IL DNA : "acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi di RNA e proteine, molecole indispensabili per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi."
SEMPLIFICANDO AL MASSIMO, VIENE ANCORA PRIMA DEL NOSTRO NOME E COGNOME, DEL NOSTRO CODICE FISCALE, CI IDENTIFICA IN MODO "INEQUIVOCABILE".
E' IL "CODICE SEGRETO" DEL NOSTRO "IO BIOLOGICO".
IL PRIMO "MATTONE" DELLA VITA, NEGLI ULTIMI 50 ANNI E' STATO SUPER STUDIATO E SEQUENZIATO, MA NONOSTANTE CIO', CONSERVA ANCORA MOLTISSIMI SEGRETI.
SICURAMENTE CONTIENE IN SE, IN MANIERA COMPLETA E PERFETTA, IL NOSTRO PASSATO, IL PRESENTE ED IL FUTURO.
LA DOMANDA MULTIPLA E': E' STATO CREATO ? SI E' FORMATO SPONTANEAMENTE ? DA DOVE PROVIENE ? E QUINDI DA DOVE PROVENIAMO ?
I NOSTRI ANTENATI SI PONEVANO LE STESSE DOMANDE.
FORSE QUALCUNO SI E' ANCHE AVVICINATO MOLTO...(PROMETHEUS ...)...
QUESTO E' L'INIZIO, L'INIZIO DI OGNI COSA CHE CI RIGUARDI, E NON POTREMO VERAMENTE PROGREDIRE E "TRASFORMARCI" FINCHE' NON ARRIVEREMO ALLA RISPOSTA.
BUONA LETTURA
MLR
“La storia genetica degli
europei comincia solo nel 4.500 a.C.”
Uno
studio pubblicato su Nature Communications ha fornito la prima storia genetica
dettagliata dell'Europa moderna, suggerendo che gli Europei sono un popolo più giovane di quello che pensavamo.
Il DNA
recuperato da scheletri antichi rivela che il corredo genetico dell'Europa
moderna si è formato intorno al 4.500
a.C., alla metà del Neolitico, e non dai
primi agricoltori che sono arrivati nella zona circa 7.500 anni fa o dai
precedenti gruppi di cacciatori-raccoglitori.
"La
genetica dimostra che in quell'epoca qualcosa fece scomparire lo specifico
patrimonio genetico delle precedenti popolazioni", ha detto Alan Cooper,
direttore del Centro australiano per il DNA antico dell'Università di Adelaide, dove è stata eseguita la ricerca.
"Tuttavia, non sappiamo cosa sia successo e perché, e la metà del Neolitico non era stata
precedentemente identificata come un tempo di grandi cambiamenti".
"Questa popolazione si muove all'incirca tra il 4.000 e il 5.000 a.C., ma
da dove proviene rimane un mistero, dato che non vediamo niente di simile nelle
zone circostanti l'Europa".
Nello
studio, Cooper e i suoi colleghi hanno estratto il DNA mitocondriale, che i
figli ereditano solo dalla madre, da denti e ossa di 39 scheletri trovati nella
Germania centrale. Gli scheletri hanno un'età
compresa tra i 7.500 e i 2.500 anni.
Il team
si è concentrato su un gruppo di
lignaggi mitocondriali strettamente legati - mutazioni nel DNA mitocondriale
che sono simili tra loro - noti come aplogruppo H, che è portato da quasi la metà
degli europei moderni (fino al 45%).
Non è chiaro come questo aplogruppo divenne dominante in Europa.
Secondo alcuni scienziati si diffuse in tutto il continente in seguito a un
aumento della popolazione dopo la fine dell'ultima era glaciale circa 12.000
anni fa. Ma i nuovi dati dipingono un quadro diverso: più che un singolo o pochi eventi di migrazione, l'Europa è stata occupata più volte, a ondate, da gruppi
diversi, da diverse direzioni e in tempi diversi.
Cacciatori
e agricoltori:
I primi
esseri umani moderni a raggiungere l'Europa arrivarono dall'Africa dai 35.000
ai 40.000 anni fa. A partire dai 30.000 anni fa erano diffusi in tutta l'area,
mentre i loro cugini, i Neanderthal, scomparvero. Quasi nessuno di questi primi
cacciatori-raccoglitori portava l'aplogruppo H nel loro DNA.
Circa
7.500 anni fa, all'inizio del Neolitico, un'altra ondata di umani si espanse in
Europa, questa volta dal Medio Oriente. Portavano nei loro geni una variante
dell'aplogruppo H, e nelle loro menti la conoscenza dell'agricoltura. Gli
archeologi chiamano questi primi agricoltori dell'Europa centrale la cultura
della ceramica lineare (LBK), così chiamata perché le loro ceramiche spesso avevano decorazioni lineari. Le prove
genetiche dimostrano che la comparsa degli agricoltori LBK e i loro aplogruppi
H unici coincisero con una drastica riduzione dell'aplogruppo U - l'aplogruppo
dominante tra i cacciatori-raccoglitori che allora vivevano in Europa.
"I
risultati mettono un punto fermo nel vecchio dibattito tra gli
archeologi", ha detto Spencer Wells, co-autore della ricerca. "La
sola archeologia non può determinare se i movimenti
culturali - come ad esempio un nuovo stile di ceramica o, in questo caso,
l'agricoltura - siano stati accompagnati da movimenti di persone. In
questo studio mostriamo che i cambiamenti nei reperti archeologici europei sono
accompagnati da cambiamenti genetici, suggerendo che i cambiamenti culturali
furono accompagnati dalla migrazione di persone e del loro DNA".
Il gruppo
LBK e i suoi discendenti ebbero molto successo e si diffusero rapidamente in
tutta Europa. "Diventarono la prima cultura paneuropea.
Dato il
loro successo, sarebbe naturale pensare che i membri della cultura LBK furono
dei significativi antenati genetici di molti europei moderni. Ma l'analisi
genetica del team ha rivelato una sorpresa: circa 6.500 anni fa, a metà del Neolitico, la cultura LBK venne essa stessa
rimpiazzata. I loro tipi di aplogruppo H improvvisamente divennero molto rari,
e furono sostituiti da popolazioni con un diverso insieme di variazioni
dell'aplogruppo H.
I nostri
antenati:
I dettagli di
questo "turnover genetico" sono oscuri. Gli scienziati non sanno ciò che lo causò, né da dove venissero i nuovi colonizzatori. "Tutto
quello che sappiamo è che i discendenti dei
contadini LBK scomparvero dall'Europa centrale circa nel 4.500 a.C., aprendo la
strada all'ascesa di popolazioni provenienti da altrove".
"Alla
fine del V millennio ci sono stati un sacco di cambiamenti nella documentazione
archeologica", spiega Peter Bogucki, archeologo alla Università di Princeton non coinvolto nello studio, ma esperto delle
prime società agricole in Europa. "Ci
sono state grandi trasformazioni all'interno dell'Europa centrale che non sono
state ben spiegate". Bogucki pensa che il cambiamento climatico sia stato
un fattore della variazione genetica in Europa, ma non l'unica causa.
Una cosa
che è evidente dai dati genetici è che quasi la metà degli europei moderni possono
far risalire le loro origini a questo misterioso gruppo. "Nel 4.500 a.C.
circa, iniziamo a vedere una diversità e una composizione del
patrimonio genetico che cominciano ad assomigliare a quelle della moderna
Europa centrale".
"Questa
composizione verrà poi modificata dalle
successive culture che arrivano, ma è la prima volta in cui si vede
qualcosa di simile alla moderna composizione genetica europea".
Qualunque
sia stato il motivo della sostituzione "genetica" della prima cultura
paneuropea, Cooper e la sua squadra vogliono saperne di più. "Successe qualcosa di importante", ha detto,
"e ora dobbiamo scoprire cosa sia stato".
Da: http://ilfattostorico.com/2013/05/23/la-storia-genetica-degli-europei-comincia-solo-nel-4-500-a-c/
Fonti:
http://www.adelaide.edu.au/news/news60721.html
Wikipedia
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