mercoledì 25 giugno 2014

ESOPIANETI E VITA


Kapteyn b, a 13 anni luce il più antico mondo alieno che potrebbe ospitare la vita

Segnalato dal Dr. MIGUEL LUNETTA

da: http://www.meteoweb.eu/2014/06/kapteyn-b-13-anni-luce-antico-mondo-alieno-potrebbe-ospitare-vita/288422/
di Renato Sansone

Un team di astronomi della Queen Mary University di Londra ha scoperto quello che sembra il più antico mondo alieno che potrebbe essere in grado di ospitare la vita. Denominato Kapteyn b, si trova a 13 anni luce di distanza dal Sole ed ha circa 11,5 miliardi di anni; questo lo rende 2,5 volte più vecchio della Terra e la sua formazione risalirebbe, pertanto, a soli 2,2 miliardi di anni dal Big Bang. “Non è possibile sapere che tipo di vita potrebbe essersi evoluta per un tempo così lungo“, sostiene Guillem Anglada-Escude, autore dello studio. Il sistema planetario che ruota intorno alla nana rossa Kapteyn, è anche composto da un altro pianeta più massiccio che, a quanto pare, sembra essere troppo freddo per ospitare la vita come noi la conosciamo. La scoperta dei due corpi è avvenuta a causa dei cambiamenti nella luce della stella rilevati dallo spettrometro HARP (La Silla Observatory dell’ESO) prima, e da altri due spettrometri HIRES (Osservatorio Keck nelle Hawaii e Magellan Telescope in Cile) successivamente. La nana rossa mostra una massa pari a 1/3 di quella del nostro Sole ed è visibile anche con telescopi amatoriali nella costellazione australe del Pittore. Al momento però, solo alcune proprietà dei suoi pianeti sono note: masse alquanto approssimative, periodi orbitali, e le distanze dalla loro stella che li ospita. Misurando le loro atmosfere con strumenti che sono attualmente in fase di sviluppo, gli astronomi potranno verificare la presenza o la mancanza di acqua e quindi la possibilità o meno, di ospitare forme di vita. “Trovare un sistema planetario stabile con un pianeta potenzialmente abitabile attorno ad una stella molto vicina e’ strabiliante. – ha detto Pamela Arriagada, uno degli autori della ricerca – Questo e’ un altro elemento di prova che quasi tutte le stelle hanno pianeti, e che i pianeti potenzialmente abitabili nella nostra galassia, sono cosi comuni come i granelli di sabbia”. “Siamo sorpresi di aver trovato pianeti in orbita a questa stella“, ha detto Anglada-Escude. Kapteyn b si trova nella zona abitabile della stella, ossia ad una distanza tale dove l’acqua può presentarsi liquida e quindi sostenere la vita come la conosciamo. 

Il pianeta extrasolare completa un’orbita in 48 giorni terrestri, mentre il suo compagno ne impiega 121. Il sistema solare di Kapteyn ha una storia molto intrigante: la stella originariamente apparteneva ad una galassia nana che la nostra galassia, la Via Lattea, ha assorbito e distrutto, obbligando la stella e i suoi “satelliti” nell’orbita dell’alone galattico, una regione di spazio che circonda le galassie a spirale e che si estende oltre il disco galattico.

 Ciò che è rimasto di quella galassia è probabilmente visibile nell’ammasso globulare Omega Centauri, a circa 16.000 anni luce di distanza, che contiene molte migliaia di stelle di età stimata proprio a 11,5 miliardi di anni.  La nuova scoperta, che sarà pubblicata nei Notices della Royal Astronomical Society, fornisce importanti indizi sui processi di formazione dei pianeti nei primi giorni della Via Lattea.


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