di: Riccardo Lautizi
Secondo chi è al governo l’Italia uscirà dalla crisi entro i
prossimi tre anni, ma in condizioni peggiori di prima, e comunque tra 10 anni
saremo più poveri. Per cambiare il Paese tutto il sistema va cambiato
radicalmente, e per una persona su tre l’unico mezzo è la “rivoluzione”.
Infatti è stato realizzato un sondaggio tra gli italiani,
per le Acli da Ipr Marketing e diffuso alla vigilia del 24/mo Congresso
nazionale delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani.
Dal sondaggio emerge che una spesa imprevista di 100 euro
manderebbe in crisi il bilancio familiare per sei italiani su 10; più
preoccupati sono i cittadini del Sud, le donne e i giovani. Quasi la metà degli
intervistati (47,5%) ha iniziato a percepire in concreto nella vita quotidiana
gli effetti della crisi economica tra il 2010 e il 2011; il 14,8% era già in
una situazione di sofferenza economica prima del 2008.
Quasi un terzo del campione (32,%) vede la “rivoluzione”
come unico mezzo per trasformare l’Italia: tutto l’attuale assurdo sistema deve
cadere perchè il nuovo possa prendere piede. Il cambiamento non verrà
dall’alto, dalla classe politica, perchè tutti quelli che sono in politica per
essere lì hanno già venduto la loro attività a gruppi e persone più o meno note
che governano con una rete invisibile il nostro e gli altri paesi.
E’ troppo chiaro ed
evidente che i politici non fanno gli interessi dei cittadini, tutti sanno bene
che le famose riforme ci stanno solo affossando ancora di più perchè
l’obiettivo è quello di poterci controllare completamente e solo nella crisi
saremo disposti ad accettare i loro compromessi: stanno comprando la nostra
libertà.
Ci dicono che la causa della crisi è l’evasione fiscale:
fanno leva sull’odio verso l’altro, spingendoci ad odiare quelli che non pagano
le tasse. La verità è che i primi ladri in Italia sono i politici che paghiamo
per metterci in catene. La verità è che i primi evasori sono proprio le grandi
corporazioni e multinazionali che hanno conti invisibili in banche all’esterno
attraverso cui finanziano rivoluzioni, cambiamenti politici e omicidi. La
verità è che se anche tutti gli italiani pagassero le tasse non arriveremmo
neanche all’1% dei 1900 miliardi di euro di debito. Il debito si è formato in
seguito alla speculazione bancaria per cui lo stato non stampa i soldi dei
cittadini ma prende in prestito i soldi delle banche che restituiscono con un
interesse che può essere pagato solo da altri soldi che però anche questi soldi
sono delle banche e quindi è un circolo vizioso che nel giro di anni sarebbe
esploso. Gli Stati Uniti hanno il debito pubblico più grande del mondo, più
grande di tutta l’Unione Europea.
Il vero cambiamento
parte da te stesso: nel momento in cui realizzi la verità di ciò che sta
accadendo allora non credi più alle menzogne e sei libero di scegliere da che
parte spingere il mondo.
Grazie a: Stampa
Libera
Dioni
Nessun commento:
Posta un commento