Scoperta sui meteoriti molecola
chiave per generare la vita
Nei meteoriti è presente una
molecola organica chiave per generare la vita. È il risultato della ricerca di
un gruppo di scienziati giapponesi e americani guidati da Yasuhiro Oba dell'Università
di Hokkaido i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature
Communications:
https://www.nature.com/articles/s41467-020-20038-x
Il team ha scoperto la presenza di una molecola organica prebiotica chiamata esametilentetrammina (HMT) in tre diversi meteoriti ricchi di carbonio. La scoperta convalida modelli e teorie che propongono l'HMT come molecola chiave nella formazione di composti organici negli ambienti interstellari. Confermando per la prima volta la presenza di HMT nei meteoriti, questo lavoro supporta l'ipotesi che il composto fosse presente negli asteroidi, i corpi genitori di molti meteoriti. All'inizio della storia del sistema solare, molti asteroidi potrebbero essere stati riscaldati da collisioni o dal decadimento di elementi radioattivi.
Se alcuni asteroidi fossero
abbastanza caldi e avessero avuto acqua liquida, l'HMT potrebbe essere
scomposto per fornire elementi costitutivi che a loro volta hanno reagito per
creare altre importanti molecole biologiche che sono state trovate nei
meteoriti, compresi gli amminoacidi. Alcuni tipi di amminoacidi sono usati
dalla vita per produrre proteine, che vengono utilizzate per costruire
strutture come capelli e unghie, o per accelerare e regolare le reazioni
chimiche.
Sebbene la diversità dei composti
organici nei meteoriti sia ben documentata, rimangono molte domande sui
processi mediante i quali si sono formati questi composti. I meteoriti più
importanti in quest'area di ricerca sono le condriti carboniose,
meteoriti pietrosi che contengono alte percentuali di acqua e composti
organici. Modelli sperimentali hanno dimostrato che una combinazione di acqua,
ammoniaca e metanolo, se sottoposta a condizioni fotochimiche e termiche comuni
negli ambienti extraterrestri, dà origine a una serie di composti organici, il
più comune dei quali è l'HMT. Il ghiaccio interstellare è ricco di metanolo.
Ipoteticamente, l'HMT dovrebbe
essere comune nei materiali extraterrestri contenenti acqua, ma, fino a questo
studio, non era stato rilevato. L'HMT è suscettibile alla degradazione se
esposto a processi comunemente utilizzati nell'analisi dei composti organici
nei meteoriti. Gli scienziati hanno sviluppato un metodo che estraeva
specificamente l'HMT dai meteoriti con una degradazione minima. Questo metodo
ha permesso loro di isolare quantità significative di derivati HMT e HMT dai
meteoriti Murchison, Murray e Tagish Lake. Gli scienziati hanno anche esaminato
il ruolo che i derivati HMT possono aver svolto nella formazione di
amminoacidi nei meteoriti.
Sebbene non siano stati in grado
di trarre conclusioni definitive in questo studio, la scoperta di HMT e dei
suoi derivati in questi meteoriti porterà a futuri esperimenti per
comprendere l'origine e i processi di formazione chimica degli amminoacidi e di
altri composti prebiotici in ambienti extraterrestri.
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