mercoledì 8 agosto 2012

EGITTO: IL MISTERO DELLA BARCA SOLARE PERDUTA.


di: Marco La Rosa

 Il sito di Abu Rawash si trova a otto chilometri a nord-ovest della piana di Giza,  contiene  evidenze archeologiche di un lunghissimo periodo che va dalla preistoria all'epoca copta.
Qui,  presso la necropoli  risalente al periodo arcaico e situata nella zona settentrionale della Mastaba numero sei , gli egittologi dell'Istituto Francese di Archeologia Orientale del Cairo (IFAO), hanno scoperto 11 pannelli in legno di una “barca funeraria”,  usata dagli antichi Egizi per trasportare l'anima del loro re defunto nell'aldilà.

Il legno ed i componenti del vascello, sono ben conservati, principalmente grazie al clima arido e desertico. Il Ministro di Stato per le Antichità Mohamed Ibrahim ha affermato che i primi studi dei pannelli lignei hanno rivelato che la barca apparteneva al Faraone Den, terzo re della prima dinastia, (Periodo Arcaico 3050 - 2995 A.C.),  la cui tomba però,  è stata trovata nella necropoli regale dei re della prima dinastia nella città dell'Alto Egitto di Abydos, quindi decisamente fuori sito. << Questa è una vera stranezza storico-archeologica,  per ora inspiegabile secondo i canoni egittologici ortodossi (ndr). Apre per noi, un interessante dibattito "eretico", che ci contrappone agli studiosi classici, ormai da molti anni. " Un sovrano non veniva mai separato dalla suo vascello solare, che doveva accompagnarlo nell'ultimo viaggio verso Osiride - Orione, verso il "vero" Duat dove il "Ba" poteva avere eccesso. Il fatto che la barca solare fosse sepolta assieme al "Ba" (parte di anima che si eleva verso il paradiso), nella Zona di Giza, dove sorgono le tre piramidi principali, che tra l'altro simboleggiano la cintura di Orione in terra, e che sono lo "stargate" per il Duat, è per noi ulteriore prova, che le tre grandi Piramidi di Giza, erano già presenti in situ da molti millenni e che venivano considerate ed utilizzate come "templi" sacri per l'ultimo viaggio.
Il "Ka" (parte di anima che restava in terra), poteva quindi essere sepolta insieme ai beni materiali terreni in altro sito, per la Prima Dinastia quindi, Abydos".
(Marco La Rosa)>>

A causa della sua giovane età, il re Den condivise il trono con la madre, Meritneith.  Si troverebbe scritto,  che Den fu comunque un sovrano “illuminato” ,  poiché durante il suo regno si visse in prosperità, e  molte innovazioni architettoniche, agrimensorie, scientifiche e ritualistiche,  sono state attribuite a lui. Egli fu il primo ad utilizzare granito nella costruzione e decorazione, e il pavimento della  sua tomba è miscelato in granito rosso e nero.
La barca funeraria è stata trasportata al Museo Nazionale della Civiltà egiziana (NMEC),  per il restauro e la ricostruzione. E’ prevista l’esposizione al pubblico nella “Nuova Sala del Nilo” nel corso del 2013.
Precedenti Storici:


 Nel 1954 lo storico e archeologo Kamal El-Malakh,  rinvenne le due barche solari della quarta dinastia del celeberrimo Faranone Khufu (IV Dinastia Antico Regno 2595 - 2567 A. C.) ,  all'interno di due pozzi accanto alla piramide. Una di queste barche è stata restaurata e ricostruita da Ahmed Youssef ed è stata esposta al pubblico nella  speciale costruzione vicino alla Grande Piramide. Il secondo vascello solare invece,  è rimasto nella fossa fino al 1992, quando un team archeologico giapponese, dopo un lungo e meticoloso studio di restauro e conservazione “in situ”,   ha iniziato la lunga e faticosa “estrazione” dei pannelli di cedro per la ricostruzione del vascello, al fianco dell’imbarcazione gemella. Questa operazione è ancora in corso, e dopo oltre vent’anni di “ stop and go”, per svariati motivi economico-politici, dovrebbe vedere la fine d’opera per il 2015 nel  Grande Museo Egizio (GEM) che si affaccerà sulla piana di Giza.
(TRADUZIONE ED ADATTAMENTO DI : MARCO LA ROSA - 2012)

Antikitera.net

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