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mercoledì 5 settembre 2012
OSSERVATORIO SUL MONDO- 2012 e non 2012
Apprendiamo che ultimamente c'è stato un ciclone ad Haiti, un terremoto in Iran, poco tempo fa in Emilia Romagna, ricordiamo poi lo tzunami in giappone con terremoto, quello di Haiti del 2010 ecc..
guerra in Libia, rovesciamenti in Egitto, Tunisia, rivoluzione in Siria, instabilità in Nepal, inondazioni in varie parti del mondo...
Da qualche tempo sembra proprio che le cose non funzionino bene a vari livelli: climatico, geologico-terremoti, surriscaldamento ( Agosto secco con siccità e incendi: mancanza d'acqua in alcune città d'italia dove non era mai mancata prima. Il ritiro di ghiacci in Groenlandia e sul Monte Bianco come mai si era visto prima ) , guerre, carestie in Etiopia, crisi finanziaria ( default di alcuni stati ) e urgenze sociali, guerre tra religioni in altri luoghi ( ad esempio negli ultimi tempi in India per la prima volta sono stati uccisi dei Cristiani da degli "Induisti") , " battaglie " politiche .
Crisi di relazioni tra le persone, incomprensioni, persone che si approfittano degli altri, indifferenza ecc...
Si è molto parlato del 2012.
Cosa ne pensate, queste osservazioni fanno pensare ad un cambio , avvisaglie della necessità di cambiamenti nei modi di fare, rapportarsi e vivere, oppure ci vorrà molto tempo per assistere ad una inversione di tendenza?
Signori, non tiriamo fuori anche il 2012. Mi sembra che tra Corbucci e di Stadio ci siano gia' abbastanza fandonie su questo blog
RispondiElimina....e allora mio caro Watson...ci illumini Lei se è depositario di verità.
RispondiEliminaComunque noto che nonostante le nostre "fandonie" Lei ci segue assiduamente ! O mi sbaglio?
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RispondiEliminaDedichiamo il giusto tempo.
RispondiEliminaproprio per questo, in relazione all'argomento non ci dilungheremo oltre.
Resta comunque il fatto che una eccessiva dose di "razionalità materialistica" nel suo caso (mi perdononerà l'epiteto, ma ci tengo a precisare che è un mio personalissimo parere), fa si che la sua visione del mondo e di quello che accade, sia "bidimensionale", mentre noi viviamo in un mondo apparentemente tridimensionale. Anche io (noi) eravamo così, poi è capitato qualcosa di inaspettato e apparentemente inspiegabile che ci ha trasformato.
Abbiamo capito che: "cercare nella materia l'origine della materia", era un abominio concettuale. Da li si è innescata una reazione a catena che ci ha portato ad avere una visione per lo meno "quadrimensionale" della realtà, ben lungi comunque dai sensazionalismi e dalle ansie generative di paure nei tempi che corrono.
Il "velo di maya" è vecchio come l'umanità, ma basta liberarsi dalle ansie del materialismo per avere una perfetta visuale nitida e profonda.
un saluto definitivo per questa divergenza di vedute da Marco La Rosa
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