Di: Dott. Giuseppe Di Bella
L'INFORMAZIONE DIFFONDE I CONTINUI SUCCESSI DELLE CURE
ONCOLOGICHE CHE GUARISCONO, ORMAI, TUTTI I TUMORI
Perché allora solo in Italia oltre 400.000 decessi l'anno
per malattie neoplastiche, decine di milioni in tutto il mondo? Perché un
fallimento di questa portata delle terapie mediche oncologiche?
Perché l'oncologia
non è ancora in grado di guarire un solo tumore solido (solo la chirurgia in
certi casi può ottenere la guarigione)
malgrado continui, altisonanti annunci di clamorosi progressi e spettacolari
scoperte, purtroppo solo mediatiche di un'informazione asservita?
Perché un disastro di
queste dimensioni e gravità che non ha
precedenti nella storia della medicina, non porta ancora ad una riflessione
seria, onesta e critica sulle reali cause?
A una revisione dei protocolli oncologici
e dei criteri di valutazione delle terapie antitumorali, della
valutazione di scelta dei farmaci e loro
associazioni ?
Per motivi semplici e intuibili documentati e verificabili:
- l'evidente frattura
tra evidenze scientifiche e pratica clinica, per cui molecole antitumorali di
elevata efficacia e tollerabilità come quelle del MDB sono aprioristicamente e
irrazionalmente rifiutate.
- la palese
contraddizione e completa irrazionalità dei criteri di valutazione oncologici
arroccati su paradigmi ripetitivi e superati.
Un chiaro esempio di contraddizione
(la sperimentazione ministeriale sul MDB)
La validità di uno studio clinico ( parametri considerati
ufficialmente dal National Cancer Institute ) è determinata in base, e secondo
una scala gerarchica di parametri:
•1) la
Progettazione (che ha 3 gradi
decrescenti di valore )
A) studio clinico in
doppio cieco con gruppo di controllo
B) gruppo di
controllo
C) raccolta di casi
clinici
•2) gli Obiettivi
(anche questo parametro presenta 3 sotto-parametri decrescenti nel valore)
A) sopravvivenza
B) qualità di vita
C) dimensioni della neoplasia
La sperimentazione del metodo Di Bella (a parte 10 cause di
invalidazione che avrebbero destituito non solo di validità, ma di decenza qualsiasi
sperimentazione (come la somministrazione di farmaci scaduti a 1048 pazienti,
errata somministrazione di acetone notoriamente tossico e cancerogeno, di solo
di 4 dei 7 farmaci della terapia, di
criteri di arruolamento assolutamente antitetici a quelli codificati da Prof. Di Bella e verbalizzati
in commissione oncologica ecc...) è stata
fatta con il grado più basso di progettazione: raccolta di casi clinici
senza doppio cieco e senza gruppo di controllo
e con il più basso grado fra gli obiettivi: la dimensione del tumore. In
queste condizioni secondo gli stessi criteri oncologici, il livello scientifico è scadente e pertanto
non può dare alcuna indicazione clinica. Pertanto l'oncologia applicando i suoi stessi criteri non può riconoscere
alcuna validità alla SUA sperimentazione sull'MDB e tuttavia , col pretesto
della SUA stessa sperimentazione (ignorando inoltre le numerose e gravi
anomalie) pretende di ritenere inefficace il MDB e vietarne l'erogazione ai
pazienti .
L'aspetto eticamente e scientificamente più grave è comunque
il rifiuto di un esame attento e accurato della realtà, dell'evidenza, della
considerazione onesta del dato di fatto, dell'evento chiaramente documentato, verificabile. In una società ormai impermeabile alla
verità, giunta all'infimo grado di
degradazione morale e di perversione della sua storia, la realtà, l'osservazione diretta e attenta della
realtà, da sempre alla base della ricerca scientifica, dell'evento evidente a
tutti e documentato, da chiunque verificabile, è rifiutato e sostituito da una
realtà artificiale e virtuale, costruita dalle multinazionali: la statistica degli studi
clinici . Come se ancora esistesse qualcuno talmente ingenuo da non sapere
perfettamente come e da chi e con quali finalità e con quali modalità detti
studi sono progettati programmati
condotti e conclusi. Di decine di casi di tumori solidi curati
con MDB esiste la completa e inattaccabile documentazione (pubblicata su
riviste internazionali) della completa e stabile guarigione senza intervento
chirurgico, radio o chemio, con la piena disponibilità dei pazienti di dare
ampia e completa collaborazione. Per i signori della chemio che non sono ancora
in grado di guarire un solo tumore solido, non desta il minimo interesse,
attenzione, curiosità umana o scientifica esaminare accuratamente e
dettagliatamente queste realtà , l'ampia documentazione, verificare e studiare
a fondo i singoli casi, i meccanismi d'azione attraverso cui si è gradualmente
realizzata la guarigione. Per queste sacre, immacolate e disinteressate vestali
della medicina e della ricerca, la realtà non conta, il dato di fatto non
conta, la verità non conta, l'evidenza
non conta, la logica non conta, la razionalità non conta, contano i loro funambolismi statistici,
i loro riti e le
loro procedure, i loro paradigmi grazie ai quali celebriamo in Italia
quattrocentomila funerali all'anno di pazienti oncologici che hanno perso la
vita per " terapie oncologiche di provata efficacia".
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