La Nasa: Steve non è una aurora, il mistero continua
Credit immagine: Krista Trinder e NASA.
Un nastro di luce color malva
bordato di verde: così si presenta Steve (Strong thermal emission velocity enhancemen),
un fenomeno ottico atmosferico scoperto dagli astronomi nel 2018, e prima
ancora dai citizen scientist, con numerose osservazioni amatoriali e foto che
hanno fatto il giro del mondo a partire dal 2015. Per colori, localizzazione e
durata si distingue nettamente dalle aurore, tipiche delle latitudini più
estreme. E ora uno studio della Nasa, intitolato “The Mysterious Green Streaks Below Steve” – “Le misteriose strisce
verdi al di sotto di Steve”, esclude che possa trattarsi di un airglow, un
fenomeno di luminescenza atmosferica. Ma allora di cosa si tratta?
Ci sono le aurore, le airglow e poi c’è Steve
Le aurore – ad esempio l’aurora
boreale che si può ammirare nei cieli dei paesi nordici – è un fenomeno dovuto
all’interazione fra particelle cariche provenienti dal sole e il campo
magnetico terrestre che si manifesta in prossimità dei poli magnetici. Al
contrario, le luminescenze atmosferiche o airglow sono causate da particolari
fenomeni chimici (la chemiluminescenza)
e sono presenti a tutte le latitudini. Le aurore, inoltre, sono caratterizzate
da un numero ridotto di lampi di colore molto rapidi, mentre le airglow sono
bagliori piuttosto costanti. “Steve non sembra uniformarsi a nessuna di queste
due tipologie di fenomeni”, dice Joshua Semeter, docente alla Boston University
e prima firma dello studio, che include anche quelle di Neil Zeller, fotografo
professionista autore delle foto di Steve esaminate, Michael Hunnekuhl, un
citizen scientist che si è occupato di mantenere il database di Steve e ha
contribuito a notare alcuni elementi dello strano fenomeno.
L’identikit di Steve
Steve è visibile a latitudini
molto più meridionali rispetto alle aurore, dalle quali si distingue anche per
una colorazione prevalentemente rosa malva e per una minore durata, circa venti
minuti. Un anno fa uno studio aveva scoperto che non si tratta di atomi
eccitati da elettroni provenienti dalla magnetosfera, come nel caso delle
aurore, ma di particelle estremamente calde legate a un qualche fenomeno ancora
sconosciuto che interessa l’alta atmosfera terrestre.
STEVE May 7th 2016 350 2258:31 hrs
Un fenomeno STEVE fotografato il
7 maggio 2016. Foto di Rocky Raybel.
“Le emissioni – ammette Semeter –
sono dovute a meccanismi che ancora non abbiamo compreso appieno”. Quelle di
colore violaceo, spiega lo scienziato della Nasa, sono probabilmente il
risultato di ioni che si muovono a velocità supersonica. Mentre le striature
verdi sembrano collegate a movimenti che ricordano vortici o gorghi, come
quelli dei fiumi o di altri corsi d’acqua. Inoltre gli elementi verdi si
muovono più lentamente di quelli viola e potrebbero essere dovuti a turbolenze
nello spazio – un miscuglio fra particelle e campo magnetico, chiamato plasma.
Lo studio stabilisce anche l’altezza delle “misteriose strisce verdi” fissata
fra i 100 e i 110 km dal suolo terrestre. Ma il mistero rimane.
Da:
https://www.galileonet.it/steve-aurora-luminescenza-fenomeno-nasa/
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