di: Marco La Rosa
Vorrei invitarvi ad una riflessione:
chi ha PILOTATO e sta tutt’ora PILOTANDO i confini percettivi di: GIUSTO – SBAGLIATO, BUONO – CATTIVO, AFFIDABILE – INAFFIDABILE, VERO – FALSO , CREDIBILE – NON CREDIBILE e cosi via?
Chi ha manipolato nei “cervelli” il concetto che un uomo di uno status sociale “privilegiato” ha più credibilità di un altro? Eppure quando il giudice, il medico, il professore e il prete salgono in cattedra o sul pulpito e sentenziano, anche se “mistificano la realtà”, sono ascoltati e creduti.
L’ “opinione comune”, è “uni-formata” (resa uguale-simile, formato in un solo “verso”) a credere che la “verità” stia sempre e comunque dalla parte della persona ricca, di successo ed elevata nella scala sociale , inventata per un miglior “controllo” della popolazione.
Appena siamo in grado di comprendere , veniamo uni-formati a questo canone. Riceviamo tutti lo stesso imprinting. Perché la “testimonianza” è diversa per “credibilità” a seconda di questa scala sociale? Perché conta più il medico di grido del panettiere ? I “media” poi, sono lo strumento fondamentale, creato ad hoc per questa “formattazione”, che viene reiterata e consolidata quotidianamente nella mente della gente.
Veniamo continuamente manipolati cerebralmente a non percepire più con i nostri sensi “indipendenti”, ma veniamo “instradati”, spinti a credere quello che viene deciso dall’alto.
Dove voglio arrivare?
A questo: ma come facciamo oggi a distinguere il vero dal falso o il giusto dallo sbagliato se siamo a questo punto? Come facciamo a capire quando una bugia ci viene spacciata per verità ?
Vi faccio un banale esempio pratico, di vita quotidiana: quante volte abbiamo visto un dibattito oppure un talk show televisivo, in cui lo “scienziato accreditato” di turno, spara a zero o denigra un suo collega o chi so io, meno blasonato , per questa o quella “idea” oppure per quella “cura” o scoperta ? Secondo voi i media e l’opinione pubblica daranno più credito allo scienziato in questione, oppure a quello criticato? La risposta ve la potete dare da soli, ne sono certo ! Quanti possono verificare o ribattere alle bugie oppure constatare le verità? Oggi come oggi è sempre più difficile, proprio perché i media stessi lo impediscono, limitando le corrette informazioni a scapito delle false, sia per dolo, sia purtroppo, per manifesta ignoranza.
Tutto questo ci ha portato a dove siamo ora, sull’orlo del precipizio. E’ un MONDO ROVESCIATO, e tutti siamo colpevoli, abbiamo contribuito a rovesciarlo, in tutti i campi ed in tutti i sensi.
La crisi politica e finanziaria “mondiale”, è stata “inventata e creata” sicuramente da gruppi più o meno occulti di potere, che manipolando a piacimento la percezione della realtà nella popolazione, sono in grado di pilotare l’insediamento di “uomini fidati”, al vertice dei governi degli stati economicamente “in bilico”, togliendo così sovranità agli stessi, giustificati appunto dalla percezione comune che, gli estremi rimedi sono “giustamente applicabili” a scapito della sovranità popolare. Grecia e Italia sono l’ultimo esempio in ordine di tempo.
Tutto questo a chi giova veramente ?
Chi ne trae beneficio?
La popolazione nella sua interezza ?
O piuttosto solamente chi “gestisce” il potere economico-politico-culturale ?
Credete siano solamente fantasie o invece una ”sottilissima forma di dittatura psicologica” affinata nel tempo e che oggi è arrivata “quasi” all’apice della sua applicazione ?
Questa è appunto una riflessione che vuole un confronto, un dibattito. Per fortuna non sono l’unico a pensarla così.
Apriamo dunque le “menti” dei nostri figli ! facciamo davvero l’ultima vera “cosa giusta” che ci è rimasta nella “cartucciera” ! non sprechiamo l’ultimo colpo che può salvarci ! i Nostri figli sono l’ultima speranza per il mondo , mostriamo loro senza pregiudizi la “realtà” che hanno intorno, perché cambino ciò che noi abbiamo portato sull’orlo della distruzione.
Gli articoli che leggerete prossimamente, sono delle “campane” che sveglieranno i nostri sensi ! dobbiamo riappropriarci della verità, del nostro mondo, della nostra vita.
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