venerdì 9 marzo 2012

VOCI DALLO SPAZIO



Si è parlato molto , in passato, della possibilità che esistano alieni.
Secondo Rubbia il problema non è l’esistenza di altre forme di vita nell’universo, cioè egli sosteneva che probabilmente essi esistono da qualche parte, ma sono lontani da noi nello spazio e nel tempo. Ovvero troppo lontani per arrivare ed incontrare l’umanità ancora esistente, o forse arrivati qui prima della comparsa dell’uomo o del nostro pianeta stesso.
Questo è infatti ciò che potremmo dire. A meno che  non valutiamo la possibilità che Loro, siano in grado di superare le barriere spazio-tempo, cioè poter “ comparire “ nel nostro sistema solare , come nella "Warp Drive (velocità di curvatura- guida a curvatura)" di Star Trek. Oppure che siano sempre stati qui,  ma nascosti. Tutte le ipotesi, compresa la loro non-esistenza o mascheratura in qualcos’altro, sono aperte. Tuttavia vogliamo proporvi due filmati che fanno riflettere.
Abbiamo fatto ascoltare la registrazione audio del primo filmato ad un esperto della scienza della fonica, il quale ci ha confermato la presenza della parola “alien”.  



Il secondo filmato riguarda il famoso allunaggio del 20 Luglio 1969.



Quella sera, dovevano sbarcare sulla Luna verso le 22,30, ma dalle 22,30 circa sbarcarono verso le ore 05,30 del mattino (in Italia). tutti attendevano di ora in ora lo sbarco sulla Luna senza capire il motivo di quel pazzesco ritardo! (da evidenziare che ritardi così consistenti non erano ammissibili, per riserve di ossigeno, finestre di rientro  e calcoli orbitali).  I giornalisti, nella sala stampa di Houston, furono scollegati con il controllo della missione per ben cinque ore. Ma gli astronauti cosa facevano, secondo Houston? Dormivano... Questo è ciò che vollero far credere al mondo. Con più di 160 battiti al minuto di frequenza cardiaca (sempre monitorati dal controllo missione e visibili sui tracciati)  gli astronauti... dormivano! Già erano successe cose strane durante la missione, comunque pur se scollegati i giornalisti, in Europa si poterono  captare i dialoghi degli astronauti con Houston (che poi, sollecitati da Terra, cambiarono frequenza) grazie all'Osservatorio di Bokum, in Germania e dai fratelli radioamatori di Torino, Judica Cordiglia (divenuti famosi proprio perché seguivano tutte le missioni spaziali con i loro potentissimi ed avanzati mezzi di ricetrasmissione), e pubblicati per la prima volta  dal settimanale "National Bulletin" di Montreal il 29 Settembre 1969.
Il dialogo in inglese che avete ascoltato poco fa,  si capisce piuttosto bene, anche per un orecchio non allenato, ma vi riportiamo la trascrizione, parola per parola. Vi precisiamo che la conversazione è molto più lunga, di seguito la citiamo comunque:

Apollo 11: "Si sente bene adesso?"
Controllo Missione: "Affermativo! Vi riceviamo, vi riceviamo!"
Apollo 11: "Ah, cos'è quello? Avete una spiegazione?"
Controllo Missione: "Non l'abbiamo! Non vi preoccupate! Continuate con il vostro programma."
Apollo 11: "Mio Dio! ... Incredibile! Questo è fantastico! Non lo potreste mai immaginare!"
Controllo Missione: "Roger! Ok, noi sappiamo di quello ... però voi andate nell'altra direzione! Andate dall`altra parte!"
Apollo 11: "Che diavolo è quello? ... è molto spettacolare! Mio Dio! Che cosa è ... allora me lo dite cos`è quello?"
Controllo Missione: "Cambiate frequenza ... Usate Tango! .. Tango!"
Apollo 11: "... Allora ... è una forma di vita quella!"
Controllo Missione: "Roger! Vi stiamo dicendo di cambiare comunicazione! Usate Bravo - Tango, Bravo - Tango ... selezionate Jezebel ... Jezebel!"
ed ecco il resto della conversazione avvenuto sul canale protetto:
Apollo 11: "Si, ma tutto questo è incredibile!"
Controllo Missione: "Registrate su Bravo - Tango, Bravo - Tango!"
Apollo 11: "Cos'è? Per il Diavolo, cos'è? Non voglio saperne di più! Queste ... piccole ... cose ... sono gigantesche, sono enormi! No, no, questa è addirittura un'allucinazione. No, no, no, questa non è un'illusione ottica! Oh, cielo, non ci crederà nessuno!"
Controllo Missione: "Cosa ... cosa succede, dannazione? Come state, ragazzi?"
Apollo 11: "Sono là, sotto l'orizzonte!"
Controllo Missione: "Cosa c'è? ... Disturbi radio ... qui è il Controllo Missione che chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Roger, siamo qui, ma abbiamo visto altri ... devono essere qui da tempo per osservare le attrezzature."
Controllo Missione: "Controllo Missione! Ripetete le ultime comunicazioni!"
Apollo 11: "Dico che ci sono altri veicoli spaziali. Sono allineati sull'orlo del cratere!"
Controllo Missione: "Ripetete! Ripetete!"
Apollo 11: "Lasciateci completare questa orbita, poi ... a casa! In 625 a 5 ... Ho regolato i relè ... mi tremano le mani, non posso ... filmare! Dio, chissà se queste dannate macchine fotografiche hanno ripreso qualcosa? ..."
Controllo Missione: "Avete fotografato qualcosa di interessante?"
Apollo 11: "Non abbiamo pellicole a portata di mano ... Disturbi radio ... tre colpi dei dischi volanti, o quel che diavolo sono, possono aver rovinato le pellicole."
Controllo Missione: "Controllo Missione. Qui è il Controllo Missione ... siete sulla strada per il ritorno a casa? ... Ripeto, siete sulla strada per il ritorno a casa? Cosa sono tutte queste voci sugli U.F.O.?"
Apollo 11: "Si sono posati là ... sono sulla Luna ... ci stanno osservando."
Controllo Missione: "Gli specchi, gli specchi, li avete piazzati?"
Apollo 11: "Si, gli specchi sono al loro posto. Ma chi ha costruito simili navi spaziali può andare li domani e strappare via quei dannati specchi ... Passo e chiudo."
Tanto per lanciare la discussione, possiamo anche ipotizzare che esistano forme di vita intelligenti che non necessariamente sono come la mente umana se le può prefigurare in prima battuta.
Ad esempio, potremmo pensare a “intelligenze di luce” , ossia forme di vita che sfruttano altri principi dell’universo, di cui noi solo ora cominciamo a percepire un’ipotetica esistenza. ( ad esempio le sfere di luce di Hessdalen, o “UFO” che si presentano semplicemente come oggetti luminosi che si comportano in modo intelligente e non convenzionale per le conoscenze attuali terrestri ).
Le ipotesi sono aperte, la ricerca ha ancora molti orizzonti da studiare.

Matteo Zavattaro & Marco La Rosa


fonti: Judica Cordiglia, CUN, National Bulletin.

1 commento:

  1. A parte i film,qualcuno ha mai pensato ai fondali marini ma almeno con qualche indizio e non solo fantasia ?

    RispondiElimina