lunedì 30 gennaio 2012

2012 LO STATO DELL’ARTE NEL FENOMENO “CERCHI NEL GRANO”. Prima Parte


Alla luce delle ultime pubblicazioni sul fenomeno degli "agro glifi", l’ago della bilancia, sembra di nuovo orientato verso il “DISBELIEVER” (incredulo - miscredente), quasi ridicolizzando il “BELIEVER” ( chi crede –credente),  e tutti gli studi scientifici di laboratorio, effettuati negli anni.

Questa “stupida” etichettatura, è lo specchio del perenne “infantilismo cerebrale” dell’uomo in continua competizione, divorato da uno spirito scientista aggressivo e fine a se stesso.
Noi, non ci riconosciamo in nessuna delle due categorie sopra menzionate perché aneliamo alla umile cooperazione e alla multidisciplinarità. Non siamo scettici, perché sarebbe solo da “scientisti” relegare un fenomeno ancora “inspiegato” nell’ambito umanissimo delle burle fantasiose; non siamo “credenti” o “creduloni” perché non riconosciamo con certezza, chi o cosa “crea” queste misteriose formazioni, però ci sentiamo “misticamente” attratti da qualcosa che ci “coinvolge” nel profondo. Piuttosto riteniamo sia molto più “affascinante” cercare di scoprire se e quale messaggio è eventualmente celato o non del tutto rivelato.
PERCHE’ QUINDI A TUTT’OGGI,  IL SUDDETTO FENOMENO NON PUO’ ESSERE SPIEGATO COME OPERA DI INGEGNO PURAMENTE E TOTALMENTE UMANO ?
A tal proposito abbiamo girato la domanda a tre studiosi , che hanno soddisfatto appieno, per ora, la nostra mai doma “curiosità”.
Pubblicheremo gli interventi di questi studiosi per tre puntate, anche per permettervi di assimilare bene le ragioni degli interventi di ognuno, che sono esaustivi ed articolati.
BUONA LETTURA.
PRIMA PARTE di tre:

 Adriano Forgione (Direttore Rivista Fenix – autore di : Scienza,Mistica e Alchimia dei Cerchi nel grano- studia il fenomeno da oltre 16 anni)

La stagione 2011 dei cerchi nel grano non va ricordata certamente per la bellezza delle sue formazioni, sebbene alcune di esse possano essere annoverate come capolavori.  Ho già avuto modo di esprimere l’idea che la fenomenologia sia caratterizzata da una fase discendente, in linea con le caratteristiche del campo magnetico terrestre di questo periodo, cui, in base alla mia teoria, è legato indissolubilmente. In effetti, negli ultimi anni in linea con la diminuzione del magnetismo terrestre c’è stata una sensibile riduzione nel numero delle formazioni autentiche. Addirittura qualcuno aveva affermato: “I  Cerchi nel Grano sono morti”. Motivati e ringalluzziti da tale situazione, gli scettici parevano marciare sulla depressione strisciante delle principali voci a favore del fenomeno e, ulteriormente aiutati da un’azione costante dei falsari che lasciavano qua e là le loro tracce nei campi, forse anche nelle formazioni autentiche per depistare gli studiosi e screditare l’intera fenomenologia, si sono affrettati a suonare un requiem all’intero mondo simbolico-cerealicolo. Un fatto del tutto normale, si dice che «il diavolo tenta sempre di entrare nella casa del sole nascente». Comunque sia, non sono affatto d’accordo. Non lo sono mai stato con gli scettici e, dopo 16 anni di studio, sono orgoglioso di averne sempre sostenuto l’autenticità. Così come non lo ero e non lo sono con i miei colleghi che sembravano e sono tuttora delusi, quasi abbattuti, da un fenomeno che negli ultimi anni si esprime “a sprazzi” e non vuole saperne di riprendere il vigore della fine degli anni ’90 e inizio XXI secolo. Non sono d’accordo perché, sebbene a partire dal 2004 le stagioni non siano da ricordare come straordinarie (se si escludono la stagione 2005 e 2009) e il trend, come già detto è caratterizzato da un decremento netto delle apparizioni di formazioni nei campi, vi sono comunque state in questi anni  alcune simbologie di notevole importanza, perlomeno dal mio punto di vista, fondamentali per confermare alcune letture esoteriche che da tempo discuto in conferenze e nel mio libro Scienza Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano. In secondo luogo perché il fenomeno non agisce a comando, ma negli anni ha sempre operato quasi prendendosi gioco degli scettici. La “Fonte occulta” di questo fenomeno si muove, da una parte, secondo principi a noi sconosciuti, ma dall’altra è legata alle variazioni energetiche della mente collettiva e alle trasmutazioni dei campi elettromagnetici solari e terrestri. L’ho rimarcato più volte, ma non mi stancherò mai di dirlo: l’attività della “Fonte” è in stretta relazione con l’energia magnetica del Sole e sottolinea tale commistione realizzando gran parte delle simbologie nei campi con glifi “solari”. Nulla di preoccupante quindi, il fenomeno segue i suoi principi. Certo, un giorno tutto questo finirà, il ciclo temporale che sta per chiudersi lascerà il posto a uno nuovo e non ci sarà più bisogno di questi glifi energetici che, a quel punto, avranno completato la loro Grande Opera trasmutativa. Ma, da quanto credo di capire (se sono ovviamente nel giusto, e lo sa soltanto Iddio), per questo ci vorranno ancora alcuni anni.
Voyager, indagare per non capire
Intanto nello scorso mese di settembre più che la stagione inglese 2011 ha fatto parlare la prima puntata della nuova serie del programma Voyager, andata in onda lunedì 26 settembre, che ha nuovamente trattato dell’enigma dei Cerchi nel Grano, riproponendo lo squallido teatrino dei falsificatori come possibile spiegazione del fenomeno. Quello che è stato programmato era già andato in onda quasi cinque anni prima, il 27 novembre 2006 e come allora abbiamo osservato allibiti lo spettacolo. Mostrare l’opera falsificatrice di una squadra di circlemakers (per chi non ne conosca il significato, si tratta di gruppi organizzati di individui che sono impegnati a creare cerchi nel grano “handmade”, fatti a mano) nei termini espressi dal programma ha fatto sì che il messaggio che ne è scaturito è una soluzione definitiva dell’enigma, ma chi è all’interno del settore sa bene che le cose stanno diversamente. Tutti siamo consapevoli che un numero sempre maggiore di squadre di “artisti” si sta dedicando a fare cerchi nel grano e la stagione 2011 in Inghilterra ne è la prova, ma da qui a dichiarare, come ha fatto il capo squadra Matthew Williams, il “falsificatore” messo all’opera da Giacobbo, che si tratta sempre e solo di opera umana avendolo dimostrato, ce ne passa. Stiamo parlando di un fenomeno che dura da oltre 30 anni e posso confermare che nella notte diverse squadre di ricercatori tra giugno e agosto vanno per campi con visori ad intensificazione di luce notturna (cosa che ho fatto anch’io con colleghi come Nikola Duper, Andreas Müller e Wernher Anderhub) per scoprire i falsificatori. Possibile che questo non sia mai accaduto durante le nostre ronde? Eppure stiamo parlando oramai di decine di migliaia di formazioni. Inoltre, chi ha osservato bene il servizio di Voyager avrà notato che le misure di base per creare il cerchio sono state prese a riflettori accesi, cosa impossibile per i campi notturni del Wiltshire, immersi nella piena oscurità della notte, così come avrà notato anche che, sebbene a prima vista la formazione sembrasse ben fatta, a una ripresa più ravvicinata i particolari rivelavano un grossolano abbattimento delle spighe e diversi errori di realizzazione, il tutto completato in quattro ore, dalle 1.30 alle 5.30 del mattino. Con questi parametri la straordinaria formazione di Milk Hill del 2001 resta ancora una chimera. È quella che i falsari devono saper replicare in tutto e per tutto se vogliono dimostrare qualcosa, in ragione di un reale termine di paragone, ma è palese che non lo faranno mai, perchè va oltre ogni possibilità umana. Messaggi distorti come quelli emersi dal servizio della nota trasmissione, di cui sono stato consulente fino all’anno scorso, estromettono ogni tipo di risultato scientifico ottenuto dal BLT Research del dottor Richard Levengood e della dottoressa Nancy Talbott, venuta negli anni scorsi anche in Italia per presentare tutt’altri risultati, a conferma dell’origine anomala del fenomeno, ma nessuna televisione o giornalista si è presentato per volerci capire un po’ di più rispetto alla solita noia degli “schiacciatori notturni di spighe”. Insomma, ancora una volta si è mostrato il metodo per creare cerchi nel grano fasulli, ma non quelli autentici. Inoltre non mi è sfuggito che oltre all’inglese, almeno due degli altri tre componenti della squadra erano membri del CICAP, anche molto conosciuti. Trattasi di Francesco Grassi, a capo del gruppo di ricerca sui Cerchi nel Grano per il CICAP, e Marco Morocutti. Dunque membri del CICAP, anche se a solo titolo personale, sono coinvolti nella realizzazione dei cerchi nel grano, in quanto l’abilità mostrata non è certamente figlia dell’ultimo minuto, ma è conseguente all’esercizio che essi hanno acquisito con i circlemakers inglesi. E questo ci era noto: lo stesso Grassi, dietro le quinte della trasmissione di Italia1, “L’Incudine”, condotta dall’ex ministro Claudio Martelli nel maggio 2006, mi confidava di far parte di squadre esperte nel realizzare in Inghilterra i Cerchi nel Grano. Ma la cosa ancora più strana è un’altra: sappiamo che il CICAP e i suoi membri “vagliano” e “controllano” tutte le affermazioni sul paranormale, spiegando il tutto in modo razionalista, perché sono per loro stessa ammissione “al servizio della ragione”. È stato lo stesso Matthew Williams ad affermare al microfono di Roberto Giacobbo che di notte, durante la lavorazione delle loro opere, questi hanno spesso osservato sfere di luce e “insoliti bagliori nei campi oltre a cose piuttosto bizzarre”, proprio quello che molti testimoni affermano per i cerchi nel grano. Perché Grassi non ne ha mai fatto menzione? Certamente preferisce tacere perché “non è conveniente” che un membro CICAP parli, quale testimone, di cose che ufficialmente ha sempre negato. Ed infatti lo stesso Williams, ovviamente da falsificatore qual è, dice che non c’è relazione tra i fenomeni anomali, di cui è testimone nottetempo nei campi, e i cerchi nel grano. La malafede si palesa proprio all’inizio del lavoro, dato che Williams si cimenta in un rito cui dimostrano di essere ben addentro anche Grassi e Morocutti, ripetiamo, soci effettivi e volti televisivi del positivista e battagliero CICAP. Prima di iniziare il lavoro sul campo, davanti alle telecamere di Voyager, recitano un’invocazione, un rito propiziatorio, guidato dallo stesso Williams. Ecco la traduzione del rito andato in onda: «Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi che ci osservate dall’alto stanotte, per favore dateci l’ispirazione a completare questo cerchio e dateci protezione mentre facciamo il cerchio, e che possa ispirare la gente sulla verità della creazione dei cerchi. In uno spirito di buona creazione di cerchi, noi facciamo questo. Amen» (l’originale può essere visto e ascoltato al link: http://www.youtube.com/watch?v=oVCuAJy6wbU al minuto 9:19). Possibile che membri importanti del CICAP, così fermi nell’analizzare ogni credenza e fenomeno paranormale riduncendoli tutti, e sottolineo tutti, a mera superstizione, chiedano alle “Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi” mediante un rito, , di aiutarli nel lavoro di “falsificazione” attraverso una preghiera che ha molto di pagano? Se per loro il paranormale, il metafisico, il mistico non esiste, mi chiedo, allora cos’era quella, una pantomima? E se non lo era, allora devono spiegarci come mai si stavano rivolgendo a quelle “Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi” che loro stessi negano, chiudendo il rito con un “Amen” molto cristiano. In breve, i circlemakers si fanno volontari mediatori delle Intelligenze, assumendo su di sé lo stesso ruolo che hanno le sfere di luce per il fenomeno autentico. E questo conferma l’idea che avevo circa il fatto che fenomeno autentico e fenomeno imitatorio stanno emtrambi concorrendo, comunque, ad elevare la coscienza della gente, utilizzando i medesimi strumenti: i simboli e gli archetipi. Questi falsari credono in quello che fanno, sapendo che la loro opera sarà di ispirazione per molti, consapevoli che esistono altre intelligenze “che osservano dall’alto” , gerarchie spirituali, già impegnate nella stessa opera, cui questi si ispirano. È, dunque, solo una pantomima quella che queste persone fanno davanti alle telecamere e sui palchi delle loro conferenze, quando smentiscono ogni fenomeno inspiegabile.

  Foto aerea scattata in Germania nel 1959, sullo sfondo nei campi si vedono "strani" cerchi che assomigliano a quelli odierni. Alcuni hanno ipotizzato fossero "residui" di crateri da bombardamento.
Teoria curiosa ! Non ci pronunciamo.... proseguiamo il nostro cammino.
Abbeverarci alla Fonte
A proposito di inspegabilità e metafisica, non ho mai fatto segreto della mia convinzione che il fenomeno rappresenti una teofania, un’irruzione improvvisa e dirompente del divino nella nostra realtà, e in questo Metthew Williams un po’ mi somiglia, sebbene io sia dall’altra parte della barricata. Mentre  buona parte degli scettici e dei ricercatori più affini al lato tangibile del fenomeno si accaniscono a dibattere sul vero o sul falso di questo enigma, dopo oltre 30 anni di interesse mediatico, di discussioni interminabili, di dati acquisiti e contestati, non sono più interessato a comprendere i “se”, ma solo ed esclusivamente i “perché”. Qualche tempo fa il ricercatore inglese Michael Glickman scrisse in un suo articolo a sfondo antropologico sui cerchi nel gramo: «Il fenomeno ci lascia l'obbligo di riflettere più profondamente, di giudicare con più saggezza e, forse, di perdonare gli impauriti, ovvero i terrorizzati, con maggiore comprensione. Stiamo vivendo quanto mai prima il miracolo in terra e ognuno di noi reagisce nel miglior modo possibile». Dunque, data la bellezza e la grazia in gioco, con chi stiamo interagendo? Cosa sono le sfere di luce che sembrano danzare tra le spighe generando questi meravigliosi doni? Non si tratta di manifestazioni nuove, queste intelligenze sono testimoniate ovunque e da millenni nei luoghi energetici e spesso teatro di eventi associati alle apparizioni del sacro. Questi simboli sono una traccia, un percorso, stanno veicolando e favorendo una trasformazione che è in corso da tempo e che non soltanto agisce sul pianeta, ma sulla coscienza di tutti coloro che li osservano. Le leggi geometriche auree che sottintendono a queste architetture sono il linguaggio della natura e, come tali, sono espressione del linguaggio di Dio. Pertanto, oltrepassando le barriere della mente razionale, agiscono direttamente sul subconscio e veicolano senza errori il loro codice vibrazionale-evolutivo, essendo esse stesse il prodotto di una frequenza. Dunque, qual è la “Fonte”? Il divino, che scientificamente, oggi che è stata superata la velocità della luce, si può descrivere come “il substrato quantico della realtà” (entanglement), dove ogni cosa prende forma (si tratta infatti di “in-formazioni”). E il messaggio? Ne ho parlato nel mio saggio Scienza, Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano. Ribadisco però che non vi è un solo messaggio, ma più comunicazioni a differenti livelli. Reputo fondamentale però una lettura su tutte: l’annuncio della fine del Kali Yuga, la chiusura di un vecchio modello vibrazionale per l’ingresso a un nuovo stato energetico. E collegato a questa, leggo nelle simbologie attraverso il loro significato originario, quello che tutte le tradizioni spirituali hanno sempre ad esse associato, l’invito attraverso la lingua simbolico-geometrica dei Saggi Maestri di ogni epoca, a favorire il nuovo passo evolutivo umano, “L’uomo di Luce”. Non è fantasia, del Corpo di Luce parla ogni grande tradizione spirituale dell’umanità sino alle religioni monoteistiche attuali, ma dietro a questo concetto si nasconde una scienza strettamente legata alla manifestazione, nell’Uomo, di un fenomeno quantico, di un apporto energetico che toccò lo stesso Gesù nei tre giorni nel sepolcro, quando tutto il suo corpo divenne luce. Questo fenomeno è davvero una teofania, il dono più grande che l’umanità potesse ricevere. Questo fenomeno è messianico, è il Meshia Meshishim, l’atteso Messia collettivo che sta aprendo l’era dell’Acquario, riversando sull’umanità inconsapevole la sua cascata di acqua viva. A noi decidere se voler bere da questa “Fonte” e sollevare il capo.
Per saperne di più: Adriano Forgione -  Scienza Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano – HERAbooks. Il libro è ordinabile al tel/fax 06.9065049 oppure xpublishing@gmail.com
... fra tre giorni la seconda parte.

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