Stella Proxima Centauri
Scienziati in cerca di alieni
studiano segnale radio anomalo dalla stella Proxima Centauri
Come riporta il Guardian, la
misteriosa emissione è stata rivelata grazie alle osservazioni condotte con il
telescopio Parkes, in Australia, nei mesi di aprile e maggio 2019. Da allora
gli esperti stanno analizzando la provenienza e le caratteristiche del segnale
I ricercatori del progetto
Breakthrough Listen, impegnati in un'ampia ricerca di forme di vita
extraterrestri, hanno rivelato uno strettissimo fascio di onde radio che sembra
provenire dalla direzione di Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole,
una nana rossa a 4,2 anni luce dalla Terra. Come riporta il Guardian, la
misteriosa emissione è stata rivelata grazie alle osservazioni condotte con il
telescopio Parkes, in Australia, nei mesi di aprile e maggio 2019. Da allora
gli esperti stanno studiando la provenienza e le caratteristiche del segnale,
che ha fin da subito catturato l'attenzione dei "cacciatori di
alieni" perché occupa una banda molto ristretta dello spettro radio,
intorno 982 megaheartz, uno spazio apparentemente privo di segnali trasmessi da
satelliti e veicoli spaziali creati dall'uomo.
"Il team di Breakthrough Listen ha rilevato diversi segnali insoliti e sta indagando attentamente. Questi segnali sono probabilmente interferenze che non possiamo ancora spiegare completamente. Sono attualmente in corso ulteriori analisi", commenta Pete Worden, direttore esecutivo di Breakthrough Initiatives, sottolineando che per saperne di più bisognerà attendere che il team di ricerca concluda i propri studi.
Anche l’astrofisico Amedeo Balbi
dell’Università di Tor Vergata ha commentato su Twitter la notizia, trapelata
in un articolo sul Guardian.
"In sintesi: c’è un segnale
che ha passato una serie di test preliminari e che viene quindi considerato
degno di ulteriori indagini. Il segnale, osservato nel 2019, sembra essere
concentrato in una singola frequenza (982 MHz), caratteristica più tipica dei
fenomeni artificiali che di quelli naturali. La cosa più probabile è
che sia stato prodotto da attività umana non ancora identificata. Conosco i
colleghi coinvolti nello studio e sono sicuro che stanno facendo le verifiche
necessarie per capire l’origine del segnale, nel modo più rigoroso possibile",
spiega l’astrofisico in diversi Tweet. "La mia previsione è che la
pubblicazione degli articoli con i risultati dello studio (nei primi mesi del
2021) lascerà la questione aperta, e ci vorranno altre osservazioni e analisi
per capire come stanno le cose. Ad ogni modo, è una faccenda da seguire con
attenzione. Quanto scommetterei sul fatto che proprio il sistema planetario più
vicino al nostro ospiti una civiltà tecnologica? Al momento, nemmeno un euro.
Ma sarei felice di sbagliarmi!", conclude
Balbi.
Sebbene non sia abbastanza luminosa per essere vista ad occhio nudo, Proxima Centauri negli ultimi anni è stata oggetto di un intenso studio da parte degli astronomi. Stando alle ultime scoperte, la stella ha almeno due pianeti che le orbitano attorno. Uno è un gigante gassoso e l'altro, chiamato Proxima b, è un pianeta roccioso circa il 17% più massiccio della Terra, che si trova nella cosiddetta “zona abitabile”.
Tuttavia, come precisa la fonte, "questo non significa che l'acqua sia presente su Proxima b. Nonostante la sua posizione apparentemente accogliente, il pianeta potrebbe essere ostile alla vita".
Da:
https://tg24.sky.it/scienze/2020/12/21/segnale-radio-proxima-centauri
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
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