Una Venere di 23 mila anni fa!
Grandissima scoperta ad Amiens, nel rione di Renancourt. L’equipe di archeologi
capeggiata da Clément Paris ha scoperto una Venere di 23.000 anni fa 4 metri
sottoterra. La missione archeologica condotta dall’Institut National de
Recherches Archéologiques Préventives (INRAP) era iniziata nel lontano 2014,
mentre il sito era stato scoperto nel 2011, a pochi passi da una zona
commerciale. Da allora sono stati ritrovati molti reperti archeologici
risalenti all’epoca del Paleolitico Superiore (35.000 – 15.000 anni fa), delle
vere piccole opere d’arte.Si contano 15 statuette dello stesso soggetto, le
Venus. La statuetta in questione, la Venere di Renancourt, è alta 4 cm,
scolpita in gesso ed è stata ritrovata eccezionalmente in ottime condizioni.
Costituisce una rara testimonianza dell’arte gravettiana, sviluppatasi in
Europa tra 28.000 e 22.000 a.C., caratteristica dei cacciatori-raccoglitori.
Le “Veneri paleolitiche” sono
state ritrovate in Europa, dalle coste atlantiche fino alla Siberia. Queste
dame preistoriche sono tutte diverse, non esiste un codice figurativo
condiviso, perché ogni pezzo rispecchia la cultura e le credenze del popolo che
l’ha prodotta. Solitamente misurano dai 2-3 cm ai 14,4 della Venere di
Lespugue, rinvenuta in Francia, nella Grotta des Rideaux. Nonostante le piccole
dimensioni le statuette presentano tratti femminili tanto accentuati da
suggerire la loro identificazioni come idoletti della fecondità, forse legato
al pantheon della popolazione e a una sorta di rituale mistico-religioso. La
Venere di Renancourt era stata trovata a luglio, ma il team di archeologi ha
taciuto la scoperta fino a mercoledì 4 dicembre. “Gli archeologi”,conclude
l’INRAP, “ipotizzano la presenza di un atelier specializzato in questo tipo di
produzione: le sculture sono state infatti rinvenute assieme a migliaia di
frammenti di gesso, dei quali alcuni sembrano essere scarti di produzione. La
funzione e il significato di queste figurazioni paleolitiche rimangono in
discussione”.
Venere di Willendorf
La statuetta era in buone condizioni nell’habitat in cui è stato
trovata, insieme ad altri resti “perfettamente conservati” dal limo, 4 metri
sotto il terreno attuale. “Fino ad ora, c’erano pochi siti nel nord della
Francia che potevano essere collegati a questo periodo“, ha detto Clément
Paris. In pochi anni, La Francia ha raddoppiato il numero di statuette, che ora
sono trenta a dispetto delle cento in tutta Europa; l’ultima era stata scoperta
nel 1959 a Tursac, in Dordogna. La petite statuette paléolithique, con i suoi
attributi femminili (glutei, cosce, seno) prominenti, il viso privo di
connotati incorniciato da un cappello con fini incisioni quadrettate, fa eco ad
altri due esemplari: la Venere con cappuccio di Brassempouy, ritrovata a
Landes, in Francia sudoccidentale, e la Venere Willendorf dell’Austria (vedi immagine sopra), con cui
condivide canoni estetici simili. Dominique Garcia, Presidente di Inrap afferma
lapidariamente che questo è il tipo di scoperta che si troverà, nel breve futuro, nei libri di testo “.
https://va.news-republic.com/a/6767443919429960197?app_id=1239&c=sys&gid=6767443919429960197&impr_id=6768046130129193221&language=it®ion=it&user_id=6699498745832932357
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
Nessun commento:
Posta un commento