sabato 14 luglio 2012

TUMORI : L'ONCOLOGIA VIVE SULLE BUGIE !



Di:  Dott. Giuseppe Di Bella

L'INFORMAZIONE DIFFONDE I CONTINUI SUCCESSI DELLE CURE ONCOLOGICHE CHE GUARISCONO, ORMAI, TUTTI I TUMORI 
Perché allora solo in Italia oltre 400.000 decessi l'anno per malattie neoplastiche, decine di milioni in tutto il mondo? Perché un fallimento di questa portata delle terapie mediche oncologiche?
Perché l'oncologia non è ancora in grado di guarire un solo tumore solido (solo la chirurgia in certi casi  può ottenere la guarigione) malgrado continui, altisonanti annunci di clamorosi progressi e spettacolari scoperte, purtroppo solo mediatiche di un'informazione asservita?
Perché un disastro di queste dimensioni e gravità che  non ha precedenti nella storia della medicina, non porta ancora ad una riflessione seria, onesta  e critica sulle reali cause? A una revisione dei protocolli oncologici  e dei criteri di valutazione delle terapie antitumorali, della valutazione  di scelta dei farmaci e loro associazioni ?
Per motivi semplici e intuibili documentati e verificabili:
- l'evidente frattura tra evidenze scientifiche e pratica clinica, per cui molecole antitumorali di elevata efficacia e tollerabilità come quelle del MDB sono aprioristicamente e irrazionalmente rifiutate.
- la palese contraddizione e completa irrazionalità dei criteri di valutazione oncologici arroccati su paradigmi ripetitivi e superati.
Un chiaro esempio di contraddizione
(la sperimentazione ministeriale sul MDB)
La validità di uno studio clinico ( parametri considerati ufficialmente dal National Cancer Institute ) è determinata in base, e secondo una scala gerarchica di parametri:
•1)      la Progettazione  (che ha 3 gradi decrescenti di valore )
A)  studio clinico in doppio cieco con gruppo di controllo
B)  gruppo di controllo
C)  raccolta di casi clinici
•2)      gli Obiettivi (anche questo parametro presenta 3 sotto-parametri decrescenti nel valore)
A) sopravvivenza
B) qualità di vita
C) dimensioni della neoplasia
La sperimentazione del metodo Di Bella (a parte 10 cause di invalidazione che avrebbero destituito non solo di  validità, ma di decenza qualsiasi sperimentazione (come la somministrazione di farmaci scaduti a 1048 pazienti, errata somministrazione di acetone notoriamente tossico e cancerogeno, di solo di 4 dei 7 farmaci  della terapia, di criteri di arruolamento assolutamente antitetici  a quelli codificati da Prof. Di Bella e verbalizzati in commissione oncologica ecc...) è stata  fatta con il grado più basso di progettazione: raccolta di casi clinici senza doppio cieco e senza gruppo di controllo  e con il più basso grado fra gli obiettivi: la dimensione del tumore. In queste condizioni secondo gli stessi criteri oncologici,  il livello scientifico è scadente e pertanto non può dare alcuna indicazione clinica. Pertanto l'oncologia applicando i  suoi stessi criteri non può riconoscere alcuna validità alla SUA sperimentazione sull'MDB e tuttavia , col pretesto della SUA stessa sperimentazione (ignorando inoltre le numerose e gravi anomalie) pretende di ritenere inefficace il MDB e vietarne l'erogazione ai pazienti .
L'aspetto eticamente e scientificamente più grave è comunque il rifiuto di un esame attento e accurato della realtà, dell'evidenza, della considerazione onesta del dato di fatto, dell'evento  chiaramente documentato, verificabile. In una società ormai impermeabile alla verità,  giunta all'infimo grado di degradazione morale e di perversione della sua storia, la realtà,  l'osservazione diretta e attenta della realtà, da sempre alla base della ricerca scientifica, dell'evento evidente a tutti e documentato, da chiunque verificabile, è rifiutato e sostituito da una realtà artificiale e virtuale,  costruita  dalle multinazionali: la statistica degli studi clinici . Come se ancora esistesse qualcuno talmente ingenuo da non sapere perfettamente come e da chi e con quali finalità e con quali modalità detti studi sono progettati  programmati condotti e conclusi.  Di decine di casi di tumori solidi curati con MDB esiste la completa e inattaccabile documentazione (pubblicata su riviste internazionali) della completa e stabile guarigione senza intervento chirurgico, radio o chemio, con la piena disponibilità dei pazienti di dare ampia e completa collaborazione. Per i signori della chemio che non sono ancora in grado di guarire un solo tumore solido, non desta il minimo interesse, attenzione, curiosità umana o scientifica esaminare accuratamente e dettagliatamente queste realtà , l'ampia documentazione, verificare e studiare a fondo i singoli casi, i meccanismi d'azione attraverso cui si è gradualmente realizzata la guarigione. Per queste sacre, immacolate e disinteressate vestali della medicina e della ricerca, la realtà non conta, il dato di fatto non conta, la verità non conta,  l'evidenza non conta, la logica non conta, la razionalità non conta,  contano i loro funambolismi statistici, i  loro riti e  le  loro procedure, i loro paradigmi grazie ai quali celebriamo in Italia quattrocentomila funerali all'anno di pazienti oncologici che hanno perso la vita per " terapie oncologiche di provata efficacia". 




Nessun commento:

Posta un commento