COME SAREBBE OGGI IL NOSTRO MONDO SE TESLA AVESSE VINTO SU TUTTI I FRONTI ?
"La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità".
(Nikola Tesla - Smiljan 1856 - New York 1943)
di Marco La Rosa
L’ETERE è Il mezzo per cui il
grande Architetto ha potuto manifestare l’Universo visibile. Il Cosmo dunque è
multidimensionale poiché l’etere vibra simultaneamente ma diversamente per
ognuna delle infinite dimensioni che coesistono senza conflitto. E’ plausibile
quindi ipotizzare che le multiformi vibrazioni eteriche all’interno di ciascuna
dimensione, generino la materia sia animata che non ed infondano energia
infinita ed intelligente , l’energia vitale, quella che crea ordine. Ecco
perché l’Universo, contrariamente alle previsioni della fisica classica, non
sta andando verso l’entropia, il disordine e la morte ma, piuttosto, verso la
neghentropia, l’ordine e la vita. l’Etere fin dall’antichità è stato percepito e compreso come emanazione
divina o spirituale, intelligente e onnipresente che genera ed orienta i campi
energetici universali. E’ molto importante quindi comprendere che i nostri
antenati conoscevano meglio di noi l’energia vitale che si ottiene per
attivazione dell’Etere: prana, Ki,
pneuma, Od, Orgone, Mana… solo per
citarne alcuni. Ora sappiamo che la cosiddetta scienza “eterica” o “campo del
punto zero” è l’unico modello veramente adattabile all’Universo perché è ormai
evidente che combaci con le prove “scientifiche scomode”che sono ora disponibili.
Le attuali teorie che operano con questi concetti: la “Fisica Sequenziale”, la
“Cinetica Sub-quantica”, la Termodinamica del Non-equilibrio”, la “Teoria del
Sistema Generale”, la “Teoria del Sistema Reciproco”, la “Teoria dell’Universo
Armonico”, la “fisica dell’onda scalare di Maxwell/Whittaker”, la “Fisica
Iperdimensionale” e tutte le varie “Teorie del Campo Unificato” concordano sull’evidenza che la nostra realtà fisica emerge da questa “sostanza
energetica nascosta”, che crea tutto ciò che vediamo e percepiamo.
L’ETERE, L’ENERGIA LIBERA E
L’OSTRUZIONISMO DELLE LOBBY DI POTERE
Il concetto di “etere” nelle
teorie e negli esperimenti di Nikola Tesla.
Nikola Tesla iniziò la sua
carriera con studi e ricerche assolutamente innovative per il tempo, ma tutto
sommato comprensibili ed accettabili dal sistema scientifico ed
economico-finanziario, poiché erano ampiamente remunerative e monetizzabili, ma
soprattutto perché permettevano una capillare diffusione che preludeva ad un
commercio di monopolio per gli allora emergenti gruppi di controllo
economico-sociale. Successivamente però, l’anima geniale ed altruista di Tesla
ebbe la meglio ed iniziò a sviluppare ricerche di natura notevolmente più
avanzata ma che avrebbero sconvolto completamente gli equilibri economico –
sociali del mondo capitalista - speculativo in piena ascesa. Proprio in questo
periodo Tesla ebbe intuizioni uniche e
si trovò ad aprire porte ignote a chiunque. Egli, nel corso di
esperimenti sull’elettricità scoprì proprietà che emergendo improvvisamente
causavano effetti strani e peculiari, ma che opportunamente manipolati e
veicolati potevano essere trasmessi dappertutto ed a grande distanza, con
notevole vantaggio del progresso e benessere globale.
Egli denominò questa forza creativa
“etere”: “L’etere è portatore di luce e riempie ogni spazio, l’etere agisce come
forza creativa che dà la vita. Viaggia in “turbini infinitesimi” (“micro
eliche”) prossime alla velocità della luce, divenendo materia misurabile. La
sua forza diminuisce e arriva a terminare del tutto, regredendo in materia,
secondo una specie di processo di decadimento atomico […] Ogni atomo
ponderabile è differenziato da un fluido tenue, che riempie tutto lo spazio
meramente con un moto rotatorio, proprio come fa in vortice di acqua in un lago
calmo. Una volta che questo fluido – ovvero l’etere – viene messo in movimento,
esso diventa grossolana materia. Non appena il suo movimento viene arrestato la
sostanza primaria ritorna al suo stato normale […] Può allora accadere che, se
riesce in qualche modo a imbrigliare questo fluido, l’uomo possa innescare o
fermare questi vortici di etere in movimento in modo da creare alternativamente
la formazione e sparizione della materia. Dunque al suo comando, quasi senza
sforzo da parte sua, vecchi mondi svanirebbero e nuovi mondi entrerebbero
nell’esistenza. L’uomo potrebbe così alterare le dimensioni di questo pianeta,
controllare le sue stagioni, aggiustare la sua distanza dal sole, guidarlo nel
suo viaggio eterno lungo l’orbita di sua scelta, attraverso le profondità
dell’universo. Egli potrebbe far collidere i pianeti e creare i suoi soli e le
sue stelle, il suo calore e la sua luce, egli potrebbe dare origine alla vita
in tutte le sue infinite forme. Dare origine alla nascita e alla morte della
materia sarebbe il più grande degli atti umani, cosa che darebbe all’uomo una
conoscenza profonda della creazione fisica; tutto questo gli permetterebbe di
compiere il suo destino ultimo”. Di
conseguenza secondo Tesla il campo
gravitazionale terrestre è dovuto allo spostamento del pianeta attraverso
l’Etere: “quando la materia solida
viaggia attraverso lo spazio, subisce il vento dell’etere e le differenze in
potenziali elettrici provocano dei cambiamenti nel dislocamento
elettromagnetico all’interno della massa e del vento dell’etere. Il campo
elettrico della terra crea il dislocamento magnetico all’interno dell’etere e
lo accumula all’interno del campo elettrico della terra. La differenza tra il
dislocamento magnetico all’interno di una massa ed il dislocamento magnetico
fuori della massa dell’etere è la gravità”.
Purtroppo queste sue scoperte avvennero proprio in concomitanza al
famoso esperimento, dei fisici Michelson e Morley ed alla nuovissima teoria
della relatività di Albert Einstein, che avevano messo fuori causa
(erroneamente ed anche volutamente in malafede, ma questo lo sappiamo bene solamente oggi) sul piano accademico e
quindi scientifico, l’esistenza dell’
etere. Da questo momento in poi Nikola Tesla si trovò completamente solo a
combattere una battaglia impari per contrastare i suoi avversari più
speculatori economici che scienziati. Molto autorevole e qualificato, a questo
proposito, il parere del noto fisico contemporaneo, Massimo Teodorani, che ha
scritto un’illuminante biografia di Tesla: “…
Tesla imputava ai suoi avversari l’assunto di un “paradigma sbagliato” in
quanto generato da problemi mal posti, da esperimenti manipolati al puro fine
di confermare le vecchie teorie, e da una teoria come quella della relatività,
che secondo Tesla era minata alla base da un vizio di impostazione nonostante
la sofisticata formalizzazione matematica con cui essa era presentata. Ma
perché esistevano differenze di impostazione tra lui e i suoi colleghi del
tempo? La ragione è semplice. I suoi contemporanei basavano il loro lavoro
agganciandosi a quanto era già scritto nei libri di testo e negli articoli
tecnici del tempo e sottoponendosi al giudizio collegiale dei colleghi per
ottenere un consenso. E quel consenso mirava esclusivamente a perpetuare il
sapere del tempo: la teoria della relatività di Einstein, per quanto in sé
nuovissima, doveva in qualche modo agganciarsi alla precedente meccanica
classica per stabilirne un logico continuum evolutivo. Era sui calcoli dei
predecessori che bisognava far evolvere il libro della fisica e non tanto su
un’osservazione più diretta e imparziale dei fenomeni naturali. Nikola Tesla
agiva in maniera completamente differente. Lui prima di costruire castelli in
aria, magari raffinatissimi dal punto di vista della formalizzazione
matematica, desiderava esplorare la realtà spingendo ai massimi livelli le sue
sperimentazioni, compiendo un test dopo l’altro per vedere come effettivamente
la natura rispondeva alle sue stimolazioni. Dopodiché prendeva nota dei
risultati, di tutti i risultati e non solo di quelli che gli facevano comodo
per comprovare le sue teorie. Questo metodo, completamente sperimentale, lo
portava a sondare la natura in profondità registrando minuziosamente le fenomenologie
riscontrate, incluse le anomalie che le accompagnavano. Mentre i suoi colleghi
ignoravano deliberatamente le anomalie e cercavano di farle sparire dai loro
calcoli, Tesla ne prendeva nota e cercava di elaborare su di esse delle nuove
congetture.
Da questo momento in poi, un nuovo e più determinato Tesla
inizia il periodo di sperimentazione piu’ significativa ma anche più oscura e
segreta a Colorado Springs ed a Long
Island, dove indubbiamente scoprì quelle fenomenologie che lo portarono a
formulare la sua ipotesi sull’etere e da essa la possibilità di estrarre
energia libera in grandi quantità. Egli effettuò i primi esperimenti di
trasmissione di elettricità senza fili, usando il suo famoso “trasmettitore di
amplificazione”, ricavato migliorando e potenziando la sua ben nota bobina che
gli aveva permesso di produrre la corrente alternata. Il principio fondamentale
della sua nuova invenzione era l’invio di cospicue emissioni di energia elettrica
alla Terra sintonizzandosi con la sua frequenza di risonanza, un pò come si fa
con le grancasse dei violini l’onda elettrica, in questo specifico caso, avrebbe raggiunto il centro della Terra e poi
sarebbe rimbalzata verso la strumentazione di Tesla la quale pompava in
continuazione energia amplificando l’onda di ritorno.
Lo scopo di Tesla era quello
ritrasmettere conseguentemente l’energia attraverso la ionosfera a vari
ricevitori che l’avrebbero raccolta. Non risultano prove documentate che lui
fosse effettivamente riuscito in questo intento, ma è invece confermato che
con questo sistema di trasmissione elettrica senza fili egli riuscì comunque
ad accendere una gran quantità di lampadine situate a 40 chilometri di
distanza; il sistema funzionava, ma andava calibrato e migliorato. Purtroppo
gli ambienti accademici, economici e politici, quando si accorsero degli
intenti “populistico-sociali” del grande inventore, fecero in modo che nessuno
potesse aiutarlo o finanziarlo, di fatto isolandolo in un sostanziale
immobilismo. Le idee di Tesla non incontravano i favori dei magnati del tempo i
quali non approvavano in alcun modo questo metodo di elettrificare il mondo,
perchè ovviamente si scontrava con il business da loro stessi costruito su
sistemi più convenzionali basati sulla trasmissione di energia elettrica con
uso di fili che ovviamente, significava avere un perfetto controllo delle masse,
costrette da quel momento in poi, a comprare energia divenendo di fatto schiavi
del nuovo sistema economico-capitalista. Un filo dunque che avrebbe legato
indissolubilmente il compratore al venditore-controllore. Possiamo dire che
invariabilmente, quasi tutti gli arditi progetti di Tesla avevano come minimo
comune denominatore la convinzione dell’ evidenza dell’ etere e la possibilità
di estrarre energia da esso. Purtroppo Tesla non ci ha lasciato articoli
tecnici di stampo accademico, cosa che peraltro gli sarebbe stata comunque
impedita, come ben circostanziato prima. Il genio serbo scrisse invece un gran
numero di appunti sui suoi diari personali ( per la maggior parte trafugati o
distrutti) dai quali qualche scienziato dei giorni nostri ha cercato di
estrarre informazioni utili per proseguire gli esperimenti sull’energia libera
e per derivare modelli teorici basati sui risultati ottenuti. Nikola Tesla ha
ottenuto circa 300 brevetti in tutto il mondo, è stato l’inventore della
corrente alternata, che ha contribuito alla nascita della Seconda Rivoluzione
Industriale, e la Suprema Corte degli Stati Uniti gli ha attribuito la
precedenza nella scoperta della radio rispetto a Guglielmo Marconi. Alla sua
morte il governo americano classificò i suoi scritti come Top Secret,
privandoci così oltre ad un patrimonio scientifico di incalcolabile valore,
anche della possibilità di raggiungere prima il salto evolutivo per una nuova
umanità in armonia con la nostra Terra ed il Cosmo.
BIBLIOGRAFIA:
The Science of Oneness di David Wilcock
https://antoniovaccarello.wordpress.com/letere/
Tesla, lampo di genio di Massimo
Teodorani, Macro Edizioni, 2005.
Esperimenti scientifici non
autorizzati - di Marco Pizzuti – Ed. Il
punto D’Incontro 2013
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