mercoledì 4 dicembre 2013

MARCO TODESCHINI : LO SCIENZIATO DEL FUTURO



di: Massimo Teodorani

da: Spaziodinamica e psicobiofisica:

Dallaltro versante la scienza ufficiale anche quella dei giorni nostri se si fa eccezione per pochi centri di eccellenza sparsi in qua e in là nel mondo, nega in maniera fideistica e antiscientifica lesistenza di fenomeni del genere, preferendo trincerarsi dietro il fragile velo di un paradigma scientifico ormai in pezzi, che sta in piedi solo ed esclusivamente per il sistema politico-economico e istituzionalmente religioso che lo alimenta e lo vuole ancora funzionante. Nonostante questo, menti eccelse, coraggiose e determinate, proprio come quella di Todeschini, proseguono indipendentemente al puro e semplice scopo di creare una scienza al servizio dellumanità, una scienza comprensibile a tutti e unificata in tutte le sue branche.


Todeschini dedicò tutta la vita a lanciare la palla, quella palla che nessuno o quasi prima di lui aveva avuto il coraggio di maneggiare. Noi adesso dobbiamo raccoglierla e, dopo avere studiato a fondo pregi e difetti delle teorie più recenti riguardanti sia la struttura dellUniverso che i meccanismi fisiologici e psichici che regolano la vita degli esseri viventi, dobbiamo sviluppare analiticamente tutta la parte matematico-sperimentale, allo scopo soprattutto di risolvere i problemi la cui essenza era stata ben compresa con abile e impareggiabile sintesi da Marco Todeschini. In tal modo potremmo essere in grado di sviluppare una nuova tecnologia, e non solo espandere le nostre conoscenze astratte sulla natura della realtà. La tecnologia è il miglior vettore per trasmettere la scienza direttamente alle masse. E noi nellUniverso esistiamo non solo per conoscerne i meccanismi, ma anche per usarli in maniera tale da vivere una vita completa, fatta non solo di pensiero, ma anche di azione diretta. Sicuramente altri nellUniverso sono riusciti in questo intento. Forse si potrebbe partire dal progetto di Todeschini sul suo motore a forza propulsiva centrifuga, e vedere cosa riusciamo a ottenere con una tecnologia più aggiornata di 60 anni?

Concludiamo questa breve digressione sullopera di Todeschini direttamente con le sue parole che   riassumono tutti i risultati raggiunti dalla Spaziodinamica e dalla Psicobiofisica:
«Scoperto il primo bivio davanti al quale si è trovata la scienza moderna [seguire la via di Cartesio o seguire la via di Newton], ho scartate entrambe le vie in cui si biforcava e seguendo invece il filo di Arianna delle sensazioni, sono giunto ai seguenti eccezionali risultati: 1) Ho identificato tutti i fenomeni fisici in particolari movimenti di spazio fluido e ne ho dedotte tutte le leggi da quella basilare della fluidodinamica. 2) Ho riformato il metodo sperimentale di Galileo, ampliandolo sino a considerare non solo i fenomeni fisici oggettivi, ma anche quelli spirituali che sorgono nel soggetto osservatore. 3) Ho scoperto la meravigliosa tecnologia elettronica di tutti gli organi del corpo umano. 4) Ho dato le dimostrazioni scientifiche che non esistono solo realtà materiali, ma esistono anche quelle spirituali che dominano e splendono nellUniverso intero».
Cè da sperare che in un futuro più o meno prossimo qualcun altro abbia il fegato di mettere a punto una così imponente architettura scientifica, e di lottare tenacemente affinché le idee della nuova scienza possano farsi strada in una società tuttora decadente sia sul piano morale che ecologico bisognosa di riappropriarsi della vita nella più profonda accezione del termine. Noi non siamo robot asserviti come qualcuno vorrebbe farci diventare, noi siamo esseri di spirito calati in un corpo nellambito di un misterioso meccanismo che solo una scienza completamente riformata e moralizzata potrà risolvere. Al servizio dellumanità nella sua interezza, certamente non di lobby di potere.
La resistenza contro qualunque nuova idea è proporzionale al quadrato della sua importanza

Bertrand Russell


CHI E’ MASSIMO TEODORANI:


Massimo Teodorani, astrofisico di Cesena, ha lavorato presso gli osservatori di Bologna e Napoli occupandosi dal punto di vista osservativo interpretativo di varie fenomenologie eruttive di tipo stellare, in particolare delle protostelle di tipo FU Orionis e di stelle Novalike.
Successivamente, al radiotelescopio di Medicina del CNR ha svolto ricerche sulla riga spettrale dell'acqua a 22 GHz in candidati pianeti extrasolari. In parallelo alla ricerca astrofisica ha condotto ricerche in fisica dei plasmi atmosferici con particolare interesse per il "fenomeno luminoso di Hessdalen", dove come direttore scientifico ha svolto diverse missioni sul campo. Svolge tuttora ricerche teoriche nel campo del progetto SETI e prosegue la sua ricerca sulla fisica dei fenomeni luminosi anomali.

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