LA SINDONE
ISTANTANEA DINAMICA DI UN FENOMENO STRAORDINARIO CHIAMATO “RESURREZIONE”
… TRA SCIENZA E FEDE…
a cura di Marco La Rosa & Giorgio Pattera
Abstract:
Un lenzuolo di lino di chiara origine antica, quattro metri e mezzo per
uno. L’apparente, umile qualità del tessuto e le dimensioni ridotte sono
inversamente proporzionali all’ampio e intenso dibattito che da sempre la
Sindone suscita. L’uomo di cui è visibile l’immagine è il Cristo dei Vangeli? I
segni delle torture corporali sono quelli subiti dal Nazareno durante la
passione? Queste domande interrogano indistintamente comunità scientifica e
persone comuni. L’arcivescovo Custode, Mons. Cesare Nosiglia, propone due
criteri di riferimento: "scientificità" e "neutralità".
Cioè: non si faccia ricerca sulla Sindone partendo da "ipotesi
pregiudiziali", di cui inevitabilmente si vorrebbe avere conferma, ma si
svolga invece un lavoro realmente scientifico, in modo da accrescere la
conoscenza del Telo, mettendo a disposizione dell’intera comunità scientifica
mondiale risultati di sperimentazioni che siano autorevoli e credibili. La
"neutralità" della scienza dovrebbe essere il riferimento naturale
per chi opera in tali contesti. La Sindone, infatti, non è dogma di fede,
ma la tradizione e l’insegnamento della Chiesa guardano al Telo come “icona
della Passione”, racconto impressionante di quelle sofferenza che i Vangeli
descrivono nella crocifissione, morte e sepoltura di Gesù Cristo. Per questo,
dice Nosiglia citando San Giovanni Paolo II, essa rimane “sfida all’intelligenza e specchio
del Vangelo”.
“…l’energia è emanata dal corpo, ma
proviene da una sorgente che si irradia da un punto non definito e sempre nella
stessa direzione, ma interagisce con la materia su tutte le dimensioni…”
“…imprime l’immagine sotto e sopra… lo
schema proiettivo si mantiene immobile, mentre il corpo si muove… Il fenomeno rilevato
sulla Sindone è simile al risultato della fotografia stroboscopica, che
consiste nell’impressione di più immagini, in rapidissima sequenza, di un corpo
in movimento sulla stessa pellicola…” (dal commento al video del Prof. G.M.
Catalano)
“È già noto che le macchie di sangue sulla Sindone contengono livelli
elevati di bilirubina: ci sono diverse analisi quantitative, eseguite sulla
Sindone nel 1978 da parte del gruppo di scienziati statunitensi dello STuRP
(Shroud of Turin Research Project, Progetto di Ricerca sulla Sindone di Torino)
e confermate da analisi parallele del prof. Baima Bollone, medico e professore
ordinario di Medicina legale nell’Università di Torino. La bilirubina è una sostanza presente in eccesso nel
sangue umano in due casi: quando la persona è malata di ittero oppure quando la
persona è stata duramente percossa. Sembra quindi assai probabile che l’uomo
della Sindone sia stato torturato”…
“Le misure di
radio-datazione della Sindone tramite C-14 eseguite n el 1988 hanno fornito
come risultato un’età risalente al medioevo, ma da scienziato io vedo che ci
sono molti dubbi su quella misura. In particolare, un approfondito studio
statistico del prof.Riani dell’Università di Parma ha permesso sia di
evidenziare una probabile contaminazione dei campioni della Sindone usati per
la datazione, sia di svelare che uno dei 4 lembi dati ai Laboratori non fu mai
datato. Quest’ultimo fatto è stato tenuto segreto per 22 anni e rivela un
comportamento non trasparente e censurabile di almeno uno dei laboratori che
hanno partecipato alle misurazioni del 1988. In un mio articolo su “Academia.edu”
ho riassunto alcuni dei principali problemi di affidabilità della misura di
datazione effettuata nel lontano 1988”… (dal commento
del Prof. Paolo Di Lazzaro (ENEA) – Vice-Direttore Centro Internazionale di
Sindonologia).
“Oggi
sappiamo quello che la Sindone non è: non è un dipinto, non è una fotografia,
non è una bruciatura del tessuto, non è ottenuta tramite sfregamento, ma
non conosciamo nessun meccanismo che può realizzare un’immagine con le stesse
caratteristiche chimiche e fisiche dell’immagine della Sindone. Spesso la gente
mi chiede se è la prova della Resurrezione, ma la risposta ad una domanda di
fede non si trova sulla Sindone, ma negli occhi e nel cuore di coloro che la
guardano. Una sintesi perfetta, che condivido”. (dal
commento di Barrie Schworz, membro del Gruppo STuRP - Shroud of Turin Research
Project).
BIBLIOGRAFIA:
http://marcolarosa.blogspot.com/2012/07/sindone-nuovi-studi-confermano.html
http://marcolarosa.blogspot.com/2017/04/la-sindone-istantanea-dinamica-di-un.html
http://marcolarosa.blogspot.com/2009/12/sindone-gli-studi-di-barbara-frale.html
http://marcolarosa.blogspot.com/2009/04/nuove-rivelazioni-sulla-sindone.html
http://marcolarosa.blogspot.com/2016/12/annichilazione-materia-antimateria-ama.html
http://marcolarosa.blogspot.com/2011/12/lenea-smentisce-che-la-sindone-sia-un.html
http://marcolarosa.blogspot.com/2018/04/il-mistero-della-resurrezione.html
https://www.luoghimisteriosi.it/lazio/roma-sindone.html
https://agensir.it/chiesa/2018/07/17/nuovo-studio-sulla-sindone-nosiglia-torino-non-e-tanto-oggetto-di-scienza-ma-soggetto-di-pastorale/
CONTRIBUTI
VIDEO:
Prof. Giuseppe Catalano (Istituto Internazionale Studi Avanzati di Scienze della Rappresentazione
dello Spazio): “Analisi della Sindone attraverso restituzione
fotogrammetrica”;
Prof. Paolo Di Lazzaro (ENEA): “La fisica e la Sindone”
Prof. Giuseppe Baldacchini (ENEA): “Gli studi radiativi sulla
Sindone”
Prof.ssa Emanuela Marinelli (Sindonologa): “Tracce della Sindone
nella storia antica”
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SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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