giovedì 6 febbraio 2014

IN MEMORIA DI EMILIO DEL GIUDICE


"E' scomparso all'età di 74 anni il professor Emilio del Giudice, venuto a mancare la mattina del 31gennaio. Lascia dietro di sè un vuoto non solo tra i suoi cari ma anche nel mondo scientifico.

Nato a Napoli il 1° gennaio 1940, Del Giudice consegue la laurea in fisica nel 1961 e la specializzazione in fisica teorica nel 1965, presso luniversità di Napoli, dove poi insegnerà – dal 1966 al 1974 Tecnica delle forze nucleari, fisica delle particelle elementari e fisica per geologi.
Stimato ricercatore dellInfn dal 1976 all88 quando diventa Primo ricercatore fino alla pensionamento nel 1996 per limiti di età. Membro dellI.I.B -International Institute of Biophysics- di Neuss, Germania dal 2007. Insignito del Prigogine Award 2009. Ricercatore presso il Center of Theoretical Physics del MIT dal 1969 al 1972. Ricercatore presso il Niels Bohr Institute di Copenhagen dal 1974 al 1976. Ricercatore presso il CERN di Ginevra.
Lo si ricorda facilmente insieme a Giuliano Preparata, con il quale condivise la ricerca sui processi nucleari a bassa temperatura e lelaborazione dei principi dellelettrodinamica quantistica (QED). Con altrettanto piacere lo si ricorda con Maurizio Torrealta attualmente capo redattore responsabile delle inchieste a Rainews24 - con il quale collaborò alla stesura di un romanzo-inchiesta dal titolo Il segreto delle tre pallottolesul tema dellutilizzo di armi tattiche nucleari a basso potenziale. Così scrive Giorgio Masiero in memoria di Emilio del Giudice: Del Giudice ha dedicato tutta la sua vita di ricercatore a mostrare come la condizione di risonanza in cui tutto lUniverso è immerso come un solo corpo e in cui, allinterno, sono immersi il rapporto tra luomo e la natura ed i rapporti dei singoli uomini tra loro, implichi anche scientificamente unetica ed una politica non relative, ma naturali, non individualistiche, ma comunitarie, perchè così risultano profondamente iscritte nelle leggi dellUniverso, e non come vorrebbe lideologia.
Ci lascia quindi un grande scienziato, amato sia per il contenuto che per l'estetica del suo linguaggio e per essere stato riferimento di eccellenza e di grande umanità.

di: Andrea Pallini





Nessun commento:

Posta un commento