sabato 20 ottobre 2012

SEGNALI DAL PASSATO... LA DICHIARAZIONE D'INDIPENDENZA AMERICANA




di: Marco La Rosa

Leggiamo in questi giorni sempre più spesso che, sondaggi vari rilevano un alto grado di insofferenza, rabbia e disagio delle popolazioni europee, in primis quelle greche, spagnole, portoghesi ed italiane. Questa insofferenza comincia ad essere palpabile nell'aria. È come una pentola in ebollizione con il coperchio, se non trova un "naturale" sfogo, trabocca inevitabilmente.
Osservo attentamente l'operato dei governanti, e vedo degli uomini "robot" che automaticamente agiscono come sordi muti e ciechi a questi segnali. Sono "scollegati" dalla realtà. Perseguono un fine di "austerità risanatoria" secondo un non bene identificato "progetto comune" approvato dalla comunità europea, che nulla a che fare con il bene dei cittadini. Sono come medici chini su un paziente emorragico, al quale vengono fatte continue trasfusioni di sangue che fuoriesce inevitabilmente e continuamente, da una ferita mortale non suturata. Tali dottori ignorano la ferita aperta, come se per loro non esistesse.
Questi "medici incompetenti" ed inetti, vanno cacciati via.
Tutti vediamo e constatiamo la loro palese incapacità, eppure indulgiamo continuamente, sperando ed illudendoci, ma in fondo sappiamo bene che costoro ci uccidono, uccidono l'Europa, uccidono i singoli stati membri, perché non si curano minimamente della salute globale del "corpo" e quindi non hanno a cuore nemmeno quella degli organi singoli.
Imbrogliano consapevolmente, contando sull'ignavia, l'indolenza e la paura.
Eppure individui competenti e preparati ne esistono, ma sono tenuti ai margini proprio per non interferire in questo sistema malato e corrotto.
Tutti siamo chiamati ad intervenire, dobbiamo ribellarci e cambiare questo "mondo rovesciato".
Nessuna rivoluzione può essere indolore, ma lasciarsi morire da vigliacchi è peggio.

DALLA DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA
IN CONGRESSO, 4 LUGLIO 1776:

"Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.

Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finchè siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire".

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