venerdì 16 marzo 2012

GIGANTI

di: Marco La Rosa

Il 29 Dicembre 2010 pubblicammo un interessante articolo dal titolo:

L’ERA DEI GIGANTI: MITO O REALTA’ DIMENTICATA ?
In questi giorni, si ripropone questo “mistero”,  grazie alla pubblicazione di una fotografia scattata negli anni ottanta del secolo scorso. Salvo mistificazioni e burle, se la storia è reale, vale la pena rispolverare alcune teorie interessanti, già proposte nel passato da numerosi studiosi.
VI PRECISIAMO, PER AMORE DELLA VERITA’, CHE LE FOTO PUBBLICATE NEL CORPO DELL’ARTICOLO (ESCLUSE,  QUELLA DEL DITO MUMMIFICATO - PER ORA - DEL FEMORE DEL BLANCO FOSSIL MUSEUM AMERICANO  E DELLA TAVOLA SUMERICA) SONO CONTROVERSE E A TUTT’OGGI ANCORA FORIERE DI LITIGI TRA GLI STUDIOSI.

Ma ora la notizia:
lunedì 12 marzo 2012
Gigantesco dito mummificato – appartenuto forse ad un Nephilim?
Sarebbe lungo 38 cm, il gigantesco dito mummificato rinvenuto in Egitto da un neofita svizzero e fotografato alla fine degli anni '80.


Pochissime persone possono dire di aver visto le foto scattate nel 1988 in Egitto, nella terra della Piramidi, patria di Faraoni e … fossili di giganti. Proprio le sopraccitate fotografie, infatti, conterrebbero le immagini del ritrovamento di un dito di ben 38 centimetri di lunghezza. Il resto del corpo, si suppone, avrebbe dovuto essere di circa cinque metri di altezza.
Le fotografie, sarebbero state vendute dopo ventiquattro anni di archivio, al quotidiano tedesco "Bild" che le ha subito pubblicate, rendendole disponibili su internet all’indirizzo: www.bild.de
E’ proprio dalle fotografie che è possibile individuare, senza dubbio alcuno, un dito (forse l’indice) le cui dimensioni sono semplicemente spaventose.
Il perfetto stato di mummificazione ha fatto si che si potessero notare diversi particolari. Si nota benissimo l’unghia, la nervatura e soprattutto dall’estremità della frattura è possibile individuare l’osso che, parrebbe essere stato reciso da una lama affilata.
L'uomo che fotografò il dito mummificato, lo svizzero Gregory Spoerri, è un noto impresario discografico di Basilea (Svizzera). Sua anche la "Mad Max", un cult-shop frequentato dalle celebrità come David Beckham e Stephanie di Monaco. Ma fu la seconda passione di Spoerri, cioè le Piramidi di Giza, che gli avrebbe cambiato la vita.
La scoperta:
Nell’ultimo giorno delle sue ricerche, durante il 1988, riuscì a mettersi in contatto con l’ultimo discendente di una dinastia di tombaroli. Spoerri incontrò il vecchio egiziano presso un agriturismo di Bir Hooker a circa 100 chilometri a nord est del Cairo. Per un compenso di 300 dollari, Spoerri ebbe la possibilità di dare un'occhiata al tesoro appartenuto alla famiglia del tombarolo. Avvolto in alcuni strati di  vecchi stracci si intravedeva un osso e del derma.
Racconta Gregory Spoerri al reporter di Bild.de: "Era un ammuffito pacchetto oblungo. Fui totalmente sbalordito quando vidi la reliquia marrone scuro che ho potuto prendere in mano e addirittura scattargli qualche foto. Misi accanto una grossa banconota  per ottenere una comparazione delle taglie. "Il dito piegato era spaccato e coperto di muffa secca. "Era sorprendentemente leggero, magari poche centinaia di grammi, avevo il cuore in gola. Era incredibile, le dimensioni del corpo avrebbero dovuto corrispondere ad un individuo di circa cinque metri di altezza. "Il tombarolo mostrò agli svizzeri anche un certificato di autenticità ed una radiografia del reperto. Entrambi risalenti agli anni '60. Spoerri cercò in tutti i modi di farsi vendere il dito fossile dal tombarolo, ma questi, implorando di continuo il nome di Allah disse che il dito non era in vendita, apparteneva a lui ed alla sua famiglia ed era troppo importante. Oggi Spoerri si rammarica del fatto che all’epoca riuscì a volare a casa, portando con sè soltanto  le foto di quell’eccezionale reperto.
Per anni le fotografie vennero accantonate. Gli scienziati non erano interessati, le reliquie non rientravano tra i loro interessi. (? Ndr)  Spoerri dichiara inoltre al reporter di Bild.de che non aveva alcuna intenzione di farsi prendere in giro dagli esperti. Perciò lasciò cadere la cosa. Nel 2009, tornò in Egitto, alla ricerca dei possessori dell’antica reliquia, ma giunto a Bir Hooker non riuscì a rintracciarli, era andato in Egitto per niente. Spoerri fece delle ricerche sulle possibili origini della reliquia, lesse i miti antichi riferiti ai giganti, Cercò di entrare in possesso di altre reliquie simili anche attraverso il contrabbando all’interno delle piramidi di Giza, dove si troverebbero enormi sarcofaghi incompiuti, troppo grandi per contenere dei normali corpi umani.
Va ricordato che molte sono le fonti antiche che citano l’esistenza di giganti. Tra queste, lo storico romano Giuseppe Flavio riportava nel 79 d.C. l’esistenza di giganti durante le guerre giudaiche. Narra Flavio nelle sue "Guerre Giudaiche": "Vi furono dei giganti. Molto più grandi e di forma diversa rispetto alle persone normali. Terribili a vedersi. Chi non ha visto con i miei occhi, non può credere che fossero così enormi. "
da: storiadossier blog
Fin qui la notizia come è stata divulgata.
Ma guardiamo più in dettaglio le testimonianze che ci arrivano dal passato.
Dalla Bibbia:
Genesi 6:1-8
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furono loro nate delle figlie,  avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte.  Il SIGNORE disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni».  In quel tempo c'erano sulla terra i giganti, e ci furono anche in seguito, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, ed ebbero da loro dei figli. Questi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi. Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. Il SIGNORE si pentì d'aver fatto l'uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo.  E il SIGNORE disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l'uomo che ho creato: dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti».  Ma Noè trovò grazia agli occhi del SIGNORE.
Numeri 13:25-33
 Dopo quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese  e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità dei figli d'Israele nel deserto di Paran, a Cades: riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese.   Fecero il loro racconto, e dissero: «Noi arrivammo nel paese dove tu ci mandasti, ed è davvero un paese dove scorre il latte e il miele, ed ecco alcuni suoi frutti.  Però, il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e grandissime, e vi abbiamo anche visto dei figli di Anac. Gli Amalechiti abitano la parte meridionale del paese; gli Ittiti, i Gebusei e gli Amorei, la regione montuosa; e i Cananei abitano presso il mare e lungo il Giordano». Caleb calmò il popolo che mormorava contro Mosè, e disse: «Saliamo pure e conquistiamo il paese, perché possiamo riuscirci benissimo».  Ma gli uomini che vi erano andati con lui, dissero: «Noi non siamo capaci di salire contro questo popolo, perché è più forte di noi».  E screditarono presso i figli d'Israele il paese che avevano esplorato, dicendo: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo vista, è gente di alta statura;  e vi abbiamo visto i giganti, figli di Anac, della razza dei giganti. Di fronte a loro ci pareva di essere cavallette; e tali sembravamo a loro».
 Copia del femore trovato in Mesopotamia conservata nel Mt Blanco Fossil Museum (USA)


Deuteronomio 1:28-30
Dove andiamo noi? I nostri fratelli ci hanno fatto perdere il coraggio, dicendo: "Quella gente è più grande e più alta di noi; vi sono grandi città fortificate fino al cielo; e vi abbiamo visto perfino degli Anachiti"». Io vi dissi: «Non vi spaventate e non abbiate paura di loro. Il SIGNORE, il vostro Dio, che vi precede, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto
Deuteronomio 2:9-11
Il SIGNORE mi disse: «Non attaccare Moab e non muovergli guerra, perché io non ti darò nulla da possedere nel suo paese, poiché ho dato Ar ai figli di Lot, come loro proprietà. Prima vi abitavano gli Emim: popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anachiti. Erano anch'essi considerati come Refaim, al pari degli Anachiti, ma i Moabiti li chiamavano Emim. (anche i vv. 20-21)
Deuteronomio 9:1-3
Ascolta, Israele! Oggi tu stai per passare il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo, di un popolo grande e alto di statura: dei figli degli Anachiti che tu conosci e dei quali hai sentito dire: «Chi mai può resistere ai figli di Anac?» Sappi dunque oggi che il SIGNORE, il tuo Dio è colui che marcerà alla tua testa come un fuoco che divora; egli li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in un attimo, come il SIGNORE ti ha detto.
Deuteronomio 3:10-11
tutte le città della pianura, tutto Galaad, tutto Basan fino a Salca e a Edrei, città del regno di Og in Basan.  (Poiché Og, re di Basan, era rimasto solo della stirpe dei Refaim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non è forse a Rabbat degli Ammoniti? Ha nove cubiti di lunghezza e quattro cubiti di larghezza, secondo il cubito di un uomo.)  (circa 4 metri per due).
[NOTA CUBITO: La distanza dal gomito alla punta del dito, è la misura di lunghezza più comune in antichità. Il cubito ebraico era di 44,45 cm, mentre quello egiziano era un po' più lungo (44,7 cm) (…) Nel NT, il cubito romano era uguale al cubito ebraico Mt 6:27; Lu 12:25; Gv 21:8; Ap 21:17. (http://www.laparola.net/nomi/nomi.php?nome=cubito)]
Tavoletta Sumerica : Gli Annunaki...e la stirpe dei giganti...


1Cronache 11:22-24
Poi veniva Benaia, figlio di Leoiada, figlio di un uomo di Cabseel, valoroso e celebre per le sue prodezze. Egli uccise i due grandi eroi di Moab. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone,  in un giorno di neve. Uccise pure un Egiziano di statura enorme, alto cinque cubiti, che teneva in mano una lancia grossa come un subbio da tessitore; ma Benaia gli scese contro con un bastone, strappò di mano all'Egiziano la lancia, e se ne servì per ucciderlo. Questo fece Benaia, figlio di Ieoiada; e fu famoso fra i tre prodi.
1Samuele 17:4-5
Dall'accampamento dei Filistei uscì un campione di nome Goliat, di Gat, alto sei cubiti e un palmo. Aveva in testa un elmo di bronzo, indossava una corazza a squame che pesava cinquemila sicli di bronzo...



fonte notizia dito: storiadossier.blogspot.com
citazioni: Bibbia
Biblio: Marco La Rosa - L'Era dei Giganti.

Approfondimenti:
http://www.thetruthbehindthescenes.org/2012/03/10/giant-mummified-finger-found-in-egypt-the-rise-and-fall-of-the-nephilim/

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