“La fusione
nucleare fredda (o fusione
a freddo), è
un nome generico attribuito a presunte (?) reazioni
di natura nucleare, che si
produrrebbero a pressioni e
a temperature molto
minori di quelle necessarie per ottenere la fusione
nucleare “calda”,
per la quale sono invece necessarie temperature dell'ordine del milione di gradi
Kelvin e densità
del plasma molto
elevate. Alcuni studiosi ritengono che il termine "fusione fredda"
sia da sostituire con il termine “trasmutazione
LENR (Low Energy Nuclear Reactions)”,
in quanto tutti i fenomeni che si producono, appartengono alla famiglia delle
reazioni nucleari a bassa energia e
provocano trasmutazioni di
alcune specie atomiche in altre.
Dopo il clamore provocato nel 1989 dagli
esperimenti di Martin Fleishmann eStanley Pons dell'Università
diSalt Lake City nello Utah, poi ripetuti in diversi laboratori,
sono seguiti degli studi teorici, tra i quali quelli di Giuliano Preparata, docente di Fisica Nucleare all'Università di Milano, che elaborò
la sua "teoria coerente sulla fusione fredda". Nel maggio 2008 Yoshiaki Arata, uno
dei padri della fusione nucleare calda nipponica,
insieme alla collega Yue-Chang Zhang, ha mostrato pubblicamente ad Osaka un
reattore funzionante con pochi grammi di palladio. Se il successo di questo esperimento sia dovuto alla
fusione fredda o piuttosto ad una forma ancora non conosciuta di sviluppo di
energia, è oggetto di controversie”.
...Come è stato ed è ovviamente, anche l’E-Cat dell’Italiano Andrea Rossi.
Indipendentemente
dal reale funzionamento e dai principi fisici di applicazione, il concetto di
poter produrre energia pulita, a basso costo e di durata illimitata, è sempre stato un sogno ecologista e ALTRUISTICO.
Osteggiato (più o meno apertamente) dalle corporazioni oligarchico-finanziarie, che con le loro multinazionali controllano l’economia mondiale, Il concetto di poter fornire al mondo energia illimitata, a bassissimo costo ed a zero impatto ambientale, è contro i principi del “profitto” che comanda o meglio guida, per ora, il nostro pianeta.
Osteggiato (più o meno apertamente) dalle corporazioni oligarchico-finanziarie, che con le loro multinazionali controllano l’economia mondiale, Il concetto di poter fornire al mondo energia illimitata, a bassissimo costo ed a zero impatto ambientale, è contro i principi del “profitto” che comanda o meglio guida, per ora, il nostro pianeta.
Quindi la
politica del boicottaggio, che fino ad oggi è
stata perpetrata ai danni della "ricerca" in questo campo e delle sue applicazioni, si può senza dubbio imputare al “sistema malato” che guida le economie mondiali.
Ovviamente il loro scopo è quello di impadronirsi pure
di questa, nei tempi e nei modi che decideranno.
Non dimentichiamo che lo sfruttamento a fini economici delle risorse energetiche della Terra, è in atto da molto molto tempo. Chi detiene il controllo dell'energia (sotto qualsiasi forma), detiene il controllo dello sviluppo nei suoi molteplici aspetti... ma controlla sopratutto gli uomini che per vivere acquistano energia, poichè non c'è la libertà di poterla avere come l'aria che si respira.
Non dimentichiamo che lo sfruttamento a fini economici delle risorse energetiche della Terra, è in atto da molto molto tempo. Chi detiene il controllo dell'energia (sotto qualsiasi forma), detiene il controllo dello sviluppo nei suoi molteplici aspetti... ma controlla sopratutto gli uomini che per vivere acquistano energia, poichè non c'è la libertà di poterla avere come l'aria che si respira.
MLR
FUSIONE
FREDDA, TEST INDIPENDENTI:
L’HOT- CAT FUNZIONA E PRODUCE PIU’ ENERGIA DELLE FONTI TRADIZIONALI.
di
Giovanni Tortoriello - 23 maggio 2013
Non sembrano ormai esserci più
dubbi: nel mondo dell’energia è
in atto una vera e propria rivoluzione incarnata da Andrea Rossi e dalla sua
creatura, l’E-Cat.
L’ingegnere italiano è stato spesso al centro delle
polemiche e bersaglio di dure critiche, accusato di poca trasparenza nel
mostrare i risultati del suo lavoro. Agli scettici l’ingegner Rossi ha sempre risposto che il tempo e i fatti
gli avrebbero dato ragione. E quel momento pare essere arrivato, l’attesa è infatti finita: gli ormai
celebri test di terze parti indipendenti sull’HOT-
Cat sono stati pubblicati. Come aveva preannunciato l’ingegner Rossi, i test sono positivi e confermano la bontà del suo lavoro.
In un
unico documento di 29 pagine pubblicato il 16 maggio su arxiv.org e intitolato “Indication of anomalous heat Energy production in a reactor
device containing hydrogen loaded nickel powder":
sono stati condensati i risultati di due test
effettuati il primo a dicembre 2012 e il secondo a marzo 2013. I ricercatori
che hanno firmato lo studio sono: Hanno Essen (fisico teorico, Royal Institute
of Technology, Stoccolma), Evelyn Foschi (fisica esperta di radioprotezione, già Università di Bologna), Torbjörn Hartman (ingegnere senior presso lo Svedberg Laboratory,
Uppsala), Bo Höistad (fisico delle
particelle, professore all’Università di Uppsala), Giuseppe Levi (fisico nucleare, Università di Bologna e associato dell’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare), Roland Pettersson (già professore di Chimica presso l’Università di Uppsala), Lars Tegnér (professore al Dipartimento di Ingegneria Elettrica,
Università di Uppsala). .
Il test
di dicembre è durato 96 ore, mentre quello
dello scorso marzo 116 e in entrambi i casi è
stata rilevata una produzione anomala di calore. Il primo test è stato effettuato su un prototipo denominato E-Cat HT (HT
sta per “High Temperature”) che è riuscito a produrre circa 160
KWh con un consumo di circa 35 kWh. Il COP (coeffiient of Performance) è stato di 5,6, una densità
di potenza di circa 7 · 103 W/kg e una densità di energia termica di circa 6.8 · 105 Wh/kg.
Nel test
di marzo, effettuato su un prototipo migliorato denominato E-Cat HT2, sono
stati invece prodotti 62 Kwh con un consumo di circa 33 Kwh. Il COP registrato è stato di 2,9, la densità
di potenza di circa 5.3 · 105 e la densità di energia termica di circa 6.1 · 107 Wh/kg
La
differenza nei risultati tra i due test può essere dovuta alla volontà da parte dell’ing. Rossi di tenere sotto
controllo la temperatura per migliorare la stabilità della reazione. In ogni caso entrambi gli esperimenti
hanno dimostrato che i reattori messi a disposizione dall’ingegner Rossi sono in grado di produrre un quantitativo di
energia superiore rispetto a quello delle fonti tradizionali. Inoltre nelle
conclusioni del documento si sottolinea che entrambi gli esperimenti, durati
come abbiamo già ricordato ambedue circa 4-5 giorni,
sono terminati per l’arresto volontario del
reattore e non per l’esaurimento del combustibile.
Gli
studiosi specificano inoltre che il risultato del test di marzo deve
considerarsi migliore rispetto a quello di dicembre perché i problemi riscontrati nel primo test sono stati risolti e
non si sono più ripresentati nel secondo. Nel
corso della prossima estate dovrebbero iniziare nuovi test della durata di
circa 6 mesi per verificare le performances dell’E-Cat
HT2 nel lungo periodo e cercare di svelare l’origine
del fenomeno termico finora osservato.
Per avere
maggiori dettagli sui test la redazione di IBTimes Italia ha contattato
Giuseppe Levi, fisico nucleare presso l’Università di Bologna e uno dei firmatari dello studio. “Da
quanto si evince nell’articolo, siamo
di fronte a una sorgente di energia non convenzionale“- ha dichiarato il
ricercatore.
Il
Professor Levi ha lodato la trasparenza con la quale l’ing. Rossi ha permesso a lui e agli altri studiosi di
effettuare i test: “Abbiamo potuto
operare nella più totale
autonomia e libertà. Fin dall’inizio
era chiaro che avremmo potuto pubblicare i risultati qualunque fossero stati.”
Sulla
natura della reazione che permette all’E-Cat di funzionare il
Professor Levi ci ha ribadito che non si tratta di una reazione né propriamente chimica né
propriamente nucleare: “Esatto.
Sicuramente non è di natura
chimica. – ha dichiarato
Levi- L’assenza di
radiazione ci fa dire che se è una fonte
nucleare è comunque di
natura nuova rispetto a quelle conosciute.”
Per quanto
concerne invece la produzione di energia i risultati emersi dal test sono
impressionanti e il Professor Levi ha sottolineato: “Questi dati sono
contenuti nella pubblicazione. Ponendosi nel caso più
conservativo si hanno densità di energia
dieci volte maggiori a quelle convenzionali. Ma questa è
sicuramente una estrema sottovalutazione. Nel testo sono pubblicati valori che
sono probabilmente più realistici.”
Infine, a nostra precisa domanda, se ritiene che l’E-Cat
possa rivoluzionare il monda dell’energia,
il professor Levi ha risposto con un lapidario “Si,
senza dubbio“.
Fonte: International Business Times
Da: NEXUS NEW TIME
wikipedia
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