DIVENIRE UNIVERSALE A VELOCITÀ MOLTEPLICI
del Dott. Miguel Lunetta
RIASSUNTO
Dopo Aver accennato alla teoria del divenire di Eraclito,
abbiamo cercato di estenderne i concetti innestandoli al lavoro pubblicato
nella Physics Essays sotto il
titolo "Manipolazione
dell'elettrodinamica" in cui il
coefficiente α, compreso nell'intervallo aperto dei
numeri razionali, permette l'applicazione di qualsiasi gamma di velocità. In
questo modo la teoria di Eraclito si accresce dell'estensione a tutte le
velocità dell'universo, cioè rimane filosoficamente e fisicamente definito
il " divenire universale ".
I.
ERACLITO
( Efeso, 535 a. C.-Efeso, 475 a. C.)
Ê stato uno dei maggiori pensatori presocratici. Il suo
stile oracolare e la frammentarietà nella quale ci è giunta la sua opera hanno
reso particolarmente difficile la comprensione del suo pensiero.
Tanto Aristotele che Socrate hanno definito Eraclito
"l'oscuro" per la sua conclamata cripticità. Eraclito influenzò in
vario modo i pensatori successivi: da Platone allo stoicismo, la cui fisica
ripropone in gran parte la teoria eraclitea del
logos (1) .
Della vita di Eraclito si hanno pochissime notizie, mentre
della sua opera sono sopravvissuti, attraverso testimonianze, soltanto pochi
frammenti. Nacque in una famiglia aristocratica (2) , il padre era un
discendente di Androclo, il fondatore di Efeso, e possedeva mezzo stadio di
terra ed una coppia di buoi. Nonostante discendesse da una famiglia di nobile
origine, ad Eraclito non interessavano né la fama né il potere né la ricchezza,
infatti, nonostante fosse il primogenito e avesse diritto al titolo onorifico
di basileus (che per i greci era la
massima autorità di rango imperiale), rinunciò ad esso in favore del fratello
minore (3).
Quando il re di Persia Dario, dopo aver letto il suo
Libro Sulla Natura, lo invitò a corte promettendogli grandi onori
(4) , Eraclito rifiutò rispondendogli
che, mentre "tutti quelli che vivono sulla terra sono condannati a restare
lontani dalla verità a causa della loro miserabile follia "(che per il
filosofo consisteva nel placare l'insaziabilità dei sensi e l'ambizione al
potere), lui invece era immune dal quel
desiderio e rifuggiva ogni privilegio, fonte d'invidia, restando a casa
sua accontentandosi di poco. Venne anche aspramente criticato dai suoi
concittadini quando riusci a convincere il tiranno Melancoma ad abdicare per
andare a vivere nei boschi, ad aperto contatto con la natura (5) .
Visse in solitudine nel tempio di Artemide ove, stando a
quanto scrisse Diogene Laerzio , mise a disposizione i suoi scritti di natura
criptica affinché vi si accostassero solamente i meritevoli, ma anche
rifuggendo le critiche che lo accusavano di ambiguità verso chi lo voleva
comprendere. (6) .
Sempre Diogene Laerzio scrive che dopo questi fatti la sua
fama crebbe così tanto che molti si fecero suoi seguaci e furono chiamati
"eraclitei". (7)
La deposizione del libro nel tempio conferma anche il suo
temperamento aristocratico, essendo quello un
gesto volto a proteggerlo dalla massa degli umani. (8) Vivendo per lo più isolato, Eraclito
trascorse gli ultimi anni prima della morte sui monti, cibandosi di sole
piante, adottando una dieta strettamente vegetariana. (9)
Durante l'eremitaggio sui monti, si ammalò di idropisia
e tornando nella città per curarsi, in forma di enigma chiese ai medici
se fossero capaci di "far tornare la siccità dopo un'inondazione" ma
poiché quelli non lo comprendevano, si seppellì volontariamente sotto
dello sterco animale, sperando che l'umore evaporasse. Da questo aneddoto si narrano cinque versioni leggermente diverse.
Nella prima, appunto dopo essersi
seppellito morì all'età di sessant'anni. ˃ ˃ (10) Ermippo di Smirne Racconta invece:" che egli chiese ai
medici se qualcuno fosse capace di essiccare l'umore vuotando gli intestini ma
alla loro risposta negativa, si distese al sole e ordinò a dei ragazzi di
ricoprirlo di sterco animale. Stando così disteso, il secondo giorno mori e fu
seppellito nella piazza ˃ ˃ (11)
Neante di Cizico invece racconta che il filosofo non essendo
più riuscito a staccarsi lo sterco di dosso e divenuto irriconoscibile per la
deformità, fu divorato dai cani. E' possibile dunque che la causa di morte di
Eraclito, sia stata proprio l'asfissia nello sterco di mucca. (12) (13)
Eraclito per il suo pessimismo , seguendo una tradizione antica esposta
nei Dialoghi di
Luciano di Samosata , venne definito il "filosofo del pianto",
in contrapposizione a Democrito, detto "filosofo del riso". (14)
Dell'opera di Eraclito ci rimangono testimonianze e
frammenti sparsi, in forma di aforismi
oracolari (15) . Secondo le interpretazioni dei sui scritti, Eraclito
manifesta un atteggiamento filosofico che potremmo definire
"iniziatico", ritenendo infatti di non poter essere compreso dalla
moltitudine.
Eraclito è comunemente passato alla storia come il
"filosofo del divenire" (16) .
RIPORTIAMO ORA, SALTANDO LA PARTE PRETTAMENTE TECNICA PER
SPECIALISTI (CHE PROSEGUE DOPO), LA CONCLUSIONE DEL DOTT. MIGUEL LUNETTA PER
CHI VUOLE FERMARSI ALLA PARTE FILOSOFICA CLASSICA:
III.
CONCLUSIONE
Sulla scia della nota 16. Di G.Reale, Eraclito è passato
alla storia del pensiero filosofico come autore della formula “tutto
scorre”(panta rhèi) che sintetizza il concetto dell’eterno divenire. In esso il
parametro “velocità” è chiaramente costante e unidirezionale.
Mediante il nostro studio del capitolo II in cui la costante
α è inclusa
nell’intervallo aperto dei numeri razionali
(1/c)<α<∞
Induciamo che il divenire di Eraclito è esteso a tutte le
velocità dell’universo, cioè filosoficamente e fisicamente rispecchia il
divenire universale.
1. Eraclito, Frammenti,
Introduzione, p. XXV, a cura di Francesco Fronterotta, BUR, 2013.
2. I Presocratici.
Testimonianze e frammenti, Gabriele
Giannantoni, ZELLER MONDOLFO, La
Filosofia dei Greci, p.179.
3. Diogene
Laerzio, Vite dei Filosofi, IX6. Tratto da I Presocratici.Testimonianze e Frammenti.
4. Diogene
Laerzio, V ite dei Filosofi, IX 13.
5. Clemente
Alessandrino, Stromata, 1, 65.
6. Diogene
Laerzio, Vite dei Filosofi, IX6. Tratto da I Presocratici.Testimonianze e Frammenti.
7. Diogene
Laerzio, Vite dei Filosofi, IX6 tratto da
I Presocratici.Terstimonianze e Frammenti.
8. Eraclito
su filosófico.net.
9. Indro Montanelli, Storia dei Greci, Capitolo XI, Eraclito. BUR, 2010 (prima ed.
1959).
10.Diogene Laerzio,
Vite dei Filosofi , IX3. Tratto da
I Presocratici. Testimonianze e Frammenti.
11 .. Diogene Laerzio,
Vite dei Filosofi, IX4. Tratto
da I presocratici.Testimonianze e
Frammenti.
12.Focus supplementare,
Morte e immortalità n º 41, p.50.
13.Francesco Rende,
Vieni la filosofia puo salvarti la vita,
2013.
14. Il filosofo che piange e il Filosofo Che Ride, URL consultato il 22 dicembre 2013.
15.Diogene Laerzio, I
Presocratici. Testimonianze e frammenti,
IX5, p. 195.
16.G. Reale: << Per Eraclito Le cose non
Annone Realtà se non appunto Nel perenne divenire. E QUESTO Senza Dubbio
l'Aspetto della Dottrina di Eraclito divenuto Più celebre, tosto fissato Nella
formula "tutto Scorre" (panta Rhei) >> (da Il pensiero antico, p.23, Vita e Pensiero, Milano 2001, ISBN
88-343 -0700-1).
biblio: Wikipedia
VI RIPROPONIAMO ORA IN INGLESE LO STUDIO DEL DOTT. MIGUEL
LUNETTA DIRETTAMENTE CORRELATO ALL'INTRODUZIONE SUL PENSIERO ERACLITEO.
PRECISIAMO CHE IL PRESENTE STUDIO E 'DEDICATO A FISICI
SPECIALISTI ED E' STATO PUBBLICATO SULLA RIVISTA PHISICS ESSAY vol. 26, pag. 3. (2013)
II. MANIPULATION OF ELECTRODYNAMICS
M. Lunetta
Abstract: We
show, in this study, how it is possible to manipulate some basic quantities of
the electromagnetic field to obtain superluminal velocities. So, by starting
from the inertial force, thru the superluminal carrier, we can obtain
superluminal photon acceleration. As per luminal case, in the superluminal
also, the vector S maintains unchanged its modulus ad infinitum, in free space
by means of the inertial force action. The key of velocity rank consists of the
value α, constant specified in an open interval of the rational numbers. © 2013
Physics Essays Publications.
Résumé:
Nous montrons, en cet etude, comment il est possible manipuler quelques
grandeurs essentielles du champ électromagnetique pour obtenir vitesses
superlumineuses. Ainsi, a partir de la force inertielle, moyennant le porteur
lumineux, nous puvons obtenir l’accelération du photon superlumineux. De même
que dans le cas lumineux le vecteur S conserves inaltéré son module ad
infinitum, dans l’espace vide moyennant l’action de la force inertielle. La clé
de variation de vitesse est donnée par α, constante spécifiée dans un
intervalle ouvert des nombres rationnels.
Key words :
bubble, M-theory, distortion of de Broglie’s wave packet, inertial force,
superluminal carrier, photon acceleration, Schrödinger equation, Poynting
vector, force of the superluminal electromagnetic field.
I.
INTRODUCTION
Two Baylor
University Physicists, Gerald Cleaver and Richard Obousy(1) theorize in
ScienceDaily(May 8, 2009) that, manipulating the space-time dimensions around a
spaceship with a massive amount of energy, it would create a bubble that could
push the ship faster than speed of light.
Such massive energy was estimated by
Cleaver and Obousy to be equivalent to the entire mass of Jupiter being
converted in energy.
Other
scientists believe that a new theory, called M-Theory,takes string theory one
step farther and states that the strings actually vibrate in an 11-dimensional
space. It is this 11th dimension that the Baylor researchers believe could help
propel a ship faster than the speed of light.
In our
study we think that it is possible to obtain communications at velocity faster
than the speed of light, by manipulating electromagnetic parameters, by virtue
of inertial force and the Poynting vector.
Descrição:
Descrição: Digitalizar0001By considering the distortion of a de Broglie’s
wave-packet, as it travels through space(2),
that as the wave packet travels onward, it
grows broader and the velocity of its left hand edge L is less than the
velocity of its right hand edge R, since the velocity of the particle is not a
well defined quantity, but has an uncertainty Δvx.
The
velocity of the point P is called group velocity and it can be shown to be
equal to vm = pm/m = h/(mλm),
(1)
where m
stands for mass of particle-like wave. The peak p does not travel with the same
velocity as the peak P of the envelope, but with greater velocity vm = c.
(2)
This is the
velocity of the Fourier component with the average wavelength λm, and it is
called the phase velocity of the wave packet. Waves are continually emerging
from L and disappearing into R.
Under the
action of the inertial force(3) FIN, the particle is maintained in uniform
motion, by means of microscopic impulses given at intervals of the quantized
half-wavelength λ/2 = h/2p.
(3)
The group
velocity of de Broglie’s wave(4)
vg = dE/dp = p/m= v (4)
as a whole
travels with the particle speed v.
The
individual waves travel throughout the group velocity with the much higher
speed c2/v.
II.
SUPERLUMINAL CARRIER
We state as
general solution of the Schrödinger Time Dependent Wave Equation, the wave
function(5)
ψ(z,t) =
ρ(z/ћc)αcexp[-2i(kz-ωt)],
(5)
where the
constant α is included into the open interval of the rational numbers
(1/c)
< α < ∞.
(6)
The Eq.(5)
is a Schrödinger Time Dependent Equation (STDE) that can be solved to obtain
the potential of superluminal carrier. The use of Eq.(5), whenever
nonrelativistic equation, is consistent with the superluminal regime because we
introduced the coefficient α defined in (6). This argument is a replay to the
criticism of the Reviewer (D) as well as to the statement of the authors
Eisberg & Resnick(21) in the book Quantum Physics, where they wrote at
page 180:
“We can’t
hope that the Schrödinger equation be valid when applied to a particle with
relativistic velocity”.
Solution of
Eq.(5) gives the potential of superluminal carrier
VSLC =
-2hν+(2p2/m)[αc(αc-1)/(4k2z2)-(iαc/kz)-1] (7)
and its
total energy
E=hν=-(VSLC/2)+(p2/m)[αc(αc-1)/(4k2z2)-(iαc/kz)-1]. (8)
The group
velocity dE/dp, which coincides with the photon velocity, will be
vg=2c[αc(αc-1)/(4k2z2)-(iαc/kz)-1]. (9)
III. PHOTON
ACCELERATION
Acceleration
of the group velocity of photon will be
aPH=dvg/dz
=2iαc2/kz2-αc2(αc-1)/k2z3. (10)
Eq.(10)
shows that the superluminal photon acceleration decreases with an increase in
the second power of the propagation distance, but increases in its third power.
So, any
manipulation of the superluminal emitting, or receiving devices, must to take
into account the mathematical balance
expressed by the Eq.(10).
IV.
ELECTROMAGNETIC PLANE WAVE
We suppose that, in free space, the Cartesian
components of the electric field E and magnetic field B satisfy(5,6) the wave
equation
Δ2ψ-(1/v02)(∂2ψ/∂t)=0 (11)
where
v0=αc/√(μ0ε0) (12)
says(7)
that the electric and magnetic fields propagate by waves with this velocity,
c=2.997925x108
ms-1
is the
speed of light,
μ0=(4x10-7±10-8)Hm-1 (13)
is the
permeability of free space(8),
ε0=(8.854185x10-12
± 10-8)Fm-1
(14)
is the
conductivity of free space(9).
Eq.(11) has
the plane wave solutions
ψ=exp[i(kz-ωt)] (15)
where
k = ω/v0
=[√(μ0ε0)]ω/(αc) (16)
is the wave
number,
ω=2πc/λ
(17)
is the
angular frequency, and λ is the wavelength.
Now, if we
consider a wave propagation in one direction only, say, the Z direction, the
fundamental solution will be
ψ(z,t)
=Aexp[i(kz-ωt)]+Bexp[-i(kz+ωt)]. (18)
V. INERTIAL
FIELD
By
including the contribution of inertial force FIN(10)dependent on the recently
described inertial field VIN(3) we have from Lex Secunda of Newton:
(d/dt)p =
FN + FIN
(19)
here FN is
the Newtonian force.
If there is
no applied force, the term FN vanishes, and
Eq.(19) becomes
(d/dt)mv =
ћc/z2.
(20)
In
superluminal regime there are no relativistic effects. In fact, if we apply,
for instance, the relativistic correction to the mass m, we obtain
m =
m0/√(1-v2/c2). (21)
Since from
(12)
v2 = v02
=
α2c2/(μ0ε0),
the Eq.(21)
becomes
m=m0/√[1-α2c2/(μ0ε0)c2]
=
m0/√[1-α2/(μ0ε0)]
= constant,
and
(d/dt)mv
=v(dm/dt) +m(dv/dt)
= zero
+m(dv/dt).
(22)
Integration
of (20) between the lower limits v0 and zero, for v and t, respectively, gives
v = v0 +
VIN/p
(23)
or
ћc/(mvz) =
v-v0 ..
(24)
By
substituting p from de Broglie’s hypothesis(11)
λ =
h/p
(25)
the Eq.(24)
becomes
v =v0 +
[(cλ)/(2πz)]
(26)
which can
be written as
v = v0 + c/(kz).
(27)
If the
particle starts from rest, the Eq.(27) will give
kz =
ct/z.
(28)
VI.
METHODOLOGY
Let write
the wave equation in form of Eq.(18) representing the particle motion for the
case of one-dimensional wave, and the Schrödinger equation
-[ћ2/(2m)](∂2ψ/∂z2)+VSL(z)ψ
=
iћ(∂ψ/∂t)
(29)
generalized
by inclusion(12) of the potential energy VSL(z).
By
introducing in Schrödinger Time Dependent Wave Equation (29) the potential
VSL(z), the wave function (18), its second space derivative
(∂2ψ/∂z2)=-Ak2exp[i(kz-ωt)-Bk2exp[-i(kz+ωt)] (30)
and the
time derivative
(∂ψ/∂t)=-iωAexp[i(kz-ωt)]-iωBexp[-i(kz+ωt)] (31)
one can
obtain
[-ћ2/(2m)]{-k2[Aei(kz-ωt)+Be-i(kz+ωt)]}+[Aei(kz-ωt)+Be-i(kz+ωt)]VSL(z)
=
iћ{-iω[Aei(kz-ωt)+B-i(kz+ωt)]}. (32)
By
eliminating the common factor ψ(z,t), and considering that
p=ћk, ћ=h/(2π),
ω=2πν, hν=E,
the Eq.(32)
becomes
p2/(2m) +VSL(z) =
E, (33)
from what
the group velocity is
dE/dp = v0
and, thru
(12):
dE/dp =
(αc)/√(μ0ε0). (34)
VII.
POYNTING VECTOR
The energy
flow is represented(13) by the Poynting vector
S = [c/(4π)](ExH) (35)
which, in
superluminal regime, is
S =
[(αc)/(4π)](ExH)
(36)
where α is
defined by (6).
The vector
S has dimensions of energy flow per unit time per unit area in a direction n by
means of S∙n. Besides, since E and H are rapidly varying quantities, it is the
mean value of S that has physical significance(14,15,16)
SAVE =
(1/2η)(Ex2+Ey2)
=[(A2+B2)/2η]│E│2 (37)
where │E│is
the peak magnitude of the sinusoidal electric field vector. We postulate that,
as per luminal case, in the superluminal also, the vector S maintains unchanged
its modulus ad infinitum, in free space, by means of the inertial force action.
VIII.
DISCUSSION
From
Eq.(34) it is evident that the group velocity coincides with the velocity of
superluminal photon. Besides, since Eq.(33) may be written
VSL(z) = hν
– p2/(2m),
(38)
we may
obtain, from (38), the force of superluminal electromagnetic field on the
particle of mass m:
FSL = -
∂zVSL(z)
(39)
= - ∂z [-(m/2)(z2/t2)
=
(mz)/t2 (40)
or, from
(12),
FSL =
(m/t)v0
=
(m/t)[(αc)/√(μ0ε0)].
(41)
IX.
CONCLUSION
We think
that results shown in this paper must be considered an essential starting point
only. The consequences attributable to the superluminality of electromagnetic
phenomenon must be, obviously, evaluated for each specific circumstance where
it occur.
In all the
cases, this short study, far of being a synthetic treatise, it is a simple and
useful embryo to be applied and developed in the whole body of electrodynamics.
Finally, we
must emphasize, that this study want to be a contribution for paying attention
to the more and more urgent necessity of reaching technical means that allow,
thru suitable devices, a deeper knowledge of the universe.
Acknowledgments
We are
grateful to anonymous Reviewers (A), (B) and (D) for their highly constructive
criticism and suggestions, thru which we rectified and improved many details of
the revised manuscript.
1G. Cleaver
& R. Obousy,Science Daily( 2009)
2K.R.Atkins,
John Wiley & Sons, Inc., 567- 568(1965).
3M.
Lunetta, Physics Essays 16, 345(2003)
4Thomas
Brown, John Wiley & Sons, Inc. N.Y., Chapmann & Hall
Ltd.,London,120 (1940).
5M.Lunetta,Physics
Essays19, 7(2006)
6John David
Jackson, John Wiley & Sons, Inc.,N.Y.∙London∙Sydney, 203(1962).
7Enrico Persico, Nicola Zanichelli Editore, 265(1960).
8Charles
Oatley, Cambridge University Press, London∙N.Y.∙Melbourne, 230(1976).
9Ibid.
10M.
Lunetta, Physics Essays18, 165(2005).
11Leonard
I.Schiff, Mc Graw-Hill Book Company, N.Y.∙St. Louis∙San Francisco ∙ London ∙
Mexico ∙ Panama ∙ Sydney ∙ Toronto ∙ OGAKUSHA Company, LtD. ∙ Tokyo, 3rd
Edition, 3(1955).
12E.
Schrödinger, Ann.Physik 79, 361,489(1926),81,109(1926).
13John David
Jackson,John Wiley &Sons, Inc.,N.Y.∙London∙Sydney, 190(1962).
14Miles V.
Klein, John Wiley & Sons, Inc., N.Y.∙ London∙ Sydney∙ Toronto,
526(1970).
15C.A.
Coulsen and A.Jeffrey, Alan Jeffrey and Iaim Adamson, Longmann∙ London∙
N.Y,120(1977).
16Ramo
& Winnery, John Wiley & Sons, New York, 282(1958).
17George
Arfken, Academic Press (New York San
Francisco London)
799(1970).
18Ian
Sample, , guardian.com.uk, 22Sept 2011.
19Dennis
Overbye, The New York Times, Nov. 18, 2011.
20Richard
Gray, Telegraph.co.uk, 21 Jan. 2012
21R.Eisberg
& R. Resnick, John Wiley & Sons,Inc.,180(1974).
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