L’archeologo Bryce Barker dell’università
del Southern Queensland, insieme ad un gruppo di colleghi della Monash
University di Melbourne, ha comunicato di aver trovato il più antico murales di
arte rupestre in Australia e uno dei più antichi del mondo. Un’opera aborigena
che potrebbe essere stata creata più di 28.000 anni fa in un sito remoto nell’Arnhem
Land, a nordest dell’Australia. I
Graffiti in questione, sono tracciati con il carbone sul soffitto di un riparo
in roccia (vedi foto), denominato Narwal Gabarnmang, presso il fiume Katherine.
La datazione ufficiale di uno dei
tantissimi tratti di pittura rupestre scoperti in questa roccia sarà pubblicata e confermata
soltanto nella prossima edizione del Journal of Archaeological Science, ma già
nel mondo scientifico si parla di una nuova Cappella Sistina dell’arte rupestre
preistorica.
Fino ad oggi, la più antica opera d’arte rupestre su parete
rocciosa nota agli addetti al settore, è in Spagna, sui muri della grotta di El
Castillo, graffiti preistorici di almeno 40.800 anni fa, secondo la datazione
calcolata dagli scienziati, che hanno usato in questo caso la tecnica di
datazione radiometrica o all’uranio-torio. La scoperta di un gruppo di pitture primitive
così antiche in Australia invece, può avere dei risvolti sorprendenti, mettendo
in dubbio tante conoscenze già acquisite sull’inizio della presenza e dello
sviluppo territoriale degli aborigeni nel vastissimo continente Australe.
Rod McGuirk
The Associated Press
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