di:
Massimo Teodorani
da: Spaziodinamica e psicobiofisica:
“Dall’altro versante la scienza ufficiale – anche quella dei giorni nostri – se si fa eccezione per pochi centri di eccellenza sparsi
in qua e in là nel mondo, nega in maniera fideistica e antiscientifica l’esistenza di fenomeni del genere, preferendo trincerarsi
dietro il fragile velo di un paradigma scientifico ormai in pezzi, che sta in
piedi solo ed esclusivamente per il sistema politico-economico e
istituzionalmente religioso che lo alimenta e lo vuole ancora funzionante.
Nonostante questo, menti eccelse, coraggiose e determinate, proprio come quella
di Todeschini, proseguono indipendentemente al puro e semplice scopo di creare
una scienza al servizio dell’umanità, una scienza
comprensibile a tutti e unificata in tutte le sue branche.”
Todeschini
dedicò tutta la vita a “lanciare la palla”, quella palla che nessuno o quasi prima di lui aveva avuto
il coraggio di maneggiare. Noi adesso dobbiamo raccoglierla e, dopo avere
studiato a fondo pregi e difetti delle teorie più recenti riguardanti sia la
struttura dell’Universo che i meccanismi
fisiologici e psichici che regolano la vita degli esseri viventi, dobbiamo
sviluppare analiticamente tutta la parte matematico-sperimentale, allo scopo
soprattutto di risolvere i problemi la cui essenza era stata ben compresa con
abile e impareggiabile sintesi da Marco Todeschini. In tal modo potremmo essere
in grado di sviluppare una nuova tecnologia, e non solo espandere le nostre conoscenze
astratte sulla natura della realtà. La tecnologia è il miglior vettore per
trasmettere la scienza direttamente alle masse. E noi nell’Universo esistiamo non solo per conoscerne i meccanismi, ma
anche per usarli in maniera tale da vivere una vita completa, fatta non solo di
pensiero, ma anche di azione diretta. Sicuramente altri nell’Universo sono riusciti in
questo intento. Forse si potrebbe partire dal progetto di Todeschini sul suo “motore a forza propulsiva centrifuga”, e vedere cosa riusciamo a ottenere con una tecnologia
più aggiornata di 60 anni?
Concludiamo
questa breve digressione sull’opera di Todeschini
direttamente con le sue parole che riassumono tutti i risultati raggiunti dalla Spaziodinamica e dalla
Psicobiofisica:
«Scoperto il primo bivio
davanti al quale si è trovata la scienza moderna [seguire la via di Cartesio o
seguire la via di Newton], ho scartate entrambe le vie in cui si biforcava e
seguendo invece il filo di Arianna delle sensazioni, sono giunto ai seguenti
eccezionali risultati: 1) Ho identificato tutti i fenomeni fisici in
particolari movimenti di spazio fluido e ne ho dedotte tutte le leggi da quella
basilare della fluidodinamica. 2) Ho riformato il metodo sperimentale di
Galileo, ampliandolo sino a considerare non solo i fenomeni fisici oggettivi,
ma anche quelli spirituali che sorgono nel soggetto osservatore. 3) Ho scoperto
la meravigliosa tecnologia elettronica di tutti gli organi del corpo umano. 4)
Ho dato le dimostrazioni scientifiche che non esistono solo realtà materiali,
ma esistono anche quelle spirituali che dominano e splendono nell’Universo intero».
C’è da sperare
che in un futuro più o meno prossimo qualcun altro abbia il fegato di mettere
a punto una così imponente architettura scientifica, e di lottare tenacemente
affinché le idee della nuova scienza possano farsi strada in una società
tuttora decadente sia sul piano morale che ecologico bisognosa di
riappropriarsi della vita nella più profonda accezione del termine. Noi non
siamo “robot asserviti”
come qualcuno vorrebbe farci diventare, noi siamo esseri di spirito calati in
un corpo nell’ambito di un
misterioso meccanismo che solo una scienza completamente riformata e
moralizzata potrà risolvere. Al servizio dell’umanità
nella sua interezza, certamente non di lobby di potere.
“La resistenza contro qualunque
nuova idea è proporzionale al quadrato della sua importanza”
Bertrand Russell
CHI E’ MASSIMO TEODORANI:
Massimo Teodorani, astrofisico di Cesena, ha lavorato
presso gli osservatori di Bologna e Napoli occupandosi dal punto di vista
osservativo interpretativo di varie fenomenologie eruttive di tipo stellare, in
particolare delle protostelle di tipo FU Orionis e di stelle Novalike.
Successivamente, al radiotelescopio di Medicina del CNR ha
svolto ricerche sulla riga spettrale dell'acqua a 22 GHz in candidati pianeti
extrasolari. In parallelo alla ricerca astrofisica ha condotto ricerche in
fisica dei plasmi atmosferici con particolare interesse per il "fenomeno
luminoso di Hessdalen", dove come direttore scientifico ha svolto diverse
missioni sul campo. Svolge tuttora ricerche teoriche nel campo del progetto
SETI e prosegue la sua ricerca sulla fisica dei fenomeni luminosi anomali.
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