Ho appena pubblicato, insieme con il
Dr.Giorgio Pattera, uno studio nel quale ribadisco e rafforzo ulteriormente il
mio pensiero: EVOLUZIONISMO E “CREAZIONISMO – NON RELIGIOSO” NON SONO IN
CONTRASTO… ma si separano (per la nostra specie) in un momento ben preciso, per
effetto di un intervento eso-biologico. Sintetizzando al massimo, quindi, la
nostra specie ha potuto evolversi (in modo artificioso = privo di naturalezza)
ad una velocità esponenziale, bypassando appunto i normali parametri imposti da
madre natura. Il chi e il come, vi invito a leggerli qui:
http://www.amazon.it/dp/1530593212
Ma tornando alla riflessione, voglio
precisarvi perché la definisco “scomoda”.
Il continuo evolversi della ricerca
scientifica, per fortuna, porta sempre con sé nuove idee e nuove scoperte,
nella maggioranza dei casi ri-scoperte, che non devono assolutamente essere
ignorate o accantonate perché, appunto, scomode nei confronti d’una corrente di
pensiero dominante o maggioritaria. Nel mio specifico caso, nessun pensiero
dominante, anzi forse il contrario, mi ha portato fino ad oggi su una strada
molto tortuosa e piena di insidie, ma dal mio punto di vista assai promettente.
Quello che sta succedendo (forse anche da molto tempo) in una sperduta foresta
della Guinea mi ha costretto in questi ultimi giorni a considerare seriamente l’esigenza
di aggiungere una nuova “variabile”, inaspettata, ad una teoria che fino a ieri
sembrava non averne bisogno. Questa variabile, direttamente collegata alle più
complesse ed in parte ancora oscure leggi della natura, potrebbe confermare e
rafforzare la tesi del “creazionismo non religioso” per la nostra specie,
oppure aprire un nuovo scenario tipo “il pianeta delle scimmie” (cfr. l’omonimo
romanzo dello scrittore francese Pierre-François-Marie-Louis Boulle -Avignone,
20 febbraio 1912 – Parigi, 30 gennaio 1994). Ancora una volta è il tempo a
conoscere la verità, noi possiamo solamente sperare di avvicinarci il più
possibile.
Ora vi invito a leggere la notizia che ha
generato questa mia riflessione.
Buona lettura.
Gli scimpanzé potrebbero avere la loro
religione… comunque il senso del sacro e del divino. Scagliano pietre contro un
albero o le impilano dentro al tronco. I ricercatori ipotizzano: «Forse è un
rituale».
Sunto del rapporto scientifico n. 6,
Article number 22219 (2016) doi:10.1038/srep22219
“Nella foresta della Guinea c'è un albero
che sul suo tronco porta i segni di strani graffi. Nel suo interno vuoto, una
serie di pietre sono impilate una sopra l'altra, quasi a formare un tumulo
rudimentale.
Quello praticato dagli scimpanzé del luogo
assomiglia tanto a un rituale religioso. A scoprirlo è stata Laura Kehoe,
ricercatrice della Humboldt University di Berlino. Dopo aver visto i segni
sull'albero, ha piazzato una telecamera nascosta e ha ripreso gli scimpanzé
mentre scagliavano grosse pietre contro il tronco. Un gesto che, per l'impegno
con cui viene eseguito, non sembra essere un gioco dettato dalla noia. Una
delle possibili spiegazioni è che le scimmie usino questo sistema per
comunicare tra loro a distanza, utilizzando il rumore che le pietre fanno
quando colpiscono il tronco. Ma perché, allora, riporre ordinatamente le
pietre, una sopra l'altra, all'interno del tronco?
«Potrebbe essere la prima volta che
scopriamo un gruppo di scimpanzé nell'atto di creare una sorta di santuario
legato a un albero sacro», ha spiegato Laura Kehoe. Una tesi azzardata? Nemmeno
troppo. E non solo perché
gli scimpanzé hanno un patrimonio genetico identico a quello dell'uomo per il
98% : sono animali intelligenti, capaci di comunicare tra loro e di creare
utensili elementari. Dimostrazioni
simili si hanno anche in altri gruppi di scimmie. Nella foresta del Gombe, in
Tanzania, alcuni babbuini sono stati osservati mentre, in gruppo, stavano
seduti in pace a osservare tutti insieme lo scorrere dell'acqua del torrente.
Un comportamento che secondo alcuni studiosi sarebbe da ricondurre a una sorta
di meditazione. Nello stesso parco, l'esperta di primati britannica Jane
Goodall ha osservato uno scimpanzé avvicinarsi ad una cascata: «Man mano che il
rumore si faceva più forte, il suo passo si affrettava e i peli sul suo corpo
si rizzavano. Una volta arrivato al torrente, vicino alla cascata, si alzava
sulle zampe posteriori e iniziava a dondolare da un piede all'altro, pestandoli
nell'acqua bassa, raccogliendo massi e lanciandoli. A volte si aggrappava alle
liane che pendevano dagli alberi e si dondolava tra gli spruzzi d'acqua. Questa
danza poteva durare 10 o 15 minuti». E se la maggior parte degli animali fugge
davanti al fuoco, gli scimpanzé spesso si fermano ad ammirarlo. Osservazioni
che hanno spinto Goodall a chiedersi se non sia possibile che questi
comportamenti siano dettati da meraviglia e soggezione. E se dovessero essere
capaci di provare questo genere di sentimenti e comunicarli tra di loro, perché
escludere che possano sviluppare una sorta di religione? Non può passare inosservata
nemmeno la consapevolezza della morte che hanno gli elefanti, osservati diverse
volte in atteggiamenti del tutto simili ai funerali umani. L'etologa Cynthia
Moss ha osservato un branco di elefanti seppellire con frasche e vegliare fino
all'alba il corpo di una femmina uccisa dai bracconieri.
http://www.lettera43.it/fatti/gli-scimpanze-potrebbero-avere-la-loro-religione_43675236952.htm
Insomma, gli animali sarebbero molto meno
distanti da noi di quanto siamo portati a pensare”.
CURIOSITA':
...come saranno questi primati in un
prossimo lontano futuro? Forse al nostro posto, come quelli descritti dallo
scrittore Pierre Boulle nel romanzo: "Il pianeta delle scimmie"
(1963) ed adattato per lo schermo in numerose pellicole cinematografiche di
successo?
MLR
Fonti:
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
Nessun commento:
Posta un commento