giovedì 3 novembre 2016

ROBOTICA UMANOIDE


SEGNALATO DAL DR. GIUSEPPE COTELLESSA (ENEA)

Robot simili all’uomo. Dotati di braccia, gambe, sensi. La robotica umanoide è un campo di ricerca emergente destinato a catalizzare nei prossimi decenni l’attenzione e gli sforzi di scienziati e case costruttrici. Da frontiera fantascientifica – immaginata dalla letteratura e dal cinema all’inizio del Novecento – a realtà in continua evoluzione: negli ultimi trent’anni la ricerca robotica ha alzato l’asticella, costruendo macchine intelligenti antropomorfe in grado di interagire con l’uomo e di adattarsi all’ambiente circostante. D’altronde, che il destino dei robot sia quello di vivere in simbiosi con gli esseri umani è scritto nell’etimologia della parola: fu il drammaturgo ceco Karel Capek ad utilizzarla per primo in una sua opera per descrivere dei moderni Frankenstein al servizio degli uomini. Era il 1920. Poi arrivò Isaac Asimov, il padre della narrativa di fantascienza, con i suoi robot positronici e le tre leggi della robotica, ormai famose. La robotica umanoide, quella vera, inizia a fare la sua comparsa negli anni Settanta quando gli ingegneri della Waseda University di Tokyo progetteranno Wabot-1, il primo robot dotato di braccia, gambe e sensori visivi.

Robotica umanoide: Giappone all’avanguardia con Asimo:

Proprio in Giappone – che è oggi uno dei Paesi che sta investendo di più nel settore della robotica umanoide – è stato progettato e realizzato quello che da molti è considerato il robot più intelligente del mondo: Asimo. Capace di correre ed evitare ostacoli in movimento, questo umanoide targato Honda risponde a semplici comandi vocali, riconosce i volti e le voci di un gruppo ristretto di persone e riesce persino a dosare la forza per afferrare gli oggetti. La robotica umanoide nella sua migliore espressione.
Si chiama invece Pepper robot ed è già entrato in migliaia di case giapponesi, al prezzo di circa 1500 euro, il social robot creato dagli ingegneri francesi di Aldebaran Robotics (che adesso si chiama Softbank Robotics): un umanoide in grado di dialogare e leggere le nostre emozioni. Le sue caratteristiche lo rendono utile anche al di fuori delle mura domestiche: alcune aziende, infatti, lo hanno già testato come commesso.
Possiede analoghe capacità relazionali RoboThespian, l’umanoide che si può prendere in affitto per spettacoli o manifestazioni commerciali. A differenza di Asimo e Pepper, non cammina ma parla, canta e balla. RobotThespian è stato realizzato da Enginereed Arts, che ha progettato e sta perfezionando anche Socibot e Byrun.
Nao è un’altra creatura di Aldebaran Robotics ed è quanto di meglio possa offrire oggi il campo della robotica educativa. Una piattaforma didattica programmabile che è stata sperimentata anche in diverse scuole italiane, anche se il suo costo resta ancora relativamente alto
Nadia Thalmann è l'unica persona al mondo ad avere un alter ego robotico: Nadine. Nadine è un robot umanoide che ha le sue stesse sembianze: capelli castani, pelle chiara e morbida, lo stesso taglio della bocca e degli occhi, che si aprono e chiudono ritmicamente. Nadine è in grado di svolgere una serie di funzioni: risponde a qualunque domanda, si muove (pur restando sempre seduta) in modo appropriato rispetto, per esempio, a una mano tesa o a un saluto, riconosce le persone e, almeno fino a un certo punto, il loro comportamento.  
Non può ancora ingannare nessuno sulla propria identità di robot, ma secondo la professoressa Thalmann il giorno in cui il test di Touring verrà superato da una macchina in realtà non è lontano. E molte persone, dice, penseranno che i robot come Nadine possano provare sentimenti e dovranno essere educate su questo. Nadia Thalmann ha realizzato Nadine e altri robot-aiutanti all'Institute for Media Innovation che dirige alla Nanyang Technological University di Singapore. Da trent'anni è impegnata nella realizzazione di umanoidi, ma si è occupata anche di realtà virtuale e ha studiato psicologia e fisica quantistica.

Da:
http://www.lescienze.it/news/2016/10/29/video/thalmann_robot_umanoidi-3288289/1/

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SONO EDIZIONI OmPhi Labs








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