SEGNALATO DAL DR. GIORGIO PATTERA
(BIOLOGO)
Nuovo super antibiotico da un
fungo: più forte della penicillina contro i batteri resistenti
Un team di ricerca cinese
dell’Università di Chongqing ha estratto da un fungo un nuovo antibiotico
efficace contro i batteri che stanno mostrando resistenza ai farmaci, come
l’escherichia coli e lo stafilococco aureo. Gli scienziati hanno sintetizzato
la molecola anche in laboratorio, dunque sarà possibile produrla su vasta scala
nel caso dovesse superare tutte le fasi sperimentali.
Estratto da un fungo un nuovo e
potente antibiotico, che nei test di laboratorio è risultato efficace contro
alcuni dei più temuti “superbatteri”, microorganismi che hanno iniziato a
sviluppare una pericolosa resistenza ai farmaci. A ottenere il composto,
chiamato albomicina delta 2, è stato un team di ricerca cinese dello Chongqing
Key Laboratory of Natural Product Synthesis and Drug Research, facente capo
all'Università di Chongqing.
Gli studiosi, coordinati dal
professor Yun He, docente presso la Scuola di Scienze Farmaceutiche dell'ateneo
cinese, dopo aver estratto la sostanza l'hanno anche sintetizzata in
laboratorio. Ciò significa che in futuro, qualora dovesse passare tutte le
procedure sperimentali – dai test sugli animali alla sperimentazione clinica
sull'uomo -, sarà possibile per le case farmaceutiche produrla su vasta scala.
Le albomicine in realtà non sono una vera e propria novità per la medicina; le
loro proprietà antimicrobiche sono infatti note da decenni, e già negli anni
'40 alcune di esse venivano utilizzate nell'Unione Sovietica per curare le
infezioni. La ricerca si è poi concentrata su altre molecole, credendo fossero
superiori alle albomicine sotto il profilo battericida, ma gli scienziati
cinesi che oggi le hanno ‘riscoperte' hanno dimostrato l'esatto contrario. He e
colleghi hanno estratto da un fungo tre distinte albomicine (delta 1, delta 2 e
delta 3) e le hanno testate su alcuni dei batteri resistenti agli antibiotici
più diffusi, come l'Escherichia coli, lo Streptococcus pneumonia e lo
Staphylococcus aureus. Dall'analisi dei risultati è emerso che l'albomicina
delta 2 non solo era più efficace delle altre due, ma superava in termini di
capacità antimicrobiche anche la penicillina, la vancomicina e la
ciprofloxacina. Il farmaco è riuscito a uccidere anche tre ceppi di batteri che
hanno dimostrato resistenza alla meticillina, in particolar modo lo
stafilococco aureo meticillina-resistente (MRSA). Si tratta di un risultato
eccezionale, che potrebbe sfociare nello sviluppo di una preziosa ‘arma' contro
l'antibiotico resistenza. Basti pensare che, in base alle stime, le infezioni
causate dai superbatteri potrebbero uccidere una persona ogni 3 secondi entro
il 2050, più del cancro. Come indicato, prima di arrivare a un antibiotico
disponibile sugli scaffali delle farmacie ci vorrà del tempo, ma l'albomicina
delta 2 è già considerata una delle molecole più promettenti per la lotta ai
superbatteri. Recentemente è giunta un'altra buonissima notizia su questo
fronte: un team di ricerca dell'Università della California di Los Angeles ha
infatti scoperto ben 8mila mix di 4 o 5 antibiotici efficaci contro i
superbatteri, un numero enorme che potrebbe rivoluzionare la lotta a questa
minaccia globale. I dettagli sull'albomicina delta 2 sono stati pubblicati
sull'autorevole rivista scientifica Nature Communications.
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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