano rivolgendo a quelle “Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi” che loro stessi negano, chiudendo il rito con un “Amen” molto cristiano. In breve, i circlemakers si fanno volontari mediatori delle Intelligenze, assumendo su di sé lo stesso ruolo che hanno le sfere di luce per il fenomeno autentico. E questo conferma l’idea che avevo circa il fatto che fenomeno autentico e fenomeno imitatorio stanno emtrambi concorrendo, comunque, ad elevare la coscienza della gente, utilizzando i medesimi strumenti: i simboli e gli archetipi. Questi falsari credono in quello che fanno, sapendo che la loro opera sarà di ispirazione per molti, consapevoli che esistono altre intelligenze “che osservano dall’alto” , gerarchie spirituali, già impegnate nella stessa opera, cui questi si ispirano. È, dunque, solo una pantomima quella che queste persone fanno davanti alle telecamere e sui palchi delle loro conferenze, quando smentiscono ogni fenomeno inspiegabile.

  Foto aerea scattata in Germania nel 1959, sullo sfondo nei campi si vedono "strani" cerchi che assomigliano a quelli odierni. Alcuni hanno ipotizzato fossero "residui" di crateri da bombardamento.
Teoria curiosa ! Non ci pronunciamo.... proseguiamo il nostro cammino.
Abbeverarci alla Fonte
A proposito di inspegabilità e metafisica, non ho mai fatto segreto della mia convinzione che il fenomeno rappresenti una teofania, un’irruzione improvvisa e dirompente del divino nella nostra realtà, e in questo Metthew Williams un po’ mi somiglia, sebbene io sia dall’altra parte della barricata. Mentre  buona parte degli scettici e dei ricercatori più affini al lato tangibile del fenomeno si accaniscono a dibattere sul vero o sul falso di questo enigma, dopo oltre 30 anni di interesse mediatico, di discussioni interminabili, di dati acquisiti e contestati, non sono più interessato a comprendere i “se”, ma solo ed esclusivamente i “perché”. Qualche tempo fa il ricercatore inglese Michael Glickman scrisse in un suo articolo a sfondo antropologico sui cerchi nel gramo: «Il fenomeno ci lascia l'obbligo di riflettere più profondamente, di giudicare con più saggezza e, forse, di perdonare gli impauriti, ovvero i terrorizzati, con maggiore comprensione. Stiamo vivendo quanto mai prima il miracolo in terra e ognuno di noi reagisce nel miglior modo possibile». Dunque, data la bellezza e la grazia in gioco, con chi stiamo interagendo? Cosa sono le sfere di luce che sembrano danzare tra le spighe generando questi meravigliosi doni? Non si tratta di manifestazioni nuove, queste intelligenze sono testimoniate ovunque e da millenni nei luoghi energetici e spesso teatro di eventi associati alle apparizioni del sacro. Questi simboli sono una traccia, un percorso, stanno veicolando e favorendo una trasformazione che è in corso da tempo e che non soltanto agisce sul pianeta, ma sulla coscienza di tutti coloro che li osservano. Le leggi geometriche auree che sottintendono a queste architetture sono il linguaggio della natura e, come tali, sono espressione del linguaggio di Dio. Pertanto, oltrepassando le barriere della mente razionale, agiscono direttamente sul subconscio e veicolano senza errori il loro codice vibrazionale-evolutivo, essendo esse stesse il prodotto di una frequenza. Dunque, qual è la “Fonte”? Il divino, che scientificamente, oggi che è stata superata la velocità della luce, si può descrivere come “il substrato quantico della realtà” (entanglement), dove ogni cosa prende forma (si tratta infatti di “in-formazioni”). E il messaggio? Ne ho parlato nel mio saggio Scienza, Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano. Ribadisco però che non vi è un solo messaggio, ma più comunicazioni a differenti livelli. Reputo fondamentale però una lettura su tutte: l’annuncio della fine del Kali Yuga, la chiusura di un vecchio modello vibrazionale per l’ingresso a un nuovo stato energetico. E collegato a questa, leggo nelle simbologie attraverso il loro significato originario, quello che tutte le tradizioni spirituali hanno sempre ad esse associato, l’invito attraverso la lingua simbolico-geometrica dei Saggi Maestri di ogni epoca, a favorire il nuovo passo evolutivo umano, “L’uomo di Luce”. Non è fantasia, del Corpo di Luce parla ogni grande tradizione spirituale dell’umanità sino alle religioni monoteistiche attuali, ma dietro a questo concetto si nasconde una scienza strettamente legata alla manifestazione, nell’Uomo, di un fenomeno quantico, di un apporto energetico che toccò lo stesso Gesù nei tre giorni nel sepolcro, quando tutto il suo corpo divenne luce. Questo fenomeno è davvero una teofania, il dono più grande che l’umanità potesse ricevere. Questo fenomeno è messianico, è il Meshia Meshishim, l’atteso Messia collettivo che sta aprendo l’era dell’Acquario, riversando sull’umanità inconsapevole la sua cascata di acqua viva. A noi decidere se voler bere da questa “Fonte” e sollevare il capo.
Per saperne di più: Adriano Forgione -  Scienza Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano – HERAbooks. Il libro è ordinabile al tel/fax 06.9065049 oppure xpublishing@gmail.com
... fra tre giorni la seconda parte.

venerdì 27 gennaio 2012

LO ZUCCHERO FALSO

Quante cose false ci vengono dette,  ogni giorno, ora ve ne racconto una sul cibo , una delle tante...

c....te che ci vengono nascoste

CIO’ CHE STO PER DIRVI è una cosa che sapevo e si sapeva, ma nessuno lo ricorda mai, e poi...  ...non immaginavo che parecchi studi su questo erano stati fatti  già molti e molti anni fa.

Signori, poco tempo fa mi trovavo in una bibliotca dell’Università.

Tra le mani un testo di 2 kg, rigoroso e preciso, tradotto in italiano, inerente molte parti dello scibile della chimica: dall’entropia a diverse leggi quantitative e applicazioni pratiche .

In questo testo stra-riconosciuto  a livello ufficiale, vi era anche una tabella con le percentuali di rischio su determinati comportamenti umani.

Tabella derivata da parecchi studi, campioni statistici rappresentativi  a largo spettro ed esperimenti.

In questa tabella viene chiaramente indicato che L’USO DI  “ zuccheri artificiali “, cioè per capirci gli zuccheri “Light “ presenti nelle bibite, dolcificanti, torte e merendine light caramelle ecc... ovvero per comprenderci  praticamente tutti quegli “zuccheri”che non sono saccarosio ( lo zucchero da cucina ) , fruttosio o glucosio AUMENTANO L’INCIDENZA DI CANCRO .

Guardate, le formule sono infatti ben diverse:


(GLUCOSIO OK)



                                                  (SACCARINA NO)                                                       
           


                                                     (SACCAROSIO  OK)


Quindi state alla larga da tutte le cose light, l’uomo è fatto per mangiare lo zucchero di canna ( è quello bianco da essa derivato ) o il miele o gli zuccheri “ naturali “, agli altri il nostro corpo non obbedisce e lo si manda in OVERFLOW.

La cosa che sorprende è che questi studi erano già stati compiuti decine di anni fa: perchè molte cose risapute da anni si fa finta invece di non saperle e addirittura si vendono per “ sane “ ???

Considerate che nella tabella questo pericolo è a fianco a quello di abitare vicino a una centrale nucleare!!!

Aufidersen (-:


Dott. Matteo Zavattaro




mercoledì 25 gennaio 2012

TERREMOTO NEL NORD ITALIA

Oggi verso le ore 9.00  è avvenuto un terremoto di MAGNITUDO 4.9 
L’epicentro, in via di calcolo , si trova nella zona della bassa Reggiana ( Re ).
Per calcolare l’epicentro sono sufficienti tre stazioni di rilevamento , che poi si comunicano i dati per risalire al punto in cui le onde sismiche si affacciano sulla crosta terrestre.

Esempi   di rilevazione 
Come sapete è salutare uscire dagli edifici e recarsi in spazi ampi come piazze o vie larghe . Dopo le prime scosse in genere se ne attendono altre , questo accade perchè il sottosuolo deve assestarsi dopo che qualche movimento ha variato l’equilibrio che esisteva in precedenza.
Nel crearsi il nuovo equilibrio potrebbero avvertirsi ancora altre onde sismische.
Pare la scossa delle ore 9.00 non sia la prima , ma ne siano avvenute alcune durante la notte ( e quindi forse non avvertite ) .
Di conseguenza STATE ALLERTA   per le prossime ore , tenetevi pronti a “ scappare “ in caso di emergenza.  Le scuole e università dove abito io sono state evacuate . 
Forse non succederà nulla, ma è bene tenersi pronti e attenti almeno per le prossime ore. 
Dott. Matteo Zavattaro
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Nota di Redazione: prossimamente pubblicheremo un approfondimento sulla ipotetica correlazione tra i cicli solari ed i terremoti. Per chi segue il nostro blog, avra' notato che ieri abbiamo pubblicato un post relativo al potente flare solare di questi giorni, che guarda caso ha colpito la terra tra stanotte e stamattina ed e' tutt'ora in atto.   Terremoti importanti nelle nostre zone:
                                         1971-1983-1996-2008
queste date coincidono con il ciclo solare di 11/12 anni, nel 2008 è iniziata l'attività anomala del sole che è culminata con il flare di ieri.

martedì 24 gennaio 2012

TEMPESTA SOLARE IN ARRIVO NELLE PROSSIME ORE - SEGUI L'EVENTO



Una forte tempesta di radiazioni solari, la più intensa dal 2005, e' in progresso e' continua ad intensificarsi, un'altra espulsione di massa coronale avvenuta alle ore 4:00 UT del 23 gennaio di classe M9 molto vicino all'intensità di un flare di classe X ed e' diretta ad alta velocità in direzione della Terra. Il Solar Dinamyc Observatory ha registrato l'evento estremo sulla superficie solare. Da una prima stima dei dati si prevede che l'impatto avverrà tra il 24-25 gennaio 2012. Le Tempeste di radiazioni sono una preoccupazione per gli astronauti, per le comunicazioni alle alte latitudini, per i satelliti . E’ possibile seguire la tempesta di radiazioni su sito http://www.swpc.noaa.gov/rt_plots/pro_3d.html fino a quando la traccia rossa è sopra la linea tratteggiata, siamo a livelli di allarme. La foto allegata mostra che l'evento continua ad aumentare in questo momento.


da: Antikitera.net