dal blog di Adriano Forgione:
Per i credenti è il telo di Gesù Cristo, miracolosamente segnato con la sua immagine. Ma la Sindone di Torino è stata considerata un falso medievale dal 1988, quando il C-14 ne dichiarò un'età di circa 1000 anni. Ora uno degli scienziati che per primo ha studiato il Telo durante quegli esami, ancora contestati, afferma che la Sindone potrebbe essere autentica.
In un video girato poco prima della sua morte nel 2005, Raymond Rogers, presenta prove che mostrerebbero l'autenticità della Reliquia situandola tra i 1300 e i 3000 anni fa. Il Dott. Rogers ha affermato: “Io non credo nei miracoli che sfidano le leggi della natura. Dopo l'inchiesta del 1988 pensavo di aver chiuso con il sudario, ero certo che fosse un falso. Ma ora sono giunto alla conclusione che c'è una buona possibilità che quello possa essere davvero il pezzo di stoffa usata per seppellire il Gesù storico”.
Parlando poco prima della sua morte per cancro nel 2005, il dottor Rogers ha detto di aver comparato il pezzo di stoffa della Sindone analizzato nel 1988 con altri pezzi di stoffa del Sacro Telo, identificando il campione analizzato come un frammento di tessuto impiegato per la riparazione del Sudario dopo che era stato danneggiato da un incendio. Le analisi chimiche hanno dimostrato che il pezzo-campione di dimensioni contenute conteneva cotone ed era stato trattato e tinto in modo che corrispondesse al telo del Sudario originale, di lino.
Dunque il frammento analizzato da Rogers proverrebbe dalla riparazione post-incendio delle monache clarisse del 1537. Il Dott. Rogers ha dichiarato: “Le fibre di cotone sono state rivestite abbastanza pesantemente di colorante, in modo da farle corrispondere al lino durante una riparazione. Ho concluso, dunque, che la zona del Sudario da cui furono prelevati i campioni, fu manipolata con abilità da qualcuno. Si tratta di materiali diversi utilizzati nel Sudario, per cui l'età che abbiamo prodotto al C-14 è imprecisa. Siamo sicuri che quella non era la stoffa originale della Sindone di Torino.Il campione analizzato al radiocarbonio ha proprietà chimiche completamente diverse dal tessuto principale della Sindone”.
Una notizia esplosiva che conferma quanti sbagli furono realizzati durante le analisi del 1988. Ciò si inserisce nelle tracce che indicano la presenza della Sindone ben prima della sua apparizione ufficiale a Lirey, in Francia nel XIV secolo. Ultima su tutte, la scoperta da parte della storica dell'Archivio Segreto Vaticano, Barbara Frale, di documenti che confermano la presenza della Sindone tra i tesori dei Templari.
Scritto da Adriano Forgione
In un video girato poco prima della sua morte nel 2005, Raymond Rogers, presenta prove che mostrerebbero l'autenticità della Reliquia situandola tra i 1300 e i 3000 anni fa. Il Dott. Rogers ha affermato: “Io non credo nei miracoli che sfidano le leggi della natura. Dopo l'inchiesta del 1988 pensavo di aver chiuso con il sudario, ero certo che fosse un falso. Ma ora sono giunto alla conclusione che c'è una buona possibilità che quello possa essere davvero il pezzo di stoffa usata per seppellire il Gesù storico”.
Parlando poco prima della sua morte per cancro nel 2005, il dottor Rogers ha detto di aver comparato il pezzo di stoffa della Sindone analizzato nel 1988 con altri pezzi di stoffa del Sacro Telo, identificando il campione analizzato come un frammento di tessuto impiegato per la riparazione del Sudario dopo che era stato danneggiato da un incendio. Le analisi chimiche hanno dimostrato che il pezzo-campione di dimensioni contenute conteneva cotone ed era stato trattato e tinto in modo che corrispondesse al telo del Sudario originale, di lino.
Dunque il frammento analizzato da Rogers proverrebbe dalla riparazione post-incendio delle monache clarisse del 1537. Il Dott. Rogers ha dichiarato: “Le fibre di cotone sono state rivestite abbastanza pesantemente di colorante, in modo da farle corrispondere al lino durante una riparazione. Ho concluso, dunque, che la zona del Sudario da cui furono prelevati i campioni, fu manipolata con abilità da qualcuno. Si tratta di materiali diversi utilizzati nel Sudario, per cui l'età che abbiamo prodotto al C-14 è imprecisa. Siamo sicuri che quella non era la stoffa originale della Sindone di Torino.Il campione analizzato al radiocarbonio ha proprietà chimiche completamente diverse dal tessuto principale della Sindone”.
Una notizia esplosiva che conferma quanti sbagli furono realizzati durante le analisi del 1988. Ciò si inserisce nelle tracce che indicano la presenza della Sindone ben prima della sua apparizione ufficiale a Lirey, in Francia nel XIV secolo. Ultima su tutte, la scoperta da parte della storica dell'Archivio Segreto Vaticano, Barbara Frale, di documenti che confermano la presenza della Sindone tra i tesori dei Templari.
Scritto da Adriano Forgione
Immagini: Reuters
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