Simcha Jacobovici, il regista israelo canadese convinto di aver ritrovato la vera tomba di Gesù Cristo, ritiene di aver individuato nella stessa area di Gerusalemme il sepolcro di Giuseppe d'Arimatea, l'uomo che nei Vangeli seppellì Cristo e che e' all'origine della leggenda medioevale del Santo Graal. La nuova scoperta, raccontata in un documentario che presto sarà diffuso su Discovery Channel negli Stati Uniti, sarebbe un'ulteriore prova a sostegno che Gesù Cristo e' stato sepolto nel quartiere residenziale di Talpiot, fuori dalle mura di Gerusalemme.Per il regista archeologo e' a Talpiot che e' avvenuto quello che lui definisce il "Big bang della cristianità ". Qui Jacobovici ha trovato nove anni fa la presunta tomba di Giacomo, "fratello di Gesù". Poi, nel 2007, e' stata individuata "la tomba di Gesù”, dove sarebbero sepolti anche una moglie e un figlio di Cristo mai citati nella Bibbia. Il documentario "la tomba perduta di Gesù” fu accolto dal quasi unanime scetticismo degli studiosi, uno dei quali parlò addirittura di "archeopornografia".
Ma Jacobovici non si e' arreso. Il nuovo sepolcro, chiamato la "tomba del patio", si trova a 200 metri dal presunto sepolcro di Cristo e contiene una serie di nicchie con degli ossari. In una di queste, sostiene il regista, potrebbero esservi i resti di Giuseppe d'Arimatea. Sostenuto da James Tabor, un professore di studi religiosi dell'università di Charlotte in Carolina del nord, Jacobovici ha interpretato uno dei disegni sugli ossari come Giona che esce dalla balena, in un'allegoria della resurrezione di Gesù. Ma gli studiosi sono scettici: la balena sarebbe in realtà un vaso e la testa di Giona il tappo.
Da: Antikitera.net
News originale: http://www.adnkronos.com
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