giovedì 25 aprile 2013

IL NON RICORDO DEL 25 APRILE



di: Marco La Rosa

Questa mattina, ho dormito più del solito. È giorno di festa.

Mentre facevo colazione, sfogliavo distrattamente le notizie flash sui giornali on line.

Le solite cose, politica, finanza, terrorismo...bla bla....ecc...

Ma oggi è il 25 Aprile, festa della liberazione, la fine della II guerra mondiale...

Quanta gente questa mattina si è alzata distrattamente dal letto e si è fermata a pensare, anche solo per un secondo, il perché oggi non si lavora e non è un giovedì qualsiasi?

Perché ormai siamo un paese "apatico" e senza memoria.

Sono d'accordo con Beppe Grillo, che proprio oggi sul suo blog scrive: " il 25 Aprile è morto", perché...

Andatevelo a leggere, fate almeno questo sforzo, anche se è festa !


 Io me lo ricordo mio nonno, lui che pur di non cedere al nazifascismo, è stato prigioniero nei campi di concentramento in Germania. È stato più fortunato di tanti altri perché è tornato, ha potuto raccontarmi il perché non bisogna dimenticare, il perché la "memoria" delle generazioni più anziane deve passare a quelle future. Altrimenti succede questo. Oggi non celebrando il 25 Aprile, disonoriamo quello che i nostri nonni hanno fatto per noi. Ci hanno donato la libertà a costo della vita. Noi non siamo nemmeno capaci di ricordare e quindi permettiamo lo smembramento del nostro paese, dei nostri valori e non muoviamo nemmeno un dito per impedirlo. Continuiamo a dormire un sonno ipnotico che ci porta alla morte. Il non ricordo è un insulto dei figli verso i padri, non permettiamo che questo succeda. Non distruggiamo del tutto il futuro dei nostri figli.

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