Questi super topi potrebbero aiutare gli astronauti a salvare muscoli e
ossa
Un esperimento della Nasa
condotto tra la Stazione spaziale internazionale e i laboratori a Terra ha
dimostrato che bloccare certi ormoni nei topi protegge dalla perdita di densità
muscolare e ossea. Un effetto che potrebbe rivelarsi molto utile per la salute
degli astronauti
Potremmo definirle delle
campionesse di body building del mondo murino, anche se la loro straordinaria
forma fisica non è proprio tutta natura. Alcune topoline sono state modificate
geneticamente o dopate per manipolare la loro crescita muscolare e aiutare gli
scienziati della Nasa a capire meglio gli effetti della microgravità su ossa e
muscoli. Inviate nello Spazio a dicembre, hanno trascorso circa un mese sulla
Stazione spaziale internazionale (Iss) e sono tornate a casa salve (grazie Crew
Dragon) e sane. Anzi, più che sane: a differenza di quanto avviene di solito,
gli animali manipolati hanno pressoché mantenuto massa muscolare e ossea o
avuto tempi di recupero più rapidi. Che la strategia possa servire anche per
gli esseri umani?
L’esperimento Rodent Research-19
Nell’articolo pubblicato su
Proceedings of the National Academy of Sciences , gli scienziati della Nasa
descrivono i risultati dell’esperimento denominato Rodent Research-19.
A dicembre 40 giovani femmine di
topo sono state inviate alla Iss per prendere parte a un esperimento per
studiare gli effetti della microgravità su muscoli e ossa. In realtà si sa già
che la permanenza nello Spazio comporta una significativa perdita di densità
muscolare e ossea (è il motivo per cui gli astronauti si allenano ogni giorno):
lo scopo, in questo caso, era capire se intervenendo sui meccanismi di
formazione dei tessuti (in particolare sulle vie di segnalazione della
miostatina e dell’activina) il problema possa essere prevenuto.
Tra gli animali spediti dalla Nasa,
infatti, c’erano sia topoline normali, sia 8 campionesse di body building,
grandi il doppio delle compagne, geneticamente modificate per bloccare le vie
ormonali di miostatina e activina.
Monitorando gli animali sia
durante la loro permanenza sulla Iss sia una volta tornati a Terra, e
confrontandole con gli animali rimasti sul nostro pianeta, i ricercatori hanno
constatato che le topine modificate geneticamente avevano pressoché mantenuto
la massa muscolare e la densità ossea, mentre le compagne del gruppo di
controllo avevano subito significative ripercussioni.
Un terzo gruppo di animali non
modificati, poi, è stato sottoposto a un trattamento farmacologico per bloccare
gli ormoni e verificare gli effetti di una eventuale terapia. Questi esemplari
nello Spazio hanno mantenuto, se non addirittura aumentato, la propria massa
ossea e muscolare e una volta tornati a Terra hanno recuperato più in fretta le
capacità di reggere il peso corporeo.
Un aiuto per gli astronauti (e non solo)
Esistono già infatti dei farmaci
sperimentali per aiutare le persone affette da distrofie e altre condizioni a
conservare muscoli e ossa, ma negli studi sono emersi effetti collaterali che
sono chiaro indizio di come le molecole utilizzate per bloccare miostatina e
activina in realtà agiscano anche su altri bersagli.
La sfida è capire come migliorare i farmaci che abbiamo.
“La nostra speranza è che questi
possano essere utilizzati sia per gli astronauti durante lunghi viaggi nello
spazio sia per le persone sulla Terra che soffrono di perdita muscolare e
ossea“, hanno commentato gli autori della ricerca. “C’è ancora molto lavoro da
fare a questo proposito, ma crediamo che questo tipo di strategia sia promettente”.
da:
https://www.wired.it/scienza/spazio/2020/09/09/super-topi-muscoli-astronauti/?refresh_ce
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