sabato 2 febbraio 2019

LA "NUOVA FISICA" - LEZ. N. 2



SUPERAMENTO DEI LIMITI DELLA VISIONE FISICA DEL MONDO GRAZIE ALL'APPLICAZIONE DEL  PROCEDIMENTO DEL BREVETTO ENEA RM2012A000637

LEZIONE - 2 -

del Dr. Giuseppe Cotellessa

Lo sviluppo delle conoscenze matematiche è stato molto utile per la semplificazione nell'interpretazione della realtà complessa del mondo fisico. Nonostante questo incredibile miglioramento dei progressi della matematica nel passato, lo stato dell'arte raggiunta da essa presenta dei limiti notevoli che non consentono di raggiungere la piena interpretazione oggettiva della realtà. Uno di questi grandi limiti è la classificazione delle grandezze fisiche in grandezze scalari e vettoriali, distinzione indispensabile per l'applicazione dell'analisi matematica (studio di limiti, derivate ed integrali) per l'interpretazione del mondo fisico. Questa suddivisione delle grandezze fisiche in grandezze vettoriali e scalari, comoda per lo sviluppo del pensiero umano, ha rappresentato un grande limite per tutti gli scienziati del passato nell'interpretazione del mondo fisico, anche a partire da Sir Isaac Newton. Newton vincolato all'uso di grandezze vettoriali per interpretare il mondo fisico  ha approfondito lo studio delle stesse, come velocità, accelerazione, quantità di moto, impulso limitando l'approfondimento allo studio delle grandezze scalari.
Sono stati fatti altri approfondimenti da parte di Einstein per migliorare l'interpretazione della realtà del mondo fisico. I limiti mentali in Einstein della distinzione delle grandezze fisiche in vettoriali e scalari gli ha comunque impedito di raggiungere la piena comprensione dell’ oggettiva interpretazione della realtà. L'ideazione del procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637  - vedi post:


ha consentito finalmente al Dott. Giuseppe Cotellessa di superare questi limiti e grazie all'uso potente di questo strumento, che va oltre i limiti del modello matematico in uso per l'interpretazione del mondo fisico, ha consentito di sviluppare una visione più aderente alla realtà, non avendo più bisogno di differenziare le grandezze fisiche in scalari e vettoriali. Il procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 può essere definito sinteticamente come un procedimetno fisico-matematico che consente l'unificazione dell'energia-spazio-tempo in un unico grafico tridimensionale per l'interpretazione oggettiva della realtà. La sua applicazione nella risoluzione dei problemi sperimentali ha consentito al Dr. Giuseppe Cotellessa di comprendere che le grandezze veramente esistenti nella realtà fisica sono l'energia, lo spazio e la carica elettrica. In questo modello il tempo rappresenta la grandezza indispensabile per descrivere la variazione dell'energia non rispetto allo spazio, in quanto l'energia può variare solo rispetto al tempo sempre nello stesso punto spaziale.
Facciamo un piccolo approfondimento.

Secondo il Dott. Giuseppe Cotellessa la forza ha origine rispetto alla variazione dell'energia in rapporto al tempo o allo spazio e alla loro combinazione (velocità). Secondo questa definizione anche la potenza definita come:

1) P =E/t

rappresenta una forza. Il problema è che secondo la fisica newtoniana la forza è rappresentata da una grandezza vettoriale e non scalare. Coerentemente la potenza è classificata come grandezza scalare.
Perchè è potuto accadere questo? Ovviamente ogni forza è caratterizzata dalla propria direzione, verso e modulo. Quando l'energia varia rispetto al tempo possono essere generate infinite forze ed il modello vettoriale di Newton entra in crisi.

Come ha potuto dunque (fino ad ora) cavarsela Newton ? Naturalmente All'italiana! Ha definito in questo caso l'impulso al posto dell'energia per spiegare l'effetto della variazione rapida della quantità di moto nel generare grandi forze mentre la quantità di moto che è anch'essa una forza, secondo la definizione coerente del Dott. Giuseppe Cotellessa, è ottenuta come la derivata dell'energia cinetica rispetto alla velocità. Nei calcoli di progettazione strutturale non bisogna considerare la quantità di moto come semplice grandezza che si conserva sia negli urti elastici o anelastici ma come forza che può assumere valori elevati se ci sono grandi variazioni di energia cinetica rispetto alla velocità, come nel caso di venti forti basta pensare agli effetti devastanti degli uragani o a quella dei maremoti. Non bisogna limitarsi a considerare la conservazione di energia ma anche che a grandi variazioni di energia cinetica possono crearsi grandi quantità di moto. Ha definito potenza come una grandezza scalare e pare che tutti l'abbiano bevuta. In fatti in questo caso il modello matematico non è in grado di prevedere l'insorgenza delle infinite forze che possono originarsi dalla variazione dell'energia rispetto al tempo. Consideriamo il caso tragico del crollo tristemente noto alla cronaca del ponte Morandi a Genova. Improvvisamente si ha una grande variazione di energia rispetto al tempo che ha generato enormi forze che hanno improvvisamente determinato il crollo istantaneo del ponte. Non esiste un modello matematico predittivo della generazione di tutte le forze possibili generate dalla variazione dell'energia rispetto al tempo.

Altro problema:

Le forze vettoriali si possono applicare ai corpi rigidi, ed in questo caso si possono usare i vettori che sono grandezze vettoriali. Ma quando si tratta dei fluidi al posto delle forze si utilizzano le pressioni che sono considerate grandezze scalari. Soluzioni brillanti ma scorciatoie che coprono l'esistenza di grandi limiti concettuali per l'interpretazione oggettiva della realtà. Questi limiti possono essere finalmente superati grazie all'uso del procedimento del brevetto ENEA RM2012A000637 che è un metodo robusto che può essere applicato a tutte le grandezze fisiche, a prescindere che siano grandezze vettoriali o scalari per l'interpretazione oggettiva della realtà.

Bigliografia


PER LEGGERE LA LEZIONE N. 1 :

http://marcolarosa.blogspot.com/2019/01/la-nuova-fisica-lez-n1.html

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