sabato 3 agosto 2013

IL GENIO ITALIANO...E LE SUE APPLICAZIONI...

RICEVIAMO DAL DOTT. COTELLESSA DI ENEA UN ESEMPIO PRATICO DI APPLICAZIONE DEL BREVETTO:

765
RM2012A000637
Procedimento di Analisi di Immagini Acquisite da Strumenti di Indagine, per la Differenziazione, Classificazione e Interpretazione degli Oggetti all'Interno del FOV, e Sua Applicazione per la Correzione delle Pseudo-Tracce in Rivelatori di Tracce Nucleari.
Cotellessa Giuseppe
Italia
13-12-2012
ENEA

ESSENDO UN'APPLICAZIONE AVANZATA DI NOTEVOLE INTERESSE, LO EVIDENZIAMO IN QUESTO POST SPECIFICO.

MLR


“Ad esempio l'applicazione dell'invenzione del brevetto trattato nel blog di Marco La Rosa



 potrebbe  essere utilissimo se utilizzato dal veicolo sub Towfish. L’uso appropriato del brevetto potrebbe potenziare la qualità ed il numero di risultati che si potrebbero ottenere con il prototipo sperimentale di ricerca Towfish

Giuseppe Cotellessa. (ENEA)

“CATANIA - L'Università degli Studi di Catania in prima linea per la tutela dell'ambiente. Per difendere le riserve marine siciliane arriva "Towfish", un veicolo sub finalizzato alla prevenzione dei rischi legati ai territori costieri e ai mari. Protagonista è l'ateneo catanese che con l'unità di ricerca del dipartimento di Ingegneria Industriale - Meccanica applicata alle Macchine, coordinata dal professore Rosario Sinatra e composta anche dal professor Michele Lacagnina e dai ricercatori Alessandro Cammarata e Gabriele Fichera, stanno operando grazie ai Progetti strategici Italia-Malta 2007-2013 finanziati dall'Unione Europea. "Biodiversity and Sustainable Development in the Strait of Sicily" è il progetto in cui si sta sviluppando "towfish", un veicolo rimorchiato subacqueo contenente tutti i sensori necessari per analizzare l'acqua del mare del Canale tra Malta e la Sicilia, in particolare nelle aree protette marine del "Plemmirio" di Siracusa, Isole Pelagie, e di Malta.


DOTAZIONI DI TOWFISH - Il veicolo è dotato di una fotocamera per medusa, di una fotocamera VPR e di una strobo-luce per il rilevamento di plancton, di un sensore CDT (conducibilità, profondità, temperatura), di un sensore di nitrati e di un sensore di idrocarburi. Quattro attuatori muovono le ali principali, il timone e lo stabilizzatore di poppa del towfish. Un mezzo subacqueo che, una volta realizzato, consentirà di svolgere operazioni di monitoraggio, prevenzione e riduzione dell'inquinamento aria-acqua nel Canale di Malta collegato alle attività di trasporto marittimo ed in particolar modo all'operatività delle navi che trasportano sostanze pericolose e nocive, ma anche di quelle che esercitano attività commerciale, come la pesca, ma anche il turismo ed il diporto.

OBIETTIVI DEL PROGETTO - Il progetto si propone inoltre di creare strumenti operativi utili a limitare gli effetti nocivi generati dall'inquinamento dello stretto di Sicilia. Grazie al sistema di misurazione biofisico, rivolto alla rilevazione del rischio di perdita di biodiversità dello stretto di Sicilia e di valutazione economica delle conseguenze causate alle comunità rivierasche, a supporto di amministratori locali, autorità portuali ed operatori del traffico marittimo. Tra le finalità anche una gestione più equilibrata e consapevole del traffico marittimo in ottemperanza a quanto previsto dalle convenzioni internazionali, dalle direttive comunitarie e dalle rispettive normative nazionali italiane e maltesi per conciliare, quindi, gli interessi di un funzionamento fluido del trasporto marittimo con la tutela dell'ambiente.

PROTOCOLLO STANDARD COMUNE PER IL MONITORAGGIO - Il progetto consentirà di ottenere diversi risultati: analisi quali-quantitativa del traffico marittimo dell'area transfrontaliera e stima dei costi generati da tale traffico sull'ambiente marino e costiero; della stima del potenziale inquinante del traffico marittimo e stato dell'arte dei sistemi di monitoraggio dell'inquinamento marino; elaborazione di un protocollo standard comune per il monitoraggio degli effetti del traffico marittimo sull'ambiente marino e costiero; realizzazione di tecnologie integrate di supporto al monitoraggio, trasferimento e raccolta dati attraverso un towfish equipaggiato con sensori per la misurazione degli inquinanti e dei parametri fisici e biologici delle acque; realizzazione di una piattaforma informatizzata di gestione del traffico marittimo.

PARTNER DEL PROGETTO - Capofila del progetto, che si concluderà il 23 gennaio 2015, l'Arpa Sicilia - sezione di Siracusa diretta dal direttore Gaetano Valastro. Partner coinvolti le Aree marine protette "Plemmirio" di Siracusa e "Isole Pelagie" di Lampedusa, l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Green Life soc. coop. ar.l. e l'Università di Catania per la Sicilia; University of Malta (UIOI-MOC, International Ocean Institute - Malta Operational Centre e Department of Mechanical Engineering) e Gal Xlokk per Malta.

The CM2 family of towfish includes two versions, the Standard and the DeepTow. Each version incorporates dual frequency operation, with a choice of two configurations, DF (100/325kHz) and EDF (325/780kHz).

For general survey tasks DF towfish are often the most useful. In 100kHz mode the search swath is up to 1000m wide, useful for searching for larger objects such as wrecks or freight containers. In 325kHz mode it is usually possible to distinguish such objects as mooring ropes, anchor chain, anchors, scour marks, pilings, crab pots, rocks (down to the size of a briefcase or less), as well as differences in seabed texture.


The CM2 Standard towfish. Specifications

EDF towfish offer the highest resolution. Like the DF towfish they offer 325kHz operation out to 150m. The EDF's 780kHz frequency gives the most detailed images, very useful for positively identifying an object first located at 325kHz.

The choice between Standard and DeepTow versions depends on the intended typical working depth and on the size of the towing vessel. Both versions are rated to 2000m but the Standard towfish can be launched and recovered by one man and is the first choice for any work down to a 100m depth, particularly from survey launches or similar small boats.


The CM2 DeepTow towfish. Specifications

The DeepTow, with its extra weight, is designed for use on larger survey ships, typically in conjunction with long, larger diameter tow cables.

Note that the complex HF sonar transducer configuration in both types of towfish is unique to C-MAX. It produces powerful, flat-topped transmit and receive beams complemented by additional coverage below the towfish. This gives wide high quality images and enhanced immunity from surface reflections.



C-MAX's unique towfish beam pattern

All of the towfish models feature:

Digitally controlled dynamically-optimised gain profile
Automatic towfish altitude measurement
Seabed proximity alarm
Breakaway mechanism with a safety link
Adjustable depression angle for the transducers
Water temperature sensor

35 commenti:

  1. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    Il gesto di una donazione benefica di Berlusconi per permettere le realizzazioni applicative dell'invenzione del genio del Dott. Giuseppe Cotellessa sarebbe bellissimo, e nobiliterebbe Berlusconi non solo davanti agli italiani, ma davanti al mondo intero.

    Matteo Attene

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  2. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    Sono ancora una bambina.

    Spero di riuscire a far uso delle nuove realizzazioni applicative in campo medico dell'invenzione del genio del Dott. Giuseppe Cotellessa quando sarò grande e casomai ne avessi bisogno.


    Giulia Attene

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  3. RISPOSTA COMMENTO DEL DOTT. COTELLESSA:

    Considerando il commento del 5-8-2013 ore 12:31 di Matteo Attene, nell'ipotesi assurda di un gesto nobilissimo di generosità da parte di BerlusConi, che lo renderebbe famoso in tutto il mondo, potrei subito utilizzare la somma (dipende anche dalla quantità) per far sviluppare un software nuovo ad una ditta di professionisti di analisi dell'immagine per far realizzare in tempi rapidi i grafici tridimensionali che sono risultati molto utili per conseguire i risultati sperimentali ottenuti nell'ambito dell'analisi delle tracce nucleari con i rivelatori di tracce nucleari a stato solido.
    Finora non avendo la disponibilità del nuovo software, ovviamente ancora inesistente, per costruire ciascuno dei grafici tridimensionali ho dovuto impiegare circa 8 mesi per acquisire manualmente tutti i dati sperimentali che ho utilizzato per ricostruire il grafico tridimensionale.
    E' stato necessario anche un bel pò di tempo per incominciare a capire come potevano essere utilizzati i grafici tridimensionali per risalire alla natura degli oggetti reali a partire dall'analisi degli oggetti virtuali ricostruiti nelle immagini acquisite dal sistema di lettura.

    In modo alternativo, se non avviene il miracolo di Berlusconi o chi per lui, dovrei preparare una tesi per un dottorato di ricerca e trovare uno studente in grado di programmare, in modo comunque da riuscire a realizzare l'automatismo del software.

    Oppure se l'ENEA riesce a stipulare un contratto di Licenza con un'azienda interessata alle realizzazioni applicative del procedimento, si potrà comunque riuscire a realizzare lo stesso il primo passo dell'automatismo tramite sviluppo di software innovativo.

    Altra alternativa sarebbe ottenere un finanziamento dai programmi dei bandi di ricerca offerti dalla Comunità Europea.

    In ogni modo si tratta sempre di processi che andranno per le lunghe e bisogna procedere per tentativi.

    Per applicare il procedimento fisico-matematico agli altri campi di interesse, come ad es. al campo della radiodiagnostica medica, è necessario far dialogare sia i medici esperti sia le aziende di costruzione degli apparecchi radiografici.
    I medici esperti per comprendere quali sono i principali problemi nell'interpretazione delle lastre radiografiche analizzati per stilare referti di diagnosi.
    Le aziende costruttrici di apparecchio radiografici per incominciare a realizzare dei prototipi per incominciare a verificare il gradi di miglioramento nell'applicazione del nuovo procedimento fisico-matematico alla diagnosi delle patologie mediche.

    Giuseppe Cotellessa

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  4. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    Se si considerano alcuni casi di scoperte ed invenzioni scientifiche del passato a volte ci si meraviglia che lo stesso Newton prima di pubblicare la teoria della gravitazione universale abbia atteso circa 20 anni, che dalla scoperta della molecola del DNA alla comprensione che la molecola del DNA rappresentava il deposito delle informazioni genetiche del singolo individuo siano trascorsi circa cento anni, che le scoperte delle leggi sui meccanismi di trasmissione dell'eredità scoperte Mendel sono state ignorate per decine d'anni, non ci si deve poi meravigliare che anche l'invenzione del Dott. Giuseppe Cotellessa dovrà attendere molto tempo prima che si incominci a comprenderla.
    Non bisogna farsi illudere che attualmente la quantità delle informazioni e la velocità di ricambio delle stesse siano sinonimo di crescita veloce dell'umanità.
    Bisogna sempre tenere ben presente che quanto costituisce una rivoluzione intellettuale fa sempre fatica per essere compresa ed accettata, soprattutto se cambierà il modo di vedere il mondo che ci circonda.
    Perchè spesso ci si lamenta, ma fa anche comodo la situazione scomoda.
    Non tutti sono disposti ad effettuare una rivoluzione intellettuale a cominciare dal cambiamento di vedere in modo diverso nella propria mente il mondo che ci circonda al fine di cambiare in modo reale la situazione che viviamo e che ci crea sofferenza ed insicurezza.
    La durata della Terra è stata valutata in qualche miliardo d'anni. Chi poteva immaginare che si sarebbe sviluppata la forma di esistenza umana senza volontà diretta consapevole dell'uomo?
    Per quello che possono gli uomini cercano di esercitare la loro volontà sugli altri e sul mondo esterno, ma come paradosso non è che sono stati i singoli individui che hanno potuto decidere di esistere.
    E' stato certamente il genio del Dott. Giuseppe Cotellessa a scoprire l'interessantissima invenzione, ma per assurdità l'esistenza del Dott. Giuseppe Cotellessa è stata decisa da altri.
    Come si vede il funzionamento delle vicende umane è un groviglio di decisioni di tanti protagonisti, spesso con legami incomprensibili tra loro.

    Fabio Muccichini

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  5. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL.

    Ho potuto notare che i mass media tendono a dare più importanza ai singoli individui considerati come idoli da acclamare o condannare che all'analisi delle idee. Si considerano attualmente importanti nella società i singoli come Berlusconi, Totti, Beppe Grillo, un campione di Formula 1. I mass media tendono a incidere poco profondamente sulla influenza delle idee negli individui, perchè tendono più a provocare una reazione emotiva che a fornire un ragionamento rigoroso che può avere invece più influenza nel grado di accettazione da parte di chi ascolta. Un tempo si dava importanza alle idee politiche, economiche. Il trascorrere impercettibile del tempo ha sgretolato tutto. Una domanda non insignificante da porsi è quale idea non basata sui risultati scientifici potrà superare la prova del trascorrere del tempo?
    Oltre alle differenti idee politiche, che oggi sono diventate sbiadite, tanto è vero che c'è un'alleanza per l'appoggio al governo tra PDL e PD (evento impensabile 10 anni fa) ci sono altre differenti professioni nelle fedi religiose. Per il momento queste differenze non sembrano costituire motivo di attrito tra gli uomini. C'è da sottolineare che c'è da augurarsi che i problemi economici in Italia saranno superati. Altrimenti quando si acuiranno i problemi di pura sopravvivenza, ogni pretesto potrebbe essere buono per riaprire antiche problematiche mai completamente chiarite.
    L'invenzione del genio del Dott. Giuseppe Cotellessa, dato che rappresenta un modo oggettivo per interpretare al posto dell'elaborazione cerebrale visivamente gli oggetti reali attraverso l'analisi degli oggetti virtuali delle immagini, o qualunque situazione fisica o economica riconducibile ad immagine, può aiutare gli uomini in generale ad evitare gli errori dovuti alla superficialità di interpretazione comuni dovuti alle componenti di soggettività ed emotività della mente umana, che possono influenzare sia le persone molto istruite che quelle poco istruite.


    Federica Muccichini

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  6. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    Ho riflettuto sul commento di Alessandro Traversini dell'11-7-2013 ore 13,10 sul blog .http://marcolarosa.blogspot.it/2013/04/il-genio-italiano-nonostante-tuttonon-e.html.
    Alessandro, esperto in economia e commercio, ha trovato interessante l'applicazione dell'invenzione del genio del Dott. Giuseppe Cotellessa nel suo campo.
    In effetti i risultati economici sono il risultato della combinazione sia di decisioni a livello macro da parte del governo che di decisioni a livello micro da parte del singolo individuo.
    In entrambi i casi l'applicazione dell'invenzione del Dott. Giuseppe Cotellessa può risultare utile.
    Quando si ottiene un risultato insoddisfacente in campo economico significa senza ombra di dubbio che la teoria ed il modello adottato non sono stati adeguati.
    Sicuramente significa che il procedimento matematico adottato per interpretare i dati sensibili relativi alla gestione del sistema economico non sono stati all'altezza della situazione.
    Questa analisi critica fa sperare che l'applicazione dell'invenzione del Dott. Giuseppe Cotellessa permetterà di migliorare la gestione economica futura dell'Italia e soprattutto dimostrerà agli operatori stranieri in campo economico che anche in Italia è rimasta viva la capacità importante a livello di innovazione originale dei procedimenti anche rispetto al resto del panorama internazionale.

    Si creerà in questo modo l'immagine di un'Italia capace di sviluppo innovativo di idee anche in campo economico, che ridurrà il peso della rappresentazione dell'Italia da parte di singoli individui, che poi, col passare del tempo, vengono a deludere sia gli italiani che gli operatori stranieri.




    Angela Pascucci

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  7. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    Ho sentito che Obama ha dato ordine di allontanamento del personale americano nelle ambasciate di alcuni paesi arabi per paura di attentati dal momento che i componenti di Al Qaeida hanno sviluppato un esplosivo liquido non rilevabile, che dopo essere sciolto nell'acqua, viene fatto riassorbire dai vestiti dell'attentatore:
    L'invenzione del genio del Dott. Giuseppe Cotellessa sarà in grado di rilevare questo nuovo tipo di esplosivo liquido non rivelabile dai rivelatori attualmente esistenti?



    Agostina Salaris

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  8. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    Il commento di Federica Muccichini del 6-8-2013 ore 18:15 è molto importante perchè fa comprendere che gradualmente si sta sviluppando un sistema di gestione mondiale basata su criteri oggettivi. Ad es. l'introduzione del redditometro è un tentativo di oggettivare il comportamento del contribuente.
    Nell'epoca del passato la componente soggettiva dell 'individuo era molto importante. Basta pensare ai grandi del passato come Alessandro Magno, Annibale, Giulio Cesare che grazie alle loro eccezionali doti sono stati capaci di imprese memorabili. Nel passato è stato un desiderio comune quello di conquistare altri territori e sottomettere altre popolazioni. Per riuscire in queste imprese è stato determinante la componente soggettiva individuale fino ad epoche recenti come il caso dell'imperatore francese Napoleone Bonaparte.
    L'invenzione del genio del Dott. Giuseppe Cotellessa si spinge nella direzione dell'oggettività in quanto è un sistema alternativo al sistema umano di interpretazione degli oggetti visibili ed invisibili all'occhio umano attraverso l'acquisizione e l'analisi di immagine.
    Questo fa comprendere che l'eliminazione dei comportamenti soggettivi singoli assurdi potrà comportare la creazione di un nuovo ordine mondiale che dovrebbe garantire la creazione di una società più equa e funzionale.
    Da questo punto di vista sarebbe conveniente per ciascun singolo individuo qualificare al massimo grado la propria preparazione culturale e ridurre l'importanza che si attribuisce agli idoli dello spettacolo e dello sport.
    E' conveniente prendere coscienza che il singolo individuo probabilmente dovrà confrontarsi nel futuro facendo uso delle proprie capacità soggettive con dei sistemi basati su criteri soggettivi.
    Nello sport e nella musica sono ancora fondamentali la componente soggettiva adeguatamente valorizzata, ma nella gestione della società si dovrebbe affermare la componente oggettiva per evitare il ripetersi di situazioni di gravi crisi economiche e di instabilità a livello mondiale.
    Il caso più emblematico recente di un comportamento soggettivo irresponsabile da parte dell'organo di governo è la Grecia, dove la popolazione sta pagando le conseguenze di una crisi e recessione molto dura, anche se non ha proprie responsabilità



    Fabio Muccichini

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  9. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA:

    PRIMA PARTE

    Precisazioni in merito al commento di Agostina Salaris del 7-8-2013 ore 16:56.

    Come si può comprendere bene leggendo il testo seguente, il problema della garanzia della sicurezza dalle minacce terroristiche di varia natura è molto complesso e non ancora completamente risolto.

    L'invenzione brevettata di cui si parla nel blog dovrebbe essere la benvenuta per capire bene in quale modo può contribuire a risolvere in modo efficace il problema della prevenzione degli attentati terroristici.

    Giuseppe Cotellessa

    III. MINACCE DI NATURA CHIMICA E BIOLOGICA: MECCANISMI DI RILEVAZIONE

    25. Recentemente si sono moltiplicate le notizie circa un nuovo, o un rinnovato, interesse ad

    acquisire armi chimiche e biologiche da parte dei tradizionali gruppi terroristici che agiscono a

    livello internazionale. Alcuni importanti esponenti del governo statunitense hanno dichiarato

    pubblicamente che lo “sponsor” del terrorismo, Osama Bin Laden, avrebbe cercato di reperire armi

    chimiche, biologiche e nucleari per colpire obiettivi occidentali. Il Programma di ricerca sul

    terrorismo con ADM (WDM Terrorism Research Program) del Monterey Institute elenca una serie

    di episodi, avvenuti tra il 1997 e il 2004, nei quali il nome di Al Quaida è stato associato alle armi

    CBRN. I riferimenti attualmente inseriti nell’elenco sono un’ottantina. Sebbene gli stessi autori

    ammettano che il grado di affidabilità delle fonti varia, l’esistenza stessa di una lista del genere è di

    per sé allarmante.. Anche la recente recrudescenza del movimento Aum Shinri Kyo in Giappone è

    un fatto che desta preoccupazione, date le conoscenze tecniche che alcuni degli adepti rimasti

    fedeli al gruppo possono vantare e data la possibilità dell’esistenza di depositi, non ancora

    scoperti, di agenti CB o dei relativi precursori.

    26. Il rilevatore ideale di sostanze chimiche e biologiche dovrebbe essere in grado di rispondere

    a una lunga serie di requisiti, e cioè essere poco costoso e di facile uso, di pronto impiego

    (portatile), capace di rilevare tutti i patogeni pericolosi, identificarli in tempo reale e sulla base di

    diversi tipi di campioni, essere utilizzabile per la rilevazione a distanza di sicurezza e, aspetto

    ancor più importante, essere infallibile.

    SEGUE SECONDA PARTE...

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  10. RISPOSTA COMMENTO DEL DOTT. COTELLESSA

    SECONDA PARTE

    27. I rischi di falsi positivi (rilevazione di una minaccia non esistente) e di falsi negativi (mancata

    rilevazione di una minaccia reale) sono evidenti. Per potere offrire un orientamento ai responsabili

    politici e rassicurare l’opinione pubblica è necessario che il dispositivo sia affidabile. Chi lo progetta

    deve trovare un equilibrio tra la necessità di un meccanismo sensibile da un lato e il rischio di falsi

    allarmi, dall’altro, con tutte le conseguenze che ciò comporta.

    28. Finora il sensore perfetto non è ancora stato inventato. Tuttavia sono state sviluppate

    diverse tecnologie per la rilevazione degli agenti chimici e biologici. La tecnologia del settore sta

    acquisendo un grado di innovazione e di sofisticazione crescente, anche se continua a presentare

    alcune carenze.

    A. RILEVAZIONE DI AGENTI BIOLOGICI

    29. Sia negli Stati Uniti che in Europa si sono moltiplicate le preoccupazioni per la minaccia

    costituita dal bioterrorismo. L’11 settembre ha segnato una svolta sul fronte della valutazione dei

    rischi per la sicurezza, mentre gli attentati all’antrace contro il sistema delle poste statunitensi nei

    mesi di settembre e di ottobre 2001 hanno rappresentato un secondo avvertimento che è costato

    la vita a cinque persone, tra i 22 casi diagnosticati, senza che sia stato possibile individuare i

    responsabili. La diagnosi tempestiva ha certamente contribuito a limitare il numero totale delle

    vittime, mettendo in luce l’utilità dei sistemi detect-to-treat. Tuttavia è stato necessario sottoporre a

    terapia 27.000 dipendenti delle Poste statunitensi (United States Postal Services –USPS) e i costi

    di decontaminazione di sole due strutture ammontavano a ben 300 milioni di dollari.

    167 CDS 05 E 6

    30. Come reazione a questi eventi, su entrambe le sponde dell’Atlantico sono state promosse

    misure volte a individuare metodi adeguati per la rilevazione di eventuali attacchi con agenti

    biologici. Gli USA hanno mostrato l’impegno maggiore con una nuova iniziativa globale

    denominata “Biodefense for the 21st Century”, lanciata nell’aprile 2004 dal Presidente Bush. In

    base a uno studio, dopo l’11 settembre i fondi di bilancio complessivamente stanziati per la difesa

    da agenti biologici sono aumentati di sedici volte, da 305 milioni di dollari nell’esercizio 2001 a

    circa 5 miliardi di dollari per gli esercizi 2004, 2005 e 2006. L’incremento dei finanziamenti destinati

    alla ricerca nel settore della difesa da agenti biologici del National Institute of Health è ancora più

    sorprendente: essi sono aumentati di 34 volte dal 2001 al 2006. Per contro, il governo britannico

    nel bilancio 2003 ha stanziato 260 milioni di sterline per misure di lotta contro il rilascio di agenti

    biologici.

    SEGUE TERZA PARTE...

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  11. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA:

    TERZA PARTE

    ...31. I terroristi mostrano interesse negli agenti biologici a causa della loro virulenza, tossicità,

    trasmissibilità e del loro potere letale. Gli agenti biologici presentano costi di produzione

    relativamente bassi, sono in alcuni casi prontamente reperibili e non hanno rilevanti problemi di

    stoccaggio e di trasporto. Inoltre, accanto ai patogeni naturali organizzazioni terroristiche

    potrebbero tentare di usare organismi geneticamente modificati. Gli esperti ritengono che tossine,

    nell’ordine fino a un migliaio, potrebbero essere ottenuti a partire da fonti naturali o genetiche,

    anche se non tutte sarebbero utilizzabili come armi biologiche. Gli agenti patogeni sono

    difficilmente rilevabili: sono incolori e inodori e hanno tempi di incubazione che vanno da 48 ore

    per l’antrace respiratorio a 21 giorni per la febbre Q. Il periodo di incubazione è allo stesso tempo

    un vantaggio e un inconveniente; un vantaggio perché apre un periodo-finestra che consente di

    mettere in quarantena e di curare le persone infette e di vaccinarne altre; un inconveniente perché

    spesso è difficile individuare la patologia. Nello stadio iniziale molte malattie presentano una

    sintomatologia simile a quella dell’influenza. Pertanto i pazienti tendono a seguire il loro normale

    ritmo di vita, un comportamento che nel caso di malattie trasmissibili potrebbe condurre a una

    contaminazione diffusa. Trattamenti e/o vaccini esistono per la maggior parte delle patologie

    causate da agenti usati nella guerra biologica (vedi il documento Informazioni supplementari 186

    CDS 05). La tempestiva detezione di un attacco è fondamentale per consentire il dispiegamento di

    meccanismi di reazione e, in particolare, l’adozione di contromisure sanitarie.

    32. Attualmente nel settore della rilevazione biologica non esistono tecnologie di rilevazioneprotezione

    (“detect-to-protect”). Gli strumenti disponibili sono generalmente di dimensioni piuttosto

    grandi, lenti e costosi. Più lo strumento è affidabile, più tempo occorre per identificare un

    determinato pericolo. Pertanto l’obiettivo principale della rilevazione di agenti biologici è di fare

    scattare l’allarme entro tempi sufficientemente brevi da permettere ai soccorritori di mantenere più

    basso possibile il numero delle vittime. In altre parole, l’obiettivo è quello di guadagnare tempo.

    33. Esistono strumenti e tecnologie diverse, ma nessuno, usato singolarmente, offre una difesa

    sufficiente nel caso di un attacco. Per questo motivo le strategie di biodifesa tendono a combinare

    diversi livelli di rilevazione. Un primo livello è costituito da rilevatori a distanza, il secondo da

    rilevatori puntuali e, infine, la raccolta di dati epidemiologici può integrare e completare l’impiego

    dei biosensori.

    SEGUE QUARTA PARTE...

    RispondiElimina
  12. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    QUARTA PARTE

    34. La tecnologia dei sensori è l’esempio più immediato di strumentazione quando si parla di

    rilevazione di agenti biologici. Il problema maggiore è che gli agenti biologici hanno proprietà

    diverse, mentre molti sensori rilevano solo patogeni specifici. Pertanto ogni test deve essere mirato

    al riconoscimento di un patogeno specifico. Inoltre, talvolta anche un piccolo quantitativo di

    patogeno può provocare la malattia. In questi casi (ad esempio nel caso del patogeno della

    tularemia per provocare l’infezione sono sufficienti solo dieci batteri) i sensori devono essere

    sufficientemente sensibili per rilevare anche una minima presenza dell’agente patogeno.

    35. In caso di attacco biologico con il rilascio nell’atmosfera di un agente biologico da una fonte

    piuttosto remota, la rilevazione a distanza è una misura essenziale per fare scattare l’allarme

    sull’avvenuto attacco e consentire di adottare misure di reazione. Lo scopo dei rilevatori a distanza

    167 CDS 05 E 7

    è proprio quello di consentire l’allarme precoce. Diverse tecnologie, come il RADAR Doppler, il

    LIDAR (Light Detection and Ranging) [radar ottico] e il LIBS (Laser-Induced Breakdown

    Spectrometry) possono essere impiegate per la rilevazione a distanza degli agenti biologici. Esse

    utilizzano onde radio o tecniche di riflessione della luce per la rilevazione della presenza di

    patogeni nelle nuvole. In generale tuttavia queste tecnologie trovano impiego nel settore militare e

    hanno una grado di efficienza limitato.

    36. I recenti progressi conseguiti nella tecnologia applicata alla protezione civile nell’ambito della

    lotta contro il bioterrorismo sono incentrati in misura assai maggiore sullo sviluppo di nuovi e più

    efficienti rilevatori puntuali piuttosto che sulla rilevazione a distanza. L’obiettivo è avere a

    disposizione sistemi per la rilevazione e identificazione in loco di agenti biologici laddove si

    presume che un attacco sia avvenuto. JASON, un gruppo indipendente che offre servizi di

    consulenza al governo USA in materia di scienza e tecnologia applicate alla difesa, in uno studio

    sulla rilevazione di agenti biologici del 2003 ha individuato tre grandi tipologie di biosensori sulla

    base delle diverse modalità di funzionamento.

    37. Il monitoraggio ambientale consiste in controlli continui ed automatici dell’ambiente

    attraverso punti di rilevamento fissi. I sensori raccolgono campioni dell’aria che sono

    successivamente sottoposti a filtraggio, concentrazione e analisi. I sistemi di monitoraggio

    ambientale non sono attrezzati per l’identificazione certa delle sostanze patogene. Pertanto, nel

    caso venga rilevata un’anomalia, è necessario effettuare ulteriori controlli. Il sistema è

    relativamente economico, ma non consente di effettuare parallelamente più di un determinato

    numero di test. Le attività di ricerca e di sviluppo in questo settore si sono concentrate

    prevalentemente sulla rilevazione dell’antrace in quanto, a differenza di altri patogeni, la

    contaminazione con antrace è possibile solo a elevati livelli di concentrazione. Pertanto è

    relativamente facile rilevare l’antrace nell’atmosfera.

    38. Per prelievo di campioni si intende l’operazione di raccolta di saggi e la loro successiva

    analisi, o in loco o in laboratorio. I saggi vengono poi sottoposti all’analisi del DNA per individuare

    l’agente biologico utilizzato. Generalmente a tal fine si ricorre a un metodo chiamato polymerase

    chain reaction (PCR), reazione di polimerizzazione a catena. Il metodo può essere molto preciso

    nell’identificare in maniera specifica particolari agenti patogeni, ma è meno adatto a individuare

    agenti biologici nuovi. Inoltre, la raccolta dei campioni è un procedimento costoso che richiede

    l’impiego di molto personale. Attualmente si stanno sviluppando rilevatori più efficaci in grado di

    combinare la raccolta dei campioni con l’analisi PCR in loco.

    SEGUE QUINTA PARTE...

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  13. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA:

    QUINTA PARTE

    39. Il Biological Aerosol Sentry and Information System (BASIS) è un tipico esempio di sistema

    di prelievo di campioni. Il BASIS raccoglie campioni d’aria in determinati punti del territorio e a

    determinati intervalli di tempo affinché per stabilire sia il momento nel tempo sia il punto nello

    spazio nei quali è avvenuto il rilascio nell’ambiente. Un dispositivo di raccolta degli aerosol

    continuamente preleva, rileva il momento del prelievo e conserva i campioni prelevati. I campioni

    devono poi essere trasportati in un laboratorio fisso o mobile per l’analisi ed essere

    successivamente sottoposti all’esame PCR basato sul DNA per l’identificazione. Dispositivi BASIS

    sono stato utilizzati a Salt Lake City, nello Utah, per i Giochi olimpici invernali del 2002.

    40. Il programma BioWatch del Dipartimento USA per la sicurezza del territorio nazionale ha

    adottato elementi della tecnologia BASIS, ma a differenza di quest’ultima è un sistema che copre

    tutto il territorio nazionale e invece di usare un laboratorio mobile utilizza le strutture del Laboratory

    Response Network federale gestito dal Center for Disease Control and Prevention (CDC) (Centro

    per il controllo e la prevenzione delle malattie). BioWatch è stato istituito nel 2003 e funge da

    sistema nazionale di allarme precoce per la rilevazione rapida della presenza di materiale biologico

    nell’aria. Il sistema consiste in una rete di stazioni di raccolta di campioni collegate a una rete di

    sensori di rilevazione dell’inquinamento, installati dall’Agenzia per la tutela dell’ambiente. Le

    stazioni di monitoraggio BioWatch sono distribuiti su tutto il territorio degli Stati Uniti e sono attive

    24 ore su 24. Attualmente la rete consiste in stazioni strategiche ubicate in oltre trenta grandi città.

    167 CDS 05 E 8

    41. Il programma BioWatch è stato il primo tentativo di creare una rete ampia di rilevatori contro

    il bioterrorismo, una scelta che è stata tuttavia criticata per il costo elevato (53 milioni di dollari nel

    primo anno di operatività), la copertura limitata e la scelta dei siti per l’installazione dei sensori.

    Nell’ambito del nuovo programma Bio-Surveillance Program Initiative, annunciato

    dall’amministrazione Bush per l’esercizio finanziario 2005 il Dipartimento per la sicurezza del

    territorio nazionale prevede annunciato una revisione di BioWatch per tenere conto delle critiche.

    BioWatch riceverà finanziamento per un valore di 55 milioni di dollari nel 2005 che saranno

    utilizzati per l’ammodernamento degli apparecchi di rilevazione, per ampliare la copertura

    territoriale, collegare i sensori in un’unica rete nonché integrarli con altri meccanismi di

    monitoraggio.

    SEGUE SESTA PARTE...

    RispondiElimina
  14. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    SESTA PARTE

    ...42. Negli Stati Uniti stanno per essere sviluppate e testate con fondi stanziati dal Dipartimento

    per la sicurezza del territorio nazionale nuove tecnologie che potrebbero sostituire la prima

    generazione di rilevatori BioWatch. Un dispositivo della seconda generazione è denominato

    Sistema autonomo di rilevazione dei patogeni, Autonomous Pathogen Detection System (APDS),

    messo a punto dal Lawrence Livermore National Laboratory del Dipartimento per l’energia.

    L’APDS è in grado di provvedere sia al rilevamento che a una prima identificazione sul campo di

    almeno undici patogeni. I BAND sono un altro tipo di dispositivo attualmente in fase di

    sperimentazione (costi stimati non superiori a 25.000 dollari). Si tratta di strumenti di rilevazione

    robusti, quasi autonomi, in grado di identificare venti patogeni e tossine e rilevare quantità anche

    molto piccole, come 100 organismi oppure 10 nanogrammi, di una tossina. Prelevano campioni

    d’aria a intervalli più brevi che i rilevatori BioWatch attualmente in uso, li esaminano e inviano ogni

    tre ore dei rapporti sui risultati di questi controlli preliminari. I campioni risultati positivi devono

    comunque essere inviati a un laboratorio per un esame più approfondito. Il Rapid Automated

    Biological Identification System (RABIS) ha molte caratteristiche in comune con i rilevatori BAND,

    anche se funziona in maniera diversa: i rilevatori possono essere installati nei sistemi di

    riscaldamento e di climatizzazione degli edifici, rilevare gli agenti biologici in meno di due minuti e

    spegnere la ventilazione nel caso di emissione. Visto che le unità RABIS avranno un costo

    abbastanza elevato (il prezzo previsto dovrebbe aggirarsi attorno ai 50.000 dollari per unità)

    saranno impiegati probabilmente solo in poche infrastrutture sensibili, quali gli edifici istituzionali.

    43. Anche il Sistema di rilevazione dei rischi biologici delle Poste statunitensi (US Postal

    Service’s Biohazard Detection System BDS), che la Commissione ha avuto modo di vedere in

    funzione in occasione del suo viaggio negli Stati Uniti, combina il sistema della raccolta di campioni

    con un’analisi del DNA mediante PCR. In seguito agli attentati all’antrace nel 2001 le Poste

    americane hanno installato dispositivi di rilevazione dei rischi biologici (prezzo unitario: 250.000

    dollari) in 191 delle 282 strutture di smistamento della posta (entro dicembre 2005 la copertura

    sarà completa). Il sistema controlla la corrispondenza per rilevare tracce di antrace. Il BDS utilizza

    sistemi automatici basati su una rapida analisi PCR in loco di campioni di aerosol prelevati durante

    una delle prime fasi di trattamento della posta. Il dispositivo raccoglie campioni d’aria mentre la

    posta passa attraverso una macchina di obliterazione dei francobolli facendo precipitare il

    particolato contenuto nel campione in una base acquosa sterile. Il campione liquido viene iniettato

    in una cartuccia e sottoposto al match DNA. I risultati sono disponibili in loco in meno di un’ora.

    SEGUE SETTIMA PARTE...

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  15. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA:

    SETTIMA PARTE

    43. Anche il Sistema di rilevazione dei rischi biologici delle Poste statunitensi (US Postal

    Service’s Biohazard Detection System BDS), che la Commissione ha avuto modo di vedere in

    funzione in occasione del suo viaggio negli Stati Uniti, combina il sistema della raccolta di campioni

    con un’analisi del DNA mediante PCR. In seguito agli attentati all’antrace nel 2001 le Poste

    americane hanno installato dispositivi di rilevazione dei rischi biologici (prezzo unitario: 250.000

    dollari) in 191 delle 282 strutture di smistamento della posta (entro dicembre 2005 la copertura

    sarà completa). Il sistema controlla la corrispondenza per rilevare tracce di antrace. Il BDS utilizza

    sistemi automatici basati su una rapida analisi PCR in loco di campioni di aerosol prelevati durante

    una delle prime fasi di trattamento della posta. Il dispositivo raccoglie campioni d’aria mentre la

    posta passa attraverso una macchina di obliterazione dei francobolli facendo precipitare il

    particolato contenuto nel campione in una base acquosa sterile. Il campione liquido viene iniettato

    in una cartuccia e sottoposto al match DNA. I risultati sono disponibili in loco in meno di un’ora.

    44. Per la maggior parte dei dispositivi di prelievo di campioni l’identificazione deve essere fatta

    almeno parzialmente in laboratorio. Le normali procedure PCR richiedono tempo (generalmente da

    due a quattro ore), sono costose, a intenso impiego di personale e vanno eseguite da persone

    qualificate. Inoltre le tecniche basate sul DNA non possono essere utilizzate per la detezione di

    tossine perché queste ultime non posseggono DNA. Sono in fase di sviluppo tecniche PCR e altre

    tecniche di amplificazione nuove per accelerare il processo e per aumentare l’efficacia della

    rilevazione. Sta procedendo altresì la ricerca in materia di miniaturizzazione dei dispositivi di

    rilevazione.

    167 CDS 05 E 9

    45. La spettrometria di massa è una tecnica alternativa di identificazione dei patogeni. La tecnica

    è sensibile ed efficace ma i rilevatori sono ancora ingombranti, costosi (prezzi da 30.000 a 150.000

    dollari) e richiedono l’impiego di personale qualificato.

    46. I sensori a impiego rapido sono rilevatori mobili, spesso portatili, che offrono l’evidente

    vantaggio di potere essere utilizzati direttamente sul luogo del presunto incidente. Tuttavia la loro

    utilità è limitata poiché spesso rilevano solo determinati patogeni e non tutta la gamma dei possibili

    agenti. Ovviamente anche la dimensione ridotta e la maggiore maneggevolezza incidono

    sull’efficacia di questo tipo di apparecchio. La Commissione è stata sorpresa di apprendere dai

    funzionari dell’Ufficio per la gestione delle emergenze della Città di New York che la città ha vietato

    l’uso di questo tipo di biorilevatori portatili da parte del proprio personale di intervento perché

    ritenuti poco efficaci.

    47. Tra i dispositivi semplici e non selettivi (sensori che non sono in grado di identificare con

    precisione il patogeno rilevato) si possono annoverare i kit di rilevazione delle proteine e gli

    Aerosol Particle Sizers (APS), per l’analisi del particolato negli aerosol. Altri rilevatori semplici e

    disponibili in commercio sono i kit per il dosaggio immunologico e le strisce con indicatori

    colorimetrici. I kit per il dosaggio immunologico sono rilevatori che imitano il sistema immunitario

    umano con gli antigeni e gli anticorpi. Questi rilevatori sono a buon mercato (ad esempio 20 dollari

    per striscia di analisi usa e getta) e facili da usare. Tuttavia sono specifici per ciascun patogeno,

    presentano un’elevata percentuale di “falsi positivi” e sono poco sensibili, vale a dire che è

    necessario un numero di organismi maggiore per la rilevazione che per l’infezione. Esistono altresì

    strisce o dispositivi portatili che utilizzano test basati sul DNA.

    SEGUE OTTAVA PARTE...

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  16. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    OTTAVA PARTE

    48. Un esempio di sensore, basato sul DNA, è il Sistema avanzato portatile di analisi dell’acido

    nucleico (Handheld Advanced Nucleic Acid Analyzer - HANAA) sviluppato presso il Laboratori

    Lawrence Livermore. Grande più o meno come un mattone, il sistema è stato sviluppato per le

    forze impiegate in operazioni di soccorso, quali i vigili del fuoco e la polizia. Ogni apparecchio è in

    grado di analizzare quattro campioni alla volta, effettuano o lo stesso tipo di analisi su quattro

    campioni diversi o quattro diverse analisi su un campione unico. Il risultato del test con l’HANAA

    viene ottenuto entro trenta minuti, quindi assai più rapidamente rispetto ai tempi di attesa, di

    diverse ore e persino giorni, richiesti dal metodo della PCR che amplifica frammenti di DNA

    dell’agente fino a un livello in cui ne sono rilevabili le tracce.

    49. Le attività di ricerca e di sviluppo si concentrano attualmente sulla messa a punto di

    biosensori microelettronici miniaturizzati (lab-on-chip) che potranno essere usati in loco dal

    personale che presta il primi soccorsi. Questo tipo di sensori unisce su un unico chip gli

    immunodosaggi o gli esami basati sul DNA e la trasduzione del segnale per ottenere una lettura

    elettronica quantitativa diretta. Questo rilevatori presentano numerosi vantaggi: saranno poco

    costosi, facili da usare e rapidi e potranno unire diverse funzioni in un solo dispositivo prodotto in

    serie. Un’altra versione utilizzerà cellule viventi umane, animali o vegetali. Il principio alla base di

    questi biosensori cellulari è che il rilevatore reagisce alla presenza di un agente biologico come

    reagirebbe l’obiettivo contro il quale quest’ultimo è diretto, solo più rapidamente. Inoltre questi

    dispositivi saranno in grado di rilevare nuovi agenti patogeni.

    50. Oltre ai sistemi basati sui sensori la cui tecnologia, come ricordato in precedenza, deve

    essere ancora perfezionata esistono altri mezzi utili per migliorare l’architettura di rilevazione di

    agenti biologici detect-to-treat e che si basano sul coinvolgimento del mondo della sanità.

    51. Gli ospedali e le altre strutture mediche saranno probabilmente le prime istituzioni a prendere

    in carico le vittime di un attacco biologico. Una reazione appropriata e tempestiva a un attentato

    potrebbe pertanto dipendere da un’accurata diagnosi dei pazienti contaminati. Per questo motivo

    le professioni sanitarie potrebbero costituire un altro livello di rilevazione in quanto le loro

    osservazioni possono o sostituire o integrare i risultati ottenuti con i dispositivi di rilevazione. In

    diversi paesi lo sviluppo di sistemi di sorveglianza sindromica o di biosorveglianza mira a utilizzare

    al meglio questo importante patrimonio.

    167 CDS 05 E 10

    52. Per sorveglianza sindromica si intende l’operazione di raccolta e analisi dei dati statistici

    sulla salute, riguardanti in particolare i sintomi riferiti dai pazienti che si rivolgono alle strutture

    sanitarie. Concentrandosi sui sintomi piuttosto che sulle diagnosi confermate, la sorveglianza

    sindromica mira a rilevare eventi di bioterrorismo ancor prima di quanto non sia possibile fare

    attraverso i tradizionali sistemi di osservazione (vedi il grafico sulla cronologia nelle Informazioni

    supplementari 186 CDS 05 E). I sistemi di sorveglianza sindromica sottopongono regolarmente a

    monitoraggio tutta una serie di dati per rilevare bruschi mutamenti o anomalie che potrebbero

    segnalare la comparsa di una malattia. I dati possono essere relativi ai tassi di assenteismo

    scolastico o al lavoro, alle vendite di farmaci da banco (OTC), al numero delle chiamate ai servizi

    infermieristici, delle ammissioni ai reparti di pronto soccorso degli ospedali e alle relazioni dei

    medici su determinati sintomi o su lamentele dei pazienti.

    SEGUE NONA PARTE...

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  17. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    NONA PARTE

    53. Sistemi di monitoraggio di questo tipo sono già stati adottati nel Regno Unito e negli USA.

    Nel R.U. il Servizio sanitario nazionale (National Health Service) e l’Agenzia per la tutela della

    salute (Health Protection Agency) gestiscono il programma chiamato NHS Service Direct

    Syndromic Surveillance Project, l’unico sistema nazionale di sorveglianza sindromica esistente in

    Inghilterra e nel Galles. L’NHS Direct è un servizio di assistenza telefonica infermieristica che

    fornisce informazioni e consulenza in materia sanitaria a 6 milioni di utenti all’anno. La rete è stata

    originariamente creata per migliorare il rilevamento precoce delle epidemie influenzali. Nel

    dicembre del 2001 essa è stata ampliata per fungere da sistema di allerta nell’eventualità del

    rilascio deliberato di agenti chimici o biologici. Attualmente la rete provvede alla sorveglianza di

    dieci sindromi (influenza, tosse, diarrea, difficoltà respiratorie, problemi della vista, problemi agli

    occhi, comparsa di noduli, febbre, eruzioni cutanee e vomito). Se vengono rilevate delle anomalie

    rispetto ai trend storici, ad esempio dei picchi, il sistema fa scattare l’allarme di pericolo per la

    salute pubblica. Il costo annuale diretto di gestione del sistema di sorveglianza NHS Direct è

    stimato in 280.000 dollari. Il sistema è quindi relativamente economico e viene considerato

    tempestivo, rappresentativo e ragionevolmente efficiente.

    54. Negli Usa il Center for Disease Control (CDC) gestisce l’unico sistema nazionale americano

    di sorveglianza sindromica, BioSense. Il programma ha ottenuto notevoli finanziamenti dalla sua

    creazione nel 2003. La proposta per il bilancio federale presentata dal Presidente Bush prevedeva

    uno stanziamento di oltre 100 milioni di dollari per BioSense. Anche molte città e enti sanitari

    pubblici hanno recentemente investito fondi consistenti nei sistemi di sorveglianza sindromica. Per

    esempio, il Dipartimento della Città di New York per la salute pubblica e l’igiene mentale

    (Department of Health and Mental Hygiene) promuove uno dei programmi di sorveglianza

    sindromica più avanzato ad un costo annuale di 150.000 dollari, compresi i costi di manutenzione

    e le misure di routine post-allerta. Il Programma è stato illustrato alla Commissione durante la sua

    visita negli USA.

    55. La sorveglianza sindromica viene considerata uno strumento interessante per rilevare la

    comparsa, naturale o provocata, di pandemie. Il sistema è relativamente economico perché si

    avvale di reti e istituzioni esistenti e non è unicamente finalizzato alla rilevazione di atti di

    bioterrorismo avendo un carattere polifunzionale, rivolto ad esempio alla detezione di epidemie

    influenzali. D’altro canto la sorveglianza sindromica presenta anche delle carenze. Uno studio

    recente, condotto dal Centro per la sicurezza sanitaria nazionale e internazionale (Center for

    Domestic and International Health Security) della RAND, ha valutato l’utilità di questo tipo di

    sorveglianza segnalando il rischio, inerente a questo sistema, di produrre falsi positivi e di essere

    influenzato da fluttuazioni stagionali dovuti alla sindrome influenzale. E’ inoltre giunto alla

    conclusione che, in considerazione del fatto che si tratta di un metodo non sufficientemente

    sperimentato, le autorità sanitarie nell’immediato futuro farebbero bene ad adottare una certa

    cautela nell’investire in nuovi sistemi costosi di sorveglianza sindromica.

    SEGUE DECIMA PARTE...

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  18. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    DECIMA PARTE

    56. Gli organismi sentinella, cioè animali e piante utilizzati per rilevare la presenza di agenti,

    sono un’altra fonte potenziale di informazioni. Il cane, ad esempio, ha una capacità olfattiva quattro

    volte superiore all’uomo. Inoltre, recentemente l’esercito americano, durante l’operazione di

    167 CDS 05 E 11

    invasione dell’Iraq, ha usato dei piccioni in prima linea per la rilevazione di agenti chimici e

    biologici, essendo questi uccelli più sensibili dell’uomo a determinati agenti. Le possibilità da

    sfruttare in questo settore sono molte e si stanno attualmente compiendo studi per verificare come

    inserire questi sistemi di rilevazione nell’architettura complessiva. Le opportunità che si aprono in

    questo campo vanno dal monitoraggio dell’andamento dei dati veterinari alle tecniche avanzate di

    ingegneria genetica che consentono alle cellule vegetali di segnalare la presenza di determinati

    agenti.

    57. La rilevazione di agenti biologici probabilmente è uno dei settori più difficili per quanto

    concerne la rilevazione CBRN. Nessuna tecnologia attualmente disponibile da sola è sufficiente a

    proteggere la popolazione. Nel caso dello scoppio di un’epidemia provocata deliberatamente la

    disponibilità di vaccini e di assistenza è di importanza fondamentale. Eppure, confrontati con la

    relativa scarsità delle misure sanitarie di lotta contro gli agenti della guerra biologica, i governi

    hanno adottato politiche diverse, in particolare per quanto riguarda la costituzione di scorte di

    vaccini e la definizione delle categorie che all’interno della popolazione da vaccinare di routine.

    Negli Stati Uniti il programma BioShield, per il quale sono stati stanziati 5,6 milioni di dollari, ha

    come obiettivo la costituzione di vaste scorte dei farmaci più importanti, di vaccini e altri presidi

    medici per la difesa contro gli agenti biologici, anche se le misure di attuazione del programma

    sono state recentemente ridimensionate.

    SEGUE UNDICESIMA PARTE...

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  19. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    UNDICESIMA PARTE

    B. RILEVAZIONE DI AGENTI CHIMICI

    58. Le sostanze chimiche tossiche che possono essere impiegate in un attentato si dividono in

    agenti per la guerra chimica, comuni sostanze chimiche di produzione industriale e prodotti chimici

    a uso speciale. Di norma i timori legati al terrorismo chimico riguardano l’impiego di agenti

    concepiti per la guerra chimica, come gli agenti vescicanti (mostarda solforata o HS e lewisite o L),

    agenti nervini (GB e VX), gli aggressivi enzimatici (cianuro di idrogeno o AC, cloruro cianogeno o

    CK e arsine o SA) e gli agenti pneumotossici o soffocanti (cloropicrina o PS, clorica o CI2 e

    fosgene).

    59. La rilevazione di agenti chimici era tradizionalmente appannaggio del settore militare e le

    capacità attualmente disponibili sono in gran parte frutto della ricerca compiuta in tale settore. Gli

    agenti chimici presentono minori difficoltà di rilevazione rispetto a quelli biologici. E’ già oggi

    possibile rilevare la presenza anche di singole molecole, ma ciò deve avvenire comunque in un

    laboratorio opportunamente attrezzato. I sistemi attualmente utilizzati non corrispondono alle

    esigenze ideali di difesa della popolazione civile: o non sono abbastanza sensibili, o non sono

    mobili o richiedono a chi li usa una qualche formazione per potere essere manovrate

    correttamente.

    60. Un’indagine di mercato sui dispositivi di rilevazione disponibili in commercio, condotta cinque

    anni fa, ha indicato 148 strumenti di rilevazione ad uso militare e civile (primi soccorsi).

    Generalmente i prezzi vanno da 10.000 dollari per gli strumenti portatili a 20.000 dollari per i

    dispositivi fissi. I dispositivi di seguito elencati sono quelli più comunemente usati, anche se

    nessuno rappresenta la soluzione ideale. Le squadre di primo soccorso usano solitamente carta

    chimica di rilevazione o, in alcuni casi, spettrometri a mobilità ionica (IMS) o rilevatori che

    associano alla tecnologia IMS la rilevazione acustica delle onde superficiali per poter dare l’allarme

    precoce. Se il risultato della rilevazione risulta positivo occorre un’ulteriore conferma mediante

    l’uso di tecnologie di laboratorio più sofisticate che richiedono un tempo più lungo, tra le sei e le 48

    ore. La cromatografia gassosa (GS) combinata con la spettrometria di massa (MS) è il metodo

    standard di identificazione e di rilevazione quantitativa degli agenti chimici. Esistono modelli

    portatili di rilevatori GS/MS e si sta lavorando a una loro ulteriore miniaturizzazione.

    61. Gli indicatori colorimetrici, basati su tecniche di rilevazione degli enzimi, sono lo strumento

    più semplice tra i mezzi di rilevazione degli agenti chimici. Sono disponibili per chi deve intervenire

    in prima linea, sono economici, rapidi e facili da usare. Consistono in un indicatore di acidità167

    SEGUE DODICESIMA PARTE

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  20. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    DODICESIMA PARTE

    CDS 05 E 12

    basicità di carta che cambia colore quando viene esposto a determinati agenti presenti in forma

    liquida o in aerosol. Gli indicatori di questo tipo tendono facilmente a produrre falsi positivi in

    presenza di sostanze comunemente presenti nella vita quotidiana, come ad esempio il fumo. Si

    tratta fondamentalmente di dispositivi di prima allerta che, per avere una conferma, vanno integrati

    da analisi condotte in laboratorio. Lo stesso principio colorimetrico viene utilizzato per i rilevatori

    formati da un tubo nel quale viene immesso vapore o un gas. Questi sistemi sono specifici per i

    diversi agenti e richiedono quindi un tubo diverso per ciascun agente, scelto tra 160 tubi di reagenti

    specifici diversi. Ciononostante i tubi di rilevazione sono frequentemente utilizzati dal personale di

    primo intervento per la loro economicità e facilità di impiego.

    62. Le forze militari statunitensi, nonché le forze speciali HAZMAT, utilizzano rilevatori di carta

    M8 e M9. La carta M8 viene impregnata con gocce del liquido sospetto e individua gli agenti

    cambiando colore entro trenta secondi dall’esposizione. La carta M9 ha il retro adesivo in modo da

    consentire la sua applicazione su indumenti e attrezzature.

    63. La spettrometria a mobilità ionica (Ion Mobility Spectrometry IMS) è un altro sistema di

    rilevazione puntuale mediante dispositivo portatile. Utilizza un campo magnetico per riconoscere le

    differenze di velocità degli ioni ed è stato miniaturizzato al punto da non compromettere in alcun

    modo il livello di risoluzione. Il principio trova applicazione in molti sistemi di rilevazione in uso, in

    particolare perché resiste bene alla contaminazione e presenta un limitato margine di errore in

    termini di falsi positivi. Generalmente il tempo di risposta è molto breve (qualche minuto) ma

    dipende dalla concentrazione dell’agente. I rilevatori IMS costano circa 10.000 dollari.

    64. Il rilevatori finlandesi M86 e M90 nonché l’Improved Chemical Agent Monitor (ICAM) e l’APD

    2000 utilizzano la tecnologia IMS ed sono disponibili anche per le forze di pronto intervento civile.

    Sono in grado di rilevare e identificare gli agenti più comunemente utilizzati a fini bellici. Esistono

    anche dispositivi stand alone che consentono una rilevazione e identificazione assai precisa.

    65. Il sistema di rilevazione acustica delle onde superficiali (Surface Acoustical Wave Detection

    SAW) costituisce una scelta preferita delle forze di primo intervento a causa del suo prezzo

    relativamente contenuto. Il sistema è anche in grado di rilevare contemporaneamente agenti di

    natura diversa. I rilevatori SAW utilizzano cristalli di quarzo piezoelettrici rivestiti di polimeri che

    assorbono determinati composti chimici. Grazie all’impiego di una serie di sensori diversi questa

    tecnica attribuisce un segnale caratteristico a ciascun agente chimico. Il limite massimo di tale

    processo di assorbimento è allo stesso tempo il limite della sensibilità del rilevatore. Infine, altre

    molecole, casualmente assorbite, possono compromettere l’esito della rilevazione.

    66. Il SmallCAD è un rilevatore di vapori chimici portatile, ultraleggero, operato con pile e

    combina l’IMS con la tecnologia SAW per ottenere una maggiore sensibilità e ridurre la

    percentuale di falsi allarmi. E’ in grado di identificare una seria di agenti chimici e misura i livelli di

    concentrazione in meno di un minuto. Viene commercializzato ad un prezzo di 30.000 dollari.

    SEGUE TREDICESIMA PARTE...

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  21. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    TREDICESIMA PARTE

    67. La spettroscopia di massa, di norma usata in congiunzione con la cromatografia gassosa

    (GC-MS), consiste nella scissione di una molecola e nella successiva accelerazione dei suoi

    frammenti carichi, la cui traiettoria viene curvata in un campo magnetico. Pur essendo assai

    sensibile e capace di analizzare campioni misti, la tecnologia attualmente non è riducibile a

    dimensioni che permettano di utilizzarla in sistemi mobili. Inoltre è costosa e richiede luna

    preparazione dei campioni prima di eseguire l’analisi, che richiede comunque la presenza di

    personale qualificato. Pertanto non viene usata nei sistemi di rilevazione destinati alle squadre del

    soccorso civile. La sua precisione è rilevabile anche dal fatto che è l’unica tecnica riconosciuta per

    l’analisi in loco dalla Convenzione sulle armi chimiche.

    68. I raggi infrarossi vengono utilizzati in diversi rilevatori di agenti chimici. Ciascuna sostanza

    chimica ha una sua specifica struttura infrarossa, basata sull’oscillazione della lunghezza d’onda.

    Facendo passare un raggio infrarosso attraverso un gas o un vapore si rilevano lunghezze d’onda

    specifiche della luce che è stata assorbita. La spettroscopia infrarossa misura la quantità di luce

    167 CDS 05 E 13

    che viene assorbita a date lunghezze d’onda al fine di individuare l’agente. Può essere usata per la

    rilevazione a distanza (di norma per usi militari) o per la rilevazione puntuale più indicata per le

    squadre di primo soccorso.

    69. Oltre alle citate tecniche di rilevazione, che sono assai diffuse, ne esistono molte altre che

    presentano tutte carenze che le rendono meno adatte all’uso mobile o sul campo. A titolo di

    esempio si possono citare la fotometria a fiamma che brucia il campione in una fiamma di idrogeno

    e ne identifica la composizione sulla base dell’emissione prodotta, oppure la fotoionizzazione che

    utilizza la luce ultravioletta per ionizzare vapori o gas e analizza le variazioni della corrente elettrica

    prodotta.

    70. Come evidenziato da questa presentazione delle tecnologie di rilevazione chimica e

    biologica non esistono rilevatori perfetti o universali né per gli agenti chimici né per quelli biologici e

    tutti i rilevatori esistenti presentano delle carenze. I governi vengono pertanto confrontati con scelte

    difficili quando si tratta di decidere le strategie in materia di protezione civile. Secondo lo studio del

    gruppo JASON già citato assicurare la copertura mediante rilevatori del 100 cento per cento della

    popolazione sarebbe troppo costoso e non sarebbe nemmeno la strategia più efficiente.

    Prendendo come esempio la città di Lincoln nel Nevada, lo studio ha calcolato che ogni nodo nella

    rete di rilevazione costerebbe un centinaio di migliaia di dollari, senza calcolare le spese di

    manutenzione annuali per un importo di 10.000 dollari (nel 2003) e le spese di ammortamento di

    40 dollari per persona e anno, pari cioè a 10-15 miliardi di dollari se riferite al livello nazionale.

    SEGUE QUATTORDICESIMA PARTE...

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  22. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    QUATTORDICESIMA PARTE

    71. Un’architettura di difesa biologica e chimica razionale e a più livelli, che si associ a e integri

    gli strumenti disponibili e testati, rappresenta la soluzione più realistica ed è preferibile a breve

    termine. Tale sistema si fonda sulla costituzione di reti o livelli verticali e orizzontali di rilevatori.

    Una distribuzione razionale dei rilevatori nei punti che potrebbero essere potenziali obiettivi può

    formare un primo livello orizzontale di difesa. Questo presuppone tuttavia che le autorità

    responsabili stabiliscano delle priorità e siano disposte a scegliere tra le infrastrutture quelle che

    ritengono più esposte. La componente verticale richiede l’impiego di diversi livelli di rilevazione, da

    quelli meno precisi e sensibili (di norma sono strumenti che consentono una rilevazione

    permanente e sistematica) a quelli più rigorosi (con l’uso, generalmente, di tecnologie complesse

    che necessitano un intenso impiego di personale). L’uso consecutivo dei rilevatori permette di

    andare in progressione, dal semplice sospetto alla certezza, riducendo allo stesso tempo i rischi di

    falsi positivi e falsi negativi. Un altro obiettivo è migliorare la compatibilità e la sinergia tra i diversi

    rilevatori. Anche l’integrazione dei rilevatori con altri indicatori o fonti di informazione ( intelligence,

    dati sulla sorveglianza sindromica, ecc.) dovrebbe essere una priorità. In occasione del viaggio

    negli Stati Uniti in settembre la Commissione ha avuto occasione di ascoltare delle relazioni sulle

    iniziative pubbliche e private in corso di attuazione per creare sistemi integrati di gestione delle

    emergenze. Un esempio in materia di difesa biologica è l’US National Biosurveillance Integration

    System (NBIS) che, quando sarà pienamente operativo, dovrà integrare i dati provenienti dai

    rilevatori distribuiti sul territorio (BioWatch), le informazioni provenienti dalla sorveglianza sanitaria

    (BioSense) e dalla sorveglianza agricola con le informazioni sulla minaccia terroristica fornite dalle

    forze dell’ordine e dai servizi di intelligence.

    72. Altre politiche di prevenzione e di intervento dovranno completare l’architettura di rilevazione.

    In particolare, una misura di prevenzione è il controllo dell’accesso ai materiali pericolosi, quali i

    patogeni letali o i prodotti chimici a doppio uso. Norme di sicurezza per i laboratori e per altre

    strutture impegnate in attività legate a sostanze chimiche e biologiche sensibili dovrebbero devono

    introdotte sia a livello nazionale che internazionale e coinvolgere anche il settore privato. Sono in

    corso diverse iniziative per la definizione di norme deontologiche per gli scienziati impegnati in

    attività di ricerca in questo campo. Meccanismi di controllo delle esportazioni e programmi di

    riduzione dei rischi nella Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), ad esempio, contribuiscono a

    migliorare la sicurezza biologica e chimica a livello globale. Anche il regime della Convenzione

    sulle armi biologiche, l’Organizzazione per il divieto delle armi chimiche (OPCW) nonché

    l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) collaborano alle misure di prevenzione e di

    intervento contro il terrorismo biologico e chimico.

    167 CDS 05 E 14

    SEGUE QUINDICESIMA PARTE...

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  23. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    QUINDICESIMA PARTE

    73. Gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo delle nuove tecnologie in questo settore sono

    fondamentali per garantire che i meccanismi di protezione vengano continuamente aggiornati con

    l’emergere delle nuove minacce e delle nuove esigenze. Questo obiettivo può essere raggiunto in

    diversi modi. Il finanziamento pubblico è importante ma non è in grado da solo a sostenere tutto

    l’impegno di ricerca. Le collaborazioni tra settore civile e militare hanno consentito di sviluppare

    nuove tecnologie e di adattarle alle esigenze delle squadre di primo soccorso. Infine anche i

    governi hanno trovato forme di promozione di partnership tra pubblico e privato. Si tratta di formule

    che possono rivelarsi assai efficaci, a condizione che le autorità pubbliche impongano il rispetto di

    opportune norme ed esercitino il dovuto controllo. Negli Stati Uniti la Homeland Security Advanced

    Research Projects Agency (HSARPA) è la sezione del Dipartimento per la sicurezza del territorio

    nazionale cui è affidato il compito di fornire orientamenti all’industria, alle università, alle

    amministrazioni e ad altri settori nel campo della ricerca e dello sviluppo innovativi, della

    costruzione rapida di prototipi e del transfer tecnologico per rispondere alle esigenze operative.

    Nell’aprile del 2004 l’agenzia ha concesso contratti per un valore complessivo di 48 milioni di

    dollari a 14 équipe per lo sviluppo di una nuova generazione di biosensori, tra cui anche dispositivi

    che utilizzano le tecnologie detect-to-treat e detect-to-protect.

    74. Infine non va dimenticato che le misure di sviluppo di nuove tecnologie preparano le nostre

    società ad affrontare altri eventi accidentali e diversificano gli obiettivi politici, come ad esempio il

    progresso delle scienza nel campo considerato. Un esempio di grande attualità è la difesa contro il

    terrorismo agro-alimentare, vale a dire la contaminazione delle coltivazioni, degli animali, dei

    prodotti alimentari e delle risorse idriche. Provvedere a un adeguato monitoraggio in questo settore

    non permette solo di difendersi contro il terrorismo ma ci protegge anche dalla comparsa

    spontanea di malattie come l’influenza aviaria.

    IV. MINACCE DI NATURA RADIOLOGICA E NUCLEARE: MECCANISMI DI

    RILEVAZIONE

    75. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha classificato quattro potenziali rischi

    per la sicurezza nucleare: furto di un’arma nucleare; danni radiologici causati da un attacco o dal

    sabotaggio di un impianto nucleare o di un veicolo che trasporta materiale nucleare; acquisizione

    di materiale nucleare e fabbricazione di un’arma nucleare rudimentale o improvvisata; uso a fini

    illeciti di fonti radioattive, in particolare attraverso una cosiddetta “bomba sporca”. Gli scenari di

    intervento sono incentrati principalmente su due ipotesi: l’arma nucleare rudimentale e la “bomba

    sporca”.

    76. L’eventualità che armi radiologiche cadano nelle mani di gruppi terroristici rappresenta uno

    dei pericoli più seri che le nostre società possono essere chiamate ad affrontare. Diversamente

    dalle armi nucleari, i dispositivi di dispersione di radiazioni (DDR), o “bombe sporche”, non sono

    molto difficili da acquistare, trasportare e costruire. Una “bomba sporca” non dà origine a una

    reazione nucleare e non innesca un’esplosione atomica. Essa risulta composta da una sostanza

    ad alto potere esplosivo, (ad esempio Semtex, dinamite o TNT) da materiale incendiario (ad

    esempio termite) e una certa quantità di materiale radioattivo. La detonazione dell’esplosivo

    convenzionale diffonde materiale radioattivo che contamina le persone, gli impianti, le infrastrutture

    e il terreno. L’incendio provocato dal materiale incendiario trasporta la radioattività verso l’alto

    nell’atmosfera contribuendo all’ulteriore diffusione della contaminazione.

    SEGUE SEDICESIMA PARTE...

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  24. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    SEDICESIMA PARTE

    77. Una “bomba sporca” può causare la morte immediata di un certo numero di persone nonché

    il ferimento grave di altre a causa della detonazione dell’esplosivo convenzionale piuttosto che

    dell’esposizione alle radiazioni. Gli effetti sulle salute degli individui esposti alla radioattività

    dipende dal tempo di permanenza nell’area contaminata, dalla dimensione delle particelle liberate

    dall’esplosione e dal tipo di radioattività emessa. Anche se i DDR causano danni molto minori di

    167 CDS 05 E 15

    una detonazione nucleare, che provocherebbe centinaia di migliaia di vittime, il loro potere

    intimidatorio è enorme e i conseguenti danni sociali, psicologici e economici sarebbero notevoli. La

    decontaminazione sarebbe molto costosa e richiederebbe settimane, se non mesi. Secondo una

    stima un attentato terroristico contro un grande porto potrebbe comportare perdite economiche

    nell’ordine di 1,5-2,7 miliardi di dollari al giorno nei primi giorni, di 5 miliardi di dollari al giorno nelle

    due settimane successive con una crescita esponenziale nel periodo successivo.

    78. Un DDR di semplice fattura può diffondere materiale radiologico senza l’impiego di

    esplosivo, ad esempio immettendone nella rete di rifornimento idrico o nei prodotti alimentari o

    semplicemente depositandone in un luogo pubblico, ad esempio in un cestino dei rifiuti su una

    strada molto frequentata, allo scopo di contaminare i passanti. Anche se un dispositivo del genere

    causerebbe danni limitati, sarebbe difficile da individuare, e comunque dopo la contaminazione di

    un certo numero di persone.

    79. Nel mondo esistono circa dieci milioni di fonti radioattive, tra cui diverse centinaia di migliaia

    che posseggono un potere radioattivo tale da costituire un pericolo per la salute. Le fonti

    radioattive che potrebbero essere utilizzate in un DDR sono cobalto-60, cesio-137, iridio-192,

    stronzio-90, americio-241, californio-252, e plutonio-238. I materiali radiologici vengono usati

    comunemente in ambito ospedaliero (iodio-125, cobalto-60, cesio-137), nei prodotti

    radiofarmaceutici (iodio-131, iodio-123, tecnezio-99, talio-201, xenon-133), nelle barre di

    combustibile esaurito degli impianti nucleari (uranio-235), nelle università e nei laboratori (vedi

    documento 186 CDS 05 Informazioni supplementari). Del materiale radiologico trova impiego

    anche nei rilevatori di fumo (americio-241.) Altri materiali radiologici comuni sono l’iridio-192 e il

    plutonio-239. Gli effetti più devastanti verrebbero causati da una “bomba sporca”, che utilizza

    stronzio 90 (un isotopo ad elevata radioattività che è possibile trovare nei vecchi generatori

    nucleari sovietici), HEU o combustibile nucleare spento proveniente da un impianto atomico. Il

    plutonio ha una tossicità dieci volte più elevata del gas nervino e la dispersione di appena 3,5 once

    sarebbe in grado di uccidere gli impiegati in un grande complesso di uffici. Avere accesso a

    quantità significative di plutonio è tuttavia difficile.

    SEGUE DICIASSETTESIMA PARTE...

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  25. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    DICIASSETTESIMA PARTE

    80. Un’altra minaccia potrebbe provenire da un attacco terroristico di tipo diverso nell’ambito del

    quale venga utilizzata un’arma atomica rudimentale o improvvisata piuttosto che una “bomba

    sporca”. Contrariamente a queste ultime, l’arma nucleare rudimentale – chiamata anche

    dispositivo nucleare improvvisato – comporta l’esplosione di un dispositivo nucleare fabbricato con

    plutonio per scopi civili sottratto o acquistato illegalmente. I danni causati da un simile dispositivo

    sono notevoli anche se l’esplosione nucleare indotta di per sé è limitata. La detonazione degli

    esplosivi potenti comporta la dispersione diffusa del plutonio non fissionato e la possibile

    contaminazione di un’area ampia di territorio. Un simile scenario apocalittico non dovrebbe essere

    considerato come del tutto irrealistico. Quando la setta Aum stava preparando l’attentato alla

    metropolitano di Tokio nel 1995 la sua intenzione iniziale era costruire un’arma nucleare e a tal fine

    aveva reclutato alcuni scienziati, esperti in materia nucleare, che avrebbero dovuto acquisire il

    materiale fissile.

    81. In relazione alla diffusione nell’ambiente di materiale radiologico si distinguono tre tipi di

    lesioni: quelle provocate per irraggiamento esterno, quelle causate da contaminazione con

    materiale radioattivo e quelle per incorporazione di materiale radioattivo nelle cellule, nei tessuti o

    negli organi umani. Più precisamente le emissioni possono essere di quattro tipi:

    82. Le radioazioni alfa sono formate da particelle che tra tutte le particelle nucleari sono le più

    pesanti e a carica più elevata. Ciononostante queste radiazioni percorrono solo brevi distanze

    nell’atmosfera e non possono penetrare nella pelle. I materiali che emettono radiazioni alfa sono

    dannosi per l’uomo solo se inalati, ingeriti o assorbiti attraverso ferite aperte. Pertanto i vestiti e le

    tute protettive possono rappresentare un buon mezzo di protezione. Esistono diversi strumenti per

    la rilevazione di materiali che emettono radiazioni alfa ma per potere effettuare delle misurazioni

    precise occorre avere una formazione specifica. Un esempio è il contatore portatile di precisione

    Geiger-Müller che rileva radiazioni del tipo alfa, beta, gamma e raggi X. Rilevatori di questo tipo

    167 CDS 05 E 16

    vengono utilizzati in interventi di emergenza, nella capacità di pronto intervento a livello nazionale,

    nelle misure di sicurezza in presenza di sostanze pericolose, nell’attività repressiva delle forze

    dell’ordine e nella verifica del rispetto dei trattati. Grazie ad essi le squadre di soccorso sono in

    grado di stabilire se un determinata area è un’area, nucleare o radiologica, “sensibile”.

    SEGUE DICIOTTESIMA PARTE

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  26. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    DICIOTTESIMA PARTE

    83. Si hanno radiazioni beta quando durante il decadimento radioattivo il nucleo di un atomo

    emette elettroni di alta energia. Le radiazioni beta si propagano nell’aria e hanno una moderata

    capacità di penetrazione. La pelle può riportare lesioni quando materiali che emettono tali

    radiazioni rimangono a contatto con l’epidermide per un tempo prolungato. Se penetrano all’interno

    delI’organismo, gli agenti contaminanti beta possono essere nocivi. Uno strumento di controllo (ad

    esempio un contatore Geiger CD V-700) è in grado di rilevare le radiazioni. I vestiti e tute apposite

    offrono una certa protezione per la pelle.

    84. Le radiazioni gamma sono composte da fotoni di alta energia emessi dal nucleo degli atomi.

    Si tratta di raggi che penetrano facilmente nei tessuti del corpo umano e in molti materiali e

    possono essere letali. Strati spessi di materiali ad alta densità, come il piombo, possono offrire

    una protezione contro l’esposizione a queste radiazioni. I vestiti o le tute di protezione non offrono

    praticamente alcuno schermo contro queste radiazioni ad elevata capacità di penetrazione. I raggi

    gamma possono essere rilevati mediante strumenti di controllo, compresi quelli in uso nella

    protezione civile. Un normale contatore Geiger è in grado di misurare livelli bassi di radiazione

    gamma, mentre per livelli più elevati è necessaria una camera ionizzante. Gli apparecchi più adatti

    per la misurazione dell’esposizione cumulativa alla radiazione gamma sono i dosimetri tascabili (a

    matita), i film dosimetrici, i dosimetri a termoluminescenza e altri tipi di dosimetri.

    85. I raggi X sono una radiazione elettromagnetica, invisibile e ad alto potere di penetrazione,

    dalla lunghezza d’onda assai più breve (frequenza più elevata) della luce visibile. Come per i raggi

    gamma, solo strati spessi di materiale denso offrono una protezione contro i raggi X.

    86. I rischi collegati a un eventuale tentativo da parte di terroristi di procurarsi illegalmente

    materiale radioattivo o armi a fissione nucleare ha costretto i governi a sviluppare programmi per

    tutelare, controllare e rendere conto del materiale che presentano il rischio di proliferazione. Le

    misure in atto per prevenire e individuare l’uso di materiale radiologico e nucleare da parte di

    terroristi perseguono tre obiettivi principali: 1. mettere al sicuro il materiale sensibile nel sito dove

    viene trovato, ad esempio negli impianti nucleari e in ambienti ospedalieri o industriali che

    utilizzano fonti radioattive; 2. controllare le frontiere tra gli Stati per intercettare il traffico di

    materiale radiologico e nucleare; 3. l’installazione sul territorio nazionale degli Stati di reti di

    rilevatori per offrire una copertura in particolare alle infrastrutture sensibili. Questi tre aspetti

    vengono presi in esame nel prossimo capitolo.

    SEGUE DICIANNOVESIMA PARTE...

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  27. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    DICIANNOVESIMA PARTE

    A. SICUREZZA FISICA DEI MATERIALI NUCLEARI E RADIOLOGICI E PREVENZIONE DEL

    TRAFFICO DI SOSTANZE NUCLEARI

    87. Gli avvenimenti dell’11 settembre 2001 hanno moltiplicato i timori che gruppi terroristici

    possano tentare di trafugare materiale nucleare adatto per fabbricare un’arma atomica. Anche se

    depositi di materiali di questo tipo – plutonio e uranio altamente arricchito (HEU) – esistono in molti

    paesi, i quantitativi più consistenti si trovano nei Nuovi Stati indipendenti (NIS), nati in seguito al

    crollo dell’ex Unione sovietica. Data l’instabilità economica e politica di questi paesi, il materiale

    presenta un notevole rischio di sicurezza. Da un esame attento di fonti non riservate per il periodo

    tra il 1991 e il 2001 risultano quattordici casi di furto, o tentato furto, di materiale utilizzabile per la

    costruzione di armi da impianti ubicati nell’area NIS, nella maggior parte dei casi uranio altamente

    arricchito. Persino per l’Europa e gli Stati Uniti viene riferito il trafugamento o la perdita di migliaia

    di fonti radioattive. Secondo l’AIEA, tra il 1993 e il 2004 sono stati registrati nel mondo 650 casi

    confermati di traffico illegale di sostanze nucleari o radiologiche, riguardante per una buona parte

    167 CDS 05 E 17

    materiale che poteva essere utilizzato per la produzione sia di un’arma nucleare sia di una “bomba

    sporca”. Le reti per il trasferimenti illegale di tecnologia nucleare, quale quella creata dal fisico

    nucleare pachistano Abdul Qadeer Khan, di cui non si conosce ancora il grado di influenza, sono

    un altro motivo di grave preoccupazione.

    88. Negli ultimi vent’anni i media hanno riportato notizie di decine e decine di casi di truffa nei

    quali i venditori offrivano materiale nucleare utilizzabile per la costruzione di ordigni atomici per poi

    consegnare qualche altra sostanza, vagamente radioattiva, o in alcuni casi, semplicemente del

    materiale inerte. Il numero degli imbrogli è aumentato verso la fine degli anni ottanta e gli inizi degli

    anni novanta, quando le condizioni economiche nell’ex Unione sovietica e nell’Europa dell’Est

    sono peggiorate. Il declino economico della regione, l’allentamento delle misure di sicurezza e di

    repressione e l’interesse crescente, da parte di determinati Stati e attori non statali, a procurarsi

    illegalmente materiale nucleare, sono tutti fattori che hanno contribuito a creare le condizioni

    favorevoli al traffico di finto materiale nucleare.

    89. I casi citati dimostrano l’urgente necessità di integrare le misure di rilevazione con efficaci

    politiche per contenere la diffusione di materiale nucleare e radiologico e della tecnologia nucleare

    in maniera da ridurre a un minimo il rischio di accesso da parte di gruppi terroristici. Più in

    generale, va rafforzata in base a criteri comuni la sicurezza fisica del materiale nucleare, custodito

    in tutte le strutture sensibili, nonché la sicurezza delle strutture stesse (centrali nucleari, siti di

    deposito di materiale radioattivo, ecc.). Le iniziative promosse attualmente in questo ambito

    riguardano sia il livello nazionale che la cooperazione bilaterale e internazionale. Gli Stati Uniti

    sono il principale promotore di diversi programmi di riduzione della minaccia in collaborazione con i

    paesi CSI. L’AIEA stessa ha approvato un Codice di condotta sulla sicurezza delle fonti radioattive.

    Tra le altre iniziative internazionali si possono citare il Piano di azione del G8 sulla sicurezza delle

    fonti radioattive approvato al Vertice di Evian nel 2003 e la Proliferation Security Iniziative (PSI)

    adottata nel maggio 2003, volta a promuovere la cooperazione internazionale e porre fine al

    trasporto illegale di ADM e di materiale connesso a tali armi. Diversi gruppi per il controllo delle

    esportazioni, tra cui il Gruppo Australia e il Gruppo dei fornitori di materiale nucleare (Nuclear

    Suppliers Group) agiscono anch’essi in favore della regolamentazione del transfer di materiale e

    tecnologie sensibili.

    SEGUE VENTESIMA PARTE

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  28. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    VENTESIMA PARTE

    90. Misure più ampie e di più lungo termine per il contenimento della proliferazione di materiale e

    di tecnologie nucleari potrebbero prevedere, inoltre, la revisione dei vigenti regimi di non

    proliferazione, anche se il fallimento della Conferenza di revisione 2005 del TNP, tenutasi a New

    York con l’obiettivo di raggiungere un accordo su un’ulteriore rafforzamento delle garanzie

    dell’AIEA, dimostra le difficoltà incontrate nella costruzione di un consenso su temi così sensibili.


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  29. COMMENTO RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA

    Rispondo al commento di Agostina
    Slaris del 7-8-2013 ore 16:56.
    Teoricamente applicando il principio dell'invenzione potrebbe essere possibile rivelare il nuovo tipo di esplosivo. L'utilità del nuovo principio è consentire di ottenere risultati con problemi che attualmente non possono essere risolti, o semplificare la gestione di problemi risolvibili da altre tecniche in modo più complesso.
    La potenza della nuova invenzione verrà apprezzata maggiormente quando si dovranno affrontare e risolvere in modo fisico problemi oltremodo complicati, complessi e difficilissimi.
    Nel caso in questione bisognerebbe realizzare prima dei prototipi adatti allo scopo ed effettuare poi delle verifiche sperimentali per determinare fino a quale concentrazione o grandezza della traccia di esplosivo il nuovo dispositivo può dimostrare l'efficacia di rivelazione dellla nuova forma dell'esplosivo realizzato da Al Qaeda.

    Giuseppe Cotellessa

    RispondiElimina
  30. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    L'applicazione dell'invenzione del genio del Dott. Giuseppe Cotellessa poteva evitare l'incidente a Venezia tra una gondola ed un vaporetto?





    Massimo Urbani

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  31. COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL:

    E' possibile chiarire con un esempio molto semplice la differenza del concetto di interpretazione soggettiva da parte degli esseri viventi ed oggettiva da parte dei dispositivi di misura di qualche fenomeno fisico?



    Agostina Salaris

    RispondiElimina
  32. RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA AL COMMENTO DI MASSIMO URBANI:


    Rispondo al commento di Massimo Urbani del 20-8-2013 ore 19:20. La risposta è positiva. Tuttavia mentre si ha la comprensione intellettuale che è possibile evitare grazie all'applicazione dell'invenzione la continua strage di vittime, non so prevedere quantitativamente quando praticamente sarà realtà la forte riduzione della strage di vittime innocenti potenzialmente evitabile.
    Per tutti, almeno grazie a questi commenti, sarà possibile conoscere la risposta solamente con il trascorrere del tempo.

    Giuseppe Cotellessa

    RispondiElimina
  33. RISPOSTA DEL DOTT. COTELLESSA AL COMMENTO DI AGOSTINA SALARIS


    Risulta molto interessante il commento di Agostina Salaris del 20-8-2013 ore 19:21.
    Ad esempio il nostro organismo è in grado di percepire in modo soggettivo le condizioni di freddo e di caldo in modo molto impreciso.
    Se immergiamo entrambe le mani in un contenitore contenente acqua tiepida dopo avere immersa una mano in acqua fredda e l'altra in acqua calda si constaterà:che a mano immersa in acqua calda avvertirà la sensazione di freddo, mentre la mano immersa in acqua fredda avvertirà la sensazione di caldo.
    Il nostro corpo non è in grado di valutare un valore preciso di temperatura.
    Un termometro è in grado di valutare in modo oggettivo il valore della temperatura con un valore quantitativo e non in base ad una sensazione soggettiva.
    La capacità di vedere ed interpretare le immagini da parte dell'uomo è un sistema molto sofisticato, ma soggettivo.
    Fino ad oggi non è stato realizzato un dispositivo oggettivo che possa competere con la combinazione capacità visiva dell'occhio umano ed interpretativa del cervello umano.
    L'acuità visiva dell'occhio dell'aquila sarà maggiore sicuramente rispetto a quella umana, ma la capacità iterpretativa del cervello dell'aquila sarà di gran lunga inferiore rispetto alla capacità intepretativa del sistema del cervello umano.
    Tant'è vero ancora oggi i radiologi riducono tutto ad immagine visibile dall'occhio ed intepretabile dal cervello umano per emettere la relativa diagnosi di una malattia.
    Certamente risulteranno diagnosi sia con falsi positivi che con falsi negativi.
    Non conosco le relative percentuali.
    Tuttavia l'uso di questo sistema soggettivo risulta molto comodo.
    E' evidente che solamente il pensare in questi nuovi termini comporterà una radicale innovazione che abbraccerà tantissimi campi applicativi con notevoli effetti positivi.
    E' umano che ci vorrà molto tempo prima che questi concetti siano accettati in modo naturale e diventino come dire scontati per tutti.
    Questi commenti risultano molto stimolanti e danno la possibilità di maggiore comprensione.
    Richiede comunque un lavoro continuo ed umile da formichine.

    Giuseppe Cotellessa


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  34. DAL DOTT. COTELLESSA

    Spedizione scientifica a Malta per l’analisi geologica delle coste, organizzata da ENEA, Università di Trieste e Università di Malta

    ENEA, Università di Trieste e Università di Malta hanno condotto a Malta una spedizione scientifica denominata GEOSWIM 2.0, per verificare i meccanismi di erosione costiera, le variazioni del livello del mare, la formazione di http://www.enea.it/it/enea_informa/img-1/news/Geoswim.jpg

    grotte marine e la presenza di sorgenti di acqua dolce. I ricercatori coinvolti nel progetto hanno circumnavigato a nuoto per circa 80 chilometri le coste delle isole di Gozo e Comino, trainando una piccola imbarcazione appositamente modificata per contenere sonde, telecamere e satelliti GPS, in grado di registrare le variazioni delle condizioni chimico-fisiche delle acque.

    Malta è posizionata nel cuore del Mediterraneo e all’interno delle sue aree marine sono presenti grotte e reperti archeologici, elementi ideali per lo studio e l’analisi delle variazioni attuali di risalita del livello del mare.

    La spedizione a Malta rientra nell’ambito di un progetto per lo studio geomorfologico delle coste del Mediterraneo e segue di un anno le rilevazioni effettuate nella penisola dell’Istria.

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  35. DA DOTT. COTELLESSA

    Al via la collaborazione tra ENEA e Associazione Marenostrum di Archeoclub d’Italia

    L’ENEA e l’Associazione Marenostrum di Archeoclub d’Italia hanno firmato un accordo di collaborazione triennale per l’analisi di siti di interesse geo-archeologico e per ricerche sul patrimonio culturale subacqueo della regione Campania.

    http://www.enea.it/it/enea_informa/img-1/news/BarcaCampania.JPGIn particolare sarà realizzato nella primavera 2014 il primo “Spring Lab Geoarcheology” della regione che riguarderà l’area archeologica protetta della Gaiola sulla costa di Posillipo, area con notevoli potenzialità dal punto di vista turistico e naturalistico, e nella quale sono state individuate antiche opere marittime sommerse a ridosso dell’attuale linea di costa.

    Si tratta di un laboratorio all’aperto di geoarcheologia costiera che consentirà all’ENEA di applicare innovative tecniche di ricerca e rilievo subacqueo, basato anche sull’utilizzo di brevetti specifici.

    L’attenzione sarà focalizzata su un probabile ormeggio di epoca romana che attualmente presenta strutture sommerse o semisommerse in erosione.

    Con la collaborazione degli archeologi sarà possibile connotare i manufatti antropici come indicatori per la lettura della dinamica dei fenomeni geologici costieri.

    Queste indagini geoarcheologiche potranno contribuire alle ipotesi sulla variazione del livello del mare dall’epoca romana ad oggi.

    Le aree di studio si estenderanno successivamente ai principali golfi della Campania. Tra le finalità di questa collaborazione vi è anche lo studio per la fruizione in loco dei beni culturali sommersi della Campania attraverso la creazione di percorsi subacquei a tema.

    Questo accordo rappresenta il frutto più recente di una proficua collaborazione interdisciplinare (ingegneria, geologia, archeologia) fra un gruppo di ricercatori del Laboratorio di Chimica Ambientale del centro di ricerca ENEA di Portici, ed il mondo dei Beni Culturali della Regione Campania: le Sovrintendenze, università, associazioni. Infatti, già in passato il centro di Portici, situato in prossimità delle principali aree archeologiche campane, si è occupato di alcune problematiche riguardanti il parco archeologico dell’antica Stabiae (Castellammare di Stabia) come pure della valorizzazione delle aree archeologiche sommerse dell’antica colonia romana di Sinuessa (Sessa Aurunca).

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