lunedì 5 dicembre 2011

ALLA CONQUISTA DEL POLO SUD

Di Matteo Zavattaro




POLO SUD 1911: la spedizione Norvegese guidata da Roald Amundsen raggiunge il campo base, anche una spedizione Britannica con a capo Robert Scott si trova in Antartide, l’obbiettivo è lo stesso: calpestare per primi il Polo Sud ed essere nella storia i primi esseri umani a giungervi.

Viene inviato un telegramma qualche tempo prima alla spedizione di Scott :

« PERMETTO INFORMARLA FRAM DIRETTA ANTARTIDE -- AMUNDSEN »

Il senso dell’onore innato, e tra uomini veri, ha voluto che la sfida si svolgesse allo stesso tempo, accantonando eventuali sotterfugi che avrebbero rovinato il prestigio della vittoria.

Nave Norvegese Fram

I campi base sono ormai allestiti ai margini della formazione Antartica.

In Ottobre Amundsen parte con più di 30 cani e qualche slitta per la conquista del Polo, prima aveva predisposto alcuni campi di rifornimento a latitudini più avanzate in direzione Sud, la temperatura è di -51°.

Roald Amundsen

Non ci sono telegrafi senza fili, troppo ingombranti e onerosi da portare.

Il 14 Dicembre Amundsen raggiunge il polo Sud, 35 giorni prima della spedizione di Scott, ma nessuno può ancora avere notizie…
90° 0’ Sud la bandiera Norvegese è al Polo Sud

La spedizione di Scott arriva alle coordinate 90°0’ Sud , tuttavia incontra la bandiera lasciata un mese prima dall’altra spedizione, uomini immersi nella stessa impresa, compagni nel ghiaccio…

Purtroppo, durante il ritorno, il gruppo di Scott rimane sorpreso da avverse condizioni atmosferiche e rimane bloccato in una tenda isolata. Dal diario ritrovato nel campo transitorio di Scott:

« Fossimo sopravvissuti, avrei avuto una storia da raccontarvi sull'ardimento, la resistenza ed il coraggio dei miei compagni che avrebbe commosso il cuore di ogni britannico. »

Componenti della spedizione di Scott

Le vite di questi uomini si sono confuse per sempre, con le loro voci , tra i ghiacci del Polo

le avventure di questi uomini mi ricordano come si viveva un tempo…

la vita era piena di gusto e impregnata di “ senso “ , poichè si inseguiva con un pensiero dritto la spada che incendia le anime, posta alla fine di una strada che è circondata di pericoli ma che conduce alla nobiltà dell’esistenza dell’essere umano… colorata per sempre

Per ricordare questo evento è stata allestita una mostra visitabile a Genova, sotto vi riporto la notizia ripresa dal sito del National Geographic Italia

Buona lettura e buoni sogni a tutti

Matteo Zavattaro .

Da: National Geographic Italia:
 
"In occasione del 100° anniversario dell’esplorazione dell’Antartide, Palazzo Ducale di Genova presenta, dal 16 ottobre 2011 al 18 marzo 2012, la mostra "Race. Alla conquista del Polo Sud", organizzata dall'American Museum of Natural History e promossa da National Geographic. È l'unica tappa italiana e l'anteprima europea dell'esposizione originale già allestita a New York.
La versione italiana della mostra è prodotta da Codice. Idee per la Cultura, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Costa Edutainment SpA, Festival della Scienza, in collaborazione con CNR, Museo Nazionale dell’Antartide e Università di Genova.
In mostra fotografie, dipinti e rari manufatti, ma anche filmati, installazioni multimediali, riproduzioni di oggetti storici e materiale dell’epoca, ma non solo. Nel corso della mostra sono infatti allestite attività pratiche, laboratori didattici e giochi interattivi touch–screen per aiutare gli spettatori a immergersi in quella straordinaria esperienza e comprendere fino in fondo cosa significasse avventurarsi nel posto più freddo della Terra cento anni fa.
Chiude la mostra una sezione dedicata all'importanza del Polo Sud nei moderni studi scientifici e una rassegna fotografica sull'Antartide, presentata da National Geographic, partner della manifestazione, e firmata dai più grandi fotografi naturalistici mondiali."



Mappa dei percorsi effettuati dalle due spedizioni degli esploratori

Pinguini, si trovano solo al Polo Sud e non al Nord


fonte: National Geographic Italia. - a cura di Daniele Tempera.

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