Un ente di ricerca militare
cinese sostiene di aver creato un prototipo basato su principi della fisica
quantistica in grado di rivelare la posizione degli aerei invisibili.
È UNO strumento bellico
formidabile, e dal nome evocativo: l'aereo invisibile, o velivolo stealth, un
jet progettato e costruito in modo da non essere localizzato dai radar a terra
o a bordo di altri aeroplani. Impossibile da individuare, destinato a cogliere
immancabilmente di sorpresa il proprio obiettivo. Ma fatta la legge, trovato
l'inganno: un’azienda cinese ha appena annunciato di aver messo a punto un
radar di nuova generazione, basato su principi della fisica quantistica, e
capace di individuare con precisione la posizione degli aerei invisibili nel
cielo. Rendendoli quindi estremamente vulnerabili. A guardar bene, però, un po'
di sano scetticismo è d'obbligo: non è infatti la prima volta che dalla Cina
arriva un annuncio di questo tipo, e alle dichiarazioni precedenti non era mai
seguito, a quanto si sa, alcun dispositivo reale.
INVISIBILI, MA PER CHI?
Gli aerei invisibili – stealth,
in inglese – sono velivoli tecnologicamente molto complessi, dotati di
accorgimenti tecnici che li rendono impercettibili, o quasi, a radar e altri
dispositivi di localizzazione. Per ottenere l'invisibilità radar, la superficie
di questi aerei viene di solito rivestita con particolari vernici capaci di
assorbire le onde elettromagnetiche, e la loro geometria è progettata in modo
da evitare il più possibile la presenza di angoli riflettenti. In questo modo,
le onde radio emesse dai radar vengono redirette intorno al veicolo, invece di
rimbalzare verso i rivelatori nemici e svelare posizione del veicolo. Il
sistema, in realtà, ha già diversi decenni di vita, e negli anni le capacità di
identificare la presenza degli aerei stealth sono migliorate notevolmente. Ma a
tutt’oggi rimangono dispositivi formidabili in uno scenario bellico,
estremamente difficili da scovare e abbattere in tempo per impedire che portino
a termine la missione.
Il super radar sviluppato da
China Electronics Technology Group Corporation, un gigante dell’industria
bellica cinese, promette ben più di quanto sia possibile con le tecnologie
attuali. Se i radar anti-stealth lavorano con lunghezze d'onda più corte di
quelli tradizionali, e hanno risultati migliori ma comunque altalenanti, quello
cinese dovrebbe rivoluzionare completamente il mondo delle tecnologie di
rilevamento a distanza. Non si basa infatti sui fenomeni fisici classici, come
la dispersione o la diffrazione delle onde elettromagnetiche, ma sui principi,
ben più complessi, della fisica quantistica. Più in particolare, sfrutta un
principio noto come entanglement quantistico: un complicatissimo fenomeno
fisico che ha come conseguenza la correlazione tra due particelle, e il fatto
che osservando lo stato di una, è possibile conoscere con certezza anche quello
dell’altra, ovunque essa si trovi.
Il nuovo radar, in teoria, funziona così:
vengono prodotti due fotoni 'entangled', uno viene sparato in cielo a caccia di
un aereo stealth, e l'altro rimane all’interno dell'apparecchio. Quando il
fotone nel suo viaggio all'esterno del radar colpisce un velivolo invisibile,
rimbalza quindi verso terra e viene recuperato dal radar quantistico, che
comparandone lo stato con quello del suo gemello 'entangled' può scoprire se ci
sono state interferenze esterne che indichino la presenza di un aereo stealth o
di altre tecnologie di camuffamento.
IN REALTA’ QUI C’E’ UN ERRORE:
QUANDO IL FOTONE ESTERNO CHE
CHIAMEREMO “IL GEMELLO LIBERO” COLPISCE UN BERSAGLIO, AUTOMATICAMENTE CAMBIERA’
LO STATO DEL FOTONE “ENTAGLED” ALL’INTERNO DELL’APPARECCHIO RADAR, QUINDI NON
SARA’ NECESSARIO RECUPERARE IL FOTONE ESTERNO CHE RIMBALZERA’ DOVE VUOLE! IL
PROBLEMA SARA’ CAPIRE COSA SARA’ STATO RIVELATO SE UN VELIVOLO STEALTH …O
ALTRO. (NDR – MLR)
I DUBBI SUL RADAR CINESE
In teoria, mettere le mani su una
simile tecnologia rappresenterebbe un bel vantaggio militare per qualunque
nazione. In pratica, che sia realizzabile è ancora tutto da dimostrare. Dalle
fonti disponibili, la China Electronics Technology Group Corporation avrebbe
presentato il suo prototipo funzionante la scorsa settimana, durante lo Zhuhai
air show, la più impostante fiera dell’aeronautica cinese. Molti esperti però
fanno notare che senza sapere cosa ci sia realmente all’interno del dispositivo
messo in mostra, è impossibile stabilire se si tratti di una scoperta
tecnologica rivoluzionaria, o di una banale truffa. O magari – fa notare
qualcuno – di un nuovo sistema radar anti-stealth, sì, ma basato sulle
tecnologie tradizionali, già usate anche da altre nazioni. A favore della buona
fede della scoperta si può citare senz’altro il fatto che i cinesi sono da anni
ormai all’avanguardia per quanto riguarda lo studio, e la messa in pratica,
dell’entanglement quantistico. A suo sfavore, invece, gioca il fatto che la
China Electronics Technology Group Corporation non è nuova a simili
annunci: è almeno dal 2016, infatti, che
si susseguono le notizie sul fantomatico radar quantistico cinese. E fino ad
oggi, di prove ce ne sono sempre state ben poche.
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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