di: Marco
La Rosa
Leggiamo
in questi giorni sempre più spesso che, sondaggi vari
rilevano un alto grado di insofferenza, rabbia e disagio delle popolazioni
europee, in primis quelle greche, spagnole, portoghesi ed italiane. Questa
insofferenza comincia ad essere palpabile nell'aria. È come una pentola in ebollizione con il coperchio, se non
trova un "naturale" sfogo, trabocca inevitabilmente.
Osservo
attentamente l'operato dei governanti, e vedo degli uomini "robot"
che automaticamente agiscono come sordi muti e ciechi a questi segnali. Sono
"scollegati" dalla realtà. Perseguono un fine di
"austerità risanatoria" secondo un
non bene identificato "progetto comune" approvato dalla comunità europea, che nulla a che fare con il bene dei cittadini.
Sono come medici chini su un paziente emorragico, al quale vengono fatte
continue trasfusioni di sangue che fuoriesce inevitabilmente e continuamente,
da una ferita mortale non suturata. Tali dottori ignorano la ferita aperta,
come se per loro non esistesse.
Questi
"medici incompetenti" ed inetti, vanno cacciati via.
Tutti
vediamo e constatiamo la loro palese incapacità,
eppure indulgiamo continuamente, sperando ed illudendoci, ma in fondo sappiamo
bene che costoro ci uccidono, uccidono l'Europa, uccidono i singoli stati
membri, perché non si curano minimamente
della salute globale del "corpo" e quindi non hanno a cuore nemmeno
quella degli organi singoli.
Imbrogliano
consapevolmente, contando sull'ignavia, l'indolenza e la paura.
Eppure
individui competenti e preparati ne esistono, ma sono tenuti ai margini proprio
per non interferire in questo sistema malato e corrotto.
Tutti
siamo chiamati ad intervenire, dobbiamo ribellarci e cambiare questo
"mondo rovesciato".
Nessuna
rivoluzione può essere indolore, ma lasciarsi
morire da vigliacchi è peggio.
DALLA DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA
IN CONGRESSO, 4 LUGLIO 1776:
"Noi
riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini
sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili
diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento
della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini
governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni
qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo
ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su
tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo
meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.
Certamente,
prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni
futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che
gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finchè siano
sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono
abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti
invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre
gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare
un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per
l'avvenire".
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