Usa, la migrazione degli alberi. "Si stanno spostando verso ovest"
E’ SOLO UNA QUESTIONE DI CAMBIAMENTO
DELLE PRECIPITAZIONI OPPURE LA NATURA, CHE SI ACCORGE DEI MUTAMENTI COSMICI
MOLTO PRIMA DI NOI, CI STA AVVERTENDO DI QUALCOSA CHE E’ ORMAI IMMINENTE?
Il professor Songlin Fei - (Purdue
University photo/Tom Campbell
Una ricerca indica che le piante
degli States orientali sono in cammino verso una nuova e inusuale direzione.
"Si sono spostati di 15,4 chilometri in 10 anni" nella direzione
sbagliata?
In America sta avvenendo una lenta e strana
marcia degli alberi verso ovest. Fatto che stupisce scienziati e ricercatori:
dovrebbero muoversi verso i poli, in particolare a nord, alla ricerca di
temperature più familiari rispetto a quelle che il cambiamento climatico sta
modificando. Eppure, spiegano gli ecologisti della Purdue University di West
Lafayette, Indiana, negli ultimi 30 anni la migrazione degli alberi orientali
sembra aver cambiato direzione. La causa, secondo i ricercatori, è legata al
mutamento delle precipitazioni. Per questo motivo alcune specie di alberi della
parte orientale degli Stati Uniti avrebbero intrapreso un lento spostamento
verso ovest.
Treepedia, l'atlante degli alberi
nelle città del mondo
A Science, il professor Songlin
Fei ha raccontato che osservando il "cammino" di 86 tipi di alberi
attraverso i dati del servizio Forestale degli Stati Uniti (nel periodo
1980-1995 e 2013-2015) su piante di Maine, Minnesota e Florida, "c'è stata
una grande sorpresa. Gli alberi rispondono ai cambiamenti del clima, alla
disponibilità di acqua e alle variazioni della temperatura. Ma anziché andare
verso nord, lontano dai tropici e dal suolo più caldo, come da sempre osservato
e ipotizzato, vanno verso ovest. Il che resta per molti aspetti ancora un
mistero". Secondo lo studio questo processo graduale sta avvenendo
"più velocemente di quanto si possa pensare" e gli alberi che si
muovono verso il "west" si stanno spostando ad una velocità di 15,4
chilometri per decennio, mentre quelli in cammino verso nord si sono spostati
"solo" a 11 chilometri per decennio. Rispetto a molte conifere, gli
angiosperme e gli alberi in fiore hanno dunque preso "una nuova direzione,
probabilmente legata alla pioggia" anche se Fei spiega che "è ancora
complesso determinare il motivo di questi spostamenti, ci sono molti fattori da
considerare". Fra questi, ad esempio, l'iterazione uomo-natura, con
l'insediamento di molti residenti in quelle aree a partire dal 1920, il
diffondersi di parassiti, la presenza di incendi e altre conseguenze che
potrebbero aver influito sulla vita delle piante. "Quello che è certo è che le
foreste odierne hanno un aspetto diverso rispetto a 10, 20 o 30 anni fa. Un
altro fatto rilevante è che spesso a 'partire' sono gli alberi più
giovani". Chiaramente, sottolinea il ricercatore, "non è che alzano
le radici e camminano, ma gli alberi più giovani cominciano a nascere o migrare
più verso ovest. Spostano gradualmente i loro "centri abitati" a
seconda delle condizioni migliori che possono trovare per crescere". Gli
alberelli possono espandersi più facilmente in una nuova regione mentre i più
anziani muoiono.
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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