Kapteyn b, a 13 anni
luce il più antico mondo alieno che potrebbe ospitare la vita
Segnalato dal Dr. MIGUEL LUNETTA
da: http://www.meteoweb.eu/2014/06/kapteyn-b-13-anni-luce-antico-mondo-alieno-potrebbe-ospitare-vita/288422/
di Renato Sansone
Un team di astronomi della Queen Mary University di Londra
ha scoperto quello che sembra il più antico mondo alieno che potrebbe essere in
grado di ospitare la vita. Denominato Kapteyn b, si trova a 13 anni luce di
distanza dal Sole ed ha circa 11,5 miliardi di anni; questo lo rende 2,5 volte
più vecchio della Terra e la sua formazione risalirebbe, pertanto, a soli 2,2 miliardi
di anni dal Big Bang. “Non è possibile sapere che tipo di vita potrebbe essersi
evoluta per un tempo così lungo“, sostiene Guillem Anglada-Escude, autore dello
studio. Il sistema planetario che ruota intorno alla nana rossa Kapteyn, è
anche composto da un altro pianeta più massiccio che, a quanto pare, sembra
essere troppo freddo per ospitare la vita come noi la conosciamo. La scoperta
dei due corpi è avvenuta a causa dei cambiamenti nella luce della stella
rilevati dallo spettrometro HARP (La Silla Observatory dell’ESO) prima, e da
altri due spettrometri HIRES (Osservatorio Keck nelle Hawaii e Magellan
Telescope in Cile) successivamente. La nana rossa mostra una massa pari a 1/3
di quella del nostro Sole ed è visibile anche con telescopi amatoriali nella
costellazione australe del Pittore. Al momento però, solo alcune proprietà dei
suoi pianeti sono note: masse alquanto approssimative, periodi orbitali, e le
distanze dalla loro stella che li ospita. Misurando le loro atmosfere con
strumenti che sono attualmente in fase di sviluppo, gli astronomi potranno
verificare la presenza o la mancanza di acqua e quindi la possibilità o meno,
di ospitare forme di vita. “Trovare un sistema planetario stabile con un
pianeta potenzialmente abitabile attorno ad una stella molto vicina e’
strabiliante. – ha detto Pamela Arriagada, uno degli autori della ricerca –
Questo e’ un altro elemento di prova che quasi tutte le stelle hanno pianeti, e
che i pianeti potenzialmente abitabili nella nostra galassia, sono cosi comuni come
i granelli di sabbia”. “Siamo sorpresi di aver trovato pianeti in orbita a
questa stella“, ha detto Anglada-Escude. Kapteyn b si trova nella zona
abitabile della stella, ossia ad una distanza tale dove l’acqua può presentarsi
liquida e quindi sostenere la vita come la conosciamo.
Il pianeta extrasolare
completa un’orbita in 48 giorni terrestri, mentre il suo compagno ne impiega
121. Il sistema solare di Kapteyn ha una storia molto intrigante: la stella
originariamente apparteneva ad una galassia nana che la nostra galassia, la Via
Lattea, ha assorbito e distrutto, obbligando la stella e i suoi “satelliti”
nell’orbita dell’alone galattico, una regione di spazio che circonda le
galassie a spirale e che si estende oltre il disco galattico.
Ciò che è rimasto
di quella galassia è probabilmente visibile nell’ammasso globulare Omega
Centauri, a circa 16.000 anni luce di distanza, che contiene molte migliaia di
stelle di età stimata proprio a 11,5 miliardi di anni. La nuova scoperta, che sarà pubblicata nei
Notices della Royal Astronomical Society, fornisce importanti indizi sui
processi di formazione dei pianeti nei primi giorni della Via Lattea.
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