sabato 8 ottobre 2011

LO ZEN E L'ARTE DEL CAFFE'

UN PIZZICO DI RELAX:

Salve a tutti i nostri lettori, oggi vi propongo una conoscenza che riguarda un momento critico della giornata : il momento del ristoro e della “ricarica “ che si può incontrare nel caffè.

Lo ZEN E L’ARTE DEL CAFFE’


Chiunque sia un amante della bevanda si sarà cimentato nel corso degli anni nel trovare la giusta via al proprio gusto e il modo migliore per far uscire un buon caffè dalla Moka.

Nel corso del tempo ho incontrato varie persone e da ognuna osservavo e chiedevo le sequenze e i segreti derivati dalla sua famiglia per fare il caffè.

L’arte di rendere prezioso un momento della vita , anche attraverso una bevanda risale alla notte dei tempi. I cinesi sono maestri nell’arte della cerimonia del The’ , ove servire e gustare un thè può richiedere anche diverse ore, con buona pace di chi non ha tempo , si entra in un’altra dimensione temporale e cerebrale , correlata con il fatto che gli antichi avevano tempo a disposizione ...



Nella nostra cultura il caffè cela segreti che si tramandano dai nonni e dai padri.

L’ultimo segreto non potevo che scoprirlo a casa di un ricercatore di antiche civiltà, che è a sua volta ricercatore di segreti perduti . Anche nel caffè.

Probabilmente sarete già navigati avendo le vostre prassi, tuttavia

Vi svelerò alcuni passaggi che derivano dalla tradizione della mia famiglia e da altre acquisizioni:

- non lavare mai la caffettiera con il detersivo, solo con acqua ( nonna )

- bagnare la guarnizione della parte superiore e l’interno ( evita odore di gomma bruciata )

- posizionare il caffè nel filtro a piramide, smistare al centro e ri-completare la piramide senza schiacciare col cucchiaino

- tenere fuoco moderato

- spegnere prima che esca l’ultimo quarto


Il punto 3 serve in quanto in questo modo si aumenta la superficie di scambio e assorbimento tra particelle di caffè e acqua.

In realtà ho scoperto ancora un paio di trucchi che rendono il caffè una favola impareggiabile, ma questi ve li svelerò prossimamente.

Naturalmente il gusto è personale , perciò le variabili cambiano a seconda se lo si desidera leggero o “ carico”, questo è soggettivo pertanto ognuno si calibrerà nel dosare quantità e modi.

Se conoscete altre altre varianti o trucchi potete comunicarcelo tramite il sito e avremo modo di aggiungerlo alla lista delle operazioni.

Buona degustazione

Matteo Zavattaro


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