Suona il piano durante un intervento per un tumore cervello.
Con tecnica Awake Surgery per
salvaguardare abilità musicali.
Non è la prima volta che accade nel mondo e
nemmeno in Italia, ma quando un paziente viene operato al cervello da svegliò
rappresenta sempre un raro caso e a sè. L’ultimo intervento di questo tipo nel
nostro Paese è stato portato a termine a Cesena da un team specializzato
dell’ospedale Bufalini su un paziente molto particolare: un musicista jazz,
colpito da tumore al cervello, che per tutta la durata dell’operazione ha
suonato il pianoforte. Con una eccezionalità in più: durante l’operazione sono
state mappate aree cerebrali specifiche per la musica, un elemento che potrà
gettare una nuova luce sulla complessità dei processi cerebrali.
Gli interventi con la tecnica della
'Awake Surgery', la 'chirurgia da svegliò, sono stati da tempo sdoganati da
alcuni dei medical drama più seguiti della tv e sono finiti, per davvero,
perfino su dirette streaming via social a scopo educativo. Si effettuano in
determinati casi su pazienti che vengono lasciati in condizioni di veglia per
uno scopo duplice: da un lato asportare la massa tumorale e dall’altro
salvaguardare abilità specifiche e qualità di vita post intervento.
Nel caso di Cesena i medici hanno
monitorato per tutto il tempo le abilità musicali della persona operata, un
insegnante e cultore di musica jazz, che mentre era sotto i ferri ha eseguito
diversi brani al piano. Durato circa cinque ore, l’intervento è stato eseguito
nei giorni scorsi da un’equipe multidisciplinare. «Ciò che lo rende piuttosto
raro ed eccezionale - spiega il dottor Luigino Tosatto, direttore dell’Unità
operativa di Neurochirurgia del Bufalini insieme ai dottori Vincenzo Antonelli
e Giuseppe Maimone - è che in questo paziente per la prima volta abbiamo localizzato
aree cerebrali specifiche per la musica, molto complesse da rilevare, per
preservare le sue abilità musicali durante l’asportazione della massa tumorale.
Inoltre tale approccio ci permetterà di comprendere meglio la complessità dei
processi cerebrali che sottendono alcune funzioni cognitive superiori della
mente umana, fra cui le abilità artistiche e musicali». Nello specifico durante
l'intervento sono state mappate e monitorate tre capacità di comprensione
musicale: il riconoscimento dei toni melodici, il ritmo e il contorno musicale.
Al Bufalini la metodica
dell’Awake Surgery è iniziata da qualche anno dopo un periodo di
perfezionamento dei neurochirurghi cesenati in vari centri tra cui il
dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Montpellier diretta dal
professor Hughes Duffau, luminare della materia.
In Emilia-Romagna due anni fa al
Sant'Anna di Ferrara fu effettuato il primo intervento in Italia così concepito
su un paziente di tumore al cervello, un altro musicista professionista, operato
da sveglio mentre suonava il clarinetto. Ad aprile di quest’anno invece, per la
prima volta nel Sud Italia, una musicista è stata operata al cervello mentre
suonava il violino, al Santissima Annunziata di Taranto. Nel 2014 Roger
Fritsch, un violinista della Minnesota Orchestra, affetto da tremori alle mani
di origine neurologica, subì alla Mayo Clinic di Rochester (Minnesota)
l’impianto di elettrodi in una particolare zona del cervello mentre suonava il
violino. In Brasile nel 2015 un paziente non solo ha suonato la chitarra mentre
veniva operato al cervello ma ha anche cantato.
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