SEGNALATO DAL DR. GIORGIO PATTERA
(BIOLOGO)
C'è ossigeno per la vita
nell'acqua salata su Marte
C'è ossigeno sufficiente per
ospitare la vita nell'acqua salata che si trova nel sottosuolo di Marte,
compreso il lago scoperto dal radar italiano Marsis, della sonda europea Mars
Express. Lo indica la ricerca del California Institute of Technology (Caltech)
pubblicata sulla rivista Nature Geoscience. I calcoli fatti dal gruppo di Vlada
Stamenković indicano che l'ossigeno potrebbe sostenere la vita di microrganismi
e animali più complessi, come spugne.
Finora, forme di vita in grado di
respirare ossigeno su Marte si ritenevano impossibili, perché l'atmosfera del
pianeta è poverissima di questo gas. Adesso, invece, lo scenario cambia
completamente: significa che sul pianeta aumenta la probabilità che ci siano le
condizioni per ospitare microrganismi il cui metabolismo è basato
sull'ossigeno, perché trovano il gas disciolto nell'acqua salata. I ricercatori
lo hanno dimostrando calcolando la quantità di ossigeno che può essere disciolto
nell'acqua salata sotto le varie condizioni di pressione e temperatura nel
sottosuolo di Marte, compreso il lago scoperto a una profondità di 1,5
chilometri.
Scoperto su Marte un lago di
acqua salata
A un chilometro e mezzo sotto i
ghiacci del Polo Sud di Marte c'è un grande lago di acqua liquida e salata che
ha tutti i requisiti per ospitare la vita: lo ha scoperto il radar italiano
Marsis della sonda Mars Express.
«I nostri calcoli indicano -
scrivono gli studiosi nell'articolo - che in un serbatoio d'acqua salata di
questo tipo ci potrebbero essere elevate concentrazioni di ossigeno disciolto».
Secondo lo studio, inoltre, le concentrazioni di ossigeno sono particolarmente
elevate nel sottosuolo delle regioni polari. «Non sappiamo - concludono gli
autori - se Marte abbia mai ospitato la vita», ma «i nostri risultati»
estendono la possibilità di cercarla, indicando che le forme di vita basate
sull'ossigeno sul pianeta rosso potrebbero essere possibili, a differenza di
quanto immaginato finora. Questo estende anche l'opportunità per la caccia alla
vita su altri pianeti e lune che ospitino sacche di acqua salata o oceani
sotterranei, come la luna di Saturno Encelado.
L'astrobiologa Daniela Billi,
dell'Università di Roma Tor Vergata, ha commentato: «I requisiti per
l'abitabilità delle brine su Marte si arricchiscono ora della possibile
presenza di ossigeno, indispensabile però alle sole forme di vita che lo
utilizzano per la respirazione. Questa possibilità amplia i possibili
metabolismi presenti su Marte». Finora, infatti, si riteneva che sul Pianeta
Rosso potessero vivere soltanto microrganismi simili ai batteri che sulla Terra
vivono in ambiente privi di ossigeno, chiamati metanogeni, che utilizzano
l'idrogeno molecolare anziché l'ossigeno come fonte di energia.
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
Nessun commento:
Posta un commento