Gabby Williams, 8 anni, la
ragazza che possiede il segreto dell’immortalità
Gabby Williams ha 8 anni, sembra
una neonata, e potrebbe essere la chiave per svelare i segreti dell’
immortalità. La bambina invecchia molto lentamente e un gruppo di scienziati si
è deciso a studiare come funziona il suo corpo per cercare di trovare una cura
contro l’Alzheimer. I ricercatori che si sono interessati al caso della piccola
bambina ritengono di poter apprendere dal suo codice genetico come arrestare il
processo di invecchiamento una volta terminata la fase di crescita. “In questo
tipo di persone – gli scienziati stanno studiando altri due casi simili a quello
di Gabby – avviene qualcosa che arresta il processo di sviluppo.” Lo scopo dei
ricercatori è identificare il gene che rende queste persone sempre giovani,
‘spegnerlo’ e fare in modo che la persona, in questo caso Gabby, diventi
biologicamente immortale. Se i ricercatori saranno in grado di isolare il gene,
l’umanità – o meglio chi se lo potrà permettere (?) – potrà un giorno arrestare
il processo di invecchiamento intorno ai vent’anni (?)Tuttavia, morire sarà
sempre possibile per via di una malattia o un incidente stradale (per esempio).
Brooke Greenberg, la ragazza di
17 anni che ne dimostra 2
Non le sono mai state
diagnosticate peculiarità cromosomiche o sindromi genetiche, eppure la 17enne
Brooke Greenberg sembra ancora una bambina. I medici sono rimasti sconcertati
quando hanno notato che Brooke a 17 anni ha ancora i denti da latte e che le
sue ossa sono quelle di una bambina di pochi anni. Ci sono persone che cercano
rimedi per non invecchiare, mentre lei non ha bisogno di ricorrere a nulla dato
che non è mai cresciuta. Il suo cervello non si è sviluppato correttamente e i
suoi organi non sono cresciuti come avrebbero dovuto. Il suo caso si
contrappone a quello chiamato Progeria, sindrome che porta i nuclei delle
cellule ad essere instabili e ad invecchiare prematuramente. Brooke,
proveniente da Reistertown, in Maryland, non parla e si esprime con versi da
neonata, anche se riconosce le sue sorelle e ride quando le vede. La loro mamma
crede che ogni giorno la bambina subisca dei cambiamenti, non fisici, bensì nel
suo cuore. Suo padre invece pensa che sia una “fonte di giovinezza” ed è
curioso di sapere perchè sua figlia non cresca. L'hanno soprannominata la
ragazza che non invecchia mai. Per questo, un team di scienziati americani,
intende far luce sulle sue caratteristiche genetiche, in modo da comprendere il
segreto dell'invecchiamento umano e sviluppare nuove terapie per fronteggiare
tipiche malattie della terza età come l'Alzheimer e il Parkinson. Brooke
Greenberg ha diciassette anni ma vive nel corpo di una bimba di appena 1 anno:
è alta 75 centimetri, pesa 7 chili, e ha ancora i denti da latte. Gesticola, si
fa capire, percepisce i suoni, ma non spiaccica parola. Appena nata - a
Reistertown, vicino a Baltimora, negli Stati Uniti - sembrava una bimba normalissima,
poi però sono subentrati numerosi problemi di salute che hanno obbligato i
genitori a rivolgersi ad alcuni specialisti: la piccola è spontaneamente
guarita da un tumore al cervello e da 7 ulcere perforanti. In breve, i
genitori, si sono accorti che la bambina non presentava crescita, le uniche
parti anatomiche che si sono sviluppate regolarmente sono le unghie e i
capelli. Per il resto, ogni parte del corpo, sembra statica. Per prima cosa si
è pensato alla cosiddetta sindrome dell'X fragile: malattia genetica causata dalla
mutazione del gene FMR1, che provoca ritardo mentale, scarso sviluppo
muscolare, movimenti stereotipati. Brooke è stata sottoposta a una serie di
terapie ormonali, ma non si è arrivati da nessuna parte: il mistero della bimba
che non invecchia continua ancora oggi, offrendo lo spunto per studi che
potrebbero portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per contrastare il
fisiologico invecchiamento dell'uomo: "Noi
pensiamo che il caso di Brooke rappresenti una grande opportunità per
comprendere e approfondire i processi di invecchiamento", rivela
Richard Walker professore dell'University of South Florida School of Medicine. "Crediamo che la bimba sia
caratterizzata da una particolare mutazione genetica che in qualche modo si
contrappone al normale sviluppo psicofisico di un organismo". Alla
luce di ciò gli scienziati stanno analizzando ogni singola cellula di Brooke.
La speranza è quella di decifrare nel dettaglio il suo corredo genetico per poi
confrontarlo con quello di una persona normale. Da qui potrebbero emergere differenze
notevoli sulle quali agire per sviluppare farmaci che possano bloccare le
malattie tipiche della terza età.
da:
http://www.absurdityisnothing.net/2010/05/brooke-greenberg-la-ragazza-di-17-anni-che-ne-dimostra-2/
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