Riclonato in laboratorio il primo
cane clonato
La clonazione animale non ha più
limiti. È stato, infatti, riclonato in laboratorio un cane da uno già clonato
qualche tempo fa.
L’annuncio è stato dato dalla
Seoul National University dove in gran segreto è stata effettuata tale
operazione. Tutto iniziò nel 2005 quando venne clonato il primo cane al mondo
da un levriero afgano il cui nome era Tai. Per clonarlo, gli scienziati
inserirono delle cellule di Tai negli ovuli della femmina donatrice
(impiantandole poi nell’utero della femmina) e da tale esperimento nacque
Snuppy, il primo cane clone al mondo che riuscì a sopravvivere nel campus Seoul
National University insieme ai ricercatori. In seguito anche Snuppy venne
clonato in quanto i ricercatori impiantarono 94 embrioni grazie ai quali
nacquero quattro cuccioli, uno dei quali morì. Al momento in vita esistono solo
tre cloni di Tai in quanto anche Snuppy è morto 13 giorni dopo il suo decimo
anno di vita di cancro così come successe a Tai.
La riclonazione di Tai
Nonostante il primo studio
risalga al 2005, è solo ora che i ricercatori hanno pubblicato un articolo
sullo Scientific Reports nel quale hanno spiegato di aver clonato un cane per
scoprire se la clonazione accelera il processo di invecchiamento o causa degli
effetti di nascita che sono ancora sconosciuti. In merito a Snuppy, ricercatori
hanno comunicato che la longevità sia del donatore che del cane clonato era
vicina alla durata media della razza di cani afgani che si aggira intorno agli
11,9 anni di età. Quando Snuppy aveva cinque anni, poi, costoro, prelevarono
delle cellule staminali, stavolta dal clone, per impiantare 94 embrioni dai
quali nacquero quattro cuccioli di cui uno morì. I cloni del cane hanno oggi
circa sette anni e, nonostante lo scetticismo, sono cresciuti senza difetti e
con una crescita normale. I ricercatori hanno anche spiegato che sia la
formazione dei gameti che delle gonadi è stata anch’essa nei limiti. L’equipe
ha infine comunicato di aver effettuato una clonazione del cane per vari scopi
come quello della conservazione delle specie minacciate, per la clonazione di
cani da compagnia ed infine per la produzione di cani con delle abilità
eccezionali.
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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