EGITTO, TERRA AFFASCINANTE E MISTERIOSA.
MISTERIOSA FIN DALLE ORIGINI, ANCORA POCO CHIARE E COSTELLATE DI PUNTI INTERROGATIVI.
GLI EGIZI, CIVILTA' CHE PARE NATA GIA' PROGREDITA ED AVANZATA IN OGNI ASPETTO.
LA RISCOPERTA DI GRAFFITI VICINO AD ASSUAN, RAFFORZA QUESTA TESI, E QUINDI DOVREBBE AIUTARCI AD AUMENTARE GLI SFORZI PER COMPRENDERNE MEGLIO E PIU OBIETTIVAMENTE, LE VERE ORIGINI.
MLR
Buona lettura
di Traci
Watson
"riscoperto"
il più antico ritratto di faraone
Nell'arte
rupestre di Nag el-Hamdulab, dimenticata per un secolo, gli archeologi
riconoscono oggi la più antica immagine di un sovrano
egizio: ma di chi si tratta?Questa antica incisione rupestre fu scoperta lungo
le rive del Nilo, in Egitto, quasi un secolo fa, e poi venne quasi del tutto
dimenticata. Oggi, gli archeologi che l'hanno riscoperta ritengono che
rappresenti il più antico ritratto conosciuto di
un faraone.
La figura
regale al centro indossa la "corona bianca", il copricapo a forma di
birillo che simbolizza la sovranità nell'Egitto meridionale, e
regge un lungo scettro. Davanti a lui marciano due attendenti che reggono degli
stendardi; dietro, un'altra figura regge un ventaglio. Ai piedi del sovrano c'è un cane dalle orecchie a punta. Attorno al re sono
raffigurate una serie di imbarcazioni, simbolo del potere, trainate da uomini
barbuti.
L'immagine,
scolpita su una parete rocciosa a Nag el-Hamdulab, nel deserto a nordovest
della città di Assuan, venne
probabilmente realizzata attorno al 3.200 e il 3.100 a.C., secondo quando
affermano i ricercatori nello studio pubblicato sulla rivista Antiquity.
Attorno
all'epoca in cui venne realizzata l'opera, l'Ato e Basso Egitto si unirono
sotto la sovranità di un monarca supremo, o
faraone. Il faraone raffigurato potrebbe essere Narmer, che riuscì a sconfiggere le ultime vestigia di resistenza del nord
verso la supremazia del sud e che molti studiosi considerano il faraone
fondatore dell'Egitto.
L'immagine,
nota come tavola 7a, misura quasi tre metri di larghezza, ed è la più ampia fra le opere rupestri
del sito di Nag el-Hamdulab.
Nell'arte
egizia più antica non si raffigurava
direttamente il re, ma lo si rappresentava simbolicamente, ad esempio
attraverso l'immagine di un toro o di un falco, spiega John Darnell della Yale
University, uno degli autori della ricerca. Le figure umane erano piccole e
marginali, come se non contassero molto.
Qui
invece, per la prima volta, la figura del sovrano è dominante. "È una rappresentazione
sorprendente, sia artisticamente che testualmente, delle origini dell'Egitto
dinastico", dice Darnell.
Il modo
diverso di raffigurare il sovrano riflette il mutamento nella natura stessa
della regalità del tempo, afferma
l'archeologa Maria Carmela Gatto, coautore della ricerca.
"Non
è un uomo come tutti gli
altri", spiega la studiosa. "È una divinità, un essere speciale che contribuisce a entrare in contatto
con il sovrannaturale".
I tre
uomini a piedi nell'immagine sembrano agitare i pugni alzati al passaggio
dell'imbarcazione. I ricercatori, basandosi su immagini più o meno coeve, ritengono che non si tratti di aggressori,
quanto di prigionieri: quelle che appaiono come braccia sollevate sono
probabilmente corde a cui erano legati con le mani dietro la schiena. Una
seconda scena vicino a questa mostra un prigioniero forse legato a
un'imbarcazione.
Ci è voluto molto tempo prima che la straordinarietà di queste scene rupestri venisse riconosciuta. Il sito fu
scoperto da uno studioso britannico attorno al 1890, il quale fece alcuni
schizzi delle incisioni. Un altro studioso lo fotografò negli anni Sessanta, ma solo nel 2009 un team norvegese
riscoprì due scene; poco dopo Gatto ha
scoperto le altre.
In questo
dettaglio della scena della mandria si vede che uno dei bovini ha un cane sulla
schiena, ed è seguito da uomo che forse brandisce
un bastone.
Per
creare le immagini, l'artista posizionò uno scalpello in pietra o
rame sulla superficie rocciosa, battendolo poi con un oggetto pesante.
Le
immagini che ne risultano sono composte da una serie di piccoli buchi sulla
superficie rocciosa, una sorta di puntinismo su pietra. Secondo i ricercatori,
già all'alba dell'unificazione
dell'Egitto gli artisti erano probabilmente dei professionisti con legami nella
corte reale.
Una delle
scene più grandi rappresentate a Nag
el-Hamdulab mostra due imbarcazioni provviste di remi e rematori sulla poppa.
Sulla
barca in alto è rappresentato il sovrano con
la corona bianca all'interno della cabina. Accanto a lui, uno stendardo che
reca l'immagine di Wepwaout, il dio-cane della caccia e della guerra.
http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2012/11/30/foto/il_ritratto_faraone_pi_antico-1395285/2/#media
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